Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

Le scelte che ci cambiano la vita

Collapse
X
Collapse
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #1

    Le scelte che ci cambiano la vita

    Ho letto questa notizia in un quotidiano locale. La posto come pretesto per fare una chiacchierata.

    Cambiare strada per seguire una passione, mollare tutto per andare controcorrente... Vi è capitato? L'avete pensato? Sognato? E' in programma? L'avete fatto o avete desistito?

    Vi va di raccontare?







    Laureato in scienze motorie, ma ha deciso di allevare capre


    Tommaso Tavernini, 33 anni di Dro: il gregge di 50 animali, i formaggi e il sogno di un agricampeggio


    DRO. Può sembrare strano ma anche un laureato in scienze motorie può innamorarsi dell’animale più contradditorio e più furbo, le capre.

    Parliamo di Tommaso Tavernini, 33 anni, che pur avendo avuto diverse offerte di lavoro nella sua specializzazione, ha preferito rinunciare per sviluppare quella particolare attività zootecnica che è l’allevamento delle capre da latte.

    Il papà che fa un’altra professione aveva già alcune capre ma per hobby, lui ha voluto farla diventare un’attività professionale. Nell’arco di pochi anni è arrivato ad un gregge di ben 50 capre in lattazione. “Tutto il latte viene lavorato direttamente da me e trasformato in una serie di formaggi, ricotte e caciotte che vendo direttamente”, racconta Tommaso.

    Considerata la sua formazione molto distante da quella agricola, ha scelto di fare il corso biennale della Fondazione Mach finalizzato all’ottenimento del brevetto professionale agricolo. “Un corso – dice – molto interessante e formativo che io consiglio vivamente a prescindere dal fatto che ad esso è legata la concessione del premio d’insediamento”.

    Premio di cui Tommaso ha già incassato i primi 30 mila euro, che gli sono serviti per sviluppare l’azienda in tutte le sue attività. Il saldo del premio di altri 10 mila euro lo incasserà ora che ha finito con profitto il corso.

    Il suo gregge è composto di 50 capre in lattazione più un maschio per la fecondazione naturale. L’aumento è avvenuto con le nascite degli ultimi anni in quanto ha venduto solo i maschi, mentre le femmine, tutte della razza camosciata delle Alpi, sono state tutte allevate. “Ora però, ci confida Tommaso, mi sono reso conto che sono troppe pur avendo il prezioso aiuto di mio papà Luca che di professione fa tutta un'altra attività ma anche della mamma Marta e di mio fratello Nino che non finirò mai di ringraziare. Il mio obiettivo ora è quello di ridurre il numero delle capre in lattazione perché diversamente non riesco a fare il ciclo completo che va dalla produzione fino alla vendita dei prodotti finiti che avviene tutta a km zero appoggiandomi ai mercatini di Campagna Amica di Arco, Riva del Garda, Trento Mezzocorona”.

    La produzione capo giornaliera è mediamente di 3,5 litri/capo/giorno per il periodo che va da marzo dopo che sono stati svezzati i capretti, fino ad ottobre compreso, con un calo di produzione nell’ultimo periodo quando tutte le capre vengono ingravidate. L’alimentazione è fatta a base di fieno dell’ettaro che ho a disposizione e dell’altro che devo comperare. Tutto il mangime usato è biologico e viene direttamente dal mulino Merano, un mangime Ogm free.

    Questi i prodotti ottenuti dalla lavorazione del latte di capra: un simil taleggio, cacio, ricotta primo sale, robiola spalmabile, caciotta. Ma ora Luca sta provando a fare anche le mozzarelle.



    Ma come mai una scelta così radicale per una persona che fra l’altro non proveniva da una famiglia agricola e che ha dovuto partire dal nulla? "È stata una scelta di vita ancora prima che economica afferma Tavernini, quando nel 2013 ho iniziato. Poi la situazione è andata via via consolidandosi il numero di capre è aumentato, ed ho iniziato a fare in azienda la trasformazione e la vendita diretta dei miei prodotti quindi con resa del latte molto maggiore che se lo consegnassi al caseificio sociale”.

    Da ottimo conoscitore del corpo umano i suoi progetti futuri sono tutti incentrati su un modello di agricoltura sostenibile ma anche andando a sfruttare l’opportunità di trovarsi in una zona ad alto interesse turistico, per questo vuole realizzare un agricampeggio con il duplice obiettivo: dare ospitalità e contribuire ad educare i campeggiatori ad un grande rispetto dell’ambiente e più in generale per la natura.

    C’è anche un sogno nel cassetto, quello di realizzare una fattoria didattica presentando un modello di economia circolare dove nulla si butta e nulla si distrugge.

    Chiediamo se dopo 8 anni è pentito della scelta. “No", è la risposta, “anzi sono sempre più convinto e motivato ad andare avanti sempre con grande rispetto dell’ambiente". Coerentemente con ciò la sua produzione è biologica anche se non ha chiesto la certificazione.

    Tommaso vive con la compagna Katia e i loro due bambini Leonardo e Diego. Trova anche il tempo per giocare a calcio in squadre a livello regionale anche se il tempo libero è poco viste le molteplici attività dell’azienda zootecnica.

    Fonte: giornaletrentino.it

  • Font Size
    #2
    Comincio io: si tratta di un cambiamento che in passato ho seriamente considerato.
    Stavo attraversando un periodo non troppo soddisfacente al lavoro e desideravo un cambiamento radicale. Tipo un furgone, una porchetta di quelle buone buone, il pane leggermente tostato, le cipolle caramellate, i peperoni scottati...
    Per ora ho desistito, ma non si sa mai. Faccio tutt'altro ed è un lavoro per cui ho studiato tanto, fatto gavetta, in cui ho investito molte energie, ma ogni tanto ci ripenso...

    Comment


    • Font Size
      #3
      Originally posted by Ila29 View Post
      Comincio io: si tratta di un cambiamento che in passato ho seriamente considerato.
      Stavo attraversando un periodo non troppo soddisfacente al lavoro e desideravo un cambiamento radicale. Tipo un furgone, una porchetta di quelle buone buone, il pane leggermente tostato, le cipolle caramellate, i peperoni scottati...
      Per ora ho desistito, ma non si sa mai. Faccio tutt'altro ed è un lavoro per cui ho studiato tanto, fatto gavetta, in cui ho investito molte energie, ma ogni tanto ci ripenso...
      Mai avuto ripensamenti...

      Però capisco....un mio amico che faceva il mio stesso lavoro, ha trovato il fatidico bivio.....lui ha comprato il furgone e si è messo a vendere panini....con il tempo si è evoluto ...ma non si è certamente trovato male...
      Io? Io ho investito tanto nel mio lavoro, tanto tempo, tanti soldi, tanta fatica.... È la mia passione, è un lavoro, si fa' fatica ma dà anche grandi soddisfazioni, quelle ti spingono a migliorare e ad andare avanti malgrado le difficoltà che incontro...

      Comment


      • Font Size
        #4
        Originally posted by Gabe75 View Post

        Mai avuto ripensamenti...

        Però capisco....un mio amico che faceva il mio stesso lavoro, ha trovato il fatidico bivio.....lui ha comprato il furgone e si è messo a vendere panini....con il tempo si è evoluto ...ma non si è certamente trovato male...
        Io? Io ho investito tanto nel mio lavoro, tanto tempo, tanti soldi, tanta fatica.... È la mia passione, è un lavoro, si fa' fatica ma dà anche grandi soddisfazioni, quelle ti spingono a migliorare e ad andare avanti malgrado le difficoltà che incontro...

        Ehi ma allora il furgone dei panini è un sogno proibito di molti!!

        Comment


        • Font Size
          #5
          Originally posted by Ila29 View Post


          Ehi ma allora il furgone dei panini è un sogno proibito di molti!!
          Pare di si....

          Comment


          • Font Size
            #6
            Bella scelta, c'è bisogno di un ritorno alla natura Comunque se sei single e giovane hai sostanzialmente il mondo in mano. Ogni scelta è possibile. Altrimenti la tua vita non è più solo tua...

            Comment


            • Font Size
              #7
              Poi si scoprì che solo per fare Formaggi di Capra la Comunità Europea ti copre di soldi ... abbastanza per pagare i costi e vivere ...
              Poi quando li vendi ciai pure un Extra ... mentre magari continui a fare il personal trainer

              io sto aspettando i permessi, poi nelle Serre del giardino coltiverò Marjuana ...
              Cambiando vita da Sospensionista a Coltivatore diretto ... tutto mentre continuerò a fare il Sospensionista

              Comment


              • Font Size
                #8
                Originally posted by Ila29 View Post
                Ho letto questa notizia in un quotidiano locale. La posto come pretesto per fare una chiacchierata.

                Cambiare strada per seguire una passione, mollare tutto per andare controcorrente... Vi è capitato? L'avete pensato? Sognato? E' in programma? L'avete fatto o avete desistito?

                Vi va di raccontare?







                Laureato in scienze motorie, ma ha deciso di allevare capre


                Tommaso Tavernini, 33 anni di Dro: il gregge di 50 animali, i formaggi e il sogno di un agricampeggio


                DRO. Può sembrare strano ma anche un laureato in scienze motorie può innamorarsi dell’animale più contradditorio e più furbo, le capre.

                Parliamo di Tommaso Tavernini, 33 anni, che pur avendo avuto diverse offerte di lavoro nella sua specializzazione, ha preferito rinunciare per sviluppare quella particolare attività zootecnica che è l’allevamento delle capre da latte.

                Il papà che fa un’altra professione aveva già alcune capre ma per hobby, lui ha voluto farla diventare un’attività professionale. Nell’arco di pochi anni è arrivato ad un gregge di ben 50 capre in lattazione. “Tutto il latte viene lavorato direttamente da me e trasformato in una serie di formaggi, ricotte e caciotte che vendo direttamente”, racconta Tommaso.

                Considerata la sua formazione molto distante da quella agricola, ha scelto di fare il corso biennale della Fondazione Mach finalizzato all’ottenimento del brevetto professionale agricolo. “Un corso – dice – molto interessante e formativo che io consiglio vivamente a prescindere dal fatto che ad esso è legata la concessione del premio d’insediamento”.

                Premio di cui Tommaso ha già incassato i primi 30 mila euro, che gli sono serviti per sviluppare l’azienda in tutte le sue attività. Il saldo del premio di altri 10 mila euro lo incasserà ora che ha finito con profitto il corso.

                Il suo gregge è composto di 50 capre in lattazione più un maschio per la fecondazione naturale. L’aumento è avvenuto con le nascite degli ultimi anni in quanto ha venduto solo i maschi, mentre le femmine, tutte della razza camosciata delle Alpi, sono state tutte allevate. “Ora però, ci confida Tommaso, mi sono reso conto che sono troppe pur avendo il prezioso aiuto di mio papà Luca che di professione fa tutta un'altra attività ma anche della mamma Marta e di mio fratello Nino che non finirò mai di ringraziare. Il mio obiettivo ora è quello di ridurre il numero delle capre in lattazione perché diversamente non riesco a fare il ciclo completo che va dalla produzione fino alla vendita dei prodotti finiti che avviene tutta a km zero appoggiandomi ai mercatini di Campagna Amica di Arco, Riva del Garda, Trento Mezzocorona”.

                La produzione capo giornaliera è mediamente di 3,5 litri/capo/giorno per il periodo che va da marzo dopo che sono stati svezzati i capretti, fino ad ottobre compreso, con un calo di produzione nell’ultimo periodo quando tutte le capre vengono ingravidate. L’alimentazione è fatta a base di fieno dell’ettaro che ho a disposizione e dell’altro che devo comperare. Tutto il mangime usato è biologico e viene direttamente dal mulino Merano, un mangime Ogm free.

                Questi i prodotti ottenuti dalla lavorazione del latte di capra: un simil taleggio, cacio, ricotta primo sale, robiola spalmabile, caciotta. Ma ora Luca sta provando a fare anche le mozzarelle.



                Ma come mai una scelta così radicale per una persona che fra l’altro non proveniva da una famiglia agricola e che ha dovuto partire dal nulla? "È stata una scelta di vita ancora prima che economica afferma Tavernini, quando nel 2013 ho iniziato. Poi la situazione è andata via via consolidandosi il numero di capre è aumentato, ed ho iniziato a fare in azienda la trasformazione e la vendita diretta dei miei prodotti quindi con resa del latte molto maggiore che se lo consegnassi al caseificio sociale”.

                Da ottimo conoscitore del corpo umano i suoi progetti futuri sono tutti incentrati su un modello di agricoltura sostenibile ma anche andando a sfruttare l’opportunità di trovarsi in una zona ad alto interesse turistico, per questo vuole realizzare un agricampeggio con il duplice obiettivo: dare ospitalità e contribuire ad educare i campeggiatori ad un grande rispetto dell’ambiente e più in generale per la natura.

                C’è anche un sogno nel cassetto, quello di realizzare una fattoria didattica presentando un modello di economia circolare dove nulla si butta e nulla si distrugge.

                Chiediamo se dopo 8 anni è pentito della scelta. “No", è la risposta, “anzi sono sempre più convinto e motivato ad andare avanti sempre con grande rispetto dell’ambiente". Coerentemente con ciò la sua produzione è biologica anche se non ha chiesto la certificazione.

                Tommaso vive con la compagna Katia e i loro due bambini Leonardo e Diego. Trova anche il tempo per giocare a calcio in squadre a livello regionale anche se il tempo libero è poco viste le molteplici attività dell’azienda zootecnica.

                Fonte: giornaletrentino.it
                Senza nulla togliere a nessuno... ma qua parliamo di scienze motorie.. non ASTROFISICA eh...

                Comment


                • Font Size
                  #9
                  diciamo che molti che fanno questo "cambio radicale" lo fanno col culo coperto eh...
                  la voglia di cambiare e' fondamentale, e' necessario farlo sempre, o tentare, senno' la vita diventa un susseguirsi di cose sempre uguali a se stesse.

                  c'e' pero' appunto da dire che mettersi in gioco con la copertura "di sicurezza" e' una cosa, farlo semplicemente perche' lo si vuole, un'altra.

                  Comment


                  • Font Size
                    #10
                    Originally posted by Larsen_EE View Post
                    diciamo che molti che fanno questo "cambio radicale" lo fanno col culo coperto eh...
                    la voglia di cambiare e' fondamentale, e' necessario farlo sempre, o tentare, senno' la vita diventa un susseguirsi di cose sempre uguali a se stesse.

                    c'e' pero' appunto da dire che mettersi in gioco con la copertura "di sicurezza" e' una cosa, farlo semplicemente perche' lo si vuole, un'altra.


                    Certamente, e sarebbe anche un po' da incoscienti buttarsi alla cieca, pur con tutta la passione del mondo. Soprattutto avendo famiglia.
                    Quello che commentavo era la tipologia di scelta, il cambiamento così radicale.
                    Il signore dell'articolo avrebbe potuto fare l'insegnante di educazione fisica, l'istruttore in palestra, aprire una propria palestra... Aveva studiato per un lavoro di questo tipo, si era preparato per anni. E invece ha deciso di andare in montagna, allevare capre e fare formaggi.
                    Al di là che sono cose che bisogna saper fare ed è difficile improvvisarsi (si è preparato), ma si tratta di una vita completamente diversa, in un posto più sperduto, con gli animali (che mangiano tutti i giorni, che vanno munti tutti i giorni, che vanno puliti tutti i giorni... sabato, domenica, Natale, Ferragosto...), a fare formaggi.
                    Magari avrà avuto anche le spalle coperte ma ciò non toglie nulla al fatto che abbia scelto di vivere una vita nuova, impegnativa, che richiede costanza, che non concede ferie o malattie, assecondando una propria passione.

                    Comment


                    • Font Size
                      #11
                      Originally posted by Larsen_EE View Post
                      diciamo che molti che fanno questo "cambio radicale" lo fanno col culo coperto eh...
                      la voglia di cambiare e' fondamentale, e' necessario farlo sempre, o tentare, senno' la vita diventa un susseguirsi di cose sempre uguali a se stesse.

                      c'e' pero' appunto da dire che mettersi in gioco con la copertura "di sicurezza" e' una cosa, farlo semplicemente perche' lo si vuole, un'altra.
                      Ah certo.. quoto alla grande..... di solito i radical chic.... stan bene e se va male... se frega.. se va bene.. EROI.. (specialmente quelli sui ci fanno articoli i giornalisti amici)


                      Anche perchè ribadisco che il tipo non era un top manager di google ed è andato a fare il miele e a vivere come MAURO CORONA nei boschi o stronzate..

                      Comment


                      • Font Size
                        #12
                        Che poi.. zitti zitti... in futuro faranno più soldi questi che fanno formaggi biologici o altro che un professore di ginnastica

                        Comment


                        • Font Size
                          #13
                          Originally posted by Ila29 View Post



                          Certamente, e sarebbe anche un po' da incoscienti buttarsi alla cieca, pur con tutta la passione del mondo. Soprattutto avendo famiglia.
                          Quello che commentavo era la tipologia di scelta, il cambiamento così radicale.
                          Il signore dell'articolo avrebbe potuto fare l'insegnante di educazione fisica, l'istruttore in palestra, aprire una propria palestra... Aveva studiato per un lavoro di questo tipo, si era preparato per anni. E invece ha deciso di andare in montagna, allevare capre e fare formaggi.
                          Al di là che sono cose che bisogna saper fare ed è difficile improvvisarsi (si è preparato), ma si tratta di una vita completamente diversa, in un posto più sperduto, con gli animali (che mangiano tutti i giorni, che vanno munti tutti i giorni, che vanno puliti tutti i giorni... sabato, domenica, Natale, Ferragosto...), a fare formaggi.
                          Magari avrà avuto anche le spalle coperte ma ciò non toglie nulla al fatto che abbia scelto di vivere una vita nuova, impegnativa, che richiede costanza, che non concede ferie o malattie, assecondando una propria passione.
                          guarda, e' alla fine la stessa scelta che avevo fatto io, pre pandemia... poi la pandemia c'ha messo del suo... e i contratti all'italiana pure, ma son passato ben volentieri da fare il grafico, la scimmia da pc, tutto il giorno, al breve periodo in poste, e devo ammettere che li avevo trovato la mia dimensione ideale.
                          son scelte, ci va fortuna e volonta'... anche perche' magari dopo 20 anni che fai sempre lo stesso mestiere, scopri che ne hai le palle piene, e il cambiamento e' l'unica opzione, oppure ogni giorno diventa interminabile.
                          e niente, in realta' sto ancora cercando qualcosa da fare da grande, anche se l'avevo trovato, ma grazie ai contratti precari ci si deve accontentare di un assaggio.

                          Comment


                          • Font Size
                            #14
                            Originally posted by Larsen_EE View Post

                            guarda, e' alla fine la stessa scelta che avevo fatto io, pre pandemia... poi la pandemia c'ha messo del suo... e i contratti all'italiana pure, ma son passato ben volentieri da fare il grafico, la scimmia da pc, tutto il giorno, al breve periodo in poste, e devo ammettere che li avevo trovato la mia dimensione ideale.
                            son scelte, ci va fortuna e volonta'... anche perche' magari dopo 20 anni che fai sempre lo stesso mestiere, scopri che ne hai le palle piene, e il cambiamento e' l'unica opzione, oppure ogni giorno diventa interminabile.
                            e niente, in realta' sto ancora cercando qualcosa da fare da grande, anche se l'avevo trovato, ma grazie ai contratti precari ci si deve accontentare di un assaggio.
                            Formaggio di capra no?

                            Comment


                            • Font Size
                              #15
                              naaaa... anche perche' l'allevamento non mi piace come idea.
                              nemmeno la coltivazione a dire il vero... piuttosto la caccia, ma e' uno sbattimento burocratico e richiede soldi.

                              Comment

                              X
                              Working...
                              X