In Israele, il Green Pass verrà revocato a tutti coloro che non hanno fatto la terza dose del vaccino a distanza di cinque o sei mesi dalla seconda. Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, le nuove linee guida del governo vieteranno a circa un milione di cittadini di entrare nei luoghi al chiuso, come ristoranti e musei, e partecipare a eventi pubblici per cui è obbligatorio presentare la certificazione verde.
"Non è un premio o una punizione", ha detto ad Haaretz il direttore del dipartimentodi salute pubblica Nadav Davidovitch, ma una misura di salute pubblica basata sui dati epidemioligici del Paese: il 75% dei pazienti ricoverati in ospedale con gravi condizioni non è vaccinato, il 19% non ha ricevuto la terza dose e solo il 6% ha ricevuto il richiamo.
È stato il primo Paese a rendere disponibile per tutti la terza dose Pfizer/BioNtech. I risultati incoraggianti, arrivati con le prime somministrazione agli over 60 iniziate due mesi fa, avevano già spinto Israele ad allargare le fasce d'età prima agli over 40 e poi, a inizio settembre, ai cittadini dai 12 anni in su. E adesso, con le nuove linee guida, fa di nuovo da apripista nel ridefinire le regole del Green Pass. Tutti i codici precedentemente emessi sono scaduti ieri e un nuovo codice Qr verrà emesso per tutti coloro che saranno considerati idonei: chi ha ricevuto la terza dose o chi ha fatto la seconda negli ultimi sei mesi.
Oggi intanto è stata approvata dall'Agenzia europea del farmaco (Ema) la terza dose per persone con sistema immunitario gravemente indebolito, dopo 28 giorni dalla seconda dose, e per gli over 18 dopo sei mesi.
notizia da:Repubblica.it
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