per chi non se lo ricorda .. scaroni ? gi? stato condannato per tangenti e ha gi? patteggiato .. chiss? cosa ci fa ancora ai vertici di importanti aziende ...
prorprio ieri sera hanno fatto una puntata di report sul gas .. che in italia non si sa come mai ? il + caro d'europa..
Roma, 23:21
ENI: MANDATO A LEGALI PER QUERELA TRASMISSIONE REPORT SU GAS
"Eni nota con stupore le incorrettezze e le distorsioni dei fatti illustrati nel corso della trasmissione Report in onda oggi, domenica 27 maggio, su Rai3, nel servizio "Le vie del gas" a firma di Giorgio Fornoni". E' quanto si legge in una nota dell'Eni. "Tutto cio' - prosegue la nota - nonostante la piena e completa disponibilita', aperta e trasparente, fornita da Eni nei mesi scorsi alla trasmissione della rete di servizio pubblico della Rai, in termini di informazioni messe a disposizione, accesso ai luoghi, e interviste al proprio management. Evidentemente per questo tipo di programmi la polemica e le distorsioni della realta' costituiscono elemento fondante e quindi Eni ha dato mandato ai propri legali, suo malgrado, di predisporre una querela che ricostruisca la verita' dei fatti, e che tuteli l'immagine dell'azienda e l'onorabilita' dei propri dipendenti".

prorprio ieri sera hanno fatto una puntata di report sul gas .. che in italia non si sa come mai ? il + caro d'europa..

Roma, 23:21
ENI: MANDATO A LEGALI PER QUERELA TRASMISSIONE REPORT SU GAS
"Eni nota con stupore le incorrettezze e le distorsioni dei fatti illustrati nel corso della trasmissione Report in onda oggi, domenica 27 maggio, su Rai3, nel servizio "Le vie del gas" a firma di Giorgio Fornoni". E' quanto si legge in una nota dell'Eni. "Tutto cio' - prosegue la nota - nonostante la piena e completa disponibilita', aperta e trasparente, fornita da Eni nei mesi scorsi alla trasmissione della rete di servizio pubblico della Rai, in termini di informazioni messe a disposizione, accesso ai luoghi, e interviste al proprio management. Evidentemente per questo tipo di programmi la polemica e le distorsioni della realta' costituiscono elemento fondante e quindi Eni ha dato mandato ai propri legali, suo malgrado, di predisporre una querela che ricostruisca la verita' dei fatti, e che tuteli l'immagine dell'azienda e l'onorabilita' dei propri dipendenti".
L'inchiesta della GdF riguarda i cosiddetti misuratori venturimetrici
Indagato l'ad del Cane a sei zampe come legale rappresentante della capogruppo
Presunta truffa su misurazione del gas
Perquisizioni a Eni, Snam e Italgas
Il gruppo: gli strumenti sotto indagine sono impiegati nella grande distribuzione
e non influiscono sul calcolo delle bollette dei consumi domestici
L'amministratore delegato dell'Eni Scaroni ? tra gli indagati per l'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza
MILANO - Truffa sui sistemi di misurazione del gas. Con questa accusa il numero uno dell'Eni, Paolo
Scaroni, ? stato indagato nell'inchiesta avviata dai pm milanesi. Lo si legge in una nota del gruppo petrolifero. "Siamo sereni - commenta Scaroni - Le misurazioni oggetto dell'inchiesta sono al centro dell'attenzione di tutte le societ? operanti nel mercato del gas in Italia e all'estero. Tanto che io stesso, appena giunto in Eni, ho attivato una procedura di verifica sulle misurazioni del gas, avvalendomi di consulenti internazionali specializzati".
Oltre all'ad di Eni, nell'inchiesta sulle misurazioni del gas avviata dai pm milanesi Sandro Raimondi e Letizia Mannell, risultano indagate altre dieci persone e otto societ? fra cui Eni, Snam Rete Gas e Italgas. Tra gli indagati anche Giuliano Zuccoli, presidente e amministratore delegato dell'Azienda energetica milanese. Secondo l'ipotesi di accusa l'Eni avrebbe usato dei contatori chiamati venturimetrici, che avrebbero conteggiato consumi maggiori rispetto alla realt?, gonfiando di fatto le bollette.
L'Eni sottolinea che i misuratori venturimetrici al centro dell'indagine, da sempre utilizzati in Italia e all'estero, non incidono sulle bollette delle utenze domestiche. "Si tratta - spiega l'azienda - di strumenti utilizzati per misurare direttamente dai grandi tubi di trasporto del gas all'interno di apposite cabine, i grossi prelievi destinati alle grandi utenze, rilevandone i parametri relativi alla pressione alla temperatura e alla densit?".
Sempre in merito all'indagine, lo stesso Scaroni aggiunge che "si fa riferimento a misurazioni su gas non contabilizzato, che ? la differenza tra il gas che Eni compra dai propri fornitori e quello che poi rivende ai distributori. Questa differenza, a oggi, rappresenta per la nostra azienda una perdita secca di alcune centinaia di milioni di metri cubi di gas ogni anno". "Mi preme ricordare - conclude l'ad - che le misurazioni del gas per quanto riguarda la distribuzione cittadina vengono realizzate seguendo rigidamente le indicazioni emanate dall'Authority per l'Energia e il Gas e dai competenti uffici del ministero dello Sviluppo economico".
La Guardia di Finanza di Milano ha effettuato perquisizioni nel capoluogo lombardo, a Roma, Torino e Piacenza negli uffici dell'Eni e di altre societ? del settore energia. Sequestrate carte, con particolare riguardo a documentazione a partire dal 2003.
Le accuse ipotizzate dai pm Raimondi e Mannella sono a vario titolo truffa, violazione della legge sulle accise, ostacolo all'attivit? di vigilanza e l'uso o detenzione di misure o pesi con falsa impronta (art 472 cp).
Tutte le societ? coinvolte nelle indagini sono anche state iscritte nel registro degli indagati per la legge 231 del 2001 relativa alla responsabilit? amministrativa delle societ?.
Immediato il contraccolpo in Borsa: in calo i titoli Eni, Snam Rete Gas e Aem.
(28 maggio 2007)
Indagato l'ad del Cane a sei zampe come legale rappresentante della capogruppo
Presunta truffa su misurazione del gas
Perquisizioni a Eni, Snam e Italgas
Il gruppo: gli strumenti sotto indagine sono impiegati nella grande distribuzione
e non influiscono sul calcolo delle bollette dei consumi domestici

MILANO - Truffa sui sistemi di misurazione del gas. Con questa accusa il numero uno dell'Eni, Paolo
Scaroni, ? stato indagato nell'inchiesta avviata dai pm milanesi. Lo si legge in una nota del gruppo petrolifero. "Siamo sereni - commenta Scaroni - Le misurazioni oggetto dell'inchiesta sono al centro dell'attenzione di tutte le societ? operanti nel mercato del gas in Italia e all'estero. Tanto che io stesso, appena giunto in Eni, ho attivato una procedura di verifica sulle misurazioni del gas, avvalendomi di consulenti internazionali specializzati".
Oltre all'ad di Eni, nell'inchiesta sulle misurazioni del gas avviata dai pm milanesi Sandro Raimondi e Letizia Mannell, risultano indagate altre dieci persone e otto societ? fra cui Eni, Snam Rete Gas e Italgas. Tra gli indagati anche Giuliano Zuccoli, presidente e amministratore delegato dell'Azienda energetica milanese. Secondo l'ipotesi di accusa l'Eni avrebbe usato dei contatori chiamati venturimetrici, che avrebbero conteggiato consumi maggiori rispetto alla realt?, gonfiando di fatto le bollette.
L'Eni sottolinea che i misuratori venturimetrici al centro dell'indagine, da sempre utilizzati in Italia e all'estero, non incidono sulle bollette delle utenze domestiche. "Si tratta - spiega l'azienda - di strumenti utilizzati per misurare direttamente dai grandi tubi di trasporto del gas all'interno di apposite cabine, i grossi prelievi destinati alle grandi utenze, rilevandone i parametri relativi alla pressione alla temperatura e alla densit?".
Sempre in merito all'indagine, lo stesso Scaroni aggiunge che "si fa riferimento a misurazioni su gas non contabilizzato, che ? la differenza tra il gas che Eni compra dai propri fornitori e quello che poi rivende ai distributori. Questa differenza, a oggi, rappresenta per la nostra azienda una perdita secca di alcune centinaia di milioni di metri cubi di gas ogni anno". "Mi preme ricordare - conclude l'ad - che le misurazioni del gas per quanto riguarda la distribuzione cittadina vengono realizzate seguendo rigidamente le indicazioni emanate dall'Authority per l'Energia e il Gas e dai competenti uffici del ministero dello Sviluppo economico".
La Guardia di Finanza di Milano ha effettuato perquisizioni nel capoluogo lombardo, a Roma, Torino e Piacenza negli uffici dell'Eni e di altre societ? del settore energia. Sequestrate carte, con particolare riguardo a documentazione a partire dal 2003.
Le accuse ipotizzate dai pm Raimondi e Mannella sono a vario titolo truffa, violazione della legge sulle accise, ostacolo all'attivit? di vigilanza e l'uso o detenzione di misure o pesi con falsa impronta (art 472 cp).
Tutte le societ? coinvolte nelle indagini sono anche state iscritte nel registro degli indagati per la legge 231 del 2001 relativa alla responsabilit? amministrativa delle societ?.
Immediato il contraccolpo in Borsa: in calo i titoli Eni, Snam Rete Gas e Aem.
(28 maggio 2007)
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