Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

IVA sul pellet dal 10 al 22%

Collapse
X
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #46
    Originally posted by doc67 View Post
    mi piacerebbe capire come sia possibile che uno fa la pulizia giornalmente(come un mio amico) e uno settimanalmente...partendo dal presupposto che nessuno dei due prende i pellet al brico

    io la faccio due volte all'anno (pulizia)

    pellet austriaco abete bianco

    funzionamento (ufficio) due ore la mattina, due ore il pomeriggio


    funzionamento perfetto.


    2015 acquisto pellets in Austria

    Comment


    • Font Size
      #47
      L'ho trovato interessante......per fare chiarezza :gaen:

      L?offerta di svariati impianti per il riscaldamento domestico, ampliatesi negli ultimi anni, ha reso la questione, per chi deve scegliere l?impianto da installare ed il combustibile da utilizzare, ingarbugliata. Una cosa ? certa invece: trovare soluzioni efficaci a costi contenuti, parallelamente alla riduzione delle emissioni inquinanti.

      Queste ultime sembrano aver invertito la rotta nel periodo successivo agli accordi di Kyoto: EurActiv afferma infatti che i Paesi firmatari del protocollo di Kyoto hanno prodotto il 7,5% di gas serra in meno nel periodo successivo all?accordo sino al 2010. Il problema delle emissioni inquinanti, concentrazioni di particolato e ozono, non ? per? terminato, lo ha dimostrato il Summit di Durban, conclusosi con un nuovo progetto, un nuovo trattato vincolante per ridurre le emissioni di gas serra entro il 2015.

      Ora, se pensiamo ai combustibili utilizzati e ai sistemi installati dovremmo avere chiare le seguenti informazioni: oltre il 70% dei sistemi utilizzati per il riscaldamento, tra stufe tradizionali a legna e camini hanno una bassissima efficienza, oltre che essere le sorgenti inquinanti per l?uomo con alti livelli di monossido di carbonio e composti organici volatili.

      Vengono infatti oggi sostituiti da stufe a legna o pellet ad alta efficienza, metano e GPL. Il riscaldamento domestico, inoltre, produce inquinanti che si liberano nelle citt? a livello del suolo e quindi dovremmo imparare a riconoscere quali sono i combustibili che limitano questi danni.


      Da ci? deriva la necessit? di avere a disposizione una completa panoramica di come si pu? agire, iniziando da una chiarezza legislativa che ad oggi non ? sufficiente. Tra le biomasse il pellet ? una delle pi? utilizzate: gli scarti della lavorazione del legno hanno emissioni di CO2 quasi nulle e bruciano completamente con ceneri residue minime, anche se viene dichiarato che attualmente la capacit? tecnologica di trasformare le biomasse in calore, energia elettrica e biocombustibili sembra non sia in grado di ottenere rendimenti elevati, necessitando inoltre di sussidi alla ricerca.

      Ora i prezzi dei combustibili. Osserviamo le informazioni che il Centro tutela consumatori ha pubblicato:

      ?Gasolio - 1,275 ? con valore energetico pari a 10 kWh
      ?Gas metano - 0,823 ?/m? con valore energetico pari a 9,8 kWh
      ?Pellets - 0,252 ?/kg con valore energetico pari a 4,8 kWh
      ?Legna spezzata mista - 0,151 ?/kg con valore energetico pari a 4,3 kWh
      ?Teleriscaldamento - (incl. eventuale tassa fissa annuale) 0,092 ?/kWh con valore energetico pari a 1 kWh
      I prezzi, con riferimento all?1 ottobre 2011, hanno assunto come riferimento il consumo medio annuo (15.000 kWh, pari a ca. 1500 litri di gasolio) di una famiglia che vive in un edificio della categoria termica classe C. Il confronto ha diviso i prezzi unitari per la resa energetica e si ? aggiunto in seguito il costo per kilowattora. Per comparare tra loro i diversi combustibili si ? provveduto a dividere i rispettivi prezzi unitari (ad es. 1,275/l per il gasolio) per la resa energetica (ad es. 1 litro di gasolio = 10 kWh). In questo modo si ? ottenuto il costo per kilowattora (kWh) di ciascun combustibile.

      Facciamo un esempio: un litro di gasolio costa 1, 275 ? e vale 10 kWh, il che significa che il prezzo del kWh sar? di ? 0,128. Ora dalla tabella risulta che il combustibile pi? conveniente sia la legna spezzata mista, che per kWh costerebbe 0,035 ?. Ma prima di decidere quale combustibile utilizzare e quale sistema installare nelle proprie case per il riscaldamento, ? utile quindi fare un confronto tra costo di acquisto, spese sostenute per il tipo di combustibile e i costi relativi alla manutenzione.

      Approfondiamo quindi. Sempre il Centro Tutela Consumatori ha calcolato nel 2009 il costo per il riscaldamento di diversi fonti energetiche. In un edificio con fabbisogno annuo di 15.000 kWh, classe C, classificazione Casa Clima, che necessita di una caldaia da 15 kW, sono stati considerati i costi di installazione, manutenzione e acquisto del combustibile per venti anni.

      Ecco i risultati:
      I pi? cari sono risultati i sistemi a gasolio e GPL, oltre i 70.000 ?, il gasolio oltre i 70.000 ?. Tra quelli meno cari troviamo pellets 36.000 ? circa, legna 29.000 ? circa, teleriscaldamento 33.000 ?. Andiamo ancora pi? a fondo. Parliamo di consumi annui, che ? quello che interessa alle nostre tasche.

      Pensiamo di dover riscaldare un appartamento di circa 100 mq. 180 giorni all?anno con un bisogno di 10.000 kCal/h, prendiamo i prezzi pubblicati sopra e calcoliamo facendo un solo confronto e arrotondando:

      ?Gasolio: 180 giorni x 24 ore x 10.000 kCal x ? 0,128 : 1000 = 5.529 ?
      ?Pellets: 180 giorni x 24 ore x 10.000 kCal x ? 0,053 : 1000 = 2.289 ?
      Per ultimo parliamo di emissioni inquinanti nell?aria degli apparecchi:

      Dai dati possiamo immediatamente vedere che il costo dell?energia da biomassa ? inferiore a quello dei combustibili fossili, e questi ultimi, oltre ad essere sempre pi? costosi, mettono in circolo nuovo CO2 (anidride carbonica). Si nota invece immediatamente che il costo dell?energia da biomassa vegetale risulta, in tutti i casi, nettamente inferiore. Quest?ultima rappresenta un fonte energetica rinnovabile che non incrementa l?effetto serra.

      I camini, le stufe a legna tradizionali, le stufe a pellets emettono grandi quantit? di monossido di carbonio, polveri sottili, ossidi di azoto e composti organici volatili, ma CO2 pari a zero. Il metano, il gasolio e il GPL invece hanno bassi livelli di monossido di carbonio, tossico e mortale, ma livelli medi di emissione di CO2.

      Il risultato ? che il monossido di carbonio si forma bruciando qualsiasi combustibile, ma che tende a diminuire quando aumenta il rendimento termico e a scomparire quando la combustione ? completa. La scelta in questo caso si direzionerebbe verso stufe e caldaia con tecnologia post- combustione, che consiste nel bruciare il CO presente nei fumi.

      Ultimo ma non meno importante le biomasse sono energia pulita, e il loro utilizzo implementa la sostenibilit? ambientale: ? pur vero infatti che la loro lavorazione ha un peso importante in termine di emissioni ma se ragioniamo a 360 gradi le opere di riforestazione che destinano aree non utilizzabili altrimenti alla coltivazione di biomasse, consentono il recupero di aree verdi e di terreni altrimenti dimenticati, oltre al fatto di rinfoltire quel polmone verde che ci permette di vivere degnamente.

      Comment


      • Font Size
        #48
        certo raster...immaginavo, il problema ? trovare il pellet austriaco nel centro o sud italia

        tu quanto lo paghi al chilo?

        Comment


        • Font Size
          #49
          Originally posted by doc67 View Post
          certo raster...immaginavo, il problema ? trovare il pellet austriaco nel centro o sud italia

          tu quanto lo paghi al chilo?

          Qui in zona 3,90 ?/kg in sacchi da 15 Kg.


          A breve andr? a vedere in Austria come sono messi, ma sicuramente risparmio.


          Quindi se abbino rifornimento auto + pellets + pi? Sig.ra che fa spesa

          la trasferta (30 minuti di auto) si paga da sola e ci guadagno.

          Comment


          • Font Size
            #50
            Originally posted by Cosmocorse View Post
            L'ho trovato interessante......per fare chiarezza :gaen:

            L?offerta di svariati impianti per il riscaldamento domestico, ampliatesi negli ultimi anni, ha reso la questione, per chi deve scegliere l?impianto da installare ed il combustibile da utilizzare, ingarbugliata. Una cosa ? certa invece: trovare soluzioni efficaci a costi contenuti, parallelamente alla riduzione delle emissioni inquinanti.

            Queste ultime sembrano aver invertito la rotta nel periodo successivo agli accordi di Kyoto: EurActiv afferma infatti che i Paesi firmatari del protocollo di Kyoto hanno prodotto il 7,5% di gas serra in meno nel periodo successivo all?accordo sino al 2010. Il problema delle emissioni inquinanti, concentrazioni di particolato e ozono, non ? per? terminato, lo ha dimostrato il Summit di Durban, conclusosi con un nuovo progetto, un nuovo trattato vincolante per ridurre le emissioni di gas serra entro il 2015.

            Ora, se pensiamo ai combustibili utilizzati e ai sistemi installati dovremmo avere chiare le seguenti informazioni: oltre il 70% dei sistemi utilizzati per il riscaldamento, tra stufe tradizionali a legna e camini hanno una bassissima efficienza, oltre che essere le sorgenti inquinanti per l?uomo con alti livelli di monossido di carbonio e composti organici volatili.

            Vengono infatti oggi sostituiti da stufe a legna o pellet ad alta efficienza, metano e GPL. Il riscaldamento domestico, inoltre, produce inquinanti che si liberano nelle citt? a livello del suolo e quindi dovremmo imparare a riconoscere quali sono i combustibili che limitano questi danni.


            Da ci? deriva la necessit? di avere a disposizione una completa panoramica di come si pu? agire, iniziando da una chiarezza legislativa che ad oggi non ? sufficiente. Tra le biomasse il pellet ? una delle pi? utilizzate: gli scarti della lavorazione del legno hanno emissioni di CO2 quasi nulle e bruciano completamente con ceneri residue minime, anche se viene dichiarato che attualmente la capacit? tecnologica di trasformare le biomasse in calore, energia elettrica e biocombustibili sembra non sia in grado di ottenere rendimenti elevati, necessitando inoltre di sussidi alla ricerca.

            Ora i prezzi dei combustibili. Osserviamo le informazioni che il Centro tutela consumatori ha pubblicato:

            ?Gasolio - 1,275 ? con valore energetico pari a 10 kWh
            ?Gas metano - 0,823 ?/m? con valore energetico pari a 9,8 kWh
            ?Pellets - 0,252 ?/kg con valore energetico pari a 4,8 kWh
            ?Legna spezzata mista - 0,151 ?/kg con valore energetico pari a 4,3 kWh
            ?Teleriscaldamento - (incl. eventuale tassa fissa annuale) 0,092 ?/kWh con valore energetico pari a 1 kWh
            I prezzi, con riferimento all?1 ottobre 2011, hanno assunto come riferimento il consumo medio annuo (15.000 kWh, pari a ca. 1500 litri di gasolio) di una famiglia che vive in un edificio della categoria termica classe C. Il confronto ha diviso i prezzi unitari per la resa energetica e si ? aggiunto in seguito il costo per kilowattora. Per comparare tra loro i diversi combustibili si ? provveduto a dividere i rispettivi prezzi unitari (ad es. 1,275/l per il gasolio) per la resa energetica (ad es. 1 litro di gasolio = 10 kWh). In questo modo si ? ottenuto il costo per kilowattora (kWh) di ciascun combustibile.

            Facciamo un esempio: un litro di gasolio costa 1, 275 ? e vale 10 kWh, il che significa che il prezzo del kWh sar? di ? 0,128. Ora dalla tabella risulta che il combustibile pi? conveniente sia la legna spezzata mista, che per kWh costerebbe 0,035 ?. Ma prima di decidere quale combustibile utilizzare e quale sistema installare nelle proprie case per il riscaldamento, ? utile quindi fare un confronto tra costo di acquisto, spese sostenute per il tipo di combustibile e i costi relativi alla manutenzione.

            Approfondiamo quindi. Sempre il Centro Tutela Consumatori ha calcolato nel 2009 il costo per il riscaldamento di diversi fonti energetiche. In un edificio con fabbisogno annuo di 15.000 kWh, classe C, classificazione Casa Clima, che necessita di una caldaia da 15 kW, sono stati considerati i costi di installazione, manutenzione e acquisto del combustibile per venti anni.

            Ecco i risultati:
            I pi? cari sono risultati i sistemi a gasolio e GPL, oltre i 70.000 ?, il gasolio oltre i 70.000 ?. Tra quelli meno cari troviamo pellets 36.000 ? circa, legna 29.000 ? circa, teleriscaldamento 33.000 ?. Andiamo ancora pi? a fondo. Parliamo di consumi annui, che ? quello che interessa alle nostre tasche.

            Pensiamo di dover riscaldare un appartamento di circa 100 mq. 180 giorni all?anno con un bisogno di 10.000 kCal/h, prendiamo i prezzi pubblicati sopra e calcoliamo facendo un solo confronto e arrotondando:

            ?Gasolio: 180 giorni x 24 ore x 10.000 kCal x ? 0,128 : 1000 = 5.529 ?
            ?Pellets: 180 giorni x 24 ore x 10.000 kCal x ? 0,053 : 1000 = 2.289 ?
            Per ultimo parliamo di emissioni inquinanti nell?aria degli apparecchi:

            Dai dati possiamo immediatamente vedere che il costo dell?energia da biomassa ? inferiore a quello dei combustibili fossili, e questi ultimi, oltre ad essere sempre pi? costosi, mettono in circolo nuovo CO2 (anidride carbonica). Si nota invece immediatamente che il costo dell?energia da biomassa vegetale risulta, in tutti i casi, nettamente inferiore. Quest?ultima rappresenta un fonte energetica rinnovabile che non incrementa l?effetto serra.

            I camini, le stufe a legna tradizionali, le stufe a pellets emettono grandi quantit? di monossido di carbonio, polveri sottili, ossidi di azoto e composti organici volatili, ma CO2 pari a zero. Il metano, il gasolio e il GPL invece hanno bassi livelli di monossido di carbonio, tossico e mortale, ma livelli medi di emissione di CO2.

            Il risultato ? che il monossido di carbonio si forma bruciando qualsiasi combustibile, ma che tende a diminuire quando aumenta il rendimento termico e a scomparire quando la combustione ? completa. La scelta in questo caso si direzionerebbe verso stufe e caldaia con tecnologia post- combustione, che consiste nel bruciare il CO presente nei fumi.

            Ultimo ma non meno importante le biomasse sono energia pulita, e il loro utilizzo implementa la sostenibilit? ambientale: ? pur vero infatti che la loro lavorazione ha un peso importante in termine di emissioni ma se ragioniamo a 360 gradi le opere di riforestazione che destinano aree non utilizzabili altrimenti alla coltivazione di biomasse, consentono il recupero di aree verdi e di terreni altrimenti dimenticati, oltre al fatto di rinfoltire quel polmone verde che ci permette di vivere degnamente.

            Molto interessante.


            Sull'ultimo capoverso, qualche perplessit? mi rimane :

            - biomassa = energia pulita : inquina anche questa, in minor quantit?, ma inquina, per cui non la definirei energia pulita, ma meno sporca di altre, eventualmente ;

            - riforestazione : dove ??????? (in Amazzonia ?)

            Comment


            • Font Size
              #51
              Originally posted by doc67 View Post
              mi piacerebbe capire come sia possibile che uno fa la pulizia giornalmente(come un mio amico) e uno settimanalmente...partendo dal presupposto che nessuno dei due prende i pellet al brico
              be ci sono stufe piu grosse che a parita di ore di utilizzo pulisci meno di quelle piccole....

              Comment


              • Font Size
                #52
                ma parliamo di pulizia annuale o giornaliera??

                Comment


                • Font Size
                  #53
                  Originally posted by raster10 View Post
                  Molto interessante.


                  Sull'ultimo capoverso, qualche perplessit? mi rimane :

                  - biomassa = energia pulita : inquina anche questa, in minor quantit?, ma inquina, per cui non la definirei energia pulita, ma meno sporca di altre, eventualmente ;

                  - riforestazione : dove ??????? (in Amazzonia ?)
                  In effetti ero convinto anche io non fosse energia pulita ma......


                  Le forme di energia pulita

                  La natura ha un suo sistema energetico pulito. Gli elementi che utilizza sono l'acqua, il vento, il calore e la luce. Analizziamo brevemente alcune forme di energia pulita:

                  ?Energia solare: ? la pi? nota tra le forme di energia pulita. Viene sfruttata la luce del Sole per produrre calore ed elettricit?, grazie a pannelli fotovoltaici di diverso tipo. Ogni istante il Sole trasmette sull'orbita terrestre 1367 watt per mq. L'irraggiamento solare medio alle latitudini europee ? di circa 200 watt/mq. Ne deriva che la potenza media per metro quadro irraggiata sulla Terra in ogni istante ? maggiore di 50 milioni di Gw (un Gw ? l'energia prodotta a pieno regime da una grande centrale elettrica). La quantit? di energia solare che arriva sul suolo terrestre ? enorme, circa 10.000 volte superiore a tutta l'energia usata dall'umanit? nel suo complesso.



                  ?Energia eolica: sfrutta la forza del vento (energia cinetica) grazie alle cosiddette 'pale eoliche'. Un po' come le pale di un antico mulino a vento. La potenzialit? del nostro Paese, in termini di energia eolica, ? di circa 5.000 MegaWatt annui. Gli impianti oggi installati sul nostro territorio hanno evitato di emettere CO2 nell'atmosfera per un totale di 2.600.000 tonnellate annue.



                  ?Energia idroelettrica: sfrutta l'energia derivante dalla forza meccanica dell'acqua. L'energia idroelettrica viene ricavata dal corso di fiumi e di laghi grazie alla creazione di dighe e di condotte forzate. ? una fonte di energia pulita e rinnovabile, tuttavia la costruzione di dighe e grandi bacini artificiali pu? provocare problemi all'ecosistema della zona. La produzione di energia idroelettrica pu? avvenire anche attraverso lo sfruttamento del moto ondoso, delle maree e delle correnti marine. In questo caso si parla di energia mareomotrice.
                  Questa forma di energia ? la principale risorsa alternativa alle fonti fossili usata in Italia, e garantisce circa il 15% del fabbisogno energetico italiano.



                  ?Energia geotermica: sfrutta il calore terrestre delle profondit? della terra o in prossimit? di formazioni vulcaniche. Le temperature della crosta terrestre crescono pi? si scende in profondit?: in media, ogni 100 metri la temperatura delle rocce aumenta di 3? (quindi 30? ogni Km e 300? ogni 10 Km). In alcune particolari zone si possono presentare condizioni in cui la temperatura del sottosuolo ? leggermente pi? alta della media, un fenomeno causato dai fenomeni vulcanici o tettonici.

                  ?Energia termica e biomasse: sfrutta il calore dei corpi riscaldati al sole oppure utilizza la combustione di materiali naturali di origine animale e vegetale. Alle volte, ? opportuno che nel processo energetico si inserisca un depuratore.

                  Comment


                  • Font Size
                    #54
                    Tutto giusto e corretto

                    Ma dovete sommarci , a ci?, l energia e inquinanti per ACCDERE a qst fonti di energia

                    Come infatti citato da cosmo

                    Cio?: cosa costa in co2 , petrolio, ecc costruire trasportare installare una stufa a pellets?
                    Pannelli solari?
                    Caldaie tradizionali ?

                    Ecc

                    Comment


                    • Font Size
                      #55
                      Originally posted by arabykola View Post
                      Tutto giusto e corretto

                      Ma dovete sommarci , a ci?, l energia e inquinanti per ACCDERE a qst fonti di energia

                      Come infatti citato da cosmo

                      Cio?: cosa costa in co2 , petrolio, ecc costruire trasportare installare una stufa a pellets?
                      Pannelli solari?
                      Caldaie tradizionali ?

                      Ecc
                      e poi bisogna considerare il fine vita: quando si dismette un pannello o una caldaia che fine fanno?

                      Comment


                      • Font Size
                        #56
                        Originally posted by raster10 View Post
                        Qui in zona 3,90 ?/kg in sacchi da 15 Kg.


                        A breve andr? a vedere in Austria come sono messi, ma sicuramente risparmio.


                        Quindi se abbino rifornimento auto + pellets + pi? Sig.ra che fa spesa

                        la trasferta (30 minuti di auto) si paga da sola e ci guadagno.
                        sicuro deve esserci qualche importatore...se/quando puoi mi mandi il produttore dei tuoi pellet...una pulizia a settimana mi toglie il dubbio sulla stufa e la farei al volo...una al giorno mi rompe troppo

                        Comment


                        • Font Size
                          #57
                          Originally posted by doc67 View Post
                          sicuro deve esserci qualche importatore...se/quando puoi mi mandi il produttore dei tuoi pellet...una pulizia a settimana mi toglie il dubbio sulla stufa e la farei al volo...una al giorno mi rompe troppo
                          Questo ? quello che uso io :


                          Alimentari De Candido: vendita pellets, legna da ardere, alimentari e formaggi tipici - S. Stefano di Cadore

                          Comment


                          • Font Size
                            #58
                            Attenzione per?, credo ci sia un malinteso di base in questa discussione.


                            - Pulizia stufa significa smontare le parti interne e togliere i residui della combustione anche l?.


                            - Svuotare residui combustione da apposito contenitore.


                            Sono due cose ben diverse.

                            Doc, forse tu ti riferisci al secondo caso, mentre io mi riferisco al primo caso.



                            Trucchetto per ottenere meno residui :


                            La stufa deve funzionare ad una velocit? di 4 su scala di 6 (va bene anche il 3).

                            Se la fate funzionare ad una velocit? di 1 o 2 si scala di 6, consumate di pi? ed ottenete pi? residuo.

                            Sperimentato personalmente (e corretto dopo suggerimewnto venditore di stufa)
                            Last edited by raster10; 06-01-15, 15:22.

                            Comment


                            • Font Size
                              #59
                              A ok io parlavo di svuotare il cassetto

                              Comment


                              • Font Size
                                #60
                                Originally posted by raster10 View Post
                                Trucchetto per ottenere meno residui :


                                La stufa deve funzionare ad una velocit? di 4 su scala di 6 (va bene anche il 3).

                                Se la fate funzionare ad una velocit? di 1 o 2 si scala di 6, consumate di pi? ed ottenete pi? residuo.

                                Sperimentato personalmente (e corretto dopo suggerimewnto venditore di stufa)
                                Regolazione velocit?? La mia non ha regolazioni. Va a pieno regime fino al raggiungimento della temperatura ambiente impostata e poi rallenta in funzione modula.

                                Comment

                                X
                                Working...
                                X