la gente ? prorpio strana..
Uccise dopo sesso a tre: condannata
Palermo, il marito la obbligava a orge
E' stata condannata a 14 anni la donna accusata di aver ucciso a Palermo il marito che da anni la costringeva a rapporti sessuali a tre. La sentenza ? stata emessa dal gup Marina Pitruzzella, che contrariamente al parere del pm Marco Verzera, ha concesso all'imputata le attenuanti generiche per le violenze subite. Il delitto avvenne il 31 luglio del 2005 nell'abitazione della coppia, dove la donna strangol? il consorte.
L'assassina aveva confessato, e raccontato agli inquirenti di aver agito dopo l'ennesima lite per il suo rifiuto di avere rapporti sessuali con altri uomini come pretendeva il marito.
Inizialmente gli investigatori della polizia avevano ipotizzato che lei non fosse la sola responsabile del delitto, anche perch? con la sua corporatura esile appariva improbabile che fosse riuscita a sopraffare il compagno, un uomo molto alto e robusto. La presenza di altre persone nell'appartamento per? non ? stata mai provata.
Nell'ultima fase del processo, celebrato con il rito abbreviato, la moglie aveva ritrattato la sua confessione per sostenere che erano stati due sconosciuti, penetrati improvvisamente in casa, ad aggredire e assassinare suo marito



Uccise dopo sesso a tre: condannata
Palermo, il marito la obbligava a orge
E' stata condannata a 14 anni la donna accusata di aver ucciso a Palermo il marito che da anni la costringeva a rapporti sessuali a tre. La sentenza ? stata emessa dal gup Marina Pitruzzella, che contrariamente al parere del pm Marco Verzera, ha concesso all'imputata le attenuanti generiche per le violenze subite. Il delitto avvenne il 31 luglio del 2005 nell'abitazione della coppia, dove la donna strangol? il consorte.
L'assassina aveva confessato, e raccontato agli inquirenti di aver agito dopo l'ennesima lite per il suo rifiuto di avere rapporti sessuali con altri uomini come pretendeva il marito.
Inizialmente gli investigatori della polizia avevano ipotizzato che lei non fosse la sola responsabile del delitto, anche perch? con la sua corporatura esile appariva improbabile che fosse riuscita a sopraffare il compagno, un uomo molto alto e robusto. La presenza di altre persone nell'appartamento per? non ? stata mai provata.
Nell'ultima fase del processo, celebrato con il rito abbreviato, la moglie aveva ritrattato la sua confessione per sostenere che erano stati due sconosciuti, penetrati improvvisamente in casa, ad aggredire e assassinare suo marito
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