Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

"La nostra generazione ? infelice" [cit. da blog]

Collapse
X
Collapse
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #1

    "La nostra generazione ? infelice" [cit. da blog]

    https://concettodelsolk.wordpress.co...ne-e-infelice/

    cosa ne pensate?

    Vi sentite GYPSY?

    E' giusto attribuire il 46% di disoccupazione alla generazione che lo sta subendo?

  • Font Size
    #2
    Penso che l'aspirazione ad una "buona vita" e l'insoddisfazione latente ci siano sempre state...

    Penso che, semmai, la societa' di adesso sia farcita di esaltazioni del *bravo bello e talentuoso", che fa si che i "normodotati" (= il 99% delle persone) si sentano delle merdacce.

    Viviamo in una societa' dell'ostentazione e chi ha determinate possibilita' gode nel farle vedere, per sentirsi superiore agli altri. Questo e' amplificato dalla velocita' dell'informazione (c'e' crisi ma un buon 70% dei miei contatti facebook posta regolarmente foto di vacanze in posti esotici, cene "particolari", aperitivini "taac" e cosi' via...)

    Ritengo che la colpa della disoccupazione sia delle generazioni precedente alla nostra, che sul "boom" ci ha marciato su un po' piu' del dovuto... la colpa era di mio nonno ex-carabiniere pensionato d'oro con pochi anni di contributi.... di gente che ha "scialacquato" soldi a destra e a manca fottendosene del prossimo e delle prossime generazioni, non facendo i conti col fatto che prima o poi tutto questo sarebbe finito.

    Dall'altro lato si e' anche un po' perso il concetto di "darsi da fare"; si vuole tutto e subito e questo, non essendo possibile, causa insoddisfazione.

    Spero di non aver divagato troppo....

    Comment


    • Font Size
      #3
      Originally posted by Ste___86 View Post
      Penso che l'aspirazione ad una "buona vita" e l'insoddisfazione latente ci siano sempre state...

      Penso che, semmai, la societa' di adesso sia farcita di esaltazioni del *bravo bello e talentuoso", che fa si che i "normodotati" (= il 99% delle persone) si sentano delle merdacce.

      Viviamo in una societa' dell'ostentazione e chi ha determinate possibilita' gode nel farle vedere, per sentirsi superiore agli altri. Questo e' amplificato dalla velocita' dell'informazione (c'e' crisi ma un buon 70% dei miei contatti facebook posta regolarmente foto di vacanze in posti esotici, cene "particolari", aperitivini "taac" e cosi' via...)

      Ritengo che la colpa della disoccupazione sia delle generazioni precedente alla nostra, che sul "boom" ci ha marciato su un po' piu' del dovuto... la colpa era di mio nonno ex-carabiniere pensionato d'oro con pochi anni di contributi.... di gente che ha "scialacquato" soldi a destra e a manca fottendosene del prossimo e delle prossime generazioni, non facendo i conti col fatto che prima o poi tutto questo sarebbe finito.

      Dall'altro lato si e' anche un po' perso il concetto di "darsi da fare"; si vuole tutto e subito e questo, non essendo possibile, causa insoddisfazione.

      Spero di non aver divagato troppo....
      quotissimo....

      Secondo me hai fatto un ottima analisi di questo momento di insoddisfazione.

      Mi viene da aggiungere anche che purtroppo il facile accesso agli studi universitari ha prodotto troppi laureati di cui tanti fuori corso e magari non meritevoli, che una volta finito di studiare ovviamente non si accontentano di un lavoro "normale".

      Oggi appunto c'? il miraggio del Top Manager.

      Questo ha portato ad ingnorare totalmente alcuni settori che invece potevano essere molto ben remunerati e che magari avrebbero offerto molte pi? possibilit?.

      Per esempio gli imbianchini\muratori, per intenderci quelli che fanno i lavori nelle case. voglio dire con un paio di anni di pratica si pu? diventare bravi.
      Magari se sei anche intraprendente dopo una decina d'anni cerchi di aprirti una tua impresa e allenti anche come lavoro manuale.


      Questo per fare un esempio, ma ce ne sarebbero molti altri.

      Comment


      • Font Size
        #4
        desmoricky mi hai preceduto, ho appena finito di leggere l'articolo in inglese e e stavo per aprire una discussione

        Io mi ritrovo assolutamente in questo schema:

        - I nonni hanno vissuto la guerra, l'incertezza e la miseria quindi hanno cresciuto i genitori all'insegna dell'umilt? e del lavorare sodo.

        - I genitori hanno seguito il consiglio e lavorando sodo nell'era del boom economico hanno ottenuto risultati di gran lunga superiori alle aspettative

        - I genitori hanno sviluppato quindi una visione distorta ed ottimistica della realt? e hanno cresciuto i propri figli (la mia generazione) nella falsa convinzione che possono avere dalla vita qualunque cosa desiderino e soprattutto che sono "speciali"

        Purtroppo per? nel frattempo sono finiti i tempi di vacche grasse e la popolazione mondiale ? triplicata, quindi le grandi opportunit? ci sono solo per una ristretta minoranza dotata di talento e culo.

        Io non volevo manco farla l'universit?, mi hanno spinto i genitori che ovviamente, come tutti, volevano il figlio dottore e quando ho finito gli studi ero convinto di essere chiss? quale genio e che in capo a qualche anno avrei dominato il mondo.

        Poi la realt? mi ha dato un sonoro calcio nel culo Non sono un coglione, ma non sono neanche chiss? quale genio. Ho un lavoro pagato poco che non mi piace nemmeno, come ? normale che sia per qualcuno che non sia dotato di chiss? quale dote che gli permette di svettare sugli altri, ma questo l'ho scoperto solo negli ultimi due anni...

        Comment


        • Font Size
          #5
          Originally posted by FIloGhemEnO View Post
          quotissimo....

          Secondo me hai fatto un ottima analisi di questo momento di insoddisfazione.

          Mi viene da aggiungere anche che purtroppo il facile accesso agli studi universitari ha prodotto troppi laureati di cui tanti fuori corso e magari non meritevoli, che una volta finito di studiare ovviamente non si accontentano di un lavoro "normale".

          Oggi appunto c'? il miraggio del Top Manager.

          Questo ha portato ad ingnorare totalmente alcuni settori che invece potevano essere molto ben remunerati e che magari avrebbero offerto molte pi? possibilit?.

          Per esempio gli imbianchini\muratori, per intenderci quelli che fanno i lavori nelle case. voglio dire con un paio di anni di pratica si pu? diventare bravi.
          Magari se sei anche intraprendente dopo una decina d'anni cerchi di aprirti una tua impresa e allenti anche come lavoro manuale.


          Questo per fare un esempio, ma ce ne sarebbero molti altri.
          quoto anche te, lo dico e lo ripeto: per fare una casa ci vuole 1 architetto e 10 muratori. Con 11 architetti non si va da nessuna parte.

          Ma ormai tutti vogliono il figlio dottore e se non hai una laurea (presa in 14 anni magari) sei una capra e una merdaccia. Guai a sporcarsi le mani lavorando!

          Poi chiaro se anche per fare il cassiere alla coop devi avere un master di secondo livello o non ti cagano, ecco che la corsa al pezzo di carta diventa necessit? anche dove non serve

          Comment


          • Font Size
            #6
            Originally posted by Il Rompiscatole View Post
            quoto anche te, lo dico e lo ripeto: per fare una casa ci vuole 1 architetto e 10 muratori. Con 11 architetti non si va da nessuna parte.

            Ma ormai tutti vogliono il figlio dottore e se non hai una laurea (presa in 14 anni magari) sei una capra e una merdaccia. Guai a sporcarsi le mani lavorando!

            Poi chiaro se anche per fare il cassiere alla coop devi avere un master di secondo livello o non ti cagano, ecco che la corsa al pezzo di carta diventa necessit? anche dove non serve
            Il fatto che prima c'era il mito del "pezzo di carta" pi? era di livello e pi? teoricamente avevi possibilit? di trovare lavoro. Ovvio che un genitore se aveva possibilit? cercava di far studiare i figli.
            Purtroppo era na cazzata...

            Anche perch? spesso i posti buoni vengono presi dai figli dei figli dei nipoti che la laurea la comprano direttamente...

            Mi ricordo un mio coetaneo amico che si ? laureato in giurisprudenza quando mi disse che per l'esame di avvocatura di stato erano 40.000....

            40.000 ogni anno sono un botto. Ok che ci sono quelli che ci provano pi? volte, ma vanno aggiunti a quelli che gi? ci sono, cio? ma quanti avvocati ci sono in Italia 100 miliardi..... ovvio che ora come ora per ogni cazzata si fa causa..

            Comment


            • Font Size
              #7
              Bah, secondo me ? una ""via di mezzo".
              Nel senso che dipende anche da che estrazione sociale provieni: chiaro che sei sei figlio di manager o di persone comunque abbastanza benestanti pretendi di essere almeno quanto loro, se sei figlio di operai gi? aver "sorpassato" i tuoi genitori pu? dare soddisfazioni.

              Sicuramente la diversa comunicazione che esiste oggi mette i giovani di fronte ad avvenimenti/situazioni/vite...che i giovani di 30-40 anni fa non vedevano ai loro tempi.

              Sicuramente fa impressione veder sui social network chi pubblica foto di vacanze, cene...mentre siamo in piena crisi economica, ma bisogna poi vedere quanti sono in percentuale (se vediamo sempre i soliti 5-6 amici rispecchia comunque la media di chi pu? permetterselo): bisogna considerare anche i "soldi di famiglia" che hanno i diversi "amici di FB". Due giovani laureati nella stessa disciplina, stesso lavoro, stesso stipendio ma provenienti da famiglie diverse vedranno comunque il mondo sotto ottiche diverse: se uno ? figlio di persone benestanti, ha gi? una casa, un capitale...pu? godersi i suoi soldi al 100%, mentre se il secondo proviene da una famiglia pi? modesta il suo stipendio dovr? coprire affitto/mutuo, spese varie...che fan si che avr? meno soldi a disposizione per gli svaghi.

              Onestamente per me gi? accedere in questo forum mette in crisi: vedo sempre giovani utenti che parlano di aver cambiato numerose moto, di "stagioni" intere in pista...quando io per comprare la mia lavoravo la sera e non uscivo e di giorno studiavo, ho fatto una sola misera pistata e chiss? quando far? la prossima.
              Ma magari veniamo da famiglie diverse, io son sposato mentre altri fanno ancora la vita da single e quindi possono spendere tutto per la moto.

              Sul discorso del lavoro e laureati sono parzialmente d'accordo: vero che vengono "sfornati" molti pi? laureati, ma vero ? che le professionalit? richieste sono pi? elevate, anche in mansioni considerate pi? modeste.
              Poi c'? da dire che di corsi di laurea INUTILI ne sono nati a bizzeffe per cui vi sono laureati in scienze arcane che non si capisce a cosa servono e che quindi rimangono tagliati fuori dal mercato del lavoro. Una volta vi erano medicina, ingegneria, giurisprudenza, le scienza matematiche, fisiche,....ora vi sono corsi di laurea in qualsiasi minchiata possibile!

              Aggiungiamo che la situazione economica non ? delle migliori e che quindi per riuscire a vivere "bene" bisogna avere posizioni di rilievo altrimenti fai la vita da poveraccio: anni fa un operaio "buono" poteva permettersi di fare un mutuo, avere la moglie a casa ad accudire i figli, ora se non si lavora in 2 non si fa strada! Ovvio quindi che vi sia il "miraggio" del top managment: ? l'unico modo per poter sostenere una vita di rilievo.

              Comment


              • Font Size
                #8
                A me viene una domanda per? dalle vostre risposte.
                Volete fare tutti i manager?
                Cio? la vostra insoddisfazione viene solo dall'avere potere e soldi subito?
                La mia onestamente viene dal non poter mettere a frutto tutto quello che ho imparato, perch? non riesco a trovare una strada che mi porti in una societ? di INGEGNERIA seria, non societ? piene di 70enni che comandano loro e tutto funziona come dicono loro, relegandoti a scribacchino.

                Invece mi sembra di capire che il malcontento per la maggior parte viene dal non essere manager nell'immediato futuro.

                Comment


                • Font Size
                  #9
                  Originally posted by desmoricky View Post
                  A me viene una domanda per? dalle vostre risposte.
                  Volete fare tutti i manager?
                  Cio? la vostra insoddisfazione viene solo dall'avere potere e soldi subito?
                  La mia onestamente viene dal non poter mettere a frutto tutto quello che ho imparato, perch? non riesco a trovare una strada che mi porti in una societ? di INGEGNERIA seria, non societ? piene di 70enni che comandano loro e tutto funziona come dicono loro, relegandoti a scribacchino.

                  Invece mi sembra di capire che il malcontento per la maggior parte viene dal non essere manager nell'immediato futuro.
                  No, mi sarebbe sufficiente fare quello che so fare meglio, essere riconosciuto ed apprezzato per questo ed avere abbastanza soldi da non farmi troppe preoccupazioni Il manager lo lascio fare a chi lo sa fare...

                  Pero' tornando al discorso "sociale"; ovunque viene promosso il "talento" ed il successo... da un lato... mentre sui quotidiani si leggono solo notizie terribili dall'altro... sostanzialmente si "pompano" le persone per essere fighe e dall'altro lato gli si fa capire che non esiste nessuna possibilita' per esserlo..

                  Se non genera insoddisfazione questo, cosa?

                  Edit per aggiungere: e poi ci si sente dire "eh ma io alla tua eta'..." prima o poi faccio una strage
                  Last edited by Ste___86; 09-01-14, 13:36.

                  Comment


                  • Font Size
                    #10
                    Originally posted by Ste___86 View Post
                    Penso che l'aspirazione ad una "buona vita" e l'insoddisfazione latente ci siano sempre state...

                    Penso che, semmai, la societa' di adesso sia farcita di esaltazioni del *bravo bello e talentuoso", che fa si che i "normodotati" (= il 99% delle persone) si sentano delle merdacce.

                    Viviamo in una societa' dell'ostentazione e chi ha determinate possibilita' gode nel farle vedere, per sentirsi superiore agli altri. Questo e' amplificato dalla velocita' dell'informazione (c'e' crisi ma un buon 70% dei miei contatti facebook posta regolarmente foto di vacanze in posti esotici, cene "particolari", aperitivini "taac" e cosi' via...)

                    Ritengo che la colpa della disoccupazione sia delle generazioni precedente alla nostra, che sul "boom" ci ha marciato su un po' piu' del dovuto... la colpa era di mio nonno ex-carabiniere pensionato d'oro con pochi anni di contributi.... di gente che ha "scialacquato" soldi a destra e a manca fottendosene del prossimo e delle prossime generazioni, non facendo i conti col fatto che prima o poi tutto questo sarebbe finito.

                    Dall'altro lato si e' anche un po' perso il concetto di "darsi da fare"; si vuole tutto e subito e questo, non essendo possibile, causa insoddisfazione.

                    Spero di non aver divagato troppo....
                    ti quoto
                    mettici pure che i "furbi" non vengono visti come quello che sono ...
                    dei volgari ladri:gaen:

                    Comment


                    • Font Size
                      #11
                      Originally posted by Il Rompiscatole View Post
                      desmoricky mi hai preceduto, ho appena finito di leggere l'articolo in inglese e e stavo per aprire una discussione

                      Io mi ritrovo assolutamente in questo schema:

                      - I nonni hanno vissuto la guerra, l'incertezza e la miseria quindi hanno cresciuto i genitori all'insegna dell'umilt? e del lavorare sodo.

                      - I genitori hanno seguito il consiglio e lavorando sodo nell'era del boom economico hanno ottenuto risultati di gran lunga superiori alle aspettative

                      - I genitori hanno sviluppato quindi una visione distorta ed ottimistica della realt? e hanno cresciuto i propri figli (la mia generazione) nella falsa convinzione che possono avere dalla vita qualunque cosa desiderino e soprattutto che sono "speciali"

                      Purtroppo per? nel frattempo sono finiti i tempi di vacche grasse e la popolazione mondiale ? triplicata, quindi le grandi opportunit? ci sono solo per una ristretta minoranza dotata di talento e culo.

                      Io non volevo manco farla l'universit?, mi hanno spinto i genitori che ovviamente, come tutti, volevano il figlio dottore e quando ho finito gli studi ero convinto di essere chiss? quale genio e che in capo a qualche anno avrei dominato il mondo.

                      Poi la realt? mi ha dato un sonoro calcio nel culo Non sono un coglione, ma non sono neanche chiss? quale genio. Ho un lavoro pagato poco che non mi piace nemmeno, come ? normale che sia per qualcuno che non sia dotato di chiss? quale dote che gli permette di svettare sugli altri, ma questo l'ho scoperto solo negli ultimi due anni...
                      temo tu abbia fatto un'analisi corretta....questa societa' ci ha spinto a pretendere sempre di piu' dalla vita e lo scontro con la realta' e' di fatto impietoso....

                      la generazione di adesso sta' rendendosi conto che non sara' possibile nemmeno stare come i propri genitori...e da qui nasce incertezza e insoddisfazione....

                      e pensate....che la maggior parte di chi si fa' questi problemi ha ancora la pancia piena....

                      Comment


                      • Font Size
                        #12
                        siamo arrivati a un punto di non ritorno (secondo me)
                        vuoi la dimensione MONDIALE del fenomeno....vuoi che il mercato globale riesce a condizionare qualsiasi tipo di societ?.....ma la nostra ? la generazione BORDER LINE....

                        oggi si vive al di sopra (di molto) delle possibilit?, il mercato, il marketing e tutto il resto fa si che le persone siano considerate solo dei numeri, delle pecore....e gi? la massa ad obbedire...
                        se fa l'aperitivo lui lo devo fare anche io...senn? non sono nessuno...
                        una volta c'erano comunque dei valori morali (c'erano lo stesso i problemi di qualsiasi societ? occidentale, alcool droghe disagio giovanile criminalit? etc...) ma oggi in pratica esiste solo una cosa.....l'apparenza.....
                        e come pensate che vengano cresciuti i figli della nostra generazione????

                        sicuramente la colpa ? in parte della precedente generazione.....il bisogno atavico dell'uomo di "soddisfare i propri bisogni" ha portato quella generazione, la prima davvero differente dalle precedenti nella STORIA UMANA....a fagocitare tutto il possibile....consumi, beni materiali, energie, diritti sul lavoro etc....
                        chiaro poi che qualcuno doveva pagare.....e siamo arrivati NOI.....che per? la vera crisi ancora non l'abbiamo vista (in Grecia nelle scuole non hanno cibo a sufficienza per tutti)....
                        logicamente a differenti "step": se prendiamo un giovane cinese della middle class....vede il futuro roseo, un po' come i nostri genitori.....noi invece, figli di un paese ad economia "matura" vediamo tutt'altro.....e l'unica via di uscita sembra sia la fuga (con tutti i problemi connessi di cui si sta parlando nell'altro 3d....chiusura dei mercati locali, differenze tra residenti e stranieri....etc...)

                        in pi?....il MALE degli ultimi cinque dieci anni....la societ? dell'immagine/informazione istantanea.....il fenomeno del social network (perch? alla fine ? uno, anche se fa figo usare il termine plurale) ha portato la generazione nata negli anni 90....a una lobotizzazione di massa.....tutti schiavi dell'immagine....dell'APPARIRE....sicuramente il tutto pompato dalla frustrazione dei genitori.....e allora via....dal primo all'ultimo, tutti si sentono "IL MIGLIORE, IL NUMERO UNO".....dal vero top manager (che spesso non appare in pubblico) fino all'ultimo stronzo....tutti si sentono i migliori.....perch? in fin dei conti....a molti...se togli quei quattro status symbol, un social network....e la passerina di turno....non rimane altro...

                        Comment


                        • Font Size
                          #13
                          Originally posted by desmoricky View Post
                          A me viene una domanda per? dalle vostre risposte.
                          Volete fare tutti i manager?
                          .
                          la gran parte di loro (non dico di chi scrive qui) si.....triste a dirlo ma, caro Ricky, lo vedrai benissimo nel capoluogo della tua regione, o in qualsiasi gruppo di 20/30enni.....si.....
                          sta cosa ? triste perch? ? un po' il risultato della degenerazione di questa societ?....che riesce ad incantare a tal punto la gente da farla credere "migliore" "superiore" e "sempre giovane"....
                          i tonfi nella realt? poi si traducono nello spaventoso consumo di coca (cifre record negli ultimi 5anni...chiss? perch?)....che non ti fa vedere il tuo vero stato e la realt? che ci circonda.....

                          Comment


                          • Font Size
                            #14
                            Originally posted by Ste___86 View Post
                            Edit per aggiungere: e poi ci si sente dire "eh ma io alla tua eta'..." prima o poi faccio una strage
                            "Io alla tua et? gi? lavoravo!!"

                            "Nonno, io alla tua et? lavorer? ancora!"



                            Sta di fatto che le risorse sono FINITE! Io non conosco nessuno che, pur lavorando, si sia comprato casa senza aiuto dei genitori. I nostri nonni si sono costruiti delle mega ville con due soldi, i nostri genitori hanno potuto aprire mutui su mutui e adesso tutte quelle case valgono pi? di quello che chiunque si possa permettere!

                            Comment


                            • Font Size
                              #15
                              Originally posted by Il Rompiscatole View Post
                              "Io alla tua et? gi? lavoravo!!"

                              "Nonno, io alla tua et? lavorer? ancora!"



                              Sta di fatto che le risorse sono FINITE! Io non conosco nessuno che, pur lavorando, si sia comprato casa senza aiuto dei genitori. I nostri nonni si sono costruiti delle mega ville con due soldi, i nostri genitori hanno potuto aprire mutui su mutui e adesso tutte quelle case valgono pi? di quello che chiunque si possa permettere!
                              L'ultima che ho sentito e' "quando avevo la tua eta' tu avevi gia' 5 anni"... per non parlare delle "due case comprate con tanti sacrifici"... o di quelli che danno la colpa alla "nostra generazione"... "di nullafacenti e scansafatiche"...

                              Prima o poi ne faccio secco qualcuno

                              Comment

                              X
                              Working...
                              X