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Circolare del Viminale a questori e dirigenti di commissariati e di tutte le polizie di specialit?
?I dipendenti che non hanno partecipato nel 2015 ad almeno una giornata addestrativa in tecniche operative dovranno svolgere la formazione o con lezione tradizionale o con il ricorso alla modalit? e-learning entro il 28 febbraio 2016?. Con una circolare inviata ai Questori e ai dirigenti dei principali ispettorati di Polizia, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ammonisce sull?urgenza di addestrare tutti gli agenti del territorio ?in tecniche operative relative a possibili situazioni critiche collegate alla minaccia terroristica?. Un?attivit? gi? disposta per l?anno 2015 in considerazione del fatto che ?gli eventi da cui derivano situazioni di potenziale pericolo per l?incolumit? fisica degli operatori, si possono verificare in contesti di vario genere, per cui ? fondamentale che tutto il personale abbia una piena consapevolezza delle regole di base?. Gli argomenti trattati dai principi operativi di base per l?autotutela, ai ripari, alla vigilanza a obiettivi sensibili. Saranno svolti, come nel 2015, in 3 giornate dedicate all?addestramento. ?L?ennesima patacca del Dipartimento contro i poliziotti e la collettivit? ? tuona Gianni Tonelli, segretario generale del Sap -. Ma si possono insegnare le tecniche operative, cio? la pratica, con quattro slide sul computer? Quella che potrebbe essere considerata neanche una introduzione completa a una vera e propria esercitazione per combattere il terrorismo, viene spacciata come un corso efficace. Lezioni di pratica spiegate con la teoria, tra l?altro totalmente inutili a sentire chi le ha seguite?.
La polemica era pi? che prevedibile dopo la campagna del Sindacato di Polizia per avviare un corso antiterrorismo dopo i fatti di Charlie Hebdo e di fatto snobbata, almeno nelle modalit?, dal Dipartimento. ?A gennaio 2015, dopo la strage di Parigi, abbiamo stampato 500mila cartoline dove era indicata la ricetta della mannaia per il Governo: poca spesa, tanta resa. Uno dei punti di questa grande riforma riguardava la formazione ? aggiunge Tonelli -. I terroristi utilizzano armi lunghe ad alto potenziale. I nostri agenti devono essere addestrati al tiro dinamico, solitamente a esclusivo appannaggio dei Nocs e dei Gis: poche centinaia di uomini. Quando si verifica un attentato non c?? tempo per chiamare i reparti speciali: tutti gli operatori devono essere in grado di intervenire con nozioni che non si apprendono in 3 ore computer. Avevamo proposto un corso di tre settimane con lezioni pratiche e teoriche, per un costo di 6milioni l?anno: un milione in meno rispetto a quanto Montecitorio spende per le pulizie. Nulla di fatto. Il Dipartimento ha pubblicizzato, per tutta risposta, che 30mila agenti erano gi? stati formati in un corso antiterrorismo. Peccato che solo 190 persone di queste abbiano seguito un corso di 3 settimane per acquisire l?abilitazione ad una nuova arma, mentre le altre 30mila sono hanno semplicemente assistito a una conferenza?. Intanto un nuovo anno, dopo Charlie Hebdo, ? iniziato e i poliziotti si preparano al corso e-learning individualmente dalla propria postazione di lavoro o insieme ai colleghi nei locali dell?Amministrazione alla presenza di un istruttore. Tecniche operative senza muovere un passo dall?ufficio.
Fonte iltempo.it
Vojo ride............per non piagne.
?I dipendenti che non hanno partecipato nel 2015 ad almeno una giornata addestrativa in tecniche operative dovranno svolgere la formazione o con lezione tradizionale o con il ricorso alla modalit? e-learning entro il 28 febbraio 2016?. Con una circolare inviata ai Questori e ai dirigenti dei principali ispettorati di Polizia, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ammonisce sull?urgenza di addestrare tutti gli agenti del territorio ?in tecniche operative relative a possibili situazioni critiche collegate alla minaccia terroristica?. Un?attivit? gi? disposta per l?anno 2015 in considerazione del fatto che ?gli eventi da cui derivano situazioni di potenziale pericolo per l?incolumit? fisica degli operatori, si possono verificare in contesti di vario genere, per cui ? fondamentale che tutto il personale abbia una piena consapevolezza delle regole di base?. Gli argomenti trattati dai principi operativi di base per l?autotutela, ai ripari, alla vigilanza a obiettivi sensibili. Saranno svolti, come nel 2015, in 3 giornate dedicate all?addestramento. ?L?ennesima patacca del Dipartimento contro i poliziotti e la collettivit? ? tuona Gianni Tonelli, segretario generale del Sap -. Ma si possono insegnare le tecniche operative, cio? la pratica, con quattro slide sul computer? Quella che potrebbe essere considerata neanche una introduzione completa a una vera e propria esercitazione per combattere il terrorismo, viene spacciata come un corso efficace. Lezioni di pratica spiegate con la teoria, tra l?altro totalmente inutili a sentire chi le ha seguite?.
La polemica era pi? che prevedibile dopo la campagna del Sindacato di Polizia per avviare un corso antiterrorismo dopo i fatti di Charlie Hebdo e di fatto snobbata, almeno nelle modalit?, dal Dipartimento. ?A gennaio 2015, dopo la strage di Parigi, abbiamo stampato 500mila cartoline dove era indicata la ricetta della mannaia per il Governo: poca spesa, tanta resa. Uno dei punti di questa grande riforma riguardava la formazione ? aggiunge Tonelli -. I terroristi utilizzano armi lunghe ad alto potenziale. I nostri agenti devono essere addestrati al tiro dinamico, solitamente a esclusivo appannaggio dei Nocs e dei Gis: poche centinaia di uomini. Quando si verifica un attentato non c?? tempo per chiamare i reparti speciali: tutti gli operatori devono essere in grado di intervenire con nozioni che non si apprendono in 3 ore computer. Avevamo proposto un corso di tre settimane con lezioni pratiche e teoriche, per un costo di 6milioni l?anno: un milione in meno rispetto a quanto Montecitorio spende per le pulizie. Nulla di fatto. Il Dipartimento ha pubblicizzato, per tutta risposta, che 30mila agenti erano gi? stati formati in un corso antiterrorismo. Peccato che solo 190 persone di queste abbiano seguito un corso di 3 settimane per acquisire l?abilitazione ad una nuova arma, mentre le altre 30mila sono hanno semplicemente assistito a una conferenza?. Intanto un nuovo anno, dopo Charlie Hebdo, ? iniziato e i poliziotti si preparano al corso e-learning individualmente dalla propria postazione di lavoro o insieme ai colleghi nei locali dell?Amministrazione alla presenza di un istruttore. Tecniche operative senza muovere un passo dall?ufficio.
Fonte iltempo.it
Vojo ride............per non piagne.
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