Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

Cellulari vietati a tavola in molti ristoranti da Nord a Sud in cambio di incentivi

Collapse
X
Collapse
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #1

    Cellulari vietati a tavola in molti ristoranti da Nord a Sud in cambio di incentivi

    L'ultimo caso a Verona: in regalo una bottiglia di vino se si lasciano all'ingresso del locale i dispositivi elettronici. Una moda sempre più diffusa negli anni e apprezzata dai clienti


    A Verona è solo l'ultimo: il ristorante che in cambio di una bottiglia di vino chiede ai clienti di lasciare i cellulari all'ingresso, chiusi in un cassetto, per godersi la cena e la compagnia dei commensali tornando anche a guardarsi negli occhi.

    Proprio come si faceva una volta, quando i dispositivi digitali non erano un'appendice del corpo umano. "Tutti a tavola, ma senza cellulare" è ormai uno slogan che prende sempre più piede, all'estero da tempo, ma anche in Italia, da Nord a Sud. E che si trova scritto all'ingresso dei locali o anche in fondo al menù. E lo chef non condivide più nemmeno la password del wi-fi.

    Spesso il cliente che fa suo l'invito a disconnettersi a tavola riceve voucher da utilizzare al prossimo pranzo o alla prossima cena. A Roma viene offerto in cambio un libro di poesie, scelto anch'esso à la carte.

    Cellulari lasciati alla cassa anche a Cuneo e un punteggio doppio sulla card del cliente, che, dopo 10 drink, ne ottiene uno in omaggio. A Teramo sconti a chi non chatta mentre mangia. Con un vincolo in più: sconto del 15% a patto che a disconnettersi siano tutte le persone sedute allo stesso tavolo e non solo alcuni membri di un gruppo di amici o di una famiglia.

    Insomma, la proposta dei piatti "free phone", dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia, passando per Roma, fino alla Campania, prende sempre più piede.

    Già in Canada nel 2017 un ristorante di Halifax metteva al bando i dispositivi digitali, tablet e iPad compresi, nell'ora dell'aperitivo. "Fate amicizia, parlate e non chattate", il messaggio che si leggeva nel cartello all'ingresso.

    Mentre a Balestrate, in provincia di Paler
    mo, c'è addirittura un parco giochi dove è proibito l'uso di cellulare e altri dispositivi elettronici. "Riponi qui il tuo smartphone e dedica il tempo ai tuoi bimbi", è scritto nel cartello all'ingresso, in modo che anche i grandi tra scivoli, altalene, panchine e tanti giochi possano divertirsi con i più piccoli senza pensieri.

    E, infine, nel Trevigiano, un calzolaio ha deciso di non occuparsi di clienti che entrano nel suo negozio con lo smartphone all'orecchio. Sul bancone c'è il cartello: "Non servo persone al cellulare".

    notizia da: Tgcom24

  • Font Size
    #2
    Quindi.... bisogna insegnare l'educazione agli adulti....

    Comment


    • Font Size
      #3
      Originally posted by mito22 View Post
      Quindi.... bisogna insegnare l'educazione agli adulti....
      finchè datto i cellulari\tablet a tavola ai bambini piccoli va tutto bene ,così non scassano la michia

      Comment


      • Font Size
        #4
        Originally posted by Semiramide View Post
        L'ultimo caso a Verona: in regalo una bottiglia di vino se si lasciano all'ingresso del locale i dispositivi elettronici. Una moda sempre più diffusa negli anni e apprezzata dai clienti


        A Verona è solo l'ultimo: il ristorante che in cambio di una bottiglia di vino chiede ai clienti di lasciare i cellulari all'ingresso, chiusi in un cassetto, per godersi la cena e la compagnia dei commensali tornando anche a guardarsi negli occhi.

        Proprio come si faceva una volta, quando i dispositivi digitali non erano un'appendice del corpo umano. "Tutti a tavola, ma senza cellulare" è ormai uno slogan che prende sempre più piede, all'estero da tempo, ma anche in Italia, da Nord a Sud. E che si trova scritto all'ingresso dei locali o anche in fondo al menù. E lo chef non condivide più nemmeno la password del wi-fi.

        Spesso il cliente che fa suo l'invito a disconnettersi a tavola riceve voucher da utilizzare al prossimo pranzo o alla prossima cena. A Roma viene offerto in cambio un libro di poesie, scelto anch'esso à la carte.

        Cellulari lasciati alla cassa anche a Cuneo e un punteggio doppio sulla card del cliente, che, dopo 10 drink, ne ottiene uno in omaggio. A Teramo sconti a chi non chatta mentre mangia. Con un vincolo in più: sconto del 15% a patto che a disconnettersi siano tutte le persone sedute allo stesso tavolo e non solo alcuni membri di un gruppo di amici o di una famiglia.

        Insomma, la proposta dei piatti "free phone", dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia, passando per Roma, fino alla Campania, prende sempre più piede.

        Già in Canada nel 2017 un ristorante di Halifax metteva al bando i dispositivi digitali, tablet e iPad compresi, nell'ora dell'aperitivo. "Fate amicizia, parlate e non chattate", il messaggio che si leggeva nel cartello all'ingresso.

        Mentre a Balestrate, in provincia di Paler
        mo, c'è addirittura un parco giochi dove è proibito l'uso di cellulare e altri dispositivi elettronici. "Riponi qui il tuo smartphone e dedica il tempo ai tuoi bimbi", è scritto nel cartello all'ingresso, in modo che anche i grandi tra scivoli, altalene, panchine e tanti giochi possano divertirsi con i più piccoli senza pensieri.

        E, infine, nel Trevigiano, un calzolaio ha deciso di non occuparsi di clienti che entrano nel suo negozio con lo smartphone all'orecchio. Sul bancone c'è il cartello: "Non servo persone al cellulare".

        notizia da: Tgcom24
        ad una cena fra amici, è stato proposto tutti i cell in un paniere fino a fine serata, chi lo prende paga da bere...ha pagato dopo venti minuti un ragazzo di 23 anni...noi over 40 abbiamo finito la cena senza manco pensarci

        Comment


        • Font Size
          #5
          Originally posted by doc67 View Post

          ad una cena fra amici, è stato proposto tutti i cell in un paniere fino a fine serata, chi lo prende paga da bere...ha pagato dopo venti minuti un ragazzo di 23 anni...noi over 40 abbiamo finito la cena senza manco pensarci
          magari era "fagiana" e doveva rispondere

          Comment


          • Font Size
            #6
            Ma quali incentivi... lo proibissero e basta.
            e chi non je va bene... magnasse a casa sua.

            Comment


            • Font Size
              #7
              Originally posted by luciocabrio View Post

              finchè datto i cellulari\tablet a tavola ai bambini piccoli va tutto bene ,così non scassano la michia
              Minkia che tristezza...

              Comment


              • Font Size
                #8
                Originally posted by mito22 View Post

                Minkia che tristezza...
                Nel lontano 2005 ho passo un fine settimana a Gardaland dormendo al loro Resort.
                A cena al tavolo a fianco una coppia con figlia di 5/6 anni cenava chiacchierando e la bimba era intrattenuta da un lettore DVD portatile nel regno della fantasia con pupazzi (persone vestite da personaggi) che giravano fra i tavoli e tanti bambini lei aveva il suo film così non rompeva il razzo...
                Last edited by omarMT01; 16-04-24, 13:42.

                Comment


                • Font Size
                  #9
                  Originally posted by luciocabrio View Post

                  magari era "fagiana" e doveva rispondere
                  è stata la sua risposta, ma ha pagato lo stesso

                  Comment


                  • Font Size
                    #10
                    Originally posted by mito22 View Post

                    Minkia che tristezza...
                    adesso son tutti così...
                    giorni fa invece uno ha tirato fuori un equipaggiamento da gioco che momenti avrei giocato con lui ahahahha

                    Comment


                    • Font Size
                      #11
                      Come no, mò per una boccia di vino del cazzo in regalo devo mollare il cell, ma quando mai, e dopo come faccio a fotare ogni portata per metterla just in time su Facebook Instagram WhatsApp telegram tik tok trik trak e soprattutto come faccio a chiamare ad alta voce parenti amici e soprattutto nemici tra una portata e l'altra chiedendo " te che te magni stasera? Io sto alla "Gallina che fuma" e me sto a magnà questo e questo e questo tiè tiè tiè "....
                      Mollare il cell al ristorante, ma siete tutti scemi?

                      Comment


                      • Font Size
                        #12
                        Se ti frega veramente di quello che stai facendo, dove sei e con chi sei col cazzo che stai col telefono in mano...

                        Comment


                        • Font Size
                          #13
                          Originally posted by springer View Post
                          Come no, mò per una boccia di vino del cazzo in regalo devo mollare il cell, ma quando mai, e dopo come faccio a fotare ogni portata per metterla just in time su Facebook Instagram WhatsApp telegram tik tok trik trak e soprattutto come faccio a chiamare ad alta voce parenti amici e soprattutto nemici tra una portata e l'altra chiedendo " te che te magni stasera? Io sto alla "Gallina che fuma" e me sto a magnà questo e questo e questo tiè tiè tiè "....
                          Mollare il cell al ristorante, ma siete tutti scemi?

                          Comment


                          • Font Size
                            #14
                            Originally posted by Semiramide View Post
                            L'ultimo caso a Verona: in regalo una bottiglia di vino se si lasciano all'ingresso del locale i dispositivi elettronici. Una moda sempre più diffusa negli anni e apprezzata dai clienti


                            A Verona è solo l'ultimo: il ristorante che in cambio di una bottiglia di vino chiede ai clienti di lasciare i cellulari all'ingresso, chiusi in un cassetto, per godersi la cena e la compagnia dei commensali tornando anche a guardarsi negli occhi.

                            Proprio come si faceva una volta, quando i dispositivi digitali non erano un'appendice del corpo umano. "Tutti a tavola, ma senza cellulare" è ormai uno slogan che prende sempre più piede, all'estero da tempo, ma anche in Italia, da Nord a Sud. E che si trova scritto all'ingresso dei locali o anche in fondo al menù. E lo chef non condivide più nemmeno la password del wi-fi.

                            Spesso il cliente che fa suo l'invito a disconnettersi a tavola riceve voucher da utilizzare al prossimo pranzo o alla prossima cena. A Roma viene offerto in cambio un libro di poesie, scelto anch'esso à la carte.

                            Cellulari lasciati alla cassa anche a Cuneo e un punteggio doppio sulla card del cliente, che, dopo 10 drink, ne ottiene uno in omaggio. A Teramo sconti a chi non chatta mentre mangia. Con un vincolo in più: sconto del 15% a patto che a disconnettersi siano tutte le persone sedute allo stesso tavolo e non solo alcuni membri di un gruppo di amici o di una famiglia.

                            Insomma, la proposta dei piatti "free phone", dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia, passando per Roma, fino alla Campania, prende sempre più piede.

                            Già in Canada nel 2017 un ristorante di Halifax metteva al bando i dispositivi digitali, tablet e iPad compresi, nell'ora dell'aperitivo. "Fate amicizia, parlate e non chattate", il messaggio che si leggeva nel cartello all'ingresso.

                            Mentre a Balestrate, in provincia di Paler
                            mo, c'è addirittura un parco giochi dove è proibito l'uso di cellulare e altri dispositivi elettronici. "Riponi qui il tuo smartphone e dedica il tempo ai tuoi bimbi", è scritto nel cartello all'ingresso, in modo che anche i grandi tra scivoli, altalene, panchine e tanti giochi possano divertirsi con i più piccoli senza pensieri.

                            E, infine, nel Trevigiano, un calzolaio ha deciso di non occuparsi di clienti che entrano nel suo negozio con lo smartphone all'orecchio. Sul bancone c'è il cartello: "Non servo persone al cellulare".

                            notizia da: Tgcom24
                            ma che bello.. io lo lascerei volentieri all'ingresso soprattutto se in cambio mi danno del buon vino

                            Comment

                            X
                            Working...
                            X