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Siamo troppo globalizzati per festeggiare una nazione che tra l'altro prende molta paga dalle altre in fatto di civilt?, un conto ? festeggiare imprese meritorie, un altro festeggiare il tutto, quanto una buona fetta del tutto ci fa inkaxxare quotidianamente...
Siamo troppo globalizzati per festeggiare una nazione che tra l'altro prende molta paga dalle altre in fatto di civilt?, un conto ? festeggiare imprese meritorie, un altro festeggiare il tutto, quanto una buona fetta del tutto ci fa inkaxxare quotidianamente...
L'Italia siamo noi Italiani, in patria ed all'estero, festeggiare oggi significa salutare con gioia l'esistenza di una Nazione che ha permesso a buona parte dei suoi cittadini di vivere in modo dignitoso.
Il Paese attraversa un periodo particolarmente difficile che rende la vita di tanti estremamente dura, il futuro ? molto incerto, la generazione tra i 20 ed 40 anni vive in una condizione piuttosto precaria, mentre le nuove generazioni, diversamente dalle precedenti, rischiano di non ricevere un'educazione adeguata per competere in un mondo globalizzato e quindi di non averlo proprio un futuro. Il loro futuro ? il futuro del Paese da qui a 20 anni.
Festeggiare oggi, in un contesto cos? poco idilliaco, riaffermare un'identit? nazionale sempre piuttosto latente e troppo spesso sovrastata da interessi e vedute evidentemente venate da miope egoismo, rappresenta un barlume di speranza per un Paese in declino da oltre 15 anni, e che non ? ancora riuscito a raddrizzare la schiena, prendersi le proprie responsabilit? e invertire la tendenza rimboccandosi le maniche.
Poco pi? di 60 anni fa l'Italia era un paese in cui si emigrava per non morire di inedia ed i sacrifici fatti dai nostri nonni e padri ci hanno permesso di crescere e vivere in uno dei Paesi pi? sviluppati del mondo.
Dobbiamo ritrovare quell'umilt? e quell'abnegazione necessarie a risalire la china.
Condividere un'idea di Patria, coltivare il senso di appartenenza ad uno Stato (inteso come comunit?) sono ingredienti fondamentali per ripartire e crescere nella situazione in cui siamo.
Per tutte queste ragioni, vedere oggi l'attaccamento di tanti Italiani al nostro Paese ed ai suoi simboli (Tricolore, Inno, ecc.) mi ha fatto un enorme piacere, perch? ha rinnovato in me la speranza, resa giornalmente pi? flebile dalle cronache che riguardano l'Italia, che si possa ancora farcela.
Qui dove vivo, una piccola comunit? di Italiani ha spontaneamente sentito il bisogno di incontrarsi ed alzare un calice all'Italia indipendentemente dalle pure evidentemente diverse opinioni sull'Italia attuale e futura.
Qualcuno ha fatto notare, che ciascuno di noi, anche quando ? acciaccato o vive un periodo difficile, il giorno del proprio compleanno trova in un modo o nell'altro una maniera per festeggiare, anche solo sognando un futuro migliore.
Chi nemmeno sogna un futuro migliore, non ha alcuna possibilit? di costruirselo.
Quindi permettetemi di brindare all'Italia con tutti quelli, e mi sembrano la maggioranza, che consapevoli delle difficolt? odierne ancora sono capaci di guardare al futuro.
L'Italia siamo noi Italiani, in patria ed all'estero, festeggiare oggi significa salutare con gioia l'esistenza di una Nazione che ha permesso a buona parte dei suoi cittadini di vivere in modo dignitoso.
Il Paese attraversa un periodo particolarmente difficile che rende la vita di tanti estremamente dura, il futuro ? molto incerto, la generazione tra i 20 ed 40 anni vive in una condizione piuttosto precaria, mentre le nuove generazioni, diversamente dalle precedenti, rischiano di non ricevere un'educazione adeguata per competere in un mondo globalizzato e quindi di non averlo proprio un futuro. Il loro futuro ? il futuro del Paese da qui a 20 anni.
Festeggiare oggi, in un contesto cos? poco idilliaco, riaffermare un'identit? nazionale sempre piuttosto latente e troppo spesso sovrastata da interessi e vedute evidentemente venate da miope egoismo, rappresenta un barlume di speranza per un Paese in declino da oltre 15 anni, e che non ? ancora riuscito a raddrizzare la schiena, prendersi le proprie responsabilit? e invertire la tendenza rimboccandosi le maniche.
Poco pi? di 60 anni fa l'Italia era un paese in cui si emigrava per non morire di inedia ed i sacrifici fatti dai nostri nonni e padri ci hanno permesso di crescere e vivere in uno dei Paesi pi? sviluppati del mondo.
Dobbiamo ritrovare quell'umilt? e quell'abnegazione necessarie a risalire la china.
Condividere un'idea di Patria, coltivare il senso di appartenenza ad uno Stato (inteso come comunit?) sono ingredienti fondamentali per ripartire e crescere nella situazione in cui siamo.
Per tutte queste ragioni, vedere oggi l'attaccamento di tanti Italiani al nostro Paese ed ai suoi simboli (Tricolore, Inno, ecc.) mi ha fatto un enorme piacere, perch? ha rinnovato in me la speranza, resa giornalmente pi? flebile dalle cronache che riguardano l'Italia, che si possa ancora farcela.
Qui dove vivo, una piccola comunit? di Italiani ha spontaneamente sentito il bisogno di incontrarsi ed alzare un calice all'Italia indipendentemente dalle pure evidentemente diverse opinioni sull'Italia attuale e futura.
Qualcuno ha fatto notare, che ciascuno di noi, anche quando ? acciaccato o vive un periodo difficile, il giorno del proprio compleanno trova in un modo o nell'altro una maniera per festeggiare, anche solo sognando un futuro migliore.
Chi nemmeno sogna un futuro migliore, non ha alcuna possibilit? di costruirselo.
Quindi permettetemi di brindare all'Italia con tutti quelli, e mi sembrano la maggioranza, che consapevoli delle difficolt? odierne ancora sono capaci di guardare al futuro.
Buon compleanno Italia !
magari ragionassero tutti cos?.. quoto all'ennesima potenza.
i menagrami possono invece accomodarsi fuori dalle palle
magari ragionassero tutti cos?.. quoto all'ennesima potenza.
i menagrami possono invece accomodarsi fuori dalle palle
quoto tutto quello che ha scritto Gluca, ma vorrei sottolineare questa cosa che ho grassettato (che forse ? passata cos? senza troppi pensieri)
? una cosa TRISTEMENTE VERA........e un Paese che non investe nel PROPRIO futuro ? un paese fermo......
Il Paese attraversa un periodo particolarmente difficile che rende la vita di tanti estremamente dura, il futuro ? molto incerto, la generazione tra i 20 ed 40 anni vive in una condizione piuttosto precaria, mentre le nuove generazioni, diversamente dalle precedenti, rischiano di non ricevere un'educazione adeguata per competere in un mondo globalizzato e quindi di non averlo proprio un futuro. Il loro futuro ? il futuro del Paese da qui a 20 anni.
L'Italia siamo noi Italiani, in patria ed all'estero, festeggiare oggi significa salutare con gioia l'esistenza di una Nazione che ha permesso a buona parte dei suoi cittadini di vivere in modo dignitoso.
Il Paese attraversa un periodo particolarmente difficile che rende la vita di tanti estremamente dura, il futuro ? molto incerto, la generazione tra i 20 ed 40 anni vive in una condizione piuttosto precaria, mentre le nuove generazioni, diversamente dalle precedenti, rischiano di non ricevere un'educazione adeguata per competere in un mondo globalizzato e quindi di non averlo proprio un futuro. Il loro futuro ? il futuro del Paese da qui a 20 anni.
Festeggiare oggi, in un contesto cos? poco idilliaco, riaffermare un'identit? nazionale sempre piuttosto latente e troppo spesso sovrastata da interessi e vedute evidentemente venate da miope egoismo, rappresenta un barlume di speranza per un Paese in declino da oltre 15 anni, e che non ? ancora riuscito a raddrizzare la schiena, prendersi le proprie responsabilit? e invertire la tendenza rimboccandosi le maniche.
Poco pi? di 60 anni fa l'Italia era un paese in cui si emigrava per non morire di inedia ed i sacrifici fatti dai nostri nonni e padri ci hanno permesso di crescere e vivere in uno dei Paesi pi? sviluppati del mondo.
Dobbiamo ritrovare quell'umilt? e quell'abnegazione necessarie a risalire la china.
Condividere un'idea di Patria, coltivare il senso di appartenenza ad uno Stato (inteso come comunit?) sono ingredienti fondamentali per ripartire e crescere nella situazione in cui siamo.
Per tutte queste ragioni, vedere oggi l'attaccamento di tanti Italiani al nostro Paese ed ai suoi simboli (Tricolore, Inno, ecc.) mi ha fatto un enorme piacere, perch? ha rinnovato in me la speranza, resa giornalmente pi? flebile dalle cronache che riguardano l'Italia, che si possa ancora farcela.
Qui dove vivo, una piccola comunit? di Italiani ha spontaneamente sentito il bisogno di incontrarsi ed alzare un calice all'Italia indipendentemente dalle pure evidentemente diverse opinioni sull'Italia attuale e futura.
Qualcuno ha fatto notare, che ciascuno di noi, anche quando ? acciaccato o vive un periodo difficile, il giorno del proprio compleanno trova in un modo o nell'altro una maniera per festeggiare, anche solo sognando un futuro migliore.
Chi nemmeno sogna un futuro migliore, non ha alcuna possibilit? di costruirselo.
Quindi permettetemi di brindare all'Italia con tutti quelli, e mi sembrano la maggioranza, che consapevoli delle difficolt? odierne ancora sono capaci di guardare al futuro.
magari ragionassero tutti cos?.. quoto all'ennesima potenza.
i menagrami possono invece accomodarsi fuori dalle palle
Io non direi che il paese ? in declino "guardacaso" da oltre 15 anni.... perch? prima di 15 anni f? si sentivano gli stessi discorsi....
Tra l'altro in questi 15 anni per ben due volte i salvatori della patria, [da 15 anni impegnatissimi in una personalissima battaglia esorcista (madre di tutte le battaglie esorciste) contro il loro anticrist0], hanno avuto occasione di far vedere al cittadino italiano come si governa con efficenza, rigore morale, politica sociale...occasioni puntualmente sfociate in temi di assoluta emergenza sociale che interessano da vicino famiglie e lavoratori, quali pacs, coppie di fatto e matrimoni gay, oltre ai gi? ben noti pasticciacci dirigisti, seguiti dai ben noti ed ignobili ribaltoni. (alla faccia della democrazia)
Se l'obiettivit? ? questa, possiamo pure brindare con la bandierina in mano e illudersi in un futuro migliore, tanto..... pappa para pappa para.
boh parlavo ierisera con un amico...
per me in italai uno dei problemi e' che siam troppi, o meglio sono troppi coloro che vedono l'eldorado in altri posti...
e cosi facendo.. ci sono na marea di italiano scontenti, e quelli contenti a causa dell'elevata concentrazione di gente... ci rimettono perche c''e' meno lavoro piu concorrenza e piu lagnoni....
alla fine se chi non sta bene qui per una sua felicita' partisse... sarebbe piu felice lui e pure coloro che restano....
Sono contento di avere delle radici, ma non lo vedo come un motivo di festeggiamento.
Mi ritengo cittadino del mondo, dire solo cittadino italiano e' riduttivo.
Posso contribuire cio' che di buono dell'italiano porto dentro, ma per il resto non mi sento nelle condizioni di festeggiare, visto che, cmq, collettivamente, non siamo in grado di dare un immagine di noi che ci permetta di essere fieri di esserlo.
boh parlavo ierisera con un amico...
per me in italai uno dei problemi e' che siam troppi, o meglio sono troppi coloro che vedono l'eldorado in altri posti...
e cosi facendo.. ci sono na marea di italiano scontenti, e quelli contenti a causa dell'elevata concentrazione di gente... ci rimettono perche c''e' meno lavoro piu concorrenza e piu lagnoni....
alla fine se chi non sta bene qui per una sua felicita' partisse... sarebbe piu felice lui e pure coloro che restano....
imho
son contento di viver in PADAgNIA
praticamente tutti i Gomunisti lagnoni finch? c? berlusconi dovrebbero espatriare che staremmo tutti meglio....
video non + disponibile .. ma hi sentito per radio ....
lo trovi sul sito delle iene..
anvedi che cultura che hanno, fuori dal comune proprio..visto il ruolo che DOVREBBERO ricoprire
sono a dir poco scandalosi
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