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Diplomazia Italiana scrive a Di Maio: "Tuteli interesse nazionale"

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    #1

    Diplomazia Italiana scrive a Di Maio: "Tuteli interesse nazionale"

    "Signor Ministro, benvenuto alla Farnesina. La nomina di un politico a ministro degli Esteri ? un dato positivo, tenuto conto che la politica internazionale ? la politica per eccellenza, quella che incide sulle nazioni in modo profondo e a lungo termine. E che, al contrario di quanto taluni credono, esercita un?influenza decisiva sulla vita dei popoli e dei cittadini". Inizia cos? la lettera aperta al neo ministro degli Esteri Luigi Di Maio, pubblicata sul sito Diplomaziaitaliana.it.



    "In una fase storica in cui le relazioni internazionali assumono una natura sempre pi? competitiva -prosegue la lettera- l?Italia deve perseguire in modo efficace il suo interesse nazionale. Deve darsi politiche e strumenti all?altezza della sfida. Vi ? oggi un?aperta contraddizione che tarpa le ali del nostro servizio diplomatico. Da un lato, crescenti impegni e responsabilit? affidate al ministero degli Esteri ? dal sostegno all?esportazione, alle Pmi, all?assistenza alla vasta comunit? italiana all?estero. Dall?altro, una riduzione costante delle risorse, umane e finanziarie. Nel periodo 2000-2019 la quota del bilancio della Farnesina sulla spesa pubblica ? crollata dal 0,28% all?attuale 0,09%. Vent?anni fa i nostri residenti all?estero erano 3,6 milioni, oggi sono 5,6 milioni. A Pechino vi sono 30 diplomatici francesi e 51 tedeschi. Gli italiani sono 11".


    "Per cortesia, Signor Ministro - ? l'appello rivolto da Diplomazia Italiana - diffidi di chi alla Farnesina le dir?, non senza malizia, che il nostro ministero pu? fare di pi?, e magari meglio, con meno. ? una linea fallimentare che ? gi? stata sperimentata. Una linea che ha arrecato gravi danni all?interesse nazionale, che ha demotivato le risorse umane del ministero e indebolito la nostra rete estera. Eppure queste sono, avr? presto modo di apprezzarlo, le uniche vere risorse del ministero che si accinge a guidare".


    "L'Italia - si legge ancora nella lettera aperta di Diplomazia Italiana al ministro Di Maio - deve riappropriarsi del suo ruolo e del suo prestigio internazionale. Paese membro del G7, ha un ruolo chiave nella Nato ed ? tra i principali contributori alle missioni di pace Onu. L'Italia ? paese fondatore dell'Unione europea: ma oggi nessun altro campo d'azione necessita quanto quello europeo di una coraggiosa ridefinizione dell'interesse nazionale italiano".


    "Signor Ministro, non ? pensabile adesso tornare a una prassi diplomatica di sistematico appiattimento su politiche decise da altri nell'interesse di altri. E' ora di rinunciare definitivamente a un europeismo di facciata, ostentato e miope, che troppo spesso ? servito da giustificazione per negoziatori timidi o indecisi. O peggio, per distrarre da interessi pi? o meno opachi. Sempre in Europa, prima o poi la Brexit ? destinata a creare un vuoto che andr? colmato. L'Italia deve cogliere questa opportunit?. Non farlo sarebbe un danno irreparabile per le prossime generazioni di italiani".


    "Nel Mediterraneo - prosegue la lettera- dobbiamo assicurare ai nostri cittadini una cornice regionale stabile, fondata su rapporti di rispetto e di buon vicinato. Le nostre missioni militari vanno subordinate a obiettivi di interesse nazionale, e solo in scacchieri strategici. E' indispensabile proseguire nell'impegno di negoziare accordi bilaterali per il rimpatrio dei clandestini, senza esitare a impiegare la leva degli aiuti e della cooperazione".


    "Soprattutto -sottolinea Diplomazia Italiana- rispetto alla sfida politica dell'immigrazione, l'interesse nazionale va individuato in ci? che garantisce la sicurezza e il benessere dei cittadini. Oggi l'atteggiamento prevaricatore di alcune capitali europee risponde a interessi nazionali che sono in netto contrasto con il nostro. Un atteggiamento figlio di avventate fughe in avanti, non ultima la decisione di Berlino di aprire le frontiere agli immigrati nel 2015: una scelta unilaterale, operata in assenza di una qualsivoglia concertazione con i partner europei, che ha lasciato i paesi frontalieri come l'Italia alle prese con un nodo politico epocale".


    "A fronte del cinico disprezzo di ogni norma da parte delle Ong, che si spingono ormai fino alla ricerca di incidenti da sfruttare sul piano mediatico, l'Italia ha il diritto-dovere di adottare le misure pi? idonee a difendere le proprie leggi, i propri confini, i propri cittadini e il proprio ordine sociale". Per Diplomazia Italiana, "le elezioni del 2018 hanno dato indicazioni molto chiare circa le priorit? dei cittadini italiani. Queste sono la crescita economica e l'adozione di misure efficaci contro l'immigrazione clandestina. Confidiamo che Lei vorr? contrastare qualsiasi scelta operata in discontinuit? con l'attuale politica di lotta all'immigrazione illegale o - peggio ancora - passi improvvidi in materia di cittadinanza e ius soli, i quali avrebbero per effetto di esacerbare le linee di frattura che purtroppo percorrono il tessuto sociale nazionale".


    "L'interesse nazionale non ? di destra n? di sinistra. ?, appunto, nazionale. E come tale deve essere un fattore di sintonia, non di divisione ideologica fra forze politiche. Signor Ministro, la tutela del popolo e dei suoi interessi ? l'unica fonte della legittimit? dei pubblici poteri. Nel Suo alto compito, Lei avr? la diplomazia italiana come prezioso strumento per l'analisi degli scenari internazionali e il perseguimento dell'interesse nazionale, che coincide con quello dei cittadini", conclude la lettera aperta di Diplomazia Italiana al neo ministro degli Esteri Di Maio.

    Fonte adnkronos.com

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    #2
    il personaggino...giusto

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      #3
      Originally posted by monikaf View Post
      "Signor Ministro, benvenuto alla Farnesina. La nomina di un politico a ministro degli Esteri ? un dato positivo, tenuto conto che la politica internazionale ? la politica per eccellenza, quella che incide sulle nazioni in modo profondo e a lungo termine. E che, al contrario di quanto taluni credono, esercita un?influenza decisiva sulla vita dei popoli e dei cittadini". Inizia cos? la lettera aperta al neo ministro degli Esteri Luigi Di Maio, pubblicata sul sito Diplomaziaitaliana.it.



      "In una fase storica in cui le relazioni internazionali assumono una natura sempre pi? competitiva -prosegue la lettera- l?Italia deve perseguire in modo efficace il suo interesse nazionale. Deve darsi politiche e strumenti all?altezza della sfida. Vi ? oggi un?aperta contraddizione che tarpa le ali del nostro servizio diplomatico. Da un lato, crescenti impegni e responsabilit? affidate al ministero degli Esteri ? dal sostegno all?esportazione, alle Pmi, all?assistenza alla vasta comunit? italiana all?estero. Dall?altro, una riduzione costante delle risorse, umane e finanziarie. Nel periodo 2000-2019 la quota del bilancio della Farnesina sulla spesa pubblica ? crollata dal 0,28% all?attuale 0,09%. Vent?anni fa i nostri residenti all?estero erano 3,6 milioni, oggi sono 5,6 milioni. A Pechino vi sono 30 diplomatici francesi e 51 tedeschi. Gli italiani sono 11".


      "Per cortesia, Signor Ministro - ? l'appello rivolto da Diplomazia Italiana - diffidi di chi alla Farnesina le dir?, non senza malizia, che il nostro ministero pu? fare di pi?, e magari meglio, con meno. ? una linea fallimentare che ? gi? stata sperimentata. Una linea che ha arrecato gravi danni all?interesse nazionale, che ha demotivato le risorse umane del ministero e indebolito la nostra rete estera. Eppure queste sono, avr? presto modo di apprezzarlo, le uniche vere risorse del ministero che si accinge a guidare".


      "L'Italia - si legge ancora nella lettera aperta di Diplomazia Italiana al ministro Di Maio - deve riappropriarsi del suo ruolo e del suo prestigio internazionale. Paese membro del G7, ha un ruolo chiave nella Nato ed ? tra i principali contributori alle missioni di pace Onu. L'Italia ? paese fondatore dell'Unione europea: ma oggi nessun altro campo d'azione necessita quanto quello europeo di una coraggiosa ridefinizione dell'interesse nazionale italiano".


      "Signor Ministro, non ? pensabile adesso tornare a una prassi diplomatica di sistematico appiattimento su politiche decise da altri nell'interesse di altri. E' ora di rinunciare definitivamente a un europeismo di facciata, ostentato e miope, che troppo spesso ? servito da giustificazione per negoziatori timidi o indecisi. O peggio, per distrarre da interessi pi? o meno opachi. Sempre in Europa, prima o poi la Brexit ? destinata a creare un vuoto che andr? colmato. L'Italia deve cogliere questa opportunit?. Non farlo sarebbe un danno irreparabile per le prossime generazioni di italiani".


      "Nel Mediterraneo - prosegue la lettera- dobbiamo assicurare ai nostri cittadini una cornice regionale stabile, fondata su rapporti di rispetto e di buon vicinato. Le nostre missioni militari vanno subordinate a obiettivi di interesse nazionale, e solo in scacchieri strategici. E' indispensabile proseguire nell'impegno di negoziare accordi bilaterali per il rimpatrio dei clandestini, senza esitare a impiegare la leva degli aiuti e della cooperazione".


      "Soprattutto -sottolinea Diplomazia Italiana- rispetto alla sfida politica dell'immigrazione, l'interesse nazionale va individuato in ci? che garantisce la sicurezza e il benessere dei cittadini. Oggi l'atteggiamento prevaricatore di alcune capitali europee risponde a interessi nazionali che sono in netto contrasto con il nostro. Un atteggiamento figlio di avventate fughe in avanti, non ultima la decisione di Berlino di aprire le frontiere agli immigrati nel 2015: una scelta unilaterale, operata in assenza di una qualsivoglia concertazione con i partner europei, che ha lasciato i paesi frontalieri come l'Italia alle prese con un nodo politico epocale".


      "A fronte del cinico disprezzo di ogni norma da parte delle Ong, che si spingono ormai fino alla ricerca di incidenti da sfruttare sul piano mediatico, l'Italia ha il diritto-dovere di adottare le misure pi? idonee a difendere le proprie leggi, i propri confini, i propri cittadini e il proprio ordine sociale". Per Diplomazia Italiana, "le elezioni del 2018 hanno dato indicazioni molto chiare circa le priorit? dei cittadini italiani. Queste sono la crescita economica e l'adozione di misure efficaci contro l'immigrazione clandestina. Confidiamo che Lei vorr? contrastare qualsiasi scelta operata in discontinuit? con l'attuale politica di lotta all'immigrazione illegale o - peggio ancora - passi improvvidi in materia di cittadinanza e ius soli, i quali avrebbero per effetto di esacerbare le linee di frattura che purtroppo percorrono il tessuto sociale nazionale".


      "L'interesse nazionale non ? di destra n? di sinistra. ?, appunto, nazionale. E come tale deve essere un fattore di sintonia, non di divisione ideologica fra forze politiche. Signor Ministro, la tutela del popolo e dei suoi interessi ? l'unica fonte della legittimit? dei pubblici poteri. Nel Suo alto compito, Lei avr? la diplomazia italiana come prezioso strumento per l'analisi degli scenari internazionali e il perseguimento dell'interesse nazionale, che coincide con quello dei cittadini", conclude la lettera aperta di Diplomazia Italiana al neo ministro degli Esteri Di Maio.

      Fonte adnkronos.com
      Li vedo belli tranquilli anche i nostri diplomatici, eh...

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        #4
        "l?Italia deve perseguire in modo efficace il suo interesse nazionale."

        "rispetto alla sfida politica dell'immigrazione, l'interesse nazionale va individuato in ci? che garantisce la sicurezza e il benessere dei cittadini.

        Proprio il trait d'union di PD e 5S

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