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Fatevi una cultura

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    #1

    Fatevi una cultura

    http://www.repubblica.it/2006/09/sez...-rosiconi.html



    e ora scatenate l'inferno!

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    #2
    Tutto chiaro! Riporto un esempio:
    Il rosicone, quello che rosica per qualcosa, ? colui che prova un misto di invidia, rabbia, rancore, e soprattutto impotenza. Perch? a rosicare, di solito, ? chi si sente ingiustamente colpito da un destino che non meritava.

    ....in poche parole:
    Un Ducatista ROSICA quando vede una Jappo perch? si sente ingiustamente colpito da un destino che non meritava.....

    ....in parte ? falso....SAPEVA COSA STAVA COMPRANDO!!!

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      #3
      Riporta l'articolo interooooooooooooooo

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        #4
        Che significato ha l'aggettivo usato da Gattuso nei confronti dei francesi
        Un termine consueto soprattutto a Roma e nel Lazio, e senza sinonimi
        Il "rosicone", questo sconosciuto
        Invidioso, con rabbia e senza pace


        di ALESSANDRA VITALI


        CHE L'ABBIA detto un calciatore non fa troppa sensazione. Il verbo "rosicare" (che sui vocabolari esiste) ha spesso a che fare con l'ambito calcistico - anche se non ? il suo riferimento esclusivo - cos? come il sostantivo che ne deriva, "rosicone" (che sui vocabolari invece non c'?). Pi? bizzarro che a pronunciare la parola "rosiconi" sia un calabrese come Rino Gattuso, che gioca in una squadra del Nord come il Milan, visto che l'aggettivo sembra essere un'invenzione, brillante, tutta romana, al massimo dell'area laziale. E chiss? se i destinatari del messaggio, ossia la Nazionale francese, saranno in grado di comprendere il senso pi? profondo di un termine che ? qualcosa di simile a "invidiosi" ma molto, molto di pi?.

        Il rosicone, quello che rosica per qualcosa, ? colui che prova un misto di invidia, rabbia, rancore, e soprattutto impotenza. Perch? a rosicare, di solito, ? chi si sente ingiustamente colpito da un destino che non meritava. Ilary Blasi, la signora Totti, qualche tempo fa anim? il dibattito sul web, dopo aver affermato, in un'intervista, di essere "una tipa un po' rosicona".



        I blogger - tutti romani - si scatenarono: "Rosicare significa quando tu mi fai qualcosa e io te la devo rifare, e avere l'ultima parola", oppure "rodersi l'anima, struggersi per l'azione o l'atteggiamento di una persona, in particolare se non si ? in potere di intervenire", e ancora, "invidiare qualcuno, provare invidia", e poi c'? chi illustra il senso del termine con un'altra, efficace, espressione gergale capitolina: "Andarci in puzza".

        A ipotizzare un'origine leggermente diversa - pur invitando, tuttavia, a una ricerca pi? approfondita - ? la professoressa Valeria Della Valle, docente di Linguistica italiana all'universit? La Sapienza di Roma: "Potrebbe essere che il senso figurato, quindi estensivo, del verbo 'rosicchiare' dia l'idea di un qualcosa di infimo, tipo il sorcetto che mordicchia e che, lentamente, consuma".

        E in effetti, chi rosica, si rode lentamente, nel profondo, e non riesce a darsi pace. La "rosicata" ? uno stato d'animo che non si esaurisce a stretto giro, ma va avanti a lungo - proprio come la rosicchiata del topo, lunga e costante - e pu? durare settimane, mesi, nel calcio, poi, addiruttura anni: una rosicata celebre, ad esempio, ? quella che riguarda la Coppa dei Campioni persa in casa dalla Roma ai rigori con il Liverpool nel 1984.

        Quel che interessa dal punto di vista linguistico, ? vedere se adesso - osserva ancora Valeria Della Valle - l'aggettivo verr? adottato anche in altre parti d'Italia: "Pu? succedere che l'uso di una parola gergale, regionale, fatto da un personaggio famoso, lanci quella parola anche nel resto d'Italia". Un esempio, "i furbetti del quartierino": "Dobbiamo a Stefano Ricucci - continua la linguista - un'espressione che ormai da un anno ? diventata di uso comune, quanto meno in ambito giornalistico".

        "Altro esempio, vagamente analogo, di un termine che nasce regionalmente e che dall'uso dialettale rifluisce in quello comune ? inciucio - osserva Della Valle - in origine solo di area centro-meridionale, ma soprattutto campana, e con un significato un po' diverso, ? passato ad alludere a un accordo politico grazie al lancio fatto da alcuni personaggi politici".

        Quale che sia l'origine e il futuro dei "rosiconi", quel che ? certo ? che l'aggettivo non ha - per il momento - alcun sinonimo, alcuna traduzione in italiano. Forse, quel che ha detto Gattuso, pu? essere agevolmente tradotto con i versi della celebre canzone di Paolo Conte (che per? parlava di ciclismo): "E i francesi che s'incazzano / e le balle ancor gli girano...". Ecco, rosicare vuol dire anche un po' questo.


        et voil?!

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          #5
          Gentilissimo Mav ... naturalmente la tirata d'orecchie era x Valentinik e non x te

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