


se non si vendono + auto e moto.. basta obbligare la gente a comprarle..
Stop Euro zero: polemiche e defezioni
La Toscana doveva essere la prima regione a fermare definitivamente i mezzi più inquinanti in 23 città, invece alla fine Firenze è rimasta l’unica ad attuare il blocco totale. Problemi anche a Roma
di Riccardo Matesic
A Firenze è un putiferio. Il blocco totale e definitivo degli Euro zero si è trasformato in una pioggia di polemiche per il capoluogo toscano, che è stato inaspettatamente lasciato solo dagli altri comuni, che hanno rifiutato di applicare l’accordo.
Allo stato attuale, il blocco è in vigore a Firenze, Bagno a Ripoli, Cascina, Lastra a Signa, Santa Croce, Scandicci e Sesto Fiorentino. Hanno aderito parzialmente Prato e Pistoia dove il blocco è in vigore per tre giorni a settimana e Arezzo, Siena, Viareggio, Poggibonsi, Capannoni e Poggio a Caiano dove, invece, lo stop vale per due giorni a settimana.
Del tutto fuori dall’accordo Livorno, Lucca, Pisa, Grosseto (ma sembra che aderirà a breve), Calenzano, Campi Bisenzio, Signa, Montecatini, Pontedera. Ma quel che è peggio sono le polemiche. Il presidente del Consiglio Provinciale di Pistoia, Marco Giunti, ha scritto una lettera aperta al vice presidente della Provincia, nonché assessore all’Ambiente, Giovanni Romiti, chiedendo una serie di spiegazioni importanti.
“È vero –chiede Giunti- che la circolazione di tutte le auto inciderebbe solo per il 4% nella formazione del particolato, mentre il 47% verrebbe dagli impianti di riscaldamento, il 39% dai diesel commerciali e il 10% dai diesel pesanti?". Continua il presidente: "E' vero inoltre che per la loro scarsa entità numerica le auto non catalizzate produrrebbero solo lo 0,4% del particolato?”
E, infine, "E' vero che le auto a benzina, anche le più vecchie, emettono PM10 in misura molto inferiore alle diesel euro 1, 2 o 3?".
E porta anche dei numeri, l’amministratore pistoiese: 23 milligrammi/Km contro i 48 di un diesel Euro3. Se questi dati rispondessero al vero, chiede Giunti, “non sarebbe il caso di riconsiderare i provvedimenti adottati e in itinere?”.
Intanto a Firenze sono partite le raccolte di firme per indire un referendum abrogativo, mentre la Giunta si è limitata ad allargare le deroghe per i prossimi sei mesi, non comprendendovi comunque i ciclomotori 2T Euro 0, che, dunque, sono già fermi nel capoluogo toscano.
Stop Euro zero: polemiche e defezioni
Si scalda anche Roma
A Roma è già in vigore una delibera (la n° 7 del 21/1/2004) che, a partire dal 1° gennaio 2007, nelle giornate di allarme PM10 e Benzene prescrive il blocco totale all’interno dell’anello ferroviario di tutti gli Euro 0, anche le moto 4T. In pratica, non si può più girare in città.
Un provvedimento stupido e demagogico, perché tutti gli studi dimostrano come il contributo dei ciclomotori 2T Euro 0 al particolato sia veramente residuale. Lo ha ammesso lo stesso Comune di Milano, in un recente studio rilanciato dall’ANCMA in un convegno.
Contro gli annunciati futuri blocchi di Roma, il Coordinamento Motociclisti è tornato a manifestare nella Capitale il 6 gennaio, con la tradizionale “Befana del Sindaco”, alla quale hanno partecipato circa 150 moto.
E in piazza stavolta sono venuti diversi politici, fra i quali l’Assessore capitolino alla mobilità, Mauro Calamante, il quale ha riconosciuto come la delibera sia eccessivamente penalizzante, soprattutto nei confronti dei motocicli Euro0 con motore 4T, e si è impegnato a rivederla in tempi rapidi. Rapidissimi, aggiungiamo noi, visto che la Giunta attuale sarà in carica ancora per poco tempo, poi ci saranno le elezioni.
Così abbiamo fatto direttamente notare allo staff tecnico dell’assessore come la delibera sia contraddittoria. Se infatti, in occasione di allarme smog, per la prima giornata di interventi stabilisce il divieto di circolazione per moto e motorini Euro 0 all’interno dell’anello ferroviario, a partire dal terzo giorno di allarme, fra le deroghe prevede la libera circolazione di moto e motorini 4T Euro 0 nella ZTL, un’area più ristretta e interna!
Siamo ancora in attesa di risposta.
Nel frattempo, sempre a Roma, partono i giovedì a targhe alterne, che prevedono il blocco di tutti gli Euro0 (moto e motorini) nella ZTL, dalle 15 alle 21. E presto verranno comunicate le date di tre domeniche di blocco totale del traffico.