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[Cucina] - Posto che vai cibo che trovi

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    #1

    [Cucina] - Posto che vai cibo che trovi

    Come detto nel post dei veneti ho pensato di aprire questo dove possiamo scrivere le ricette tipiche della nostra zona


    Bòn apetì da Pèrma

    La torta fritta da mangiare con salumi misti (di solito crudo,coppa e salame)

    La torta fritta soffice: 1/2 kg di patate lessate e sbucciate, 550 g di farina bianca di frumento,
    25 g di lievito di birra sciolto in due cucchiai di latte tiepido,
    2 cucchiai d'olio d'oliva, latte caldo q.b.friggere i rombi di sfoglia tirata preferibilmente a mano, col matterello.
    La torta fritta croccante: farina bianca, acqua, sale.
    Per friggere i pezzi di sfoglia occorrerebbe lo strutto. Si serve calda con salumi misti

    Tortelli d'erbette

    Ricetta per 6 persone: 1 Kg di erbette, 350 g di ricotta , circa 250 g di Parmigiano grattugiato, burro q.b., per la sfoglia: 700 g di farina, 6 uova e un pizzico di sale.

    Ripieno: togliere le coste bianche e lessare le erbette in poca acqua, strizzarle bene, tritarle finemente e unirle alla ricotta passata al setaccio, aggiungere abbondante Parmigiano grattugiato, sale e amalgamare bene tutto. Preparare la sfoglia impastando la farina con le uova e un pizzico di sale. Tirare la pasta non troppo sottile e preparare delle strisce larghe 8/10 cm, disporvi sopra dei mucchietti di ripieno ben distanziati, ripiegare la pasta su se stessa, sigillare bene ogni tortello e rifilarlo con una rondella. Cuocere i tortelli in abbondante acqua salata, scolare accuratamente, porli su un piatto caldo e condirli con burro fuso e Parmigiano grattugiato.
    Last edited by psyki; 22-05-08, 20:18.

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    #2
    ok ... vado a vedere che c ? in cucina vi abbandono ...





    Poi Sara nn lamentarti se ingrasso

    sei te che mi istighi

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      #3
      Non iniziare a spammare nel mio post.O contribuisci o smamma

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        #4
        I Cappelletti (in emiliano Capl?t) sono un formato di pasta ripiena prodotta piegando quadrati o cerchi di pasta alimentare all'uovo, prima in due a triangolo, poi congiungendo le estremit? - con svelto, esperto gesto - intorno a un dito della mano. Esistono differenti ricette tradizionali ma tutte concordano sul fatto che la cottura in brodo di pollo sia la morte del cappelletto.

        I Cappelletti in brodo sono un piatto tradizionale Emiliano molto diffuso specialmente nelle zone montane delle province di Parma e Reggio Emilia dove viene comunemente consumato su base quotidiana nel periodo invernale, generosamente spazzolato di Parmigiano-Reggiano ed opzionalmente addizionato con un cucchiaio di vino rosso Lambrusco; la pratica tradizionale di aggiunta di vino ai cappelletti in brodo viene localmente denominata al surbier nel parmense e nel reggiano. Inoltre i cappelletti sono un piatto natalizio d'obbligo di tutta la Romagna, di buona parte della provincia di Pesaro e Urbino ed anche della provincia di Perugia.


        ti?

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          #5
          mauri tu sei n'omo de sosPANZA

          Presentazione
          La bagna caoda è una preparazione tipica del Piemonte preparata con acciughe, olio e burro ed utilizzata come intingolo per le verdure fresche della stagione autunnale.
          Per la sua pesantezza, solitamente, viene considerato un piatto unico ma talvolta può anche essere servito come antipasto durante una cena tra amici.
          Infatti, anticamente, era proprio durante i ritrovi e le cene tra amici che si preparava questo piatto che col tempo è diventato il simbolo dell'amicizia e dell'allegria.
          Le origini della bagna caoda sono in realtà per metà avvolte nel mistero poichè non si sa precisamente quando, dove e chi abbia inventato questo piatto, che infatti non ha neppure una città di residenza, ma si sa invece che i vignaioli del tardo Medioevo adottarono questa ricetta per festeggiare un evento importantissimo come poteva essere la spillatura del vino nuovo.
          Per moltissimo tempo, la bagna caoda, è rimasta solo il piatto dei poveri e dei contadini in quanto gli arstocratici la aborrivano per la presenza dell'aglio che faceva puzzare l'alito.
          Col passare del tempo, questo piatto è stato invece rivalutato e, al giorno d'oggi, sono molte le trattorie e i ristoranti, sopratutto in Piemonte, che propongono nel loro menù la bagna caoda.
          Per quanto riguarda l'origine del nome, sappiamo che bagna caoda deriva dai due termini, "bagna" che in Piemontese significa salsa o sugo, e "caoda" che sta invece per calda: quindi salsa calda.
          Ed è proprio per questo motivo che la bagna caoda viene servita nei "fujot", particolari recipienti in terracotta o rame con sotto una fiammella che tiene caldo l'intingolo.

          Preparazione
          Lavate per prima cosa le acciughe, molto velocemente nel vino, quindi diliscatele e metettele da parte.
          Tritate finemente l'aglio e mettetelo per un ora nel latte per far si che sia più digeribile nel contesto della ricetta.
          A questo punto mettete in un pentolino l'aglio e il latte e fate cuocere il tutto a fuoco lento.
          Nel frattempo iniziate a fare scaldare l'olio e il burro in un tegame, possibilmente di coccio, e quando sarà ben caldo ma senza bollire, aggiungete l'aglio con il latte.
          Mescolate per bene fino a che l'aglio non si sarà sciolto completamente e, solo allora, aggiungete le acciughe e continuate a mescolare almeno per altri 20 minuti, fino a che anche le acciughe si saranno sciolte.
          Una volta sciolte le acciughe, la vostra bagna caoda sarà pronta da servire in tavola possibilmente nel caratteristico "fujot".


          Consiglio
          La bagna caoda, come abbiamo già detto, è un ottimo intingolo per le verdure della stagione autunnale: particolarmente indicate sono le patate, da preparare lesse, i cardi gobbi di Nizza, il cavolo, il sedano, le cipolle, e gli immancabili peperoni.
          Insomma, una volta pronta può essere accompagnata con qualsiasi cosa, anche con la carne...se avrete ancora un posticino libero nello stomaco ovviamente.



          Curiosità
          Naturalmente, come per la maggior parte delle ricette tradizionali, anche della bagna caoda esistono varie versioni e rivisitazioni a seconda della zona in cui la si mangia.
          Ad esempio, mentre nel Monferrato preferiscono la versione originale, in altre zone del Piemonte è invalso l'uso di arricchire la bagna caoda con panna da cucina o scaglie di formaggio fresco da far sciogliere insieme alle acciughe.




          Ingrediente principale


          L'ingrediente principale di questa ricetta sono le Acciughe (alici)

          L’acciuga (o alice) è un pesce di acqua salata della famiglia degli Engraulidi dal corpo di colore argento e il dorso sfumato dal blu al verde.

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            #6
            pane e nutella...

            accompagnata da un bun bicchiere di latte da frigo...

            e x digestivo ....un buon bicchiere di coca-cola d'annata

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              #7
              Originally posted by boarder View Post
              pane e nutella...

              accompagnata da un bun bicchiere di latte da frigo...

              e x digestivo ....un buon bicchiere di coca-cola d'annata

              E rutto libero e magari anca na scoretta

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                #8
                bollito misto vedo di mettere una ricetta che trovo su internet che è abbastanza lunga come ricetta..
                Sette tagli di polpa:
                • TENERONE (dal collo o coppa)

                SCARAMELLA (pancia e costato)
                • MUSCOLO DI COSCIA
                • MUSCOLETTO (stinco)
                • SPALLA
                • FIOCCO DI PUNTA
                • CAPPELLO DEL PRETE (sottopaletta)
                Sette ammennicoli:
                • LINGUA
                • TESTINA CON MUSETTO
                • CODA
                • ZAMPINO
                • GALLINA
                • COTECHINO
                • ROLLATA (o tasca ripiena).
                Sette bagnetti o salse:
                • VERDE RUSTICO
                • VERDE RICCO
                • ROSSO
                • CREN
                • MOSTARDA
                • CUGNA
                • SALSA AL MIELE (d’avìe)
                Un richiamo:
                LONZA di maiale arrostita con pepe aglio e rosmarino (servita a metà bollito tipo ….tagliapasto!)
                Quattro contorni:
                Patate lesse, Spinaci al burro, Funghi trifolati e Cipolle in agrodolce.
                Una tazza di brodo caldo come suggello al Gran Bollito.
                Questo secondo la teoria, in realtà è difficile riuscire a trovare tutti gli ingredienti per
                ottenere questo bollito in casa e quasi impossibile nei ristoranti. Si può considerare un
                soddisfacente
                bollito misto quello composto da sette parti di carne e tre o quattro salse
                ed un bollito misto minimo con cinque parti e tre salse.
                Una vera ricetta non si può dare. La quantità di carne in peso ed il mazzetto di verdure
                court-bouillon variano secondo i gusti personali, importanti sono i tagli e gli ammennicoli
                e tassativa la cottura, che deve essere fatta immergendo la carne in acqua bollente
                in modo tale che lo shock termico crei un guscio che trattenga all’interno profumo e gusto
                e
                possibilmente in pentole diverse e con tempi diversi in modo da avere una cottura
                omogenea per tutto, anche se
                esiste una scuola di pensiero che richiede la
                cottura in una stessa pentola considerando una caratteristica positiva il fatto che alcune
                carni siano più croccanti ed altre quasi scotte.
                Diamo invece la ricetta delle
                salse più comuni.
                SALSA VERDE RUSTICA
                Un mazzetto di prezzemolo, due acciughe salate pulite, due spicchi d’aglio, un etto di
                mollica di pane raffermo ammollata in
                mezzo bicchiere di aceto di vino, un decilitro di
                olio extravergine di oliva possibilmente ligure o del Garda, sale qb.
                Tritare in un frullatore o meglio amalgamare in un mortaio gli ingredienti solidi, aggiungendo
                olio e sale durante la preparazione fino ad ottenere la consistenza di una crema
                spalmabile. Per una salsa più o meno densa ridurre od aumentare la quantità di olio e
                di aceto.
                SALSA VERDE RICCA
                Un mazzetto di prezzemolo, due acciughe salate e pulite, due tuorli di uovo sodo, dieci
                capperi in aceto, un etto di mollica ammollata, un decilitro di olio extravergine, sale. A
                piacere qualche sottaceto tritato ed erbe aromatiche. La preparazione è uguale alla
                precedente.
                SALSA ROSSA
                Un chilo di pomodori maturi, una cipolla, una carota, mezzo peperone rosso, un gambo
                di sedano, un rametto di rosmarino, due spicchi d’aglio, un mazzetto di basilico, un decilitro
                di olio extravergine, sale, pepe e peperoncino in polvere qb.
                Sbollentate i pomodori in acqua calda poi spellateli e tritateli grossolanamente eliminando
                semi e bucce. Tritate gli altri odori e mettete tutto a cuocere per due o tre ore
                aggiustando di sale, pepe e zucchero. Passate poi al passaverdura aggiungendo l’olio
                ed il peperoncino a vostro gusto, amalgamate bene il tutto e fate riprendere il bollore
                per alcuni minuti. Lasciare riposare la salsa prima di servirla.
                SALSA AL MIELE
                125 grammi di miele millefiori, 50 grammi di gherigli di noci, un cucchiaino di senape in
                polvere, un cucchiaino di aceto di vino, un cucchiaio di brodo. Tritate finemente i gherigli
                di noci, a parte diluite la senape nell’aceto e nel brodo caldo amalgamando il tutto.
                Scaldate a bagnomaria il miele, versatelo sui gherigli aggiungendo subito la soluzione
                di senape mescolando. Lasciar riposare prima di servire.
                SALSA AL RAFANO o CREN
                200 grammi di radice di rafano , otto cucchiai di aceto, un cucchiaio di olio extravergine,
                sale qb. Lavate e sbucciate la radice fresca di rafano, grattugiatela finemente ed amalgamatela
                in una ciotola con olio ed aceto. Lasciate riposare al fresco prima di servire.
                SALSA DI MOSTO o CUGNA’
                Cinque litri di mosto d’uva (dolcetto), 50 grammi di gherigli di noci, 50 grammi di nocciole
                pulite, un etto di mele Cotogne, un etto di pere Martin Sec, scorza di limone. Fate
                bollire il mosto a fuoco lento finché si riduce a circa due terzi. Aggiungete la pere e le
                mele pulite e a pezzi grossi. Continuate la cottura per cinque o sei ore e alla fine aggiungete
                la noci e le nocciole tritate e tostate.
                Versare nei vasetti a caldo.
                MOSTARDA
                La mostarda di frutta si ottiene facendo bollire in acqua in cui è stata disciolta della senape
                pezzi di frutta a piacere.
                Data la difficoltà della preparazione casalinga delle ultime due salse si consiglia di acquistare
                i prodotti già pronti.
                Due salse che in certe zone d’Italia si possono trovare sono:
                la PEARA’ e la PEVERADA (anche se questa è più usata per arrosti).
                PEARA’
                Midollo di bue, burro (poco), pane casereccio tostato e grattugiato, brodo di carne, sale,
                pepe. Fate fondere in un tegamino, possibilmente di terracotta, il midollo di bue ed
                il burro; unire del pane grattugiato ed aspettare che
                assorba tutto il grasso.
                Bagnare poi con il brodo e lasciare sobbollire molto lentamente fino ad ottenere la consistenza
                desiderata, salare e pepare. Servire ben calda.
                PEVERADA
                100 grammi di fegatini di pollo, 100 grammi di sopressa, due o tre filetti di acciuga, 50
                cc di olio XV, prezzemolo, un limone, 10 cc di aceto, aglio, sale e pepe. Tritare i filetti
                di acciuga, i fegatini, la sopressa, il prezzemolo, uno spicchio d’aglio ed una scorza di
                limone. Formare un impasto omogeneo. Versare in una casseruola l’olio, aggiungere
                uno spicchio d’aglio
                e versare
                tutti gli ingredienti tritati. Salare, pepare e lasciar soffriggere
                bagnando col succo di limone e l’aceto fino alla consistenza voluta.
                naturalmente un bel bottiglione di dolcetto e un pò di insalata per sgrassare di tanto in tanto.
                dato che è lungo da preparare ce lo concediamo solo una decina di volte l'anno, tiro fuori le macchine dal garage, tavolone fatto con cavalletti e assi, panchine fatte alla stessa maniera e in una decina di persone è raro che avanza qualcosa.
                per servirlo il sistema migliore è su un vassoio, poco alla volta ma tutti i tipi (il resto nelle pentole al caldo con il suo brodo) un pò di sale grosso, e due mestoli di brodo preso dalla pentola della coscia sopra alla carne
                Last edited by marco84; 23-05-08, 10:55.

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                  #9
                  Originally posted by boarder View Post
                  pane e nutella...

                  accompagnata da un bun bicchiere di latte da frigo...

                  e x digestivo ....un buon bicchiere di coca-cola d'annata

                  questa credo sia un ricetta comune

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                    #10
                    Originally posted by DesmoduePR View Post
                    ok ... vado a vedere che c ? in cucina vi abbandono ...





                    Poi Sara nn lamentarti se ingrasso

                    sei te che mi istighi


                    bravo desmo



                    ps: dai aggiungete che mi segno quelle che mi piacciono

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                      #11
                      IL FRICO

                      Ingredienti:

                      patate bollite (con sale)

                      tanto formaggio d'ogni tipo tagliato a dadini

                      grana grattato

                      olio

                      Facoltativo: cipolla

                      ? un piatto molto tipico friulano e molto semplice da fare :

                      - schiacciare le patate

                      - si prende una padella, ci si mette un filino di olio (poco perch? tanto poi ci sar? quello del formaggio );

                      - mettere le patate schiacciate in padella e scaldare qualche minuto

                      - fatto questo aggiungere in padella il formaggio tagliato a dadini

                      - per chi avesse voluto mettere pure la cipolla, bene ? arrivato il momento di aggiungere anche quella

                      - mescolare il tutto molto spesso con un mestolo di legno (se vediamo che l'olio ? diventato troppo scolarne un po')

                      - una volta che il formaggio comincia a fondersi per bene, dare una ulteriore mescolata per unire il tutto, poi appiattire la "frittata" con il cucchiaio di legno...e lasciare cuocere a fuoco lento fino a che non si forma una sorta di crosta rossiccia sotto la "frittata"

                      - quando vediamo la crosta, bisogna girare la "frittata" quindi prendiamo un coperchio per pentole e facendo attenzione a non ustionarci con l'olio , appoggiamo il coperchio sulla frittata, con movimento rapido ribaltiamo la frittata sul coperchio, e poi facciamo scivolare la frittata nella padella...aggiustandola con il cucchiaio di legno

                      - aspettiamo che si formi la crosta anche dall'altra parte e intanto mettiamo il grana grattato sopra la "frittata".

                      Perch? il frico vi sia riuscito bene, al tatto dovr? essere soffice, in bocca morbido con per? un involucro croccante e mi par scontato...buono

                      da mangiare caldo

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                        #12
                        credo che il bollito misto sia una specialità di un po tutti i paesi....
                        in veneto che io ricordi:
                        baccalà alla vicentina
                        fegato alla veneziana
                        a treviso c'è il radicchio, quindi tutto ciò che o riguarda
                        belluno se non ricordo male i fagioli
                        a verona invece credo che il non plus ultra sia il risotto all'amarone

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                          #13
                          bhuuuhuhahahhahahahahahah

                          www.bimby.it

                          Comment


                          • Font Size
                            #14
                            Originally posted by JOHNNY View Post
                            bhuuuhuhahahhahahahahahah

                            www.bimby.it
                            GIONNI.....
                            non capisco se metti il link per vendere e trarne profitto a percentuale (quindi non si puo)

                            oppure te ne vuoi sbarazzare ( e quindi va sul mercatino)


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                              #15
                              ......ieri ho provato a fare il risotto ...ma sapeva da poco...


                              ...ma dai 945 euro e ti passa il pensiero

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