Ci sono momenti in cui, inaspettati come temporali d'estate, individui, voci e profumi che avevi rimosso dalla mente si fanno latori di vecchi ricordi, di spettri che non se ne sono mai andati, di ruggini e cicatrici che si riaprono.
Lavori, ti dai da fare, occupi ogni momento della tua giornata e ti illudi di avercela fatta, ma poi, ineluttabilmente, la verit? torna a galla, e ti rendi conto che sei sempre, bene o male, allo stesso punto di prima.
A nulla servono il lavoro, i mille impegni... la tua mente ? sempre prigioniera di quel gorgo spietato, che inghiotte te ed ogni barlume di luce che hai intorno...
E si ricomincia come sempre a risalire quella ripida scaletta, che tra l'altro nemmeno sai dove ti porter?, ma l'importante ? salire, salire... salire senza mai guardare in basso, verso quel gorgo distruttivo che per? non riesci a respingere. Ti ritornano alla mente cose mai fatte, parole mai dette, e vorresti in un attimo colmare il vuoto di anni di silenzio, ma ormai ? troppo tardi, non si torna indietro, e l'unica spietata soluzione ? andare avanti, su quella scaletta che ? ormai il tuo unico rifefrimento.
Oggi son tornato indietro di tantissimi scalini, e solo Dio sa quanto mi ci vorr? per tornare al punto in cui ero faticosamente riuscito ad arrivare, ma so che bene o male ci arriver?, anche perch? questa scala ha un solo verso, DEVE averne uno solo!!! Ce la far?, non ho dubbi, ho ancora gambe forti e spalle robuste, solo che certi colpi fanno maledettamente male, e comincio ad accusare...
Niente ubriacature questa volta, ma gi? la testa e via a tutto vapore, guardando cocciutamente ed ostinatamente in avanti, che magari il vento della corsa asciuga anche le lacrime, cos? non si vedono... gli amici non mi vedranno a terra, magari sar? meno allegro e pimpante del solito, ma niente di pi?: ho una maschera gaudente per le grandi occasioni, per mascherare i dolori pi? lancinanti, in modo che la loro eco non disturbi pi? di tanto chi mi sta vicino (molti cosiddetti amici ti vogliono allegro, per poter giocare, ma non reggono al vederti gi?).
A poco potr? servire "volar via da questi miasmi amorbanti, per volare a purificarmi nell'aria superiore", ma qualche rimedio lo trover?
Se solo i cuori fossero programmabili come le centraline, sarebbe tutto pi? semplice...
Scusate il disturbo...
Lavori, ti dai da fare, occupi ogni momento della tua giornata e ti illudi di avercela fatta, ma poi, ineluttabilmente, la verit? torna a galla, e ti rendi conto che sei sempre, bene o male, allo stesso punto di prima.
A nulla servono il lavoro, i mille impegni... la tua mente ? sempre prigioniera di quel gorgo spietato, che inghiotte te ed ogni barlume di luce che hai intorno...
E si ricomincia come sempre a risalire quella ripida scaletta, che tra l'altro nemmeno sai dove ti porter?, ma l'importante ? salire, salire... salire senza mai guardare in basso, verso quel gorgo distruttivo che per? non riesci a respingere. Ti ritornano alla mente cose mai fatte, parole mai dette, e vorresti in un attimo colmare il vuoto di anni di silenzio, ma ormai ? troppo tardi, non si torna indietro, e l'unica spietata soluzione ? andare avanti, su quella scaletta che ? ormai il tuo unico rifefrimento.
Oggi son tornato indietro di tantissimi scalini, e solo Dio sa quanto mi ci vorr? per tornare al punto in cui ero faticosamente riuscito ad arrivare, ma so che bene o male ci arriver?, anche perch? questa scala ha un solo verso, DEVE averne uno solo!!! Ce la far?, non ho dubbi, ho ancora gambe forti e spalle robuste, solo che certi colpi fanno maledettamente male, e comincio ad accusare...
Niente ubriacature questa volta, ma gi? la testa e via a tutto vapore, guardando cocciutamente ed ostinatamente in avanti, che magari il vento della corsa asciuga anche le lacrime, cos? non si vedono... gli amici non mi vedranno a terra, magari sar? meno allegro e pimpante del solito, ma niente di pi?: ho una maschera gaudente per le grandi occasioni, per mascherare i dolori pi? lancinanti, in modo che la loro eco non disturbi pi? di tanto chi mi sta vicino (molti cosiddetti amici ti vogliono allegro, per poter giocare, ma non reggono al vederti gi?).
A poco potr? servire "volar via da questi miasmi amorbanti, per volare a purificarmi nell'aria superiore", ma qualche rimedio lo trover?
Se solo i cuori fossero programmabili come le centraline, sarebbe tutto pi? semplice...
Scusate il disturbo...
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