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Fascismo in Italia

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    #136
    ahh... ti sei reso conto che il brano di sturzo che avevi citato era "curiosamente" sensato eh?

    e cosi', zapp... via...

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      #137
      Buon 2 giugno larsen

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        #138
        per mettere una parola chiara..andiamo a vedere i grafici di bloomberg sul debito pil italiano dal 1900 ad oggi..e si scopre che nel fascismo era il 160% del pil....


        Da Benito a Beppe, tutte le bugie sul Debito – Wall & Street

        Quello che vedete qui sopra è un grafico del rapporto debito/pil in Italia dal 1900 a oggi. Lo ha pubblicato Bloomberg per ricordarci, ove mai ce ne fosse bisogno, che a fine 2012 l’Italia ha raggiunto un nuovo record con un rapporto al 127%, il più alto dai tempi di Benito Mussolini. Anzi, a essere precisi dal biennio 1924-1925 quando – tra elezioni e successiva legiferazione dittatoriale – il Duce conquistò il potere assoluto nel Paese. A quei tempi il debito/pil viaggiava attorno al 160 per cento. Ma erano altri tempi…

        Quello che però a Bloomberg interessa molto meno è il fatto che la curva del debito sia scesa a partire dal 1926 per riportarsi verso il 100% in un battibaleno. Che cosa successe? Il ministro delle Finanze, Conte Giuseppe Volpi di Misurata, su impulso del presidente del Consiglio Benito Mussolini, decise il consolidamento del debito pubblico: i titoli di Stato furono resi inconvertibili per 10 anni e furono sostituiti da obbligazioni trentennali al 5 per cento. Ecco svelato il trucco, che per i risparmiatori italiani si tradusse in una vera e propria «mazzata».


        Nel 1926, per quanto il mondo non fosse ancora «globalizzato», l’Italia compiendo la scelta della ristrutturazione del debito si precluse per molti anni l’accesso al mercato internazionale del debito. In pratica, i titoli italiani non avevano più mercato perché il nostro Paese era ritenuto inaffidabile.



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          #139
          mano, seriamente, non ti e' chiaro che, in una parentesi di fantapolitica, nessuno, dalla finanza internazionale alla pletora di rubastipendio nella pubblica amministrazione vorrebbe mai il ritorno di uno stato forte?

          l'autarchia e' nemica giurata della globalizzazione, i sindacati politicizzati sono nemici di uno stato che si sostituisce a loro, togliendogli ogni privilegio (e costringendo i sindacalisti/sindacalizzati a lavorare).

          e cmq, come riporti, il debito era al 160% prima del fascismo ovvero alla salita al potere, e infatti, come citi dopo, passo' in 2 anni al 100%

          che poi bloomberg... sul serio?
          e' come chiedere alla bce come sarebbe tornare alla lira roba tipo "sacrificio delle vergini + piaghe d'egitto"

          ara, non festeggio una truffa... non che la monarchia fosse migliore, ma era legittima e non frutto di brogli scandalosi, con buona pace di quelli che parlano di randelli e olio di ricino nei seggi elettorali...
          Last edited by Larsen_EE; 02-06-17, 11:16.

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            #140
            Quindi oggi lavori?

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              #141
              io sono alla mia solita postazione... non e' colpa mia se i clienti bolscevichi sono in festa...

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                #142
                Vabb?, ti metti avanti

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                  #143
                  Originally posted by Larsen_EE View Post
                  mano, seriamente, non ti e' chiaro che, in una parentesi di fantapolitica, nessuno, dalla finanza internazionale alla pletora di rubastipendio nella pubblica amministrazione vorrebbe mai il ritorno di uno stato forte?

                  l'autarchia e' nemica giurata della globalizzazione, i sindacati politicizzati sono nemici di uno stato che si sostituisce a loro, togliendogli ogni privilegio (e costringendo i sindacalisti/sindacalizzati a lavorare).

                  e cmq, come riporti, il debito era al 160% prima del fascismo ovvero alla salita al potere, e infatti, come citi dopo, passo' in 2 anni al 100%

                  che poi bloomberg... sul serio?
                  e' come chiedere alla bce come sarebbe tornare alla lira roba tipo "sacrificio delle vergini + piaghe d'egitto"

                  ara, non festeggio una truffa... non che la monarchia fosse migliore, ma era legittima e non frutto di brogli scandalosi, con buona pace di quelli che parlano di randelli e olio di ricino nei seggi elettorali...


                  visto che ti fidi dei siti stranieri...vai e leggi....

                  se metti in dubbio bloomberg o reuters..che ci posso fare...eh si ..è tutto un complotto....

                  e tu che citi?!? gianni e pinotto??!

                  ma da dove pensi che arrivino i dati su bloomberg..che è la primaria piattaforma informativa mondiale.....dalla luna?!? non da decine di centri ricerche ufficiali di vari paesi...visto che su bloomberg ci girano TUTTi e ripeto TUTTi i bonds mondiali?!?! dal togo allo zimbabewe fino agli u.s.a. passando dall italia?!?






                  SparkNotes: The Interwar Years (1919-1938): Italian Fascism during the Inter-War Years (1919-1938)
                  Fascist Italy
                  Watch this great introductory video that I created on GoAnimate if you haven’t watched it already! It is a brief explanation of Benito Mussolini and Fascism. GoAnimate.com: Benito Mussolini a…




                  visto che vi divertite tanto....dopo la fine della guerra c'è stata una svalutazione ..con la famosa battuta con i soldi che prima della guerra ci si comprava una villetta...adesso ci si compra una bicicletta....( ma sicuramente avete voi le fonti giuste....)

                  non è che prima del fascismo si stava bene....e finito il fascismo si stava meglio....e non si cresce in economia se non si vende qualcosa..all estero o nello stesso paese...

                  ma saltate sempre questo passaggio....

                  ma la domanda iniziale del 3 d...che ha fatto il fascismo....


                  per il discorso bce...torniamo alla lira..nemmeno avete memoria.. l ho gia postato anni fa...

                  cmq nemmeno sapete cosa è target 2.......e sinceramente .....mi e gia scesa la catena da tempo...

                  buona lettura...tra complotti...e stupidaggini varie....

                  Debito Target2, il record italiano non vuol dire che siamo tornati nel 2012 - ilSole24ORE


                  Debito Target2, il record italiano non vuol dire che siamo tornati nel 2012

                  scritto da Francesco Lenzi il 09 Settembre 2016
                  DRAGHI E GNOMI
                  La notizia che la Banca d’Italia ha raggiunto nel mese di agosto scorso il nuovo record del saldo debitorio verso l’Eurosistema TARGET2 ha provocato in alcuni siti e blog la consueta analisi di un imminente avvio di una nuova crisi dell’euro, di un sistema che spinto da queste forze centrifughe si avviava verso la propria dissoluzione, come nel 2012.

                  Abbiamo già parlato ormai numerose volte del sistema TARGET2, descrivendolo in sostanza come il sistema che permette alle banche centrali dei Paesi aderenti alla moneta unica di scambiarsi in tempo reale le risorse che occorrono per il funzionamento di ciascun sistema finanziario nazionale. Il saldo che ogni fine mese viene diffuso da ciascuna banca centrale nazionale, e ricavabile dal database della Bce è espressione della posizione debitoria o creditoria verso la Banca Centrale Europea di ciascuna Banca Centrale Nazionale.

                  Il dato appena diffuso rileva per la Banca d’Italia una posizione debitoria nei confronti dell’Eurosistema di circa 327 miliardi di euro, in aumento di 35 miliardi rispetto alla posizione debitoria di fine luglio. Il dato aggiorna nuovamente ed abbondantemente il record raggiunto all’apice della crisi dell’euro del 2012, che fu di circa 290 miliardi, prima che Mario Draghi annunciasse l’intenzione della Banca Centrale Europea di fare qualsiasi cosa fosse nel mandato per preservare l’esistenza della moneta unica. Il dato numerico crudo e semplice sembra quindi essere espressione di una rinnovata sfiducia nella tenuta della zona euro, di una nuova fuga di capitali dall’Italia (e dagli altri Paesi periferici) verso i Paesi Core, principalmente la Germania.

                  Così come avvenuto nel 2011-2012 sembrerebbe che i capitali, temendo la rottura della zona euro ed il ritorno alle valute nazionali, escano dai Paesi periferici che vedrebbero svalutarsi la loro nuova divisa, per approdare nei Paesi che invece rivaluterebbero la propria moneta. Se questa fosse però la lettura corretta, così come nel 2012, avremmo dovuto rilevare nella struttura dei tassi d’interesse una qualche forma di tensione. Sebbene i tassi d’interesse dei titoli pubblici siano sotto l’ombrello della BCE, una fuga di capitali di circa 160 miliardi di euro in 18 mesi avrebbe dovuto muovere i tassi di mercato a breve/medio termine. Invece tutto fermo. I tassi d’interesse praticati alla clientela privata, sia imprese che famiglie, sono in discesa da diversi trimestri rinnovando ogni mese i minimi storici.

                  La lettura corretta è in effetti diversa, ed è legata piuttosto a come il Quantitative Easing, avviato lo scorso anno dalla BCE, ha fornito nuova linfa per gli investimenti esteri dei soggetti residenti in Italia. Abbiamo infatti visto in un post del marzo scorso come l’espansione del bilancio della Banca d’Italia, successivo all’avvio del QE abbia segnato l’evoluzione del saldo verso l’eurosistema TARGET2. La liquidità creata in Italia infatti non è rimasta all’interno del nostro sistema finanziario trasformandosi in liquidità in eccesso, ma è defluita verso l’esterno dando impulso alla dinamica del saldo TARGET2.

                  Per comprendere chi muova questi capitali e verso quali strumenti affluiscano occorre dare uno sguardo al conto finanziario della bilancia dei pagamenti italiana. In particolare, nel grafico 1, tratto dall’ultimo bollettino economico di Banca d’Italia, si nota come dall’inizio del 2014, superata la fase acuta della crisi, gli investimenti di portafoglio (azioni, quote di fondi comuni e obbligazioni) all’estero dei soggetti residenti in Italia abbiano decisamente preso la direzione in uscita dal paese.

                  saldi t2

                  Grafico 1. Saldo TARGET2 e flussi cumulati della bilancia dei pagamenti.

                  Se nel 2011-2012, a causa della crisi in corso, delle tensioni presenti sul mercato domestico, numerosi soggetti italiani hanno dovuto rimpatriare capitali per far fronte alle proprie esigenze finanziarie (ed anche fronteggiare le difficoltà di ottenere nuovi finanziamenti), nel 2013 si è assistito a una sostanziale stabilizzazione di questi rimpatri. Dal 2014 la direzione si è invertita e gli investitori italiani hanno ripreso a far investimenti all’estero. Da gennaio 2014 a giugno 2016 il totale degli investimenti di portafoglio fatti all’estero dagli italiani ha raggiunto complessivamente i 265 miliardi di euro: 160 miliardi sono stati investiti in quote di fondi comuni stranieri, 10 miliardi in azioni estere e 95 miliardi in obbligazioni estere.

                  Però, mentre in tutto il 2014 ci sono stati afflussi di capitali esteri in Italia che hanno pressoché compensato i deflussi dei capitali degli italiani, e mantenuto perciò il saldo TARGET2 di fine anno sullo stesso livello di inizio anno, dal 2015 tali afflussi si sono arrestati ed è stato grazie alla nuova liquidità fornita dalla Banca d’Italia che gli Italiani hanno potuto continuare ad investire all’estero al ritmo dell’anno precedente: 98 miliardi di euro nel 2014, 112 miliardi nel 2015, 54 miliardi da inizio 2016 fino a giugno.

                  Può interessare il fatto che in questi due anni e mezzo, se non ci fossero stati i surplus di partite correnti e nuovi afflussi di capitali esteri in Italia, il saldo TARGET2 (che a fine 2013 era di circa 200 miliardi) avrebbe superato i 460 miliardi, battendo il record assoluto registrato dalla Banca Centrale di Spagna nell’agosto del 2012. Questi flussi di capitali che, come abbiamo visto, sono dovuti alle decisioni di investimento delle istituzioni italiane, stanno determinando due principali conseguenze, una di carattere interno ed una di carattere esterno.

                  La conseguenza di carattere interno è che la liquidità immessa dalla Banca d’Italia, non rimanendo all’interno del sistema italiano, non si è trasformata in liquidità in eccesso e non ha pertanto prodotto l’effetto di schiacciare i tassi a breve termine in Italia verso livelli prossimi al tasso -0,4%, che è il tasso di deposito presso la Banca Centrale. Le banche italiane infatti, non avendo riserve in eccesso, vedono remunerata la loro liquidità a tasso zero, ma non negativo. In questo modo tutta la struttura dei tassi in Italia, sebbene molto migliore rispetto a tre anni fa, è ancora più elevata rispetto ai Paesi che hanno liquidità in eccesso.

                  La conseguenza di carattere esterno, o meglio nei rapporti con l’estero, riguarda invece la voce dei redditi primari del conto di partite correnti. L’Italia, essendo un Paese debitore nei confronti dell’estero, dovrebbe, in linea teorica, avere un saldo passivo su tale voce. Se infatti ci sono più debiti che crediti verso l’estero ed i tassi al quale debiti e crediti sono remunerati sono gli stessi, allora è chiaro che i redditi pagati all’estero saranno superiori a quelli riscossi. Questo però avviene se i tassi sono gli stessi. La realtà può essere però un po’ differente, ed il fatto che i tassi medi di finanziamento delle istituzioni italiane siano scesi così tanto negli ultimi tre anni (con la Banca d’Italia che ha accesso ad una linea di credito illimitata, attualmente a tasso zero, presso l’Eurosistema TARGET2) ha permesso di abbassare decisamente i rendimenti pagati sui debiti esteri.

                  E così, con redditi da capitale più bassi pagati all’estero e maggiori redditi riscossi dall’estero (derivanti dall’aumento della quantità di investimenti esteri) è stato possibile nell’anno solare chiuso nel giugno scorso ricavare un saldo attivo nella voce redditi primari. Cosa che non avveniva dal 2006, prima che la cosiddetta crisi dei sub-prime USA facesse completamente sballare il conto dei redditi primari dell’Italia a causa della frammentazione del mercato bancario internazionale e l’esplosione del premio al rischio per finanziamenti cross-border.

                  La frammentazione del mercato interbancario intra-eurozona, che aveva inciso pesantemente in termini di tassi di finanziamento del nostro sistema bancario, sembra così essere ormai alle spalle. Nonostante siano usciti dal sistema finanziario italiano 111 miliardi di euro nell’ultimo anno, i tassi d’interesse hanno continuato la loro costante discesa. È quindi comprensibile perché, anche nel consueto discorso del primo giovedì del mese, il numero uno della Banca Centrale Europea abbia sottolineato come gli attuali saldi TARGET2 non siano segno di frammentazione del mercato interbancario.

                  Però, se si vuol esser precisi, occorre far presente che la frammentazione che si era manifestata nel 2012, non potendo esser risolta con le operazioni LTRO (operazioni di rifinanziamento a tre anni), è stata semplicemente affogata di liquidità dalla BCE. Le banche che non potevano finanziarsi all’estero non hanno più bisogno del mercato interbancario, avendo a disposizione ogni mese (se in condizioni di solvibilit&#224 nuova liquidità da utilizzare. L’attuale dinamica dei saldi TARGET2 invece di riflettere il timore di rottura della zona euro, riflette piuttosto le diverse decisioni di investimento degli operatori dei vari Paesi. E gli operatori italiani, stante la ripresa ancora alla porta ed i tassi estremamente bassi sui titoli a reddito fisso, preferiscono andare alla ricerca di rendimenti più interessanti all’estero. La liquidità per fare ciò, se non la trovano sul mercato internazionale, gli viene semplicemente fornita dalla Banca d’Italia.

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                    #144
                    Originally posted by Larsen_EE View Post
                    io sono alla mia solita postazione... non e' colpa mia se i clienti bolscevichi sono in festa...
                    maledetta teppaglia rossa sempre a oziare per le piazze

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                      #145
                      son sempre pronti ad andare in piazza con una scusa qualsiasi se poi gli parli lavorare, fuggi fuggi generale

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                        #146
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                          #147
                          Originally posted by Carapintadas View Post
                          [IMG][/IMG]
                          Inno a San Manganello

                          O tu santo Manganello,
                          tu patrono saggio e austero,
                          pi? che bomba e che coltello
                          coi nemici sei severo;
                          di nodosa quercia figlio,
                          ver miracolo opri ognor
                          se nell?ora del periglio
                          batti i vili e gli impostor.

                          Manganello, Manganello,
                          che rischiari ogni cervello,
                          sempre tu, sarai sol quello
                          che il Fascista adorer?.

                          Stretto in fascio con l?accetta,
                          sei l?emblema di giustizia,
                          porti il senno e mai vendetta
                          dove impera la nequizia;
                          se la falce ed il martello
                          simbol sono d?odio fiero,
                          tu proteggi ogni fratello
                          dal vigliacco e dal negrier.

                          Manganello, Manganello,
                          che rischiari ogni cervello,
                          sarai tu sempre il suggello
                          che punisce la vilt?.

                          Tu dal Brennero al Suello,
                          dal Quarnaro al Ticino,
                          taumaturgo Manganello
                          pi? di Dante sei divino;
                          il tuo rude, chiaro idioma
                          dell?italico sentire
                          a una bestia anche da soma
                          la ragione fa capir.

                          Manganello, Manganello,
                          che rischiari ogni cervello,
                          mai la falce e il martello
                          su di te trionfer?.

                          Dov?? nato Garibaldi,
                          dove ? morto Corridoni,
                          disertori n? ribaldi
                          non saranno mai padroni;
                          cinquecentomila morti
                          ben c?impongono il dovere,
                          di non tollerare i torti
                          che alla Patria fa uno stranier.

                          Manganello, Manganello,
                          che rischiari ogni cervello,
                          ogni eroe da suo avello
                          l?opra tua benedir?.

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                            #148
                            cmq, tanto per dire chi e' che fomenta l'odio...
                            leggo in giro, ma non posso confermare, che presidenti di repubblica e camera non hanno salutato la folgore oggi alla parata, con smorfie di fastidio, quasi di disgusto, per uno dei reparti piu' decorati e rispettati del nostro esercito.

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                              #149
                              Originally posted by Larsen_EE View Post
                              cmq, tanto per dire chi e' che fomenta l'odio...
                              leggo in giro, ma non posso confermare, che presidenti di repubblica e camera non hanno salutato la folgore oggi alla parata, con smorfie di fastidio, quasi di disgusto, per uno dei reparti piu' decorati e rispettati del nostro esercito.
                              potrei capire il mattarellum..ma la boldrvakka se sapesse il servizietto che le garantirebbero..sarebbe sull'attenti a..

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                                #150
                                ah ma tanto e' solo una di quelle mezze bufale mi sa... anche se le foto con l'aria disgustata della boldrini ci sono...

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