Un giorno, appena ti svegli, ti passa per il cervello un pensiero, di quelli fulminei, di quelli irragionevoli, di quelli pazzi... VOGLIO LA MOTO! E allora cominci a pensarci su, perdi delle nottate di sonno da quanto la desideri, immagini le pieghe, immagini le sensazioni, immagini tutto quello che solo un desiderio cos? grande ti fa immaginare...
Poi ne vedi una che fa al caso tuo, e la compri, cos?, di nascosto, andando contro all'ira dei tuoi genitori. Non la sai neppure guidare, ma cominci, pian pianino, in fondo ? un 125, si presta per imparare a guidarla, ti ci fai le ossa, tutti i sabati e tutte le domeniche via, avanti e indietro...
Finch? viene il giorno che dici, non mi basta pi?, ne voglio una pi? potente... L'hai sempre sognata, l'hai sempre desiderata, la sua estetica ti ha sempre fatto impazzire, la cerchi, nuova costa troppo, ne trovi una usata, quasi nuova, e la prendi al volo, ma sempre di nascosto, i tuoi genitori lo devono sapere ad acquisto fatto, altrimenti non se ne fa niente...
E via, sempre di pi? su e gi? per i monti, ormai la guida ? abbastanza sicura, hai un po' pi? di potenza, essendo un 250, provi anche ad andare in pista, ti trovi bene, ormai guidi con una certa sicurezza, non si contano i chilometri che macini ogni week-end su e gi? per le colline emiliane...
Poi arriva il grande passo, il 600. Fai un grande sacrificio, perch? il 250 ti ha dato molte soddisfazioni, e non te ne vuoi liberare, cos? la parcheggi in garage, e le affianchi quell'altra, il 600, la moto affidabile, la moto che ti permette il grande salto, ti permette viaggi pi? lunghi e pi? sicuri, sempre di nascosto ovviamente dai tuoi genitori... Quando arriva senti subito la differenza, caspita, ? pi? pesante, un sacco pi? pesante, ? un quattro tempi, non capisci mai in che marcia sei, fai fatica a prenderci su la mano...
Pian pianino la pratica aumenta la tua sicurezza, i chilometri che macini sono sempre di pi?, ormai ce l'hai in pugno, e sei felice, perch? senti di avere il mondo in pugno...
Finch? arriva il giorno che le tue certezze si frantumano come un vetro, che il mondo ti cade addosso, che l'universo si sbriciola ai tuoi piedi, e della tua vita non rimane niente, se non le tue due moto, chiuse nel garage...
Hai voglia di mollare, di vendere tutto, ma una vocina dentro ti dice "aspetta, non darle via, sono l'unica cosa che ti rimane"...
Segui la vocina, ci rimonti sopra, ti rendi conto che non riesci pi? ad avere la sicurezza, la capacit? che avevi prima, e che non l'avrai mai pi?, ma continui, fai quello che riesci, e pian pianino la voglia ritorna, il tempo lenisce, la vita si raccapezza su e continua a scorrere.
Ma ti accorgi che non ? pi? come prima e non lo sar? mai pi?.
Una volta non vedevi l'ora che venisse sabato per infilarti la tuta e volare sui monti, sprezzante del pericolo, dei velox, delle pattuglie, della tua vita. Una certa dose di sicurezza, un certo margine te lo sei sempre tenuto, visto che sei qui a raccontarla, ma di boiate ne hai fatte tante, e lo sai perfettamente.
Una volta la moto erano le pieghe, il ginocchio in terra, il gusto che dava sverniciare qualcuno che magari aveva la moto pi? potente di te e faceva il ganzo, e il sentirti ammirata in mezzo ad un popolo quasi escusivamente composto da maschietti. Una volta l'andare in moto era questo.
Adesso apri il portone del garage, e le guardi. Ce ne sono quattro, dentro. Una ? del tuo ragazzo, la tiene nel tuo garage per comodit?. Poi c'? la piccolina, la minimoto, con la quale ti diverti nelle minipiste in tutta sicurezza e con poca spesa. Poi c'? il 250, dalla quale non ti staccherai mai. Poi c'? il 600, con la quale non hai mai instaurato quel feeling necessario, forse per via di quello che ? successo. Apri il portone, le guardi, e poi lo richiudi.
Prendi il giornale, leggi le notizie, guardi le foto, e la voglia ti passa. Tutti quei ragazzi morti, puntualmente due o tre ogni fine settimana... Tutto l'incattivimento che c'? nei confronti dei motociclisti, tutti i velox, i telelaser, le pattuglie che aspettano solo di fermarti anche se non hai fatto niente, anche se hai la moto completamente in regola, non aspettano altro... Se ti infili la tuta e prendi la strada che hai sempre fatto, vuol proprio dire che hai voglia di sputare contro la tua patente e i tuoi soldi...
E poi, tutti quei ragazzi che non ci sono pi?...
Le moto sono ferme in garage. La tiri fuori perch? decidi di fare una puntata al mare... Spendi un patrimonio in gomme, e poi le consumi miseramente in autostrada... Ma dici, chi se ne frega? La vita vale ben altro.
Non sei pi? una motociclista come lo eri una volta, non vai pi? col ginocchio in terra, la strada ti fa paura, ti fanno paura le macchine, non osi pi?, non rischi pi?, e te ne dispiace, perch? sai che hai perso qualcosa di unico, qualcosa che ti dava emozioni uniche, e che forse non proverai mai pi?.
Sei una motociclista nuova, consapevole dei rischi, consapevole che la vita ? una sola, che i soldi sono duri da guadagnare, e che in un attimo un giorno di festa si pu? tramutare in un giorno schifoso. E allora invece che infilarti la tuta ti infili uno zainetto, ti metti sulla strada per il mare, con calma, seguita dal tuo ragazzo, e ti vai a fare un week-end in riviera, in spiaggia, in relax...
Non sei pi? una motociclista come lo eri una volta, e un gran rimpianto alberga comunque dentro il tuo cuore... Ma, di nascosto, un fugace pensiero s'insinua maligno... Il 250 ? comunque pronto, l? in garage... Pronto per una puntata in pista... Solo in pista...
Poi ne vedi una che fa al caso tuo, e la compri, cos?, di nascosto, andando contro all'ira dei tuoi genitori. Non la sai neppure guidare, ma cominci, pian pianino, in fondo ? un 125, si presta per imparare a guidarla, ti ci fai le ossa, tutti i sabati e tutte le domeniche via, avanti e indietro...
Finch? viene il giorno che dici, non mi basta pi?, ne voglio una pi? potente... L'hai sempre sognata, l'hai sempre desiderata, la sua estetica ti ha sempre fatto impazzire, la cerchi, nuova costa troppo, ne trovi una usata, quasi nuova, e la prendi al volo, ma sempre di nascosto, i tuoi genitori lo devono sapere ad acquisto fatto, altrimenti non se ne fa niente...
E via, sempre di pi? su e gi? per i monti, ormai la guida ? abbastanza sicura, hai un po' pi? di potenza, essendo un 250, provi anche ad andare in pista, ti trovi bene, ormai guidi con una certa sicurezza, non si contano i chilometri che macini ogni week-end su e gi? per le colline emiliane...
Poi arriva il grande passo, il 600. Fai un grande sacrificio, perch? il 250 ti ha dato molte soddisfazioni, e non te ne vuoi liberare, cos? la parcheggi in garage, e le affianchi quell'altra, il 600, la moto affidabile, la moto che ti permette il grande salto, ti permette viaggi pi? lunghi e pi? sicuri, sempre di nascosto ovviamente dai tuoi genitori... Quando arriva senti subito la differenza, caspita, ? pi? pesante, un sacco pi? pesante, ? un quattro tempi, non capisci mai in che marcia sei, fai fatica a prenderci su la mano...
Pian pianino la pratica aumenta la tua sicurezza, i chilometri che macini sono sempre di pi?, ormai ce l'hai in pugno, e sei felice, perch? senti di avere il mondo in pugno...
Finch? arriva il giorno che le tue certezze si frantumano come un vetro, che il mondo ti cade addosso, che l'universo si sbriciola ai tuoi piedi, e della tua vita non rimane niente, se non le tue due moto, chiuse nel garage...
Hai voglia di mollare, di vendere tutto, ma una vocina dentro ti dice "aspetta, non darle via, sono l'unica cosa che ti rimane"...
Segui la vocina, ci rimonti sopra, ti rendi conto che non riesci pi? ad avere la sicurezza, la capacit? che avevi prima, e che non l'avrai mai pi?, ma continui, fai quello che riesci, e pian pianino la voglia ritorna, il tempo lenisce, la vita si raccapezza su e continua a scorrere.
Ma ti accorgi che non ? pi? come prima e non lo sar? mai pi?.
Una volta non vedevi l'ora che venisse sabato per infilarti la tuta e volare sui monti, sprezzante del pericolo, dei velox, delle pattuglie, della tua vita. Una certa dose di sicurezza, un certo margine te lo sei sempre tenuto, visto che sei qui a raccontarla, ma di boiate ne hai fatte tante, e lo sai perfettamente.
Una volta la moto erano le pieghe, il ginocchio in terra, il gusto che dava sverniciare qualcuno che magari aveva la moto pi? potente di te e faceva il ganzo, e il sentirti ammirata in mezzo ad un popolo quasi escusivamente composto da maschietti. Una volta l'andare in moto era questo.
Adesso apri il portone del garage, e le guardi. Ce ne sono quattro, dentro. Una ? del tuo ragazzo, la tiene nel tuo garage per comodit?. Poi c'? la piccolina, la minimoto, con la quale ti diverti nelle minipiste in tutta sicurezza e con poca spesa. Poi c'? il 250, dalla quale non ti staccherai mai. Poi c'? il 600, con la quale non hai mai instaurato quel feeling necessario, forse per via di quello che ? successo. Apri il portone, le guardi, e poi lo richiudi.
Prendi il giornale, leggi le notizie, guardi le foto, e la voglia ti passa. Tutti quei ragazzi morti, puntualmente due o tre ogni fine settimana... Tutto l'incattivimento che c'? nei confronti dei motociclisti, tutti i velox, i telelaser, le pattuglie che aspettano solo di fermarti anche se non hai fatto niente, anche se hai la moto completamente in regola, non aspettano altro... Se ti infili la tuta e prendi la strada che hai sempre fatto, vuol proprio dire che hai voglia di sputare contro la tua patente e i tuoi soldi...
E poi, tutti quei ragazzi che non ci sono pi?...
Le moto sono ferme in garage. La tiri fuori perch? decidi di fare una puntata al mare... Spendi un patrimonio in gomme, e poi le consumi miseramente in autostrada... Ma dici, chi se ne frega? La vita vale ben altro.
Non sei pi? una motociclista come lo eri una volta, non vai pi? col ginocchio in terra, la strada ti fa paura, ti fanno paura le macchine, non osi pi?, non rischi pi?, e te ne dispiace, perch? sai che hai perso qualcosa di unico, qualcosa che ti dava emozioni uniche, e che forse non proverai mai pi?.
Sei una motociclista nuova, consapevole dei rischi, consapevole che la vita ? una sola, che i soldi sono duri da guadagnare, e che in un attimo un giorno di festa si pu? tramutare in un giorno schifoso. E allora invece che infilarti la tuta ti infili uno zainetto, ti metti sulla strada per il mare, con calma, seguita dal tuo ragazzo, e ti vai a fare un week-end in riviera, in spiaggia, in relax...
Non sei pi? una motociclista come lo eri una volta, e un gran rimpianto alberga comunque dentro il tuo cuore... Ma, di nascosto, un fugace pensiero s'insinua maligno... Il 250 ? comunque pronto, l? in garage... Pronto per una puntata in pista... Solo in pista...

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