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pseudonimo sotto cui si cela(no) inventore/i della moneta virtuale bitcoin?
Da it.ibtimes.com
<<Ecco chi ? Craig Wright, l'australiano che avrebbe inventato i bitcoin
Il mondo dei bitcoin ha i riflettori puntati sul volto di Craig Stevens Wright, l?australiano 44enne che Wired e Gizmoto hanno indicato come il padre dei bitcoin dopo un mese di indagini su documenti pervenuti alle redazioni. Cos? scoppia la notizia bomba, nuovamente.
Negli anni, dal 2009 fino ad ora, la ricerca del creatore della criptovaluta ? stata segnata da varie scoperte e scoop. Solo pi? di un anno fa NewsWeek aveva dato per certo un 64enne residente a Temple City, California , Dorian Satoshi Nakamoto, come il geniale inventore della moneta virtuale, sparando le sue foto in prima pagina, finite poi sui quotidiani e notiziari di tutto il mondo. L?uomo ha poi smentito la notizia, affermando di non sapere nulla dell?esistenza dei bitcoin.
Ma chi ? quest?uomo d?affari australiano il cui volto ? diventato famoso in poche ore rimbalzando sui quotidiani di tutto il mondo? La domanda se la sono posta in molti e scavando nel passato dell?uomo si ? trovato il suo nome gi? in una classifica di quest?anno in cui sono elencati i probabili ?Nakamoto?. Che sia o meno papabile lo dice anche la sua passione smoderata per la valuta virtuale, nelle mail trafugate e pervenute a Gizmoto, l?uomo riferisce di essere egli stesso il famoso Satoshi e che ? il 10 gennaio 2009 ? la versione beta dei bitcoin era pronta per il lancio. Inoltre il proprietario della sua casa in affitto, certo Garry Hayres , durante la perquisizione della polizia federale avvenuta il 9 dicembre a Sydney ai danni di Wright, ha affermato che il presunto padre della cripto valuta aveva generatori trifase per aumentare il potenziamento della corrente e un sistema di computer molto potenti, come quelli utilizzare per minare la moneta criptata.
Wright ? un professore universitario, amministratore di due aziende, quali la DeMorgan Ltd, una compagnia focalizzata sulla valuta ?alternativa? e sulla nuova generazione di prodotti bancari e la Panopticrypt Pty Ltd. Inoltre blogger, tanto che dal suo blog si sono avute numerose notizie riguardo la sua bravura informatica, la grande capacit? di gestire bitcoin e la profonda conoscenza della materia. Insomma papabile, molto papabile per il trono di Satoshi. La ricostruzione della vita dell?uomo fa di lui un accanito bitcoiner, sempre pronto a parlare della criptovaluta e dei suoi vantaggi, tanto da proporre al Governo Australiano i btc di sua propriet?, in un incontro con il suo avvocato, e l'Australian Taxation Office (ATO) come valuta, e non come beni soggetti a un'imposizione fiscale pi? pesante.
Tra tutte le inchieste condotte da giornalisti e bitcoiner durante gli anni questa sembra essere la pi? accreditata, dato che corredata di mail trafugate e documenti, un vero e proprio bitcoinleak, insomma, o NakamotoLeak che dir si voglia. Scherzi a parte, le comunit? mondiali di appassionati e la stampa di settore stessa danno febbrilmente la caccia al creatore della moneta virtuale e, tra le tante in circolazione, solo di essa non si riesce tuttora a ricostruire la genealogia e di questo mistero sembra farsene un cardine per creare maggiore slancio al mercato. Il valore dei bitcoin, finora ? cresciuto fino a circa $ 5 miliardi, dato anche l?uso che se n?? fatto, dalla compravendita di illeciti sulla darknet, al trasferimento di denaro internazionale, un mercato mondiale in espansione. Lo stesso Wright durante un panel di discussione ha sottointeso di essere Nakamoto, dicendo che tutte le cose di cui si parlava, lui le faceva da molto tempo, ma che preferiva tenere la sua testa bassa
Altro personaggio cardine della storia ? l?amico ? socio?- di Wright, Dave Kleiman, un veterano dell?esercito americano residente a Palm Beach, in Florida. L?uomo, dopo essere stato costretto su una sedia a rotelle per un incidente di moto nel 1995 a 28 anni, era divenuto un genio dell?informatica forense, dedicandosi ad essa con eccessiva ossessione e rintanandosi nella solitudine della sua abitazione. Proprio per questa solitudine Kleiman ? morto solo, a seguito di una grave infezione delle piaghe da decubito. Il corpo fu rinvenuto giorni dopo la sua morte, avvenuta nel 2013, decomposto e accerchiato da bottiglie di alcolici e una pistola carica. Tutto nell?abitazione denotava la solitudine e l?abbandono in cui aveva vissuto gli ultimi mesi della sua vita. Tuttavia, secondo Gizmoto, dai documenti esaminati, quest?uomo confinato in un?abitazione della Florida e la cui esistenza era evidentemente nota a pochi, avrebbe posseduto una fortuna di centinaia di milioni di dollari e coinvolto fortemente con l?attivit? di Wright.
Le comunit? di bitcoin
Gli amanti e i miner non sembrano essere concordi con questa fuoriuscita di leaks, forse anche perch? stanchi delle notizie bomba che si rivelano flop pochi giorni dopo. D?altronde i primi a mettere le mani avanti sulla notizia data sono stati gli stessi giornalisti, che nel loro scoop di Wired US hanno scritto che ?o Wright ? veramente Nakamoto, o ? un genio che ci ha bleffati?. Una delle affermazioni, a commento della notizia da parte dei miner ? stata che ? la cosa interessante ? che Satoshi non pu? vendere neanche un bitcoin del suo tesoretto senza essere notato, visto che sappiamo in quali indirizzi sono custoditi e se venissero scongelati ce ne accorgeremmo subito. Quindi plausibilmente aspetta finch? i bitcoin sono talmente parte della struttura economica che non si pu? pi? fare a meno di loro?, ha affermato Pietro Speroni, appassionato della moneta virtuale quale matematico. L?ammontare del ?tesoretto", ammonterebbe al 7% del valore totale dei bitcoin in circolazione.
Dopo la ?blasting news? la perquisizione. Si presume che al fisco non sia piaciuto il modo in cui Wright maneggiava i soldi. Secondo la ricostruzione dei fatti da parte di Reuters, 12 agenti della polizia federale australiana hanno perquisito la sua modesta casa di Gordon, sobborgo di Sydney, ma essa non sarebbe legata alla notizia del nuovo Satoshi, bens? a provvedimenti che il fisco aveva gi? preso nei confronti dell?uomo. Ricordiamo comunque che il Governo Australiano ? tra o pi? severi sulla sorveglianza di massa.
Tutte queste notizie hanno fatto scattare i giornalisti investigativi del settore e ognuno ha cominciato a ficcare il naso da segugio nei documenti trapelati. Primo a fare il passo ? stato il magazine Motherboard che, con un?indagine sulla chiave PGP appartenente a Nakamoto e depositata in bitcoin.org, afferma che la chiave crittografica si trova l? dal 2009 da quando il famigerato Satoshi Nakamoto era ancora associato al sito e che la chiave originale sarebbe stata creata nel 2008 con crittografia DSA-1024. Le chiavi PGP, invece, usate da Wired a Gizmoto, per connettere Wright a Nakamoto, sarebbero state create nel 2009 e caricate nel 2011. Altro punto su cui Motherboard si focalizza per smentire la notizia e dichiararla una bufala ? l?indirizzo email usato da entrambi i siti di notizie per far leva sulla veridicit? dello scoop: satoshin@vistomail.com. Questa casella di posta elettronica sarebbe, per Wired US un?altra prova che lega Wright all?identit? Nakamoto. Ma, come scrive Motherboard, il vero indirizzo del padre dei bitcoin, ancora ? a questo punto ? nascosto dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto ? satoshi@vistomail.com .
A screditare la notizia anche Wikileaks in un tweet.
Si stringe il cerchio intorno a Mr Bitcoin - Il Sole 24 ORE
La lunga caccia al Signor Bitcoin finisce in una villetta di Sydney - La Stampa
Da it.ibtimes.com
<<Ecco chi ? Craig Wright, l'australiano che avrebbe inventato i bitcoin
Il mondo dei bitcoin ha i riflettori puntati sul volto di Craig Stevens Wright, l?australiano 44enne che Wired e Gizmoto hanno indicato come il padre dei bitcoin dopo un mese di indagini su documenti pervenuti alle redazioni. Cos? scoppia la notizia bomba, nuovamente.
Negli anni, dal 2009 fino ad ora, la ricerca del creatore della criptovaluta ? stata segnata da varie scoperte e scoop. Solo pi? di un anno fa NewsWeek aveva dato per certo un 64enne residente a Temple City, California , Dorian Satoshi Nakamoto, come il geniale inventore della moneta virtuale, sparando le sue foto in prima pagina, finite poi sui quotidiani e notiziari di tutto il mondo. L?uomo ha poi smentito la notizia, affermando di non sapere nulla dell?esistenza dei bitcoin.
Ma chi ? quest?uomo d?affari australiano il cui volto ? diventato famoso in poche ore rimbalzando sui quotidiani di tutto il mondo? La domanda se la sono posta in molti e scavando nel passato dell?uomo si ? trovato il suo nome gi? in una classifica di quest?anno in cui sono elencati i probabili ?Nakamoto?. Che sia o meno papabile lo dice anche la sua passione smoderata per la valuta virtuale, nelle mail trafugate e pervenute a Gizmoto, l?uomo riferisce di essere egli stesso il famoso Satoshi e che ? il 10 gennaio 2009 ? la versione beta dei bitcoin era pronta per il lancio. Inoltre il proprietario della sua casa in affitto, certo Garry Hayres , durante la perquisizione della polizia federale avvenuta il 9 dicembre a Sydney ai danni di Wright, ha affermato che il presunto padre della cripto valuta aveva generatori trifase per aumentare il potenziamento della corrente e un sistema di computer molto potenti, come quelli utilizzare per minare la moneta criptata.
Wright ? un professore universitario, amministratore di due aziende, quali la DeMorgan Ltd, una compagnia focalizzata sulla valuta ?alternativa? e sulla nuova generazione di prodotti bancari e la Panopticrypt Pty Ltd. Inoltre blogger, tanto che dal suo blog si sono avute numerose notizie riguardo la sua bravura informatica, la grande capacit? di gestire bitcoin e la profonda conoscenza della materia. Insomma papabile, molto papabile per il trono di Satoshi. La ricostruzione della vita dell?uomo fa di lui un accanito bitcoiner, sempre pronto a parlare della criptovaluta e dei suoi vantaggi, tanto da proporre al Governo Australiano i btc di sua propriet?, in un incontro con il suo avvocato, e l'Australian Taxation Office (ATO) come valuta, e non come beni soggetti a un'imposizione fiscale pi? pesante.
Tra tutte le inchieste condotte da giornalisti e bitcoiner durante gli anni questa sembra essere la pi? accreditata, dato che corredata di mail trafugate e documenti, un vero e proprio bitcoinleak, insomma, o NakamotoLeak che dir si voglia. Scherzi a parte, le comunit? mondiali di appassionati e la stampa di settore stessa danno febbrilmente la caccia al creatore della moneta virtuale e, tra le tante in circolazione, solo di essa non si riesce tuttora a ricostruire la genealogia e di questo mistero sembra farsene un cardine per creare maggiore slancio al mercato. Il valore dei bitcoin, finora ? cresciuto fino a circa $ 5 miliardi, dato anche l?uso che se n?? fatto, dalla compravendita di illeciti sulla darknet, al trasferimento di denaro internazionale, un mercato mondiale in espansione. Lo stesso Wright durante un panel di discussione ha sottointeso di essere Nakamoto, dicendo che tutte le cose di cui si parlava, lui le faceva da molto tempo, ma che preferiva tenere la sua testa bassa
Altro personaggio cardine della storia ? l?amico ? socio?- di Wright, Dave Kleiman, un veterano dell?esercito americano residente a Palm Beach, in Florida. L?uomo, dopo essere stato costretto su una sedia a rotelle per un incidente di moto nel 1995 a 28 anni, era divenuto un genio dell?informatica forense, dedicandosi ad essa con eccessiva ossessione e rintanandosi nella solitudine della sua abitazione. Proprio per questa solitudine Kleiman ? morto solo, a seguito di una grave infezione delle piaghe da decubito. Il corpo fu rinvenuto giorni dopo la sua morte, avvenuta nel 2013, decomposto e accerchiato da bottiglie di alcolici e una pistola carica. Tutto nell?abitazione denotava la solitudine e l?abbandono in cui aveva vissuto gli ultimi mesi della sua vita. Tuttavia, secondo Gizmoto, dai documenti esaminati, quest?uomo confinato in un?abitazione della Florida e la cui esistenza era evidentemente nota a pochi, avrebbe posseduto una fortuna di centinaia di milioni di dollari e coinvolto fortemente con l?attivit? di Wright.
Le comunit? di bitcoin
Gli amanti e i miner non sembrano essere concordi con questa fuoriuscita di leaks, forse anche perch? stanchi delle notizie bomba che si rivelano flop pochi giorni dopo. D?altronde i primi a mettere le mani avanti sulla notizia data sono stati gli stessi giornalisti, che nel loro scoop di Wired US hanno scritto che ?o Wright ? veramente Nakamoto, o ? un genio che ci ha bleffati?. Una delle affermazioni, a commento della notizia da parte dei miner ? stata che ? la cosa interessante ? che Satoshi non pu? vendere neanche un bitcoin del suo tesoretto senza essere notato, visto che sappiamo in quali indirizzi sono custoditi e se venissero scongelati ce ne accorgeremmo subito. Quindi plausibilmente aspetta finch? i bitcoin sono talmente parte della struttura economica che non si pu? pi? fare a meno di loro?, ha affermato Pietro Speroni, appassionato della moneta virtuale quale matematico. L?ammontare del ?tesoretto", ammonterebbe al 7% del valore totale dei bitcoin in circolazione.
Dopo la ?blasting news? la perquisizione. Si presume che al fisco non sia piaciuto il modo in cui Wright maneggiava i soldi. Secondo la ricostruzione dei fatti da parte di Reuters, 12 agenti della polizia federale australiana hanno perquisito la sua modesta casa di Gordon, sobborgo di Sydney, ma essa non sarebbe legata alla notizia del nuovo Satoshi, bens? a provvedimenti che il fisco aveva gi? preso nei confronti dell?uomo. Ricordiamo comunque che il Governo Australiano ? tra o pi? severi sulla sorveglianza di massa.
Tutte queste notizie hanno fatto scattare i giornalisti investigativi del settore e ognuno ha cominciato a ficcare il naso da segugio nei documenti trapelati. Primo a fare il passo ? stato il magazine Motherboard che, con un?indagine sulla chiave PGP appartenente a Nakamoto e depositata in bitcoin.org, afferma che la chiave crittografica si trova l? dal 2009 da quando il famigerato Satoshi Nakamoto era ancora associato al sito e che la chiave originale sarebbe stata creata nel 2008 con crittografia DSA-1024. Le chiavi PGP, invece, usate da Wired a Gizmoto, per connettere Wright a Nakamoto, sarebbero state create nel 2009 e caricate nel 2011. Altro punto su cui Motherboard si focalizza per smentire la notizia e dichiararla una bufala ? l?indirizzo email usato da entrambi i siti di notizie per far leva sulla veridicit? dello scoop: satoshin@vistomail.com. Questa casella di posta elettronica sarebbe, per Wired US un?altra prova che lega Wright all?identit? Nakamoto. Ma, come scrive Motherboard, il vero indirizzo del padre dei bitcoin, ancora ? a questo punto ? nascosto dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto ? satoshi@vistomail.com .
A screditare la notizia anche Wikileaks in un tweet.
We assess that Craig S Wright is unlikely to be the principal coder behind Bitcoin. e.g during 2011 CSW authored https://t.co/nRnftKPjm9
? WikiLeaks (@wikileaks) 9 Dicembre 2015
Anche Jeff Garzik, che avrebbe comunicato direttamente con Nakamoto, con una serie ti tweet ha smentito di aver incontrato l'australiano. ? WikiLeaks (@wikileaks) 9 Dicembre 2015
1/ After interacting electronically w/ Satoshi, reasonably confident I have never met him or her in person. https://t.co/LfMdLRyF6G
? Jeff Garzik (@jgarzik) 8 Dicembre 2015
Mistero dei misteri che aspetta ancora di essere svelato? Sembra di essere caduti nell'ennesima bufata chiamala Nakamoto.>>? Jeff Garzik (@jgarzik) 8 Dicembre 2015
Si stringe il cerchio intorno a Mr Bitcoin - Il Sole 24 ORE
La lunga caccia al Signor Bitcoin finisce in una villetta di Sydney - La Stampa