A 12 anni di distana dalla morte del granda Augusto Daolio (1992), mi ? capitata tra le mani sfogliando un libro, questa poesia scritta durante la sua breve malattia, che mi ha molto colpito. Pu? essere una valido motivo su cui meditare anche per chi non lo ha mai ascoltato e conosciuto?
PRINCIPE DESIDERIO
Mi e' stato promesso in giorni di sole malato
il sapore amaro della morte ma io non lo conosco ancora.
Conosco pero' l'impotente bestemmia rabbiosa, lacrimosa
che sale da dentro per ognuno
che parte cosi' all'improvviso senza lasciare indirizzo.
Dietro le spalle solo grandi stanze, vuote, lunghe, troppo alte, troppo buie.
Io non lo conosco ancora questo viaggio che immagino
faticoso e senza speranza.
E vedo ogni giorno che passa ogni ora,
pieni di luce e colori.
Non pu? morire la luce e
finche' il sole si alza sul mondo
fiorisce di bellissimi pensieri, che sono fiori.
Tra le musiche della vita, la morte e' la musica piu' straziante,
piu' forte, prepotente, cattiva:
Brucia il foglio della partitura in grigia cenere e
in fiamma tutto riduce,
muore chi ama, chi ha amato chi canta, chi ha cantato chi suona,
chi ha suonato.
Sapore amaro quello della morte.
Sparite e' la luce appena venuta piccola giovane luce
che piano- piano cresceva, senza fretta, e
illuminava noi e i nostri gesti.
Non luce accecante che sfoca i contorni delle cose,
ma buona dolce e semplice che le cose accarezza.
Sparita e' la tua luce come passa via la nebbia dalle nostre parti
ognuno grida ma la foschia non si dirada.
Muto grido di disperazione.
Sei arrivato al tuo porto, hai abbandonato il tuo remo.
Principe Desiderio ombra senza eta'.
PRINCIPE DESIDERIO
Mi e' stato promesso in giorni di sole malato
il sapore amaro della morte ma io non lo conosco ancora.
Conosco pero' l'impotente bestemmia rabbiosa, lacrimosa
che sale da dentro per ognuno
che parte cosi' all'improvviso senza lasciare indirizzo.
Dietro le spalle solo grandi stanze, vuote, lunghe, troppo alte, troppo buie.
Io non lo conosco ancora questo viaggio che immagino
faticoso e senza speranza.
E vedo ogni giorno che passa ogni ora,
pieni di luce e colori.
Non pu? morire la luce e
finche' il sole si alza sul mondo
fiorisce di bellissimi pensieri, che sono fiori.
Tra le musiche della vita, la morte e' la musica piu' straziante,
piu' forte, prepotente, cattiva:
Brucia il foglio della partitura in grigia cenere e
in fiamma tutto riduce,
muore chi ama, chi ha amato chi canta, chi ha cantato chi suona,
chi ha suonato.
Sapore amaro quello della morte.
Sparite e' la luce appena venuta piccola giovane luce
che piano- piano cresceva, senza fretta, e
illuminava noi e i nostri gesti.
Non luce accecante che sfoca i contorni delle cose,
ma buona dolce e semplice che le cose accarezza.
Sparita e' la tua luce come passa via la nebbia dalle nostre parti
ognuno grida ma la foschia non si dirada.
Muto grido di disperazione.
Sei arrivato al tuo porto, hai abbandonato il tuo remo.
Principe Desiderio ombra senza eta'.
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