altro che paese delle banane....
Pd, la mozione di 4 senatrici: vietate le pubblicit? con belle ragazze - pd, partito democratico, belen rodriguez, megan fox, laetitia casta, valeria fedeli, silvana amati, manuela granaiola, daniela valentini, franco bechis, bechis libero - Libero Q
Pd, la mozione di 4 senatrici: vietate le pubblicit? con belle ragazze
L'inquisizione di Valentini, Fedeli, Amati e Granaiola: arresto e 5 milioni di multa a chi sgarra
Vietata Belen in ogni sua apparizione. Oscurata Uma Thurman che si beve un?acqua tonica. Bruciata come una strega ogni immagine di Letitia Casta che reclamizzava un profumo di due stilisti italiani. Seppellito sotto colate di cemento lo spot di una marca di jeans girato da una sensualissima Megan Fox. Tremate, tremate, perch? le cacce alle streghe sono tornate. A volere scatenare la nuova Inquisizione e fare roteare come negli anni ?50 le forbici della censura ? un nutrito gruppo di senatrici del Partito democratico. Un drappello guidato da Silvana Amati, e con subito a ruota Manuela Granaiola, Daniela Valentini e il vicepresidente di palazzo Madama, Valeria Fedeli, che ha appena firmato un disegno di legge gi? incardinato dal titolo ?Misure in materia di contrasto alla discriminazione della donna nelle pubblicit? e nei media?. Il titolo sembra generico, ma il contenuto non lo ? affatto. L?obiettivo infatti ? quello di vietare con pesanti sanzioni (fino a 5 milioni di euro) l?utilizzo del corpo della donna nella pubblicit? televisiva o stampata (giornali e manifesti).
Siccome tutte e quattro le prime firmatarie avevano venti anni nel 1968, erano di sinistra e in prima linea a sventolare la bandiera della rivoluzione sessuale, per fare tornare l?Inquisizione nel secondo millennio provano a scegliere le parole adeguate. La sostanza ? quella del rogo per tutte le pubblicit? che utilizzano il corpo della donna. Ma certo scagliarsi contro ?immagini che trasmettono, non solo esplicitamente, ma anche in maniera allusiva, simbolica, camuffata, subdola e subliminale, messaggi che suggeriscono, incitano o non combattono il ricorso alla violenza esplicita o velata, alla discriminazione, alla sottovalutazione, alla ridicolizzazione, all?offesa delle donne?, ? modo assai pi? elegante e consono ai tempi per accendere il fiammifero sotto quel cumulo di manifesti e celluloide.
Una Belen o una Uma Thurman sensuale in uno spot devono rassegnarsi al rogo perch? ?stereotipi di genere?, che ?restringono dunque il margine di manovra e le opportunit? di vita di donne e ragazze, ma anche di uomini e ragazzi?. Come avrebbe detto negli anni Cinquanta un Oscar Luigi Scalfaro pronto a coprire la balconata abbondante di una matrona in un ristorante romano, ?pubblicit? e media presentano il corpo femminile come mero oggetto sessuale, esistente per l?uso e per il piacere altrui?. Cos? - dicono le Inquisitrici del Pd, ?nelle adolescenti, nelle donne giovani?, diventa epidemia ?un?ossessiva attenzione al corpo che provoca manifestazioni di ansia e aumento di emozioni negative, riduce la consapevolezza dei propri stati interni?. Di pi? - perch? le inquisitrici Pd hanno a cuore soprattutto la salute - vedere una Belen con farfallina evidente ?provoca anche conseguenze molto serie sul benessere psico-fisico delle persone che la subiscono: ? infatti correlata a un aumento dei disturbi depressivi, delle disfunzioni sessuali, dei disordini alimentari?.
? dunque Belen-pandemia, e di fronte ad emergenze di questo tipo le senatrici Pd sono pronte a trasformarsi in crocerossine e perfino in poliziotte della buon costume. A un solo grido: ?oscurare, anzi vietare la gnocca?. Si preparino i pubblicitari, perch? la controriforma ? pronta, e naturalmente l?oscuramento di gnocca ce lo chiede ?l?Europa?, pronta a metterci in mora se tergiversiamo ancora. Ecco la soluzione: ?Inserire al codice delle pari opportunit? un articolo 1 bis che disciplina il divieto di utilizzare l?immagine della donna in modo vessatorio o discriminatorio ai fini pubblicitari?. Chi far? rispettare quel divieto? ?Il ministro delle Pari opportunit?, anche su denuncia del pubblico, di associazioni e di organizzazioni, nonch? di ogni altra pubblica amministrazione che vi abbia interesse in relazione ai propri compiti istituzionali?. Ad applicare le sanzioni ci penser? una apposita sezione-commissione ?per il contrasto alla discriminazione della donna nella pubblicit? e nei media?, istituita all?interno della Autorit? garante della concorrenza e del mercato, che avr? perfino poteri di censura preventiva. La commissione apporr? ?un apposito bollino? a ?certificare la conformit? del messaggio pubblicitario a criteri di qualit? e finalit? socio-educative per linguaggio, immagini e rappresentazioni, in linea con i criteri di tutela della donna stabiliti dalla presente legge?. Sar? quindi vietata ?la trasmissione sui circuiti televisivi pubblici e privati sul territorio nazionale di pubblicit? o messaggi pubblicitari che non hanno ottenuto il bollino di cui sopra?. Oltre all?antitrust, anche i comuni potranno brandire la scimitarra della nuova inquisizione, ?inibendo a monte l?affissione di pubblicit? sessiste o discriminatorie, lesive della dignit? delle donne?. I manifesti delle varie Belen dovranno essere ?coperti con una scritta adesiva, ben visibile, che recita: SANZIONATO?. Gli operatori pubblicitari che non rispetteranno i divieti di spot e manifesti saranno puniti ?con l?arresto fino a tre mesi e con l?ammenda fino a 5 milioni di euro.
Pd, la mozione di 4 senatrici: vietate le pubblicit? con belle ragazze - pd, partito democratico, belen rodriguez, megan fox, laetitia casta, valeria fedeli, silvana amati, manuela granaiola, daniela valentini, franco bechis, bechis libero - Libero Q
Pd, la mozione di 4 senatrici: vietate le pubblicit? con belle ragazze
L'inquisizione di Valentini, Fedeli, Amati e Granaiola: arresto e 5 milioni di multa a chi sgarra
Vietata Belen in ogni sua apparizione. Oscurata Uma Thurman che si beve un?acqua tonica. Bruciata come una strega ogni immagine di Letitia Casta che reclamizzava un profumo di due stilisti italiani. Seppellito sotto colate di cemento lo spot di una marca di jeans girato da una sensualissima Megan Fox. Tremate, tremate, perch? le cacce alle streghe sono tornate. A volere scatenare la nuova Inquisizione e fare roteare come negli anni ?50 le forbici della censura ? un nutrito gruppo di senatrici del Partito democratico. Un drappello guidato da Silvana Amati, e con subito a ruota Manuela Granaiola, Daniela Valentini e il vicepresidente di palazzo Madama, Valeria Fedeli, che ha appena firmato un disegno di legge gi? incardinato dal titolo ?Misure in materia di contrasto alla discriminazione della donna nelle pubblicit? e nei media?. Il titolo sembra generico, ma il contenuto non lo ? affatto. L?obiettivo infatti ? quello di vietare con pesanti sanzioni (fino a 5 milioni di euro) l?utilizzo del corpo della donna nella pubblicit? televisiva o stampata (giornali e manifesti).
Siccome tutte e quattro le prime firmatarie avevano venti anni nel 1968, erano di sinistra e in prima linea a sventolare la bandiera della rivoluzione sessuale, per fare tornare l?Inquisizione nel secondo millennio provano a scegliere le parole adeguate. La sostanza ? quella del rogo per tutte le pubblicit? che utilizzano il corpo della donna. Ma certo scagliarsi contro ?immagini che trasmettono, non solo esplicitamente, ma anche in maniera allusiva, simbolica, camuffata, subdola e subliminale, messaggi che suggeriscono, incitano o non combattono il ricorso alla violenza esplicita o velata, alla discriminazione, alla sottovalutazione, alla ridicolizzazione, all?offesa delle donne?, ? modo assai pi? elegante e consono ai tempi per accendere il fiammifero sotto quel cumulo di manifesti e celluloide.
Una Belen o una Uma Thurman sensuale in uno spot devono rassegnarsi al rogo perch? ?stereotipi di genere?, che ?restringono dunque il margine di manovra e le opportunit? di vita di donne e ragazze, ma anche di uomini e ragazzi?. Come avrebbe detto negli anni Cinquanta un Oscar Luigi Scalfaro pronto a coprire la balconata abbondante di una matrona in un ristorante romano, ?pubblicit? e media presentano il corpo femminile come mero oggetto sessuale, esistente per l?uso e per il piacere altrui?. Cos? - dicono le Inquisitrici del Pd, ?nelle adolescenti, nelle donne giovani?, diventa epidemia ?un?ossessiva attenzione al corpo che provoca manifestazioni di ansia e aumento di emozioni negative, riduce la consapevolezza dei propri stati interni?. Di pi? - perch? le inquisitrici Pd hanno a cuore soprattutto la salute - vedere una Belen con farfallina evidente ?provoca anche conseguenze molto serie sul benessere psico-fisico delle persone che la subiscono: ? infatti correlata a un aumento dei disturbi depressivi, delle disfunzioni sessuali, dei disordini alimentari?.
? dunque Belen-pandemia, e di fronte ad emergenze di questo tipo le senatrici Pd sono pronte a trasformarsi in crocerossine e perfino in poliziotte della buon costume. A un solo grido: ?oscurare, anzi vietare la gnocca?. Si preparino i pubblicitari, perch? la controriforma ? pronta, e naturalmente l?oscuramento di gnocca ce lo chiede ?l?Europa?, pronta a metterci in mora se tergiversiamo ancora. Ecco la soluzione: ?Inserire al codice delle pari opportunit? un articolo 1 bis che disciplina il divieto di utilizzare l?immagine della donna in modo vessatorio o discriminatorio ai fini pubblicitari?. Chi far? rispettare quel divieto? ?Il ministro delle Pari opportunit?, anche su denuncia del pubblico, di associazioni e di organizzazioni, nonch? di ogni altra pubblica amministrazione che vi abbia interesse in relazione ai propri compiti istituzionali?. Ad applicare le sanzioni ci penser? una apposita sezione-commissione ?per il contrasto alla discriminazione della donna nella pubblicit? e nei media?, istituita all?interno della Autorit? garante della concorrenza e del mercato, che avr? perfino poteri di censura preventiva. La commissione apporr? ?un apposito bollino? a ?certificare la conformit? del messaggio pubblicitario a criteri di qualit? e finalit? socio-educative per linguaggio, immagini e rappresentazioni, in linea con i criteri di tutela della donna stabiliti dalla presente legge?. Sar? quindi vietata ?la trasmissione sui circuiti televisivi pubblici e privati sul territorio nazionale di pubblicit? o messaggi pubblicitari che non hanno ottenuto il bollino di cui sopra?. Oltre all?antitrust, anche i comuni potranno brandire la scimitarra della nuova inquisizione, ?inibendo a monte l?affissione di pubblicit? sessiste o discriminatorie, lesive della dignit? delle donne?. I manifesti delle varie Belen dovranno essere ?coperti con una scritta adesiva, ben visibile, che recita: SANZIONATO?. Gli operatori pubblicitari che non rispetteranno i divieti di spot e manifesti saranno puniti ?con l?arresto fino a tre mesi e con l?ammenda fino a 5 milioni di euro.
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