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Associazione poliziotti gay.

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    Associazione poliziotti gay.



    Forse il topic ? a rischio chiusura in quanto parla delle guardie, ma non vuole offendere, solo provocare 2 sane risate, come sempre goliardiche, e senza ipocrisia!

    http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca...lo425821.shtml


    Poliziotti gay, nasce associazione, il 26/9 il primo meeting a Bologna
    Sar? un coming out generale quello del 26 settembre a Bologna dove verr? dato uno statuto e si decideranno iniziative della "Polis aperta", la prima associazione che riunisce uomini e donne omosessessuali in divisa. In ogni arma i gay vogliono uscire allo scoperto ma con un'unica paura: la ritorsione strisciante. "La regola di oggi - dice il presidente Nicola Cicchitti - ? 'non chiedere, non dire', noi vogliamo uscire fuori dalla clandestinit?".

    Polis Aperta ? la prima e unica iniziativa del genere in Italia. All'estero esistono associazioni simili come la spagnola Gaylespol. E proprio dai colleghi stranieri sono arrivate le pressioni per uscire allo scoperto anche nel nostro Paese. In Italia ? molto difficile trovare un agente in divisa che parli apertamente della propria omosessualit?. Polis Aperta vuole dare voce anche a loro, gli iscritti sono gi? oltre duecento.

    "Per molti di noi il timore non ? quello di una ritorsione violenta, quanto della discriminazione strisciante", dice il presidente dell'associazione Nicola Cicchitti, finanziere triestino. "E il disagio per il machismo quotidiano che chi ? in divisa ? costretto a vivere, fatto di battute e di linguaggi, lo stesso che le donne entrate nell'esercito e in Polizia hanno contribuito a cambiare, senza tuttavia riuscire a cancellarlo".


    Il comandante : doveva chiedere il permesso per indossare l'uniforme
    Alla gara gay in divisa, un vigile nei guai, Fabrizio Caiazza, 33 anni, vince un concorso di bellezza negli Usa, ora rischia la sospensione
    MILANO ? ? il vigile gay pi? sexy del mondo.
    Ha sbaragliato pi? di 46 mila concorrenti arrivati a New York da 162 nazioni!
    ? stato incoronato come il ?pi? bello in uniforme?.
    Adesso, per?, rischia un provvedimento disciplinare.

    Al suo rientro dagli States il comandante della polizia locale di Milano, Emiliano Bezzon, lo ha convocato dicendogli : ?Lei avrebbe dovuto chiedere il permesso per indossare la divisa. Decider? la commissione disciplinare del Comune?. Protagonista della vicenda, Fabrizio Caiazza, 33 anni, napoletano di origine, milanese d'adozione, un fisico palestrato per un 1,80 di altezza, le sue foto, che si possono trovare su Internet.
    L'avventura del ?ghisa?, in forza al nucleo radiomobile come motociclista da oltre 7 anni, inizia lo scorso maggio quando, per la prima volta, decide di iscriversi al concorso per soli uomini e vola in terra americana, nella Grande Mela. Il tramite ? il sito internet www.gaydar.it che consente ai poliziotti a stelle e strisce e a colleghi come Fabrizio di mettersi in mostra.
    Il vigile di Milano sbaraglia tutti. Vince e si guadagna lo scettro del pi? fascinoso, un contratto come modello per Gaydar e un premio di 15 mila euro, soldi che gli serviranno ?per finanziarmi gli studi universitari?. ?Sono molto contento ? aveva dichiarato Fabrizio subito dopo la premiazione ? che un italiano abbia vinto. (ma vac?ca) Ho tenuto alta la reputazione degli uomini italiani in tutto il mondo (ma vac?ca).
    Il fascino poi della divisa, credo abbia influito non poco sull'esito finale?.

    Ma ? proprio a causa della divisa che adesso il vigile meneghino rischia un provvedimento disciplinare. Il regolamento, infatti, ?impone agli agenti di comportarsi in modo dignitoso e decoroso anche fuori dal servizio...?. ?E fuori dal servizio ? ? il commento di molti suoi colleghi ? avrebbe dovuto sfilare per conto suo, a suo nome e non usando la divisa, senza tra l'altro chiedere il permesso al comandante che rappresenta il corpo dei vigili urbani di Milano?. Insomma c'? malcontento tra i 300 agenti che compongono il reparto. Qualcuno addirittura parla di ?utilizzo improprio della divisa, in modo mercenario?. ?Ognuno ? libero di avere le tendenze sessuali che pi? gli aggradano ? spiega una vigilessa che conosce bene Fabrizio ? ma quando si ? un pubblico ufficiale non si pu? andare a un concorso per gay con addosso la divisa. ? un modo per screditare l'intero corpo?.
    Fabrizio Caiazza, una volta spenti i riflettori della kermesse e passata la sbornia della vittoria, era tornato a Milano e aveva esternato la propria gioia a colleghi e amici. Aveva anche continuato a correre sulla sua moto in giro per la citt? per far rispettare il codice della strada (ma vac?ca). Preparato e rigoroso come sempre, senza fare sconti a nessuno (ma vac?ca). Fino all'altro giorno. Quando, accompagnato da un delegato sindacale, si ? dovuto presentare davanti al suo capo per dare spiegazioni e per giustificare il suo comportamento nella notte gay americana.

    Il sindacalista ha parlato di buona fede. ?? la prima volta che ha partecipato a un concorso di questo tipo. Lo ha fatto quasi per gioco?, ha spiegato al comandante. A questo punto la patata bollente ? stata girata al Comune : finir? sul tavolo di chi si occupa di sanzioni disciplinari per i propri dipendenti. L'episodio rischia di mettere in imbarazzo il vicesindaco Riccardo De Corato, assessore anche alla sicurezza. Da lui, infatti, dipendono gli agenti di polizia locale, Fabrizio Caiazza non rischia il licenziamento, ma potrebbero sospenderlo dal servizio anche per sei mesi con relativa riduzione della met? dello stipendio. La brutta notizia per lui arriva proprio nel giorno in cui si ? deciso che il 26 settembre si terr? il primo meeting dei poliziotti gay a Bologna, nel quale si decideranno statuto e iniziative.
    Per fare uscire i gay in uniforme dalla clandestinit?. (ma vac?ca)


    Adesso inorridite pure, ma ditemi per quale dannato motivo "gay" deve corrispondere a "culturismo" :
    [YOUTUBE]tXaMs_ACUeQ[/YOUTUBE]

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    #2
    Poliziotti gay, nasce associazione
    Il 26/9 il primo meeting a Bologna
    Sarà un coming out generale quello del 26 settembre a Bologna dove verrà dato uno statuto e si decideranno iniziative della "Polis aperta", la prima associazione che riunisce uomini e donne omosessessuali in divisa. In ogni arma i gay vogliono uscire allo scoperto ma con un'unica paura: la ritorsione strisciante. "La regola di oggi - dice il presidente Nicola Cicchitti - è 'non chiedere, non dire', noi vogliamo uscire fuori dalla clandestinità".

    Polis Aperta è la prima e unica iniziattiva del genere in Italia. All'estero esistono associazioni simili come la spagnola Gaylespol. E proprio dai colleghi stranieri sono arrivate le pressioni per uscire allo scoperto anche nel nostro Paese. In Italia è molto difficile trovare un agente in divisa che parli apertamente della propria omosessualità. Polis Aperta vuole dare voce anche a loro, gli iscritti sono già oltre duecento.

    "Per molti di noi il timore non è quello di una ritorsione violenta, quanto della discriminazione strisciante", dice il presidente dell'associazione Nicola Cicchitti, finanziere triestino. "E il disagio per il machismo quotidiano che chi è in divisa è costretto a vivere, fatto di battute e di linguaggi, lo stesso che le donne entrate nell'esercito e in Polizia hanno contribuito a cambiare, senza tuttavia riuscire a cancellarlo".


    i commenti sono possibili direttamente su tgcom.. qui ci basta la notizia in questo caso

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