Si dichiaravano tanto poveri da non riuscire a comprare i beni di prima necessit? cos? era il Comune di Sestu (ventimila abitanti in provincia di Cagliari) a corrispondere loro un sussidio destinato a bollette e libri scolastici. Peccato che quei soldi venissero poi utilizzati per pagare viaggi in camper e televisori al plasma. Come ricostruisce oggi il quotidiano "L'Unione sarda", a smascherare questi finti poveri sono state altre famiglie realmente in difficolt? che hanno segnalato i furbetti all'amministrazione locale. Ad alcuni di loro si ? arrivati attraverso le foto delle vacanze che avevano pubblicato su Facebook.
Per prevenire ulteriori abusi, il Comune sardo sta per siglare con la Guardia di Finanza una convenzione che autorizza le Fiamme gialle a incrociare tutti i dati disponibili sui richiedenti sussidi e sgravi legati all'indigenza. I controlli realizzati dagli assistenti sociali si sono rivelati infatti, insufficienti.
L'assessore ai Servizi sociali Anna Crisponi spiega a "L'Unione sarda" che non si tratta "di un atto vessatorio verso chi ha bisogno e ci chiede aiuto, bens? una questione di equit? e giustizia affinch? i pochi fondi che ci sono arrivino veramente a chi ne ha necessit? e non pi? ai soliti furbetti".
Per prevenire ulteriori abusi, il Comune sardo sta per siglare con la Guardia di Finanza una convenzione che autorizza le Fiamme gialle a incrociare tutti i dati disponibili sui richiedenti sussidi e sgravi legati all'indigenza. I controlli realizzati dagli assistenti sociali si sono rivelati infatti, insufficienti.
L'assessore ai Servizi sociali Anna Crisponi spiega a "L'Unione sarda" che non si tratta "di un atto vessatorio verso chi ha bisogno e ci chiede aiuto, bens? una questione di equit? e giustizia affinch? i pochi fondi che ci sono arrivino veramente a chi ne ha necessit? e non pi? ai soliti furbetti".
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