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? morto Carlo Azeglio Ciampi.......,..

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    #61
    e comunque anche il raddoppio dei prezzi non ? mica tanto colpa dell'euro....se nel 2002 anzich? lasciare mano libera lo stato avesse controllato la conversione dei prezzi anche negli anni probabilmente il raddoppio non ci sarebbe stato ed invece ci sarebbe stato il normale aumento del costo della vita negli anni.
    li la colpa ? stata molto pi? di chi doveva controllare,e di chi ha convertito i prezzi 1 euro=1000 lire

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      #62
      Originally posted by interceptor79 View Post
      e comunque anche il raddoppio dei prezzi non ? mica tanto colpa dell'euro....se nel 2002 anzich? lasciare mano libera lo stato avesse controllato la conversione dei prezzi anche negli anni probabilmente il raddoppio non ci sarebbe stato ed invece ci sarebbe stato il normale aumento del costo della vita negli anni.
      li la colpa ? stata molto pi? di chi doveva controllare,e di chi ha convertito i prezzi 1 euro=1000 lire
      Io ho sempre sostenuto che l'euro sulla carta sarebbe molto bello (ma se proprio dovessimo farlo sarebbe da fare come in america gli stati rinunciano alla proprio sovranit? un governo centrale che decide e un po di autonomia a governi "regionali").
      L'euro ad oggi ? semplicemente un regalo alla finanza bancaria non ci raccontiamo barzellette e di benefici (almeno in italia) ne ha portati ben pochi se non nessuno
      Sul raddoppio verissimo che chi doveva (berlusca) controllare non ha fatto un bel niente, ma se parti gi? da una base "tarocca" pure chi deve controllare potr? fare ben poco. L'euro non valeva 1900 lire questo ? palese, chi ha voluto questo ci ha messo una trave nel sedere grossa come una sequoia e ora no si cava pi?. L'italia non era pronta e sicuramente non era pronta alle condizioni in cui siamo entrati, la "furberia" all'italiana e governi (tanto per cambiare) completamente incompetenti (e quindi alla merc? di gente che s? il fatto suo) hanno fatto il resto

      Lo ripeto l'euro sarebbe anche un bell'affare ma non fatto cos? e per l'italia ? stata una catastrofe , per questo ringraziamo chi ha fatto di tutto per farci buttare dal burrone
      Last edited by schwarz; 21-09-16, 09:05.

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        #63
        cosi almeno vi accapigliate con discorsi sensati che sembra basti la bacchetta magica e si cambiano le cose dall oggi al domani....



        Cos'? l'economia politica?

        Una definizione di economia politica



        CONOSCENZE SCIENTIFICHE
        Si chiamano scienze tutte quelle discipline che si avvalgono del metodo scientifico.

        A seconda del loro campo di indagine le scienze possono essere distinte in:

        scienze fisiche o naturali, che studiano i fenomeni fisici e naturali;
        scienze sociali o umane che studiano l'uomo e la societ?.


        Esempio: sono scienze fisiche la chimica, la fisica, l'astronomia, la biologia, ecc... Sono scienze sociali la sociologia, la psicologia, l'antropologia, la storia, ecc..



        Tra le scienze sociali troviamo anche l'economia politica.



        DEFINIZIONE DI ECONOMIA POLITICA
        L'economia politica pu? essere definita come la scienza sociale che studia l'attivit? dell'uomo rivolta all'ottenimento delle risorse necessarie a soddisfare i suoi bisogni.

        Poich? i bisogni degli uomini sono illimitati, mentre i mezzi utili al loro soddisfacimento sono limitati, l'uomo si trova costantemente a dover decidere come impiegare i mezzi disponibili nel soddisfare i vari bisogni percepiti.

        Per questa ragione possiamo definire l'economia politica anche come la scienza sociale che studia l'attivit? dell'uomo rivolta all'impiego razionale delle risorse limitate per il soddisfacimento di bisogni illimitati.



        PRINCIPIO DEL MINIMO MEZZO
        Nello svolgere questa attivit? l'uomo cerca di ottenere il massimo risultato utile con il minimo sforzo. Questo principio ? noto come principio del minimo mezzo o principio del tornaconto.



        SCIENZA IN EVOLUZIONE
        Proprio perch? l'economia politica nasce dalle necessit? dell'uomo, essa ? una scienza in continua evoluzione che cerca di indirizzare il comportamento dell'individuo verso le scelte pi? giuste per se stessi e per la collettivit?.



        ORIGINE DEL TERMINE
        Le parole economia politica vengono da tre termini greci.

        Il termine economia deriva da:

        ?ikos che significa casa;
        e

        n?mos che significa legge.


        Il termine politica deriva da:

        p?lis, cio? citt?-Stato.


        L'espressione economia politica significa letteralmente "legge della casa e dello Stato". Infatti, questa disciplina esamina i comportamenti del singolo individuo e della collettivit?.





        1.1 Un approccio critico alla economia politica
        E? vero che la diffusione dei contratti ?precari? ha contribuito a ridurre la
        disoccupazione? Per quale motivo negli ultimi trent?anni abbiamo assistito a una
        caduta della quota di reddito nazionale spettante ai lavoratori salariati? Quali sono
        gli effetti della immigrazione sui salari dei lavoratori nativi? Quali sono le
        possibilit? per un figlio di operai di veder migliorare le proprie condizioni di
        lavoro e di vita rispetto a quelle dei genitori? Perch? alcuni paesi hanno visto
        crescere la loro ricchezza pi? rapidamente di altri? Quali sono le cause della crisi
        economica mondiale esplosa nel 2008? L?economia politica prova a rispondere a
        queste e a molte altre domande. Si tratta di questioni scottanti, che riguardano il
        vissuto quotidiano di tutti noi, e dalle quali in larga misura scaturiscono le
        condizioni del nostro benessere.
        A questo tipo di domande si risponde di solito con dei luoghi comuni. Per
        esempio, ? un convincimento diffuso che gli Stati Uniti rappresentino il paese del
        ?sogno americano?, dove anche la persona pi? umile, se sufficientemente abile e
        volenterosa, pu? raggiungere le pi? alte vette della scala sociale. Questo ? ad
        esempio il messaggio del celebre film ?La ricerca della felicit??, con Will Smith e
        di Gabriele Muccino
        Ma le cose stanno davvero cos? come ci dice quel film e come di solito tendiamo a
        credere? A quanto pare no. Il grafico posto qui di seguito mostra i tassi di
        ?immobilit? sociale? calcolati dall?OCSE per alcuni paesi. La misura rappresenta
        in un certo senso un indice della probabilit? che pu? avere un individuo di situarsi
        in una posizione sociale analoga a quella della famiglia di origine. Essa cio?
        misura il peso della classe sociale di provenienza sui destini di ciascun individuo.
        Pi? alto ? l?indice, pi? ? probabile che un figlio, al di l? dei meriti individuali, si
        ritrovi in una posizione sociale simile a quella dei genitori.
        Ebbene, contrariamente al messaggio del film di Muccino e ai luoghi comuni sul
        ?sogno americano?, si pu? notare che gli Stati Uniti si caratterizzano per un
        elevato tasso di ?immobilit? sociale?. Peggio degli USA fanno soltanto il Regno
        Unito e, purtroppo, l?Italia.
        Attraverso l?uso dei dati e la loro corretta interpretazione, l?economia politica pu?
        dunque contribuire a sfatare dei ?miti?, e pu? aiutarci a comprendere meglio le
        caratteristiche della realt? sociale che ci circonda.
        L?importanza dell?economia politica per tutti gli aspetti della vita sociale ? del
        resto testimoniata dall?influenza che le variabili economiche possono avere sui pi?
        svariati comportamenti umani. Basti pensare alle correlazioni esistenti tra
        disoccupazione e suicidio, tra povert? e criminalit?, tra partecipazione delle donne
        al lavoro e divorzi, tra disuguaglianza sociale e rigidit? delle norme morali, e cos?
        via.
        La rilevanza della economia politica ? dunque evidente. Ma quale potrebbe essere
        una definizione rigorosa di questa disciplina? In termini del tutto preliminari,
        possiamo affermare che l?economia politica indaga sui modi in cui una societ? si
        organizza per affrontare le seguenti quattro questioni fondamentali: come
        produrre, cosa produrre, quanto produrre e come distribuire ci? che si ? prodotto.
        Naturalmente tale definizione ? molto generica, e in questi termini risulta
        compatibile con qualsiasi indagine economica. Tuttavia nel corso di queste lezioni
        avremo modo di approfondire il suo significato e scopriremo che ogni scuola di
        pensiero economico tende a interpretarla in modo particolare. A questo proposito
        ? importante comprendere che esistono diversi modi di concepire l?economia. E
        quindi esistono anche diversi tipi di manuali attraverso i quali l?economia viene
        insegnata.
        I manuali oggigiorno pi? diffusi sono quelli realizzati da alcuni noti economisti
        americani. Basti citare, per esempio, i testi di Paul Samuelson, Gregory Mankiw,
        Olivier Blanchard, Joseph Stiglitz, tra gli altri. Si tratta di libri indubbiamente
        molto apprezzati, sia per la ricchezza di contenuti che per la immediatezza del
        linguaggio. Tuttavia questi testi presentano un limite: troppo spesso essi danno
        agli studenti la sensazione che esista una sola rappresentazione possibile della
        realt? economica, vale a dire una sola teoria, un solo ?modello? universalmente
        accettato dalla comunit? degli studiosi.
        Ma l?idea che per ogni fenomeno della realt? esista un solo modello interpretativo
        ? contraddetta dal fatto che, in tutti i campi di ricerca, ingenti risorse umane e
        materiali vengono dedicate alla continua verifica dei diversi modelli esistenti, al
        fine di valutare quale di essi sia maggiormente in grado di interpretare i fatti
        concreti. Questo ? vero in fisica, in chimica, in biologia, ma lo ? ancora di pi?
        nell?ambito dell?economia politica, dove i contrasti tra i ricercatori sulla teoria da
        preferire sono particolarmente accentuati. Lo studente deve pertanto comprendere
        che il pi? delle volte l?economia si presenta come un luogo concettuale di contesa
        tra interpretazioni alternative della realt? che ci circonda.
        In questo senso, come vedremo, per tutto il corso della trattazione verranno messi
        a confronto due indirizzi alternativi di ricerca. Da un lato analizzeremo le versioni
        passate e presenti del cosiddetto mainstream, cio? dell?approccio attualmente
        dominante detto neoclassico-marginalista. Dall?altro lato studieremo il cosiddetto
        approccio critico, che prende spunto dalle opere di Karl Marx, John Maynard
        Keynes, Piero Sraffa ed altri per criticare l?impianto concettuale dell?approccio
        neoclassico dominante e per indicare una diversa interpretazione dei fatti
        economici e sociali.
        Del resto, che l?economia politica abbia sempre rappresentato una sorta di ?campo
        di battaglia? tra visioni contrapposte ? dimostrato dalla sua evoluzione storica. Nei
        brevissimi cenni che seguono proveremo a dare un?idea di alcune tra le pi? celebri
        dispute tra economisti

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          #64
          Originally posted by schwarz View Post
          Shhhhssss l'euro ? meraviglioso
          Eh mi raccomando ! Bisogna sempre dire che ? meraviglioso se vogliamo essere "cool" e vivere "green"

          P.s. ? stupefacente la potenza dei media oggigiorno .

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            #65
            Originally posted by schwarz View Post
            Io di economia mondiale ci capir? pure poco, ma state a discutere sul fatto che oggi si sta male perch? c'? la crisi e bla bla bla e la colpa non ? della moneta e bla bla bla.... la crisi c'? stata negli ultimi anni .... in italia il potere di acquisto si ? dimezzato dal 2001 in poi non dal 2008 possiamo stare qui a discutere di economia mondiale tutto il giorno (discutetene voi io leggo) ma l'italia ? peggiorata (almeno per i poracci) dal 2001 in poi potete girarci attorno quanto volete ma prima dell'euro (come ? stato fatto giustamente notare) io una cosa la pagavo 10 (lire) scattato l'euro il giorno dopo la pagavo sempre 10 (ma euro) e il mio stipendio da 10 (lire) ? passato a 6 (euro) e questo ? un dato di fatto, voi dite che ci ha fatto bene io dico che ci ha fatto male ^^
            L'euro sulla carta ? una figata, purtroppo non eravamo (e non lo siamo manco ora) pronti ad entrarci, si ? fatto di tutto per poterci entrare calando le braghe e comprando pure la vasella per la germania sicch? ci inchiappettasse meglio e ne paghiamo le conseguenze a fronte di pochissimi vantaggi

            Bellina la storiella del "se domattina pagassimo in lire" e in effetti ? spaventosa
            Nemesis Project Research: Analisi Shock: Ecco Cosa Succederebbe Se Domani Tornasse La Lira

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              #66
              Originally posted by schwarz View Post
              Io ho sempre sostenuto che l'euro sulla carta sarebbe molto bello (ma se proprio dovessimo farlo sarebbe da fare come in america gli stati rinunciano alla proprio sovranit? un governo centrale che decide e un po di autonomia a governi "regionali").
              L'euro ad oggi ? semplicemente un regalo alla finanza bancaria non ci raccontiamo barzellette e di benefici (almeno in italia) ne ha portati ben pochi se non nessuno
              All'imprenditoria qualche vantaggio lo ha portato .

              Difatti io quando condanno l'Euro , lo faccio dal punto di vista umano perch? , egoisticamente , a me l'Euro sta anche bene .

              Per? vedo che tutti i lavoratori dipendenti , che sono quelli che all'atto pratico LAVORANO in questa nazione , hanno solo subito impoverimento e continuano a farlo . Adesso ci si aggiunge anche che le risorse della nostra nazione vengono privilegiate per l'immigrazione invece che per loro e la cosa si aggrava sempre pi? .

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                #67
                Originally posted by schwarz View Post
                Io ho sempre sostenuto che l'euro sulla carta sarebbe molto bello (ma se proprio dovessimo farlo sarebbe da fare come in america gli stati rinunciano alla proprio sovranit? un governo centrale che decide e un po di autonomia a governi "regionali").
                L'euro ad oggi ? semplicemente un regalo alla finanza bancaria non ci raccontiamo barzellette e di benefici (almeno in italia) ne ha portati ben pochi se non nessuno
                Sul raddoppio verissimo che chi doveva (berlusca) controllare non ha fatto un bel niente, ma se parti gi? da una base "tarocca" pure chi deve controllare potr? fare ben poco. L'euro non valeva 1900 lire questo ? palese, chi ha voluto questo ci ha messo una trave nel sedere grossa come una sequoia e ora no si cava pi?. L'italia non era pronta e sicuramente non era pronta alle condizioni in cui siamo entrati, la "furberia" all'italiana e governi (tanto per cambiare) completamente incompetenti (e quindi alla merc? di gente che s? il fatto suo) hanno fatto il resto

                Lo ripeto l'euro sarebbe anche un bell'affare ma non fatto cos? e per l'italia ? stata una catastrofe , per questo ringraziamo chi ha fatto di tutto per farci buttare dal burrone
                infatti andava fatta prima l'unione politica fra gli stati fondatori storici e componenti della CEE e prima ancora CECA.

                diventare prima politicamente gli Stati Uniti D'Europa come si voleva nel 1943 nel trattato di Ventotene.

                poi fatto ci? moneta unica e vedere se allargare l'unione.

                per il raddoppio dei prezzi io credo che se fosse stata una reale politica di controllo in rapporto ai redditi non avremmo avuto i problemi di mercato interno post 2002.

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                  #68
                  Originally posted by interceptor79 View Post
                  infatti andava fatta prima l'unione politica fra gli stati fondatori storici e componenti della CEE e prima ancora CECA.

                  diventare prima politicamente gli Stati Uniti D'Europa come si voleva nel 1943 nel trattato di Ventotene.

                  poi fatto ci? moneta unica e vedere se allargare l'unione.

                  per il raddoppio dei prezzi io credo che se fosse stata una reale politica di controllo in rapporto ai redditi non avremmo avuto i problemi di mercato interno post 2002.
                  Avrebbe potuto fare qualcosa ma nemmeno troppo, siamo partiti troppo svantaggiati rispetto all'europa "grossa" e le abbiamo prese alla grande.
                  Se avessimo avuto gente seria ai piani alti ci avrebbero detto esattamente a cosa si andava incontro nelle condizioni in cui eravamo , non ci avrebbero raccontato che tutto era bello e che stavamo per iniziare un nuovo boom economico (come invece ci ? stato prospettato)
                  Quindi quando si dice che certe persone ci hanno "tradito" ? semplicemente la verit? perch? dicendoci che "stavamo una favola e che saremmo entrati nell'euro a testa alta vivendo un nuovo boom etc etc" sapevano benissimo che in realt? ci stavamo buttando in un lago di letame grande quanto un oceano
                  Nel caso specifico si parla di Ciampi, potr? anche aver fatto il suo lavoro bene per 30 anni o quelli che sono, essere pulito mai indagato etc etc ma ci ha tirato addosso una roba che ci ha messo ginocchio e a breve ci stender?. Se vogliamo fare un paragone molto estremo Mussolini ha fatto pu? o meno la stessa cosa , al ventennio fascista si deve moltissimo dell'attuale welfare (pensioni sanit? etc) strade bonifiche diritti per? ci ha portati in guerra ..... quindi dovremmo dire che ? stato bravo ?
                  Last edited by schwarz; 21-09-16, 09:32.

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                  • Font Size
                    #69
                    devo ricordarti l'istituzione di "mister prezzi" voluta dal "professore"?

                    quanto all'essere produttori, si, lo siamo, abbiamo pozzi di petrolio in mezzo mondo, compreso quello "caldo"...
                    e siamo tra i principali trasformatori d'europa.

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                      #70
                      ssssht... schwarz, il ventennio fascista ha trasformato un paese uscito da una guerra in una superpotenza mondiale.
                      la lira e' stata l'ultima moneta aurea al mondo, ovvero noi avevamo tanto oro quante erano le lire in circolazione.
                      oro che poi e' stato fatto sparire in parte con la "liberazione"... ma vabbe'.

                      l'economia italiana del ventennio era piu' forte della germania di oggi, tant'e' che da noi la crisi del 29 manco ci sfioro'.
                      era un'economia basata sul concreto pero', mentre il resto dell'occidente gia' si stava divertendo con la finanza, ecco perche' era molto piu' forte e stabile la nostra.

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                        #71
                        Originally posted by Larsen_EE View Post
                        devo ricordarti l'istituzione di "mister prezzi" voluta dal "professore"?

                        quanto all'essere produttori, si, lo siamo, abbiamo pozzi di petrolio in mezzo mondo, compreso quello "caldo"...
                        e siamo tra i principali trasformatori d'europa.
                        quei pozzi non sono nostri,abbiamo le concessioni.

                        un paese che si definisca produttore deve avere i giacimenti sul territorio nazionale.

                        ergo non siamo produttori ma solo trasformatori del petrolio che compriamo dai pozzi di cui abbiamo diritto di sfruttamento

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                          #72
                          Originally posted by schwarz View Post
                          Avrebbe potuto fare qualcosa ma nemmeno troppo, siamo partiti troppo svantaggiati rispetto all'europa "grossa" e le abbiamo prese alla grande.
                          Se avessimo avuto gente seria ai piani alti ci avrebbero detto esattamente a cosa si andava incontro nelle condizioni in cui eravamo , non ci avrebbero raccontato che tutto era bello e che stavamo per iniziare un nuovo boom economico (come invece ci ? stato prospettato)
                          Quindi quando si dice che certe persone ci hanno "tradito" ? semplicemente la verit? perch? dicendoci che "stavamo una favola e che saremmo entrati nell'euro a testa alta vivendo un nuovo boom etc etc" sapevano benissimo che in realt? ci stavamo buttando in un lago di letame grande quanto un oceano
                          Nel caso specifico si parla di Ciampi, potr? anche aver fatto il suo lavoro bene per 30 anni o quelli che sono, essere pulito mai indagato etc etc ma ci ha tirato addosso una roba che ci ha messo ginocchio e a breve ci stender?. Se vogliamo fare un paragone molto estremo Mussolini ha fatto pu? o meno la stessa cosa , al ventennio fascista si deve moltissimo dell'attuale welfare (pensioni sanit? etc) strade bonifiche diritti per? ci ha portati in guerra ..... quindi dovremmo dire che ? stato bravo ?
                          si ok tutto giusto,ma io non mi sento di dare la colpa di ci? ma di chi ha gestito l'affaire moneta unica

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                          • Font Size
                            #73
                            Originally posted by interceptor79 View Post
                            si ok tutto giusto,ma io non mi sento di dare la colpa di ci? ma di chi ha gestito l'affaire moneta unica
                            Se tu devi fare un investimento e vieni da me, io ti dico che andr? tutto bene che la societ? su cui si investe ? fortissima e bla bla bla (sapendo benissimo che in realt? i tuoi soldi sono gi? persi) e ti convinco a fare l'investimento e ovviamente li perdi tutti .... te la prendi con me o con la societ? che gi? faceva schifo?
                            Con l'euro ? stata fatta la stessa cosa secondo me, non ci dovevamo semplicemente entrare perch? non eravamo all'altezza di un simile passo (brutto a dirsi) e invece ci hanno convinto dipingendoci una prospettiva che di reale aveva bene poco sapendo benissimo quello che sarebbe successo

                            Se ti avessero detto fin da subito che :
                            - Per avere soldi lo stato doveva chiederli ad una banca privata e pagarci gli interessi
                            - I prezzi sarebbero praticamente raddoppiati perch? la nostra economia era indietro rispetto al resto d'europa
                            - Gli stipendi sarebbero rimasti invariati
                            - In caso di problemi ci saremmo comunque dovuti arrangiare (vedi immigrazione)
                            - Avremmo regalato soldi all'europa a fronte di niente
                            - Ci sarebbero stati altri migliaia di inutili burocrati da pagare per fa niente
                            - Ci avrebbero multato per ogni minima minchiata che non possiamo rispettare
                            - Avremmo dovuto buttare tonnellate di merci per rientrare in parametri senza senso e dover comprare le stessi merci buttate dall'estero ....
                            e se vuoi continuo ..... avresti detto si all'ingresso in europa?

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                              #74
                              Beh comunque sta piaga umana ormai non c'? pi? quindi non pu? pi? fare danni . Pertanto direi ceh possiamo svoltare pagina anche se ... non mi pare cambiare molto all'orizzonte

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                                #75
                                eh... no... questi quando se ne vanno si sono gia' assicurati di aver piazzato i propri rimpiazzi che portino avanti la loro "impresa".

                                sta merda europea e' figlia, diciamolo una volta per tutte, dell'utopia rossa dell'internazionale socialista.
                                ora che hanno raggiunto lo scopo, ma col cavolo che mollano la presa.

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