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Il no vacse duro e puro in intensiva.

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    #1

    Il no vacse duro e puro in intensiva.

    Ci perdiamo un assiduo frequentatore delle trasmissioni radiofoniche no vacse....che peccato,chiaramente non lo stanno curando con le terapie corrette e intubarlo è solo un trucco ,per poi poterlo sopprimere con varie medicine,cosi il complotto e completo.

    Altri martiri no vacse lo seguiranno,un punto di riferimento.


    La Zanzara, Mauro da Mantova ricoverato per Covid: «È intubato e non risponde alle cure»

    Il carrozziere Maurizio Buratti è no vax duro e puro. È assiduo frequentatore del programma di Radio 24: le sue condizioni sono disperate. Cruciani: sta malissimo

    di Davide Orsatoshadow



    Maurizio Buratti
    Dal «blitz» al supermercato con 38 di febbre, impresa di cui si era vantato in diretta, al ricovero in terapia subintensiva con il saturimetro che segnava, nel momento più critico, valori inferiori al 60%. Tra i ricoverati all’ospedale di Borgo Trento c’è anche Maurizio Buratti, carrozziere di Curtatone, in provincia di Mantova. Le condizioni dell’uomo sono ulteriormente peggiorate: è stato intubato ma non risponde alle cure.

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    «Interventisti seriali»


    Gli ascoltatori del programma radiofonico «La Zanzara», in onda su Radio 24, lo conoscono semplicemente come «Mauro da Mantova», uno dei tanti «interventisti seriali» che popolano la trasmissione. E proprio in diretta sulla radio di Confindustria, meno di una settimana fa, «Mauro» aveva dichiarato, in tutta tranquillità e con ostentato orgoglio di «aver fatto l’untore» in un ipermercato poco fuori dal capoluogo lombardo, girando tra le corsie nonostante la febbre a 38. Mentre era al telefono sembrava scoppiare di salute, ma il miglioramento era solo temporaneo. Nel fine settimana la febbre è tornata a salire e, questa volta, anche il respiro è diventato via via più faticoso. Di andare a fare la spesa, questa volta, non se ne parlava nemmeno. Buratti è stato convinto proprio dalla «community» formata da alcuni ascoltatori, con cui si era confidato privatamente in alcuni gruppi Whatsapp e Telegram, a recarsi in ospedale, dove, date le condizioni, è stato immediatamente ricoverato.




    La conferma di Cruciani in diretta


    A darne la conferma definitiva, il conduttore della trasmissione, Giuseppe Cruciani, che ha aperto così il programma: «Si trova in ospedale a Verona – ha detto – ho avuto modo di sentirlo nei giorni scorsi e si capiva dalla voce che stava malissimo». Convincere Buratti a farsi vedere dai medici non è stata un’operazione semplice: per fargli cambiare idea è intervenuto, tra gli altri, anche lo stesso Cruciani, contattato sempre dagli ascoltatori «fan» del carrozziere mantovano.


    Il blitz con la febbre in un supermercato milanese


    No vax duro e puro, aveva preso parte alle manifestazioni, ripetendo lo slogan – anche in alcuni interventi alla radio – «la gente come noi non molla mai». E pazienza se recandosi in un luogo pubblico con sintomi, avrebbe potuto rischiare una multa salata (e anche una denuncia), a spingerlo a fare questo gesto «di protesta» è stato il desiderio – lo ha dichiarato sempre in radio – «di difendere la Costituzione». Alla fine, però, il carrozziere ha dovuto cedere alla durezza della realtà: «Mi hanno diagnosticato la polmonite bilaterale – racconta con la voce affaticata in un messaggio registrato e inviato sempre alla Zanzara – pare sia Covid». In tutta questa vicenda resta solo un piccolo punto da chiarire: come mai il paziente è stato preso in carico dall’ospedale veronese? Anche qui la risposta è arrivata in trasmissione: è stato lo stesso Buratti a presentarsi a Borgo Trento: «A Mantova non mi fido… lì ci sono i comunisti».


    L’aggiornamento


    Nella giornata di mercoledì, sempre durante la trasmissione radiofonica «La Zanzara», Cruciani ha aggiornato gli ascoltatori sulle condizioni di Buratti: «Purtroppo le notizie che arrivano da Verona non sono positive. È intubato da un paio di giorni per Covid e pare che non risponda alle cure. I medici dicono che la situazione è molto grave e che non reagisce alla terapia». Diversi personaggio dello spettacolo e anche David Parenzo, suo antagonista durante la trasmissione, hanno voluto portargli la loro vicinanza urlando all’unisono: «Mauro non mollare»

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    #2
    Nooo povero Mauro.. Purtroppo dovrebbe avere anche diverse altre patologie.. Speriamo se la cavi.

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      #3
      Questo qua é uno che non ha voluto farsi ricoverare a mantova perché "pieno di comunisti" e si vantava di essere andato al supermercato con 39 di febbre a fare l'untore.

      Se esce dall'ospedale orizzontale insieme a qualche manichino che millantava é il classico esempio di karma, giustizia divina o finale a lieto fine, scegliete voi.
      ​​​​​

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        #4
        Originally posted by LucaDB6 View Post
        Nooo povero Mauro.. Purtroppo dovrebbe avere anche diverse altre patologie.. Speriamo se la cavi.
        Avrà rotto anche lui qualche casco per l ossigeno,giustamente ha contribuito a comprarli con le sue tasse ,il problema non si pone.




        A volte hai paura, per la tua stessa incolumità. Perché un no vax che protesta, ti offende e minaccia di metterti le mani addosso, ti mette in discussione nel tuo lavoro, ti fa entrare l’angoscia solo per infilare un ago. Non sei più sicura di quel che fai». Dopo la denuncia del dottor Vittorio Pavoni, primario della terapia intensiva Covid dell’ospedale fiorentino di Ponte a Niccheri, sulla difficile convivenza con i pazienti no vax più convinti, ora nello stesso ospedale, ci sono sanitari che raccontano di non aver solo ricevuto proteste, ma anche minacce e intimidazioni, fino ad aver assistito ad atti di violenza. Come un’infermiera di pronto soccorso.

        Minacce? Che tipo di minacce le sono arrivate dai no vax?



        «Ti mettono le mani addosso, è la peggiore. Quando ti avvicini con una siringa e ti senti dire una cosa del genere, la mano ti trema, non sei più capace di fare il tuo lavoro».

        Sono cose che succedono spesso?

        «Non sono casi isolati, ed è molto frequente sentirsi insultata, sentirsi dire che ci dobbiamo vergognare, che siamo parte di un sistema corrotto. Ed è frequente trovarsi di fronte a pazienti che non vogliono essere curati, ma che sono in chiara ipossia (carenza di ossigeno, ndr) e quindi non hanno la lucidità sufficiente per decidere per sé stessi. Così noi dobbiamo provare a curarli e succede anche che esploda la follia violenta».

        A cosa si riferisce?

        «Personalmente mi è successo una sola volta. Con un paziente che ha spaccato due caschi per l’ossigeno. Aveva 65 anni, no vax, positivo al coronavirus. Contro la sua volontà, viene portato in pronto soccorso dall’Usca (l’unità medica mobile a domicilio, ndr) perché ha difficoltà a respirare. Ma ci offende, ci insulta, nega di avere il Covid, finché non diventa violaceo, e allora accetta il casco. Quando comincia a respirare meglio, se lo toglie spaccandolo. Davanti a noi sanitari spaventati. Il bello è che è diventato blu una seconda volta, gli abbiamo messo un altro casco e, quando è stato meglio, ha spaccato anche quello».

        Poi cosa avete fatto?

        «Abbiamo dovuto ricoverarlo nel reparto Covid, dove ho saputo che ha continuato a fare la guerra per non essere curato».

        Com’è finita?

        «È morto

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          #5
          Originally posted by Chronic View Post
          Questo qua é uno che non ha voluto farsi ricoverare a mantova perché "pieno di comunisti" e si vantava di essere andato al supermercato con 39 di febbre a fare l'untore.

          Se esce dall'ospedale orizzontale insieme a qualche manichino che millantava é il classico esempio di karma, giustizia divina o finale a lieto fine, scegliete voi.
          ​​​​​
          Che bella testa di cazzo..... quanti anni di università e dottorando e master e specializzazione avrà fatto? Ah.... no ok...

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            #6
            Originally posted by mano View Post

            Avrà rotto anche lui qualche casco per l ossigeno,giustamente ha contribuito a comprarli con le sue tasse ,il problema non si pone.




            A volte hai paura, per la tua stessa incolumità. Perché un no vax che protesta, ti offende e minaccia di metterti le mani addosso, ti mette in discussione nel tuo lavoro, ti fa entrare l’angoscia solo per infilare un ago. Non sei più sicura di quel che fai». Dopo la denuncia del dottor Vittorio Pavoni, primario della terapia intensiva Covid dell’ospedale fiorentino di Ponte a Niccheri, sulla difficile convivenza con i pazienti no vax più convinti, ora nello stesso ospedale, ci sono sanitari che raccontano di non aver solo ricevuto proteste, ma anche minacce e intimidazioni, fino ad aver assistito ad atti di violenza. Come un’infermiera di pronto soccorso.

            Minacce? Che tipo di minacce le sono arrivate dai no vax?



            «Ti mettono le mani addosso, è la peggiore. Quando ti avvicini con una siringa e ti senti dire una cosa del genere, la mano ti trema, non sei più capace di fare il tuo lavoro».

            Sono cose che succedono spesso?

            «Non sono casi isolati, ed è molto frequente sentirsi insultata, sentirsi dire che ci dobbiamo vergognare, che siamo parte di un sistema corrotto. Ed è frequente trovarsi di fronte a pazienti che non vogliono essere curati, ma che sono in chiara ipossia (carenza di ossigeno, ndr) e quindi non hanno la lucidità sufficiente per decidere per sé stessi. Così noi dobbiamo provare a curarli e succede anche che esploda la follia violenta».

            A cosa si riferisce?

            «Personalmente mi è successo una sola volta. Con un paziente che ha spaccato due caschi per l’ossigeno. Aveva 65 anni, no vax, positivo al coronavirus. Contro la sua volontà, viene portato in pronto soccorso dall’Usca (l’unità medica mobile a domicilio, ndr) perché ha difficoltà a respirare. Ma ci offende, ci insulta, nega di avere il Covid, finché non diventa violaceo, e allora accetta il casco. Quando comincia a respirare meglio, se lo toglie spaccandolo. Davanti a noi sanitari spaventati. Il bello è che è diventato blu una seconda volta, gli abbiamo messo un altro casco e, quando è stato meglio, ha spaccato anche quello».

            Poi cosa avete fatto?

            «Abbiamo dovuto ricoverarlo nel reparto Covid, dove ho saputo che ha continuato a fare la guerra per non essere curato».

            Com’è finita?

            «È morto
            goduria

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              #7
              Adesso senza GENERALIZZARE troppo....

              Ma come è che pur essendoci novax tra medici e dottori..... in terapia intensiva ci vanno solo i bidelli, carrozzieri, o gente studiata così..... studiata su facebook?

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                #8
                Originally posted by mano View Post

                «Abbiamo dovuto ricoverarlo nel reparto Covid, dove ho saputo che ha continuato a fare la guerra per non essere curato».

                Com’è finita?

                «È morto

                Poteva anche restarsene a casa allora.. senza occupare un posto letto e farci spendere soldi.....

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                  #9
                  Originally posted by mito22 View Post
                  Adesso senza GENERALIZZARE troppo....

                  Ma come è che pur essendoci novax tra medici e dottori..... in terapia intensiva ci vanno solo i bidelli, carrozzieri, o gente studiata così..... studiata su facebook?
                  perché il 99% dei no vax SONO bidelli, carrozzieri, o gente studiata così.
                  non è difficile.

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                    #10
                    Originally posted by Chronic View Post

                    perché il 99% dei no vax SONO bidelli, carrozzieri, o gente studiata così.
                    non è difficile.
                    Era una domanda retorica.....

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                      #11
                      Uno che fa il carrozziere (ha respirato per anni solventi, polveri ecc.), oggettivamente in sovrappeso, è morto ovviamente di Covid...

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                        #12
                        Ma un sivax in terapia intensiva invece è contento perché farà causa, vincendo, alla casa farmaceutica?

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                          #13
                          Originally posted by mito22 View Post
                          Adesso senza GENERALIZZARE troppo....

                          Ma come è che pur essendoci novax tra medici e dottori..... in terapia intensiva ci vanno solo i bidelli, carrozzieri, o gente studiata così..... studiata su facebook?
                          Scrivendo seriamente,

                          Un virus si riproduce in un corpo umano,non vive per strada...l infezione è casuale,come è casuale chi lo porta fuori casa infetto...se si sta a casa si interrompe/mitiga la catena.(infetti i familiari/parenti/amici/bambini che giocano per le scale/cortile)

                          il vaccino e una "barriera" più o meno efficace, purtroppo se si infetta un no vax è in % piu esposto a rischi perche condividerà il suo tempo con altri no vax...quindi le potenziali infezioni si moltiplicano in modo esponenziale...

                          Per questo sono la maggioranza dei ricoverati nonostante siano un settimo dei vaccinati...

                          Questo lo discutono alle scuole medie inferiori e superiori....non scomodiamo l universita


                          http://www.flcgil.it/rassegna-stampa...-del-covid.flc

                          https://liceosocratebari.edu.it/wp-c...l-contagio.pdf


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                            #14
                            Ma cmq. 'sto maurizio buratti non è mica morto....

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                              #15
                              Originally posted by desmodannato View Post
                              Uno che fa il carrozziere (ha respirato per anni solventi, polveri ecc.), oggettivamente in sovrappeso, è morto ovviamente di Covid...
                              non é morto, e se non sei riuscito a capire nemmeno questo figurati quanto puó risultare attendibile una tua diagnosi a distanz.

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