Tweet
Zanardi sale in moto A 260 orari a Monza
Alex prova una Bmw con comandi speciali: "Bellissimo, erano anni che non provavo la sensazione meravigliosa dell'aria addosso. Alla Ascari sono arrivato così lungo che l'ho 'buttata dentro' alla Valentino Rossi. C'è stata..."
MONZA, 11 dicembre 2009 - "Mi mancava la sensazione dell'aria addosso, dopo tanto tempo sono tornato a provarla ed è stato bellissimo". C'è ancora qualcosa che Alex Zanardi non abbia combinato, da quell'incidente del 2001 al Lausitzring in cui perse entrambe le gambe? E' tornato a correre in auto, nel Mondiale Turismo, vincendo gare con la sua Bmw. Si è "inventato" ciclista, sulla handbike con cui vorrebbe partecipare all'Olimpiade di Londra nel 2012. E ieri è salito anche in moto sulla pista di Monza. Lo ha fatto per un servizio organizzato dal mensile Riders, in sella a una BMW con comandi speciali che permettevano di pilotare senza utilizzare i piedi. Così sulla HP2 Sport, bicilindrica boxer capace di 133 cavalli, la Guidosimplex ha montato un dispositivo elettroassistito che, con due pulsanti piazzati sul manubrio, muoveva la leva del cambio. Mentre due supporti consentivano al pilota di appoggiare gli “stinchi” delle protesi in modo da inclinare i femori verso il basso, per assumere una posizione aerodinamica piegando il busto sul serbatotio. Muovendo il peso sui glutei, facendo forza sulle cosce, Alex è riuscito a piegare.
staccate — Essendo Zanardi, non si è limitato a qualche giretto tanto per dire. Al primo passaggio sul rettilineo del traguardo Alex stava già tirando come un assatanato. Dopo una prima serie si è fermato ai box ("Oh, però va forte..."), poi è ripartito sempre più convinto. "Il fatto di conoscere i riferimenti del tracciato, ma con le quattro ruote, mi ha un po' penalizzato. All'inizio staccavo tropppo tardi. Alla Ascari, a un certo punto, sono arrivato proprio lungo, non sarei riuscito a fermarmi bene e allora ho buttato dentro la moto un po' alla Valentino Rossi. C'è stata...". Avrebbe voluto girare molto di più. A un certo punto si sono dovuti buttare in tre in mezzo al rettilineo per fermarlo, evocando una serie di minacce tra cui la scarsità di benzina.
annuncio — "Un mese fa, durante un test a Monza con la vettura turismo in vista di Macao, avevo percorso il giro finale al rallentatore guardandomi intorno: poteva anche essere l'ultimo che facevo a Monza. Invece, guarda qua. Sono fortunato, mi offrono queste occasioni in cui mi diverto un sacco. Dopo un po' ho sentito che le gomme andavano in temperatura, ho capito come inserire la moto in curva, l'ho sentita muoversi per il grip anche se non potevo spostare il mio corpo più di tanto. Non andavo in moto da più di otto anni, da prima dell'incidente. Ho riprovato il gusto di farlo, la libidine di tirare in rettilineo: ho 'visto' i 260 sul dritto e non è roba da tutti i giorni. Sono andato più forte di quanto non potessi fare con la vettura turismo con cui ho corso nel Mondiale. Meglio di così...".
Dalla Gazzetta:
Alex prova una Bmw con comandi speciali: "Bellissimo, erano anni che non provavo la sensazione meravigliosa dell'aria addosso. Alla Ascari sono arrivato così lungo che l'ho 'buttata dentro' alla Valentino Rossi. C'è stata..."
MONZA, 11 dicembre 2009 - "Mi mancava la sensazione dell'aria addosso, dopo tanto tempo sono tornato a provarla ed è stato bellissimo". C'è ancora qualcosa che Alex Zanardi non abbia combinato, da quell'incidente del 2001 al Lausitzring in cui perse entrambe le gambe? E' tornato a correre in auto, nel Mondiale Turismo, vincendo gare con la sua Bmw. Si è "inventato" ciclista, sulla handbike con cui vorrebbe partecipare all'Olimpiade di Londra nel 2012. E ieri è salito anche in moto sulla pista di Monza. Lo ha fatto per un servizio organizzato dal mensile Riders, in sella a una BMW con comandi speciali che permettevano di pilotare senza utilizzare i piedi. Così sulla HP2 Sport, bicilindrica boxer capace di 133 cavalli, la Guidosimplex ha montato un dispositivo elettroassistito che, con due pulsanti piazzati sul manubrio, muoveva la leva del cambio. Mentre due supporti consentivano al pilota di appoggiare gli “stinchi” delle protesi in modo da inclinare i femori verso il basso, per assumere una posizione aerodinamica piegando il busto sul serbatotio. Muovendo il peso sui glutei, facendo forza sulle cosce, Alex è riuscito a piegare.
staccate — Essendo Zanardi, non si è limitato a qualche giretto tanto per dire. Al primo passaggio sul rettilineo del traguardo Alex stava già tirando come un assatanato. Dopo una prima serie si è fermato ai box ("Oh, però va forte..."), poi è ripartito sempre più convinto. "Il fatto di conoscere i riferimenti del tracciato, ma con le quattro ruote, mi ha un po' penalizzato. All'inizio staccavo tropppo tardi. Alla Ascari, a un certo punto, sono arrivato proprio lungo, non sarei riuscito a fermarmi bene e allora ho buttato dentro la moto un po' alla Valentino Rossi. C'è stata...". Avrebbe voluto girare molto di più. A un certo punto si sono dovuti buttare in tre in mezzo al rettilineo per fermarlo, evocando una serie di minacce tra cui la scarsità di benzina.
annuncio — "Un mese fa, durante un test a Monza con la vettura turismo in vista di Macao, avevo percorso il giro finale al rallentatore guardandomi intorno: poteva anche essere l'ultimo che facevo a Monza. Invece, guarda qua. Sono fortunato, mi offrono queste occasioni in cui mi diverto un sacco. Dopo un po' ho sentito che le gomme andavano in temperatura, ho capito come inserire la moto in curva, l'ho sentita muoversi per il grip anche se non potevo spostare il mio corpo più di tanto. Non andavo in moto da più di otto anni, da prima dell'incidente. Ho riprovato il gusto di farlo, la libidine di tirare in rettilineo: ho 'visto' i 260 sul dritto e non è roba da tutti i giorni. Sono andato più forte di quanto non potessi fare con la vettura turismo con cui ho corso nel Mondiale. Meglio di così...".
Dalla Gazzetta:
Comment