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il problema turchia

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    #1

    il problema turchia

    visto che 3 miliardi dei nostri soldini europei vanno alla turchia per fermare i migranti...vediamo un p? come sono furbi i turchi ....e se li annettiamo all unione europea ...diventano i "padroni " dell U.E.

    BRUXELLES - Ankara mette a segno un mezzo punto sulla partita dei soldi per i rifugiati, mentre Renzi detta la linea della politica estera italiana a proposito della situazioni di crisi che si sono innescate dopo gli attentati di Parigi: "No a prove muscolari, s? alla diplomazia".

    Renzi, "no a prove muscolari". Le grandi crisi internazionali in atto, ha detto Matteo Renzi arrivando a Bruxelles, "non si risolvono con qualche dichiarazione verbale muscolare". "Ci vuole - ha aggiunto - un investimento di natura diplomatica". Occorre avviare un progetto lungo mesi se non anni e che tenga insieme per ogni centesimo speso in sicurezza, un centesimo investito in cultura, per ogni centesimo speso in polizia, uno in identit?. Questa ? la posizione italiana. E credo che sulla nostra posizione verranno anche gli altri Paesi nei prossimi mesi".

    "Un errore chiudersi in casa". "Se l'Europa si chiude in casa - ha ammonito il premier - hanno vinto loro, quelli che vogliono il terrore". "Non credo che il consumatore italiano debba rinchiudersi in casa, che sarebbe un modo di darla vinta ai professionisti del terrore".

    Giornalisti arrestati e diritti umani. Il presidente del Consiglio ? intervenuto sul caso dei due giornalisti turchi arrestati. "Teniamo molto alta l'asticella delle aspettative in termini di diritti umani". E, replicando alla Lega che ieri, per voce dell'aeruoparlamentare Mario Borghezio aveva accusato l'Ue di "fare orecchie da mercanti", "Nessuno di noi - ha ribadito Renzi - intende far finta di niente". "Porto con me - ha sottolineato - come tutti gli altri leader, la lettera ricevuta da due giornalisti turchi. Credo che il mio amico, il primo ministro Ahmet Davutoglu, sappia perfettamente che questo rapporto con l'Ue tiene insieme anche la questione di un confronto e di un dialogo che non pu? venire meno a nessuna delle attese sulla questione dei diritti umani". Concetto ribadito in serata dal presidente del consiglio Ue, Donald Tusk: la Turchia, ha detto Tusk parlando della questione diritti umani, "? uno stato candidato all'ingresso nell'Ue, abbiamo concordato di rienergizzare il processo di adesione. Ma una cosa deve essere chiara: non stiamo riscrivendo la politica sull'allargamento. Abbiamo concordato di accelerare ma i requisiti e gli standard resteranno gli stessi". "Sono assolutamente sicuro - ha aggiunto rivolgendosi al premier turco Davutoglu - che possiamo essere pi? ottimisti per la vostra e determinazione" a entrare nell'Ue e, di conseguenza, a rispettare quegli standard.

    Passo avanti gestione flussi. Per il presidente del Consiglio, il vertice dei 28 leader europei con il capo del governo turco a Bruxelles "? un passo in avanti nella direzione di rendere sempre pi? europea la questione dell'immigrazione: un modo di affrontarla che noi abbiamo sempre sostenuto, con uno sguardo ampio da parte dell'Unione europea". "L'iniziativa con i turchi viene dopo l'iniziativa con gli africani e prima di altre, penso alla Giordania, al Libano".

    Gli stanziamenti. Dal vertice in corso a Bruxelles alla fine esce un accordo tra l'Unione europea e la Turchia, che va oltre l'emergenza migranti: i lavori del vertice bilaterale straordinario si sono conclusi con un'intesa sulla dichiarazione politica che riguarda il piano d'azione per il controllo dei flussi migratori, i negoziati di adesione della Turchia all'Ue e la liberalizzazione dei visti, nonch? gli aiuti per 3 miliardi di euro che Bruxelles garantir? ad Ankara e che potrebbero essere incrementati in seguito. La cifra ? infatti definita 'iniziale', lasciando intendere che potrebbero seguire altre somme, ma condizionate al "bisogno e natura del finanziamento" e "saranno riviste alla luce dello sviluppo della situazione". "Entrambe le parti, come concordato e con effetto immediato, rafforzeranno la loro collaborazione sui migranti che non necessitano di protezione internazionale, evitando i viaggi in Turchia e Ue, assicurando l'applicazione dei piani di riamissione bilaterale stabiliti e rimandando velocemente i migranti che non necessitano di protezione internazionale nei loro Paesi di origine", si legge nella bozza.

    L'obiettivo Ue. "Il nostro principale obiettivo ? contenere il flusso di migranti verso l'Europa. Dopo molte settimane di duro lavoro e negoziati abbiamo raggiunto un accordo che spero sia accettato da tutte le parti", ha detto il presidente del consiglio Ue Donald Tusk al suo arrivo al vertice.

    I negoziati Ue-Turchia. L'Ue a dicembre aprir? il prossimo capitolo dei negoziati con la Turchia in relazione ai colloqui di adesione e preparer? ulteriori capitoli per la discussione nei primi tre mesi del 2016. L'Ue intende anche eliminare la necessit? di visti per i turchi che si recano nel blocco, nell'ottobre del prossimo anno, se Ankara rispetter? criteri concordati. Ma la disponibilit? della Turchia a collaborare nella gestiione dei migranti non deve permettere alla Ue di chiudere gli occhi sulle violazioni dei diritti umani nel Paese: lo hanno ribadito in una lettera inviata all'Europa dal carcere di Silivri, a Istanbul, dove vengono detenuti da gioved? sera, il direttore Can Dundar e il caporedattore Erdem Gul, direttore e caporedattore di Cumhuriyet, quotidiano di opposizione.

    Battaglia di cifre. Proprio sui soldi c'? stato un duro negoziato, perch? la Turchia chiedeva tre miliardi l'anno, mentre l'Ue proponeva di stanziarne solo tre e su base biennale. Alla fine si ? trovato un compromesso sulla bozza scrivendo una formulazione la pi? neutra possibile, che non fissa n? modalit?, n? tempi dell'erogazione ma lascia aperta l'ipotesi di ulteriori somme.

    Il capitolo adesione. Sul fronte del processo di adesione alla Ue di Ankara, che ? candidata dal 1999 e che negozia l'accesso dal 2005, nelle conclusioni si afferma che entrambe le parti accolgono favorevolmente "l'annuncio di tenere la Conferenza intergovernativa il 14 dicembre 2015 per l'apertura del capitolo 17", quello che riguarda le questioni economiche e monetarie, e sottolineano "l'impegno della Commissione europea a completare, nel primo trimestre del 2016, i lavori preparatori per l'apertura di una serie di capitoli", nel rispetto della posizione degli Stati membri. Grecia e Cipro in particolare hanno insistito per non perdere il diritto di veto sulla riunificazione dell'isola di Cipro, la cui parte Nord ? occupata dalla Turchia.Sull'ipotesi di ingresso nella Ue si sofferma anche Alexis

    Tsipras: "Sono fiducioso che saremo in grado di fare importanti passi, ma allo stesso tempo dovremmo essere certi che le autorit? turche facciano tutto quanto necessario per ridurre il flusso di migranti e rifugiati".




    fino a qui ....ci hanno portato via i soldini..ma vabbe.....ma se li facciamo entrare a pieno titolo in u.e. finisce cosi....

    1. La Turchia ? geograficamente fuori dell'Europa, salvo la sottile striscia dl terra al di qua del Bosforo. Un allargamento dell'Europa al di l? dei confini del continente creerebbe un precedente per ulteriori sconfinamenti nei vicino Oriente e nel Maghreb, dal Libano a Israele, Egitto e a tutta la sponda del Mediterraneo. Associare questi Paesi con trattati di collaborazione economica e altre forme di amichevole alleanza pu? essere un utile obiettivo; promuoverne l'ingresso a pieno titolo nell'Unione avrebbe invece la conseguenza di annacquarne definitivamente i caratteri originali e trasformarli in una zona di libero scambio anzich? in un vero e proprio soggetto politico.

    2. La Turchia confina con l'Iraq, l'Iran, la Siria, l'Armenia. Ha rilevanti interessi in tutta la zona caucasica. ? alle prese da tempo con la questione curda. Porta con s? insomma molti e molto gravi problemi che diventerebbero di pertinenza di tutta l'Europa, ivi compresi quelli del terrorismo curdo e dell'instabilit? delle repubbliche ex sovietiche di religione musulmana.

    3. Quel paese ? in fase di forte crescita demografica. Alla fine del prossimo decennio conter? cento milioni di abitanti. Sarebbe, dal punto di vista demografico, il paese pi? popolato dell'UE, con immediate ripercussioni sulla composizione del Parlamento europeo e di tutti gli organi dell'Unione. La Germania, che conta attualmente 96 seggi nel Parlamento di Strasburgo e che ? il maggior finanziatore del bilancio comunitario, non accetter? mai l'ingresso della Turchia che destabilizzerebbe il gi? difficile equilibrio raggiunto all'interno dei vari organi dell'Unione.

    4. Quella della Turchia ? una storia di guerre e di invasioni dell'Europa e se ne vedono ancora ampie tracce nei Balcani.

    5. Dal punto di vista economico si tratta d'un paese molto povero. Tutto il sistema dei contributi europei alle regioni depresse e all'agricoltura salterebbe, con conseguenze assai gravi per il nostro Mezzogiorno, per i Paesi dell'Est europeo da poco entrati nell'Unione, della Grecia, della Spagna e della Francia.

    6. La Turchia ? un paese islamico. Per certi aspetti questo pu? essere un aspetto positivo per l'Europa, ma per altri aspetti rappresenta invece un elemento fortemente negativo. Il costume oltrech? la religione sono in contraddizione con i valori e il costume dell'Europa.

    7. Infine, l'ingresso della Turchia ? fortemente voluto dagli Usa, dalla Gran Bretagna e dall'Italia berlusconiana. Dagli Usa soprattutto, che avrebbero a quel punto un paese strettamente alleato e pronto a seguire le indicazioni della Casa Bianca dentro agli organi dirigenti dell'Unione europea.

    Come si vede c'? abbondanza di argomenti per opporsi all'ingresso della Turchia nell'Unione europea.


    e questo era una sintesi quando ancora era al governo berlusconi....guardate adesso come son messi isis curdi etc..etc.c.....

    inzomma....................ci conviene imparare il curdo....................

    p.s. ad oggi i polacchi prendono pi? contributi u.e. di tutti in%..causa l alta popolazione che hanno......e vogliono uscirne

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    #2
    tanto lo ZAR Putin former? l'arcipelago delle isole turche

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      #3
      Originally posted by doking View Post
      tanto lo ZAR Putin former? l'arcipelago delle isole turche
      ...e non cambier? nemmeno le carte geografiche

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        #4
        Sinceramente io non ho capito la Turchia da che parte sta...
        Ma gi? il fatto che siano facili alle pulizie etniche (vedi armeni e curdi) non me li fa vedere di buon occhio...

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          #5
          L'argomento migliore per non volerli ? che sono Turchi kaxxo, basta questo per capite come andr? a finire...

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            #6
            Originally posted by MiKiFF View Post
            L'argomento migliore per non volerli ? che sono Turchi kaxxo, basta questo per capite come andr? a finire...
            il problema ? che noi..li usiamo per i lavori sporchi...e quelli ci hanno ricattato e siamo in mutande..se parla erdogan come giustifichi ai perbenisti che le stragi e le pulizie etniche le vogliono i nostri governanti

            leggi dove lavora l ex primo minitro della germania dal 2005......ad oggi....


            Germania: schroeder e Putin firmano accordo su mega gasdotto
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            Il presidente russo Vladimir Putin arriva oggi a Berlino per firmare con il cancelliere Gerhard Schroeder l'accordo per la costruzione di un mega gasdotto del Baltico, che aggirando l'Ucraina, la Bielorussia e la Polonia, permetter? alla Germania a partire dal 2010 di ricevere 30 miliardi di metri cubi di gas all'anno, che successivamente dovrebbero salire a 55 miliardi di metri cubi. La firma del contratto era prevista inizialmente per il mese di ottobre a Mosca, ma le elezioni tedesche del 18 settembre e la probabile mancata rielezione di Schroeder hanno fatto anticipare la data. Il gasdotto lungo 1200 km, che partir? da Wyborg, nei pressi di San Pietroburgo, e terminer? a Greifswald, sulla costa baltica del Meclemburgo, sar? completamente sottomarino nei fondali del Baltico ed avr? un costo di 5 miliardi di euro. A partecipare al progetto sono l'azienda statale russa Gasprom, che deterr? il 51% della partecipazione, mentre il 49% verr? ripartito tra i due colossi energetici tedeschi Eon e Wintershall. La costruzione del nuovo gasdotto ha provocato parecchia irritazione nei Paesi baltici e soprattutto in Polonia, che adesso si vedono aggirati dalla nuova pipeline. Le reazioni della stampa polacca sono state durissime e anche il capo dello Stato, Aleksander Kwasniewski, ha affermato che il progetto ? stato realizzato "sopra la testa della Polonia". Il settimanale "Wprost", che ha parlato al riguardo del "Patto Schroeder-Putin", ha fatto addirittura un parallelo con il Patto Ribbentrop-Molotov del 1939, che decise la spartizione della Polonia tra il Terzo Reich nazista e l'Urss di Stalin. Anche se con toni meno pesanti, il settimanale cattolico polacco "Tygodnik Powszechny" ha scritto in proposito di una "nuova Rapallo", in riferimento al patto del 1922 tra la Germania e l'Urss firmato nella cittadina ligure. Sei mesi fa i paesi baltici e la Polonia avevano inviato una lettera di protesta contro il progetto del gasdotto del Baltico al presidente della Commissione europea, Manuel Barroso, senza ottenere tuttavia una risposta. Ad irritare questi paesi non sono tanto i mancati introiti causati dal gasdotto, che passer? fuori dai loro confini, quanto le riserve per quello che viene considerato un forte riavvicinamento politico tra Russia e Germania. Anche qui la Cdu ha espresso forti critiche per il progetto, considerato una "catastrofe" per il clima di sfiducia creato in Polonia nei confronti della Germania. Il vice capogruppo parlamentare della Cdu, Wolfgang Schaeuble, ha dichiarato oggi in un'intervista radiofonica che in caso di vittoria di Angela Merkel alle elezioni del 18 settembre, il nuovo governo da lei guidato intende far partecipare al nuovo progetto di gasdotto anche la Polonia e i Paesi baltici.

            Schroeder lavorer? per Gazprom polemica sul prezzo del cancelliere - la Repubblica.it
            accordo per farlo costare 3 volte di piu...



            eh.......
            Inaugurato il gasdotto Nord Stream che collega Russia e Europa - Il Sole 24 ORE

            vedi fanno gli accordi..e poi fanno soldi insieme..per il nostro bene......ma si odiano molto in ogni incontro pubblico

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              #7
              mamma li turchi :lollone:

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                #8
                Originally posted by doking View Post
                mamma li turchi :lollone:
                dovrebbero sbarkare..in puglia

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                  #9
                  Originally posted by Carapintadas View Post
                  dovrebbero sbarkare..in puglia
                  ma li poi troverebbero gianninettis a 300 allora con il ginocchio a terra..

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                    #10
                    Per la turchia va proprio grassa....

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