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Contrordine compagni

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    #1

    Contrordine compagni

    Dopo le prima avvisaglie protezionistiche del nostro Macron e altri a seguire, ora i nostri eroi mangiarane e mangiacrauti passano a qualcosa di pi? pesante.

    https://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2019-02-19/francia-e-germania-cambiare-l-antitrust-ue-campioni-europei-svantaggiati-154759.shtml?uuid=ABO6PxVB&cmpid=nl_morning24

    Last edited by gilles1977; 25-02-19, 13:11.

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    #2
    Non si capisce, i cinesi sono komunisti o no? perch? se per caso lo fossero il loro sistema sarebbe dunque pi? efficace...

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      #3
      "i due governi sono giunti alla conclusione che la difesa dell'industria europea, a fronte delle incursioni cinesi nei settori high-tech e dell'aggressivit? della Cina dei propri campioni industriali che fondano la loro forza produttiva e finanziaria sul massimo coinvolgimento dello Stato, passa attraverso una modifica delle regole di concorrenza europee"


      ERA ora che se ne accorgessero....di fatto non esiste concorrenza LEALE con i cinesi, in nessun settore. In quello Hi-Tech poi meno che meno. I pi? grossi (Huawei, ZTE ecc) hanno sempre avuto bank of china alle spalle....hanno mangiato il mercato con pratiche commerciali di fatto slealil, potendo viaggiare a debito (coperto dal governo) prezzando al ribasso.

      Questo ?. Quindi ben venga una revisione dei parametri di concorrenza a livello europeo.

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        #4
        Originally posted by Funik View Post
        "i due governi sono giunti alla conclusione che la difesa dell'industria europea, a fronte delle incursioni cinesi nei settori high-tech e dell'aggressivit? della Cina dei propri campioni industriali che fondano la loro forza produttiva e finanziaria sul massimo coinvolgimento dello Stato, passa attraverso una modifica delle regole di concorrenza europee"


        ERA ora che se ne accorgessero....di fatto non esiste concorrenza LEALE con i cinesi, in nessun settore. In quello Hi-Tech poi meno che meno. I pi? grossi (Huawei, ZTE ecc) hanno sempre avuto bank of china alle spalle....hanno mangiato il mercato con pratiche commerciali di fatto slealil, potendo viaggiare a debito (coperto dal governo) prezzando al ribasso.

        Questo ?. Quindi ben venga una revisione dei parametri di concorrenza a livello europeo.
        pian coi sassi? che con le belle parole stan cercando di mettercela nel deretano

        attento alla magia.. che la mano ? pi? veloce dell'occhio?
        Con Fincantieri, Francia (che ha firmato, disdetto e rinegoziato l'accordo) e Germania vanno all'antitrust per mandare l'accordo a puttane.



        quando invece l'Antitrust si interessa ai loro affari (Alstom-Siemens), minacciano (tre settimane fa) di ridimensionare le sue funzioni.
        questi hanno l'idea, se non ? ancora troppo palese, che l'Europa debba adattarsi alle loro esigenze, e non l'esatto contrario (come imporrebbe la logica)
        in conclusione:
        L'antitrust e' bello e santo quando lo tirano per la giacchetta sui cantieri
        L'antitrust diventa tutto d'un tratto fetente quando impatta sui loro affari con i tedeschi.


        questo di fatto dice quella sorta di manifesto.. in maniera molto velata...
        Last edited by gilles1977; 25-02-19, 16:42.

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          #5
          https://www.bmwi.de/Redaktion/DE/Downloads/F/franco-german-manifesto-for-a-european-industrial-policy.pdf?__blob=publicationFile&v=2

          Un manifesto franco-tedesco per una politica industriale europea adatta al 21 ? secolo
          In un momento di cambiamenti sempre pi? rapidi a livello globale, l'Europa deve mettere in comune i suoi punti di forza ed essere pi? unita che mai.
          La forza economica dell'Europa nei prossimi decenni dipender? enormemente dalla nostra capacit? di rimanere una potenza manifatturiera e industriale globale. Il settore industriale del 20 ? secolo sta cambiando sotto i nostri occhi a causa della digitalizzazione. Appaiono nuovi settori industriali come quelli legati all'intelligenza artificiale, altri stanno cambiando a grande velocit?, come i settori automobilistico o ferroviario, e altri settori tradizionali continueranno ad essere essenziali come l'acciaio o l'alluminio.
          Se l'Europa vuole ancora essere una potenza manifatturiera nel 2030, abbiamo bisogno di un'autentica politica industriale europea. Gli investimenti necessari per consentire all'Europa di competere sulla scena mondiale e lo sviluppo di strategie industriali a lungo termine che mirano tra l'altro ad un'economia a emissioni zero sono cos? importanti che possiamo avere successo solo se mettiamo insieme i nostri finanziamenti, le nostre competenze e le nostre competenze .
          La scelta ? semplice quando si tratta di politica industriale: unire le nostre forze o consentire alla nostra base industriale e alla capacit? di scomparire gradualmente. Un'industria forte ? al centro di una crescita sostenibile e inclusiva. E soprattutto, ? ci? che dar? all'Europa la sua sovranit? economica e indipendenza.
          Per avere successo, abbiamo bisogno di molto pi? pensiero strategico rispetto al passato. Ecco perch? la Francia e la Germania chiedono una strategia industriale europea pi? ambiziosa con obiettivi chiari per il 2030. Anche questa dovrebbe essere una priorit? assoluta per la prossima Commissione europea. L'economia sociale di mercato ? stata e continuer? ad essere un modello di successo per l'UE e in tutto il mondo. Dovremmo continuare a rafforzarlo e migliorarlo. La strategia industriale europea ? un obiettivo strategico in questo senso.
          Basandosi sulle nostre discussioni con altri paesi, e come riflesso nella recente dichiarazione di Friends of the Industry del dicembre 2018, riteniamo che la futura strategia industriale europea dovrebbe essere costruita attorno a tre pilastri:

          1) Massively investing in innovation:
          Avremo successo solo se saremo noi a creare, sviluppare e produrre nuove tecnologie.
          Ecco perch? abbiamo bisogno di:
          - Creare una strategia europea per il finanziamento della tecnologia nell'ambito di InvestEU e con il coinvolgimento delle istituzioni UE competenti ed esperte (come il Fondo europeo per gli investimenti - FEI) in grado di sfruttare il capitale privato che copre il fabbisogno di capitale per l'avviamento e aziende tecnologiche innovative.
          - Un forte impegno dell'UE per l'innovazione dirompente nel quadro del Consiglio europeo per l'innovazione (EIC). L'obiettivo ? quello di supportare progetti deep tech ad alto rischio a livello europeo con una grande autonomia data ai gestori di programmi che consentono loro di fare scommesse tecnologiche ad alto rischio in un approccio top-down, ricorrendo alle migliori competenze e tecnologie private, ad es. nei settori della salute, dell'energia, del clima, della sicurezza e della tecnologia digitale. Tali principi sono in parte presenti nel mirino del pilota EIC per il 2019-2020, ma dovrebbero essere rafforzati nella proposta EIC definitiva.
          - Diventare leader mondiali sull'intelligenza artificiale: Francia e Germania intensificheranno la loro cooperazione nell'intelligenza artificiale (AI) e daranno forma alle ambizioni dell'UE espresse nel suo piano coordinato sull'intelligenza artificiale. Siamo d'accordo a promuovere la cooperazione franco-tedesca nella ricerca e sviluppo e nell'applicazione dell'IA strutturando la nostra partnership con una rete comune di ricerca e innovazione. La rete si occupa tra l'altro del trasferimento della ricerca alle imprese, anche nei settori della salute, dei trasporti e della robotica. A tal fine, un gruppo di lavoro dei ministeri economici si occupa della cooperazione nell'IA concentrandosi su quattro argomenti: 1. Condivisione dei dati, 2. Zone sperimentali transfrontaliere, 3. Migliori pratiche per ottenere il trasferimento dei risultati della ricerca alle imprese, 4. Norme tecniche ed etiche.

          Per garantire che siamo in grado di produrre tecnologie innovative e all'avanguardia: ci? richiede tecnologie di allevamento in Europa, dalla ricerca fino alla prima distribuzione industriale. Lo stiamo facendo con il primo IPCEI sulla microelettronica. E ora puntiamo a creare un secondo IPCEI per una nuova generazione di batterie. Francia e Germania ribadiscono il loro obiettivo di identificare consorzi credibili tra cui i costruttori di automobili per prendere una decisione prima della fine del primo trimestre 2019. Faranno del loro meglio per ottenere l'approvazione come IPCEI in modo che l'approvazione da parte della Commissione possa essere data non appena possibile nella prima met? del 2019. Vi sono molti altri settori in cui tale cooperazione europea sar? essenziale e che pu? essere prevista, ad es. idrogeno, processi industriali a basso tenore di carbonio, salute intelligente o sicurezza informatica.
          - Assicurare che i nostri mercati finanziari supportino l'innovazione nell'industria: ecco perch? dobbiamo completare l'Unione dei mercati dei capitali e dare al nostro settore la possibilit? di finanziarsi pi? facilmente, soprattutto quando crescono su vasta scala.
          2) Adeguare il nostro quadro normativo:
          Avremo successo solo se le societ? europee saranno in grado di competere sulla scena mondiale.
          Le regole della concorrenza sono essenziali, ma le norme esistenti devono essere riviste per poter tenere adeguatamente conto delle considerazioni di politica industriale al fine di consentire alle imprese europee di competere con successo sulla scena mondiale. Oggi, tra le prime 40 maggiori aziende al mondo, solo 5 sono europee.
          Nonostante i nostri migliori sforzi, che dobbiamo perseguire, non esiste un campo di applicazione normativo a livello globale. E non ce ne sar? uno in qualunque momento presto. Ci? pone le societ? europee in grave svantaggio. Quando alcuni paesi sovvenzionano pesantemente le proprie societ?, come possono le societ? che operano principalmente in Europa competere in modo equo? Ovviamente, dobbiamo continuare a sostenere una pi? equa e pi? efficace parit? di condizioni a livello globale, ma nel frattempo dobbiamo garantire che le nostre aziende possano effettivamente crescere e competere.
          Ci? comporta modifiche alle attuali regole di concorrenza europee. Francia e Germania suggeriscono di esaminare diverse opzioni:

          Prendendo maggiormente in considerazione il controllo statale e le sovvenzioni per le imprese nel quadro del controllo delle concentrazioni.
          Aggiornare le attuali linee guida sulle fusioni per tenere maggiormente conto della concorrenza a livello globale, della potenziale concorrenza futura e dei tempi quando si tratta di guardare avanti allo sviluppo della concorrenza per dare maggiore flessibilit? alla Commissione europea nella valutazione dei mercati rilevanti. Ci? consentirebbe un approccio alla concorrenza pi? dinamico ea lungo termine, su scala globale. Ci? potrebbe comportare l'adeguamento del regolamento n. 139/2004 e le attuali linee guida sulla fusione.
          Valutare se un diritto di ricorso del Consiglio che potrebbe in ultima analisi prevalere sulle decisioni della Commissione possa essere appropriato in casi ben definiti, fatte salve condizioni rigorose.
          Le recenti novit? in materia di aiuti statali europei consentono agli Stati membri di finanziare importanti progetti di ricerca e innovazione, tra cui il primo dispiegamento industriale (IPCEI) in Europa. Questo ? uno sviluppo molto positivo. L'IPCEI ? uno strumento utile per finanziare progetti innovativi su larga scala, ma ? molto complesso da attuare. Potrebbe essere opportuno rivedere le condizioni di attuazione per garantire che l'ICPEI sia pi? facile e pi? efficace da attuare. Pi? in generale, gli orientamenti sugli aiuti di Stato devono fornire un quadro chiaro, tenendo conto dell'obiettivo di sviluppare capacit? industriali innovative in Europa.
          Altre idee dovrebbero essere esplorate come il potenziale coinvolgimento temporaneo di attori pubblici in settori specifici in determinati momenti nel tempo per assicurare il loro sviluppo a lungo termine.
          3) Misure efficaci per proteggerci:
          Avremo successo solo se saremo in grado di difendere le nostre tecnologie, aziende e mercati
          Per riuscirci, abbiamo bisogno di:
          - Assicurare la piena attuazione del quadro europeo di screening degli investimenti esteri recentemente concordato. Deve essere effettivamente utilizzato dagli Stati membri per proteggere le tecnologie strategiche e le risorse europee che sono fondamentali. Dovrebbe essere integrato da una dura legislazione nazionale, in quanto Francia e Germania sono gi? in atto. La Francia e la Germania chiedono a tutti gli Stati membri di sviluppare tali meccanismi di screening, in quanto possiamo solo proteggere collettivamente i nostri interessi. Gli interessi europei sono vulnerabili quando alcuni Stati membri non agiscono in questo settore.

          Un meccanismo di reciprocit? efficace per gli appalti pubblici con i paesi terzi: una proposta di uno strumento di appalto internazionale ? stata presentata dalla Commissione ed ? attualmente in fase di negoziazione. Deve essere ulteriormente adeguato e dovrebbe quindi essere concordato il pi? rapidamente possibile. La reciprocit? ? forse uno dei modi pi? efficaci per progredire verso una parit? di condizioni a livello globale. Sulla questione degli appalti pubblici, dobbiamo fare un uso migliore della flessibilit? che gi? esiste nelle attuali norme sugli appalti pubblici e consente chiaramente di prendere in considerazione fattori diversi dal prezzo.
          - Per quanto riguarda le nostre relazioni con altri paesi al di fuori dell'UE, la difesa multilaterale, l'apertura dei mercati e la promozione di un'ambiziosa politica commerciale dell'UE rimangono fondamentali, in particolare per garantire la competitivit? internazionale, la creazione di posti di lavoro, investimenti e innovazione e resistere a tutte le forme di protezionismo.
          - Pi? in generale, dobbiamo monitorare e adattare costantemente, se necessario, la nostra politica commerciale per difendere la nostra autonomia strategica: ci? include la modernizzazione essenziale e urgente del regolamento dell'OMC per migliorare la trasparenza e combattere in modo pi? efficace le pratiche di distorsione degli scambi, comprese sovvenzioni eccessive all'industria. Questo lavoro non ? facile nel clima attuale, ma rimane essenziale.

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            #6
            questo sopra ? il testo completo (tradotto)
            Last edited by gilles1977; 25-02-19, 17:03.

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              #7
              Originally posted by DrugONE View Post
              Non si capisce, i cinesi sono komunisti o no? perch? se per caso lo fossero il loro sistema sarebbe dunque pi? efficace...
              sono il kapitalismo socialista

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                #8
                Originally posted by gilles1977 View Post
                L'antitrust e' bello e santo quando lo tirano per la giacchetta sui cantieri
                L'antitrust diventa tutto d'un tratto fetente quando impatta sui loro affari con i tedeschi.
                Le parole dei capitalisti servono a fare profitto e loro contraddizioni si palesano sia nelle piccole cose, come questa, sia nelle grandi, come le teorie economiche. Essi si esprimono non per principi dal momento che questi producono profitto a seconda delle condizioni. Si nascondo dietro l'inutile e coatto pragmatismo del pensiero liberista, per il quale le idee cambiano se conviene.
                D'altronde anche le idee sono merce...
                L'unione dell'europa in nome della solidit? economica ? un'idea vecchia, tempo fa per esempio un tizio ? andato in polonia con i fucili. Ma come al solito, l'unione delle forze ? l'opposto della concorrenza di mercato. Liberisti se fa comodo, socialisti se fa comodo. Concorrenza essenziale, solo finch? sono loro a rimanere a terra. "Facciano pace con il cervello".
                Lo sanno o no che la concorrenza elimina il pi? debole? Non hanno forse capito che la concorrenza elimina i concorrenti? Lo sanno solo quando i deboli sono loro.
                Forti con i deboli, cacasotto con i forti. Perch? non mettono la Cina sotto embargo come han fatto con Cuba o come fanno con la Corea? Perch? non sbarcano nella baia di Pechino?
                E perch? si tratterebbe di concorrenza sleale? Sono stati sovrani, possono decidere le politiche che pi? gli vanno, non sono mica illeciti...
                Vivono nella contraddizione permanente in cui i significati opposti si bilanciano a seconda della loro convenienza, mascherandola con la nostra, nell'impossibilit? di concepire altro perch? implicherebbe la loro scomparsa...
                Non son pi? disposo ad ascoltarli, ? solo una perdita di tempo quando va bene...
                Accidenti che noioso che sono.

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                  #9
                  Originally posted by DrugONE View Post
                  Le parole dei capitalisti servono a fare profitto e loro contraddizioni si palesano sia nelle piccole cose, come questa, sia nelle grandi, come le teorie economiche. Essi si esprimono non per principi dal momento che questi producono profitto a seconda delle condizioni. Si nascondo dietro l'inutile e coatto pragmatismo del pensiero liberista, per il quale le idee cambiano se conviene.
                  D'altronde anche le idee sono merce...
                  L'unione dell'europa in nome della solidit? economica ? un'idea vecchia, tempo fa per esempio un tizio ? andato in polonia con i fucili. Ma come al solito, l'unione delle forze ? l'opposto della concorrenza di mercato. Liberisti se fa comodo, socialisti se fa comodo. Concorrenza essenziale, solo finch? sono loro a rimanere a terra. "Facciano pace con il cervello".
                  Lo sanno o no che la concorrenza elimina il pi? debole? Non hanno forse capito che la concorrenza elimina i concorrenti? Lo sanno solo quando i deboli sono loro.
                  Forti con i deboli, cacasotto con i forti. Perch? non mettono la Cina sotto embargo come han fatto con Cuba o come fanno con la Corea? Perch? non sbarcano nella baia di Pechino?
                  E perch? si tratterebbe di concorrenza sleale? Sono stati sovrani, possono decidere le politiche che pi? gli vanno, non sono mica illeciti...
                  Vivono nella contraddizione permanente in cui i significati opposti si bilanciano a seconda della loro convenienza, mascherandola con la nostra, nell'impossibilit? di concepire altro perch? implicherebbe la loro scomparsa...
                  Non son pi? disposo ad ascoltarli, ? solo una perdita di tempo quando va bene...
                  Accidenti che noioso che sono.
                  Fossero tutti noiosi come te...
                  intervento ineccepibile.

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                    #10
                    Originally posted by DrugONE View Post
                    Le parole dei capitalisti servono a fare profitto e loro contraddizioni si palesano sia nelle piccole cose, come questa, sia nelle grandi, come le teorie economiche. Essi si esprimono non per principi dal momento che questi producono profitto a seconda delle condizioni. Si nascondo dietro l'inutile e coatto pragmatismo del pensiero liberista, per il quale le idee cambiano se conviene.
                    D'altronde anche le idee sono merce...
                    L'unione dell'europa in nome della solidit? economica ? un'idea vecchia, tempo fa per esempio un tizio ? andato in polonia con i fucili. Ma come al solito, l'unione delle forze ? l'opposto della concorrenza di mercato. Liberisti se fa comodo, socialisti se fa comodo. Concorrenza essenziale, solo finch? sono loro a rimanere a terra. "Facciano pace con il cervello".
                    Lo sanno o no che la concorrenza elimina il pi? debole? Non hanno forse capito che la concorrenza elimina i concorrenti? Lo sanno solo quando i deboli sono loro.
                    Forti con i deboli, cacasotto con i forti. Perch? non mettono la Cina sotto embargo come han fatto con Cuba o come fanno con la Corea? Perch? non sbarcano nella baia di Pechino?
                    E perch? si tratterebbe di concorrenza sleale? Sono stati sovrani, possono decidere le politiche che pi? gli vanno, non sono mica illeciti...
                    Vivono nella contraddizione permanente in cui i significati opposti si bilanciano a seconda della loro convenienza, mascherandola con la nostra, nell'impossibilit? di concepire altro perch? implicherebbe la loro scomparsa...
                    Non son pi? disposo ad ascoltarli, ? solo una perdita di tempo quando va bene...
                    Accidenti che noioso che sono.
                    In estrema sintesi, tutto ? in funzione del profitto e della produzione fine a s? stessa.
                    Ricerca scientifica, medica, tecnologica, la politica.... Oramai pi? una cosa ? superflua, non indispensabile, inutile, pi? essa ha valore economico, pi? essa ? importante.
                    Da numeri quali siamo l'unico modo che abbiamo per palesare il nostro dissenso ? smettere di comprare

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                      #11
                      Originally posted by gilles1977 View Post

                      Fossero tutti noiosi come te...
                      intervento ineccepibile.
                      denghi?, mi sembra di essere il vecio rincojonito che vive ancora nell'ottocento e che ripete la stessa cosa da duecento anni.

                      Originally posted by LucaDB6 View Post
                      In estrema sintesi, tutto ? in funzione del profitto e della produzione fine a s? stessa.
                      Ricerca scientifica, medica, tecnologica, la politica.... Oramai pi? una cosa ? superflua, non indispensabile, inutile, pi? essa ha valore economico, pi? essa ? importante.
                      Da numeri quali siamo l'unico modo che abbiamo per palesare il nostro dissenso ? smettere di comprare
                      Non si riesce, il boicottaggio funziona ogni tanto per certe cose, ma non per il sistema in toto. Non puoi smettere di comprare, non puoi produrre da solo ci? di cui hai bisogno, io ad esempio dalla vacca con cui dormo non riesco ad ottenere anche il latte .
                      Pensa solo alle necessit? di un italia terremotata, di una liguria/toscana che cade in mare, solo per stare in zona...
                      L'unico sistema sarebbe quello di radunare tutti quelli che ritengono sia necessario l'abolizione della propriet? privata dei mezzi di produzione (ossia dei valori di scambio, ovvero dell'interesse o profitto). Lo sanno bene e sanno che siamo lontani, vanno lisci come l'olio. Siamo dispersi e atomizzati (siamo noi scemi o loro bravi?) esattamente come nei loro sogni pi? erotici, incapaci di riconoscere tale necessit?; quei pochi che la riconoscono come necessit? primaria si disperdono in trozkisti, bordighisti, leninisti, anarchici collettivisti variamente pinti, figli dei fiori variamente utilizzatori di sostanze, stalinisti, lottacontinuisti, si va al voto, no non si va, ...

                      Proletari di tutto il mondo, unitevi (possibilmente senza fare troppo casino, spaccando vetrine o rapendo politici, grazie)!

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                        #12
                        Rincoglionito tu e rincoglionito pure io allo'.
                        sei in cattivissima compagnia neh..

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                          #13
                          Io invece sono per la meritocrazia . Se un individuo vuole avere pi? soddisfazione , appagamento o semplicemente pi? entusiasmo nella sua professione , non vedo perch? debba essere accomunato a colui che preferisce godersi i fiori , i prati ed il tempo libero per amici affetti e famiglia ... due scelte lecite al pari secondo me ma ognuna delle due produce risultati differenti .

                          Perch? dobbiamo essere tutti "uguali" quando uguali non lo siamo ?

                          Senza stimoli , l'essere umano sarebbe ancora nelle caverne .

                          Che poi occorrerebbe buonsenso e cooperare per quanto possibile ? una visione che mi vede d'accordo . Diciamo che gli estremismi ho imparato con il tempo che non sono mai buona cosa mentre il buonsenso ? la miglior via solo che non si riscontra quasi mai ...

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                          • Font Size
                            #14
                            Capitalismo neoliberale imperialista (e chi pi? ne ha pi? ne metta) e buonsenso sono ossimori

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                            • Font Size
                              #15
                              Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
                              Perch? dobbiamo essere tutti "uguali" quando uguali non lo siamo ?
                              Che poi occorrerebbe buonsenso e cooperare per quanto possibile ? una visione che mi vede d'accordo . Diciamo che gli estremismi ho imparato con il tempo che non sono mai buona cosa mentre il buonsenso ? la miglior via solo che non si riscontra quasi mai ...
                              Per eguali si intende in riferimento ad una misura altrimenti si dice identici. Infatti si dice che siamo tutti uguali, ma non tutti identici, e ci si riferisce solo a determinate qualit? o possibilit?.
                              Vi hanno convinto, eh, che il buonsenso ed il pragmatismo sono filosofie solide a cui aggrapparsi di fronte al pericolo, ma pi? la storia procede pi? difficile sar? giustificare le contraddizioni.

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