Pu? il "vil denaro" ricomprare un affetto e ripulire l'immagine di una citt? vilipesa ormai in tutto il mondo? Ai lettori l'ardua sentenza perch? quello accaduto a Castel Volturno oramai ha fatto il giro della Rete. Al medico francese Etienne Godard ? stata rubata la bici usata per fare il giro del pianeta. Adesso ? partita la colletta per ricomprare la bici rubata e per lavare la macchia su Castel Volturno. I soldi ci sono ma la bici non sar? mai quella del giro del mondo. La cittadina cerca di rilanciare e per cancellare il furto non accaduto ad Hong Kong o in Indonesia pensa di intitolare un premio filantropico a Etienne Gordard.
Le parole del medico-ciclista - "Gli italiani hanno un cuore grande e queste offerte mi danno una grande forza" afferma Etienne Godard al Corriere della Sera mentre spiega le circostanze in cui gli ? stata sottratta la bici: "Mi avevano regalato delle mozzarelle, e non volevo portarle al sole, in spiaggia, per non rovinarle. Perci? ho lasciato la bicicletta un po' all'ombra. Il proprietario ci aveva detto che il posto era chiuso, quindi sicuro. E poi era una bellissima giornata, ci siamo fermati a mangiare un panino e a chiacchierare con persone simpatiche, non mi sembrava affatto una situazione di pericolo. Tanto pi? che venivamo da 15mila chilometri in Paesi stranieri, ormai eravamo in Europa, ci sembrava di poterci finalmente rilassare, dopo tanto tempo ci sentivamo di nuovo a casa".
Quello che sta pi? a cuore ad Etienne non ? tanto il valore economico della bici o degli oggetti, compresi fotocamera, smartphone e materiali da campeggio: "Se potessero restituirmi almeno le cose che avevano un valore affettivo come i video girati in viaggio, gliene sarei grato".
da tgcom24
Le parole del medico-ciclista - "Gli italiani hanno un cuore grande e queste offerte mi danno una grande forza" afferma Etienne Godard al Corriere della Sera mentre spiega le circostanze in cui gli ? stata sottratta la bici: "Mi avevano regalato delle mozzarelle, e non volevo portarle al sole, in spiaggia, per non rovinarle. Perci? ho lasciato la bicicletta un po' all'ombra. Il proprietario ci aveva detto che il posto era chiuso, quindi sicuro. E poi era una bellissima giornata, ci siamo fermati a mangiare un panino e a chiacchierare con persone simpatiche, non mi sembrava affatto una situazione di pericolo. Tanto pi? che venivamo da 15mila chilometri in Paesi stranieri, ormai eravamo in Europa, ci sembrava di poterci finalmente rilassare, dopo tanto tempo ci sentivamo di nuovo a casa".
Quello che sta pi? a cuore ad Etienne non ? tanto il valore economico della bici o degli oggetti, compresi fotocamera, smartphone e materiali da campeggio: "Se potessero restituirmi almeno le cose che avevano un valore affettivo come i video girati in viaggio, gliene sarei grato".
da tgcom24
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