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Scostamento di bilancio: opposizione vota con il governo

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    Scostamento di bilancio: opposizione vota con il governo

    Scostamento di Bilancio, il centrodestra vota con il governo: ok quasi all’unanimità. Conte: “Grazie a chi nell’opposizione cerca il dialogo”

    di F. Q.| 26 Novembre 2020

    Primo atto concreto di collaborazione tra governo e opposizioni sullo scostamento di Bilancio. Dopo mesi di polemiche e discussioni, l’appello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella perché le forze politiche dialoghino per far fronte all’emergenza nazionale ha avuto i suoi primi risultati. La Camera ha infatti approvato la risoluzione di maggioranza con 552 sì: sei gli astenuti e nessun voto contrario. Fi, Fdi eLega hanno deciso di votare a favore insieme all’esecutivo e ora il dibattito si sposta al Senato. “E’ un ottimo segnale in questo momento di particolare difficoltà che sta attraversando il Paese”, ha dichiarato poco dopo il premier Giuseppe Conte. “Tra le forze di opposizione prevale la via del dialogo e di un approccio costruttivo e per questo ringrazio, in particolare, quanti l’hanno voluta perseguire sin dall’inizio, con determinazione ma sempre nella chiarezza dei ruoli. Auspico che questo clima di confronto e di dialogo possa accompagnare anche i prossimi, delicati passaggi che dovremo affrontare per uscire da questo periodo di emergenza“. E, nel merito, ha aggiunto: “Il voto che si è appena concluso è anche il segno che le linee di intervento programmate dal governo, che contemplano misure di sostegno a favore di imprese e famiglie, con particolare attenzione anche agli autonomi e alle partite Iva, sono indirizzi che godono di ampio apprezzamento da parte di tutte le forze politiche, in quanto ritenute, evidentemente, rispondenti ai bisogni più urgenti della comunità nazionale”.

    Il primo a ufficializzare l’accordo in mattinata è stato l’ex Cavaliere Silvio Berlusconi, in linea con i discorsi fatti negli ultimi giorni in nome della “responsabilità istituzionale“. E di fatto intestandosi la paternità del nuovo asse. Intervenendo in collegamento telefonico con i deputati azzurri in mattinata aveva dichiarato: “Voteremo a favore perché il governo ha accolto tutte le nostre richieste”. E ha anche detto di auspicarsi che “lo stesso faccia tutto il centrodestra“. Matteo Salvini e Giorgia Meloni che in mattinata avevano lamentato ritardi nelle risposte da parte del governo, si sono poi allineati e si sono affrettati a rivendicare il risultato. “Un bel successo”, ha detto Salvini, “il governo ha capito che da solo non va da nessuna parte, è stato costretto a ascoltare non il centrodestra unito, ma il Paese. Se andrà avanti, vediamo.Questo è solo l’inizio, penso a un tavolo sulla scuola, da domani con Conte e Azzolina. Noi ci siamo”. Subito dopo si è associata Meloni: “Il governo ci dà ragione seppure con ritardo”, ha detto la Meloni. “Sono contenta che la maggioranza arrivi sulle nostre proposte di buonsenso, la battaglia non si esaurisce. Noi con questo voto dimostriamo che l’assenza di dialogo era responsabilità del governo, la scorsa volta il governo non fu disponibile e quindi ci astenemmo, questo voto dimostra che noi vigliamo dare una mano all’Italia. Noi ieri ci abbiamo messo 20 minuti a fare un documento comune, la risoluzione presentata un secondo prima, noi siamo compatti, nessun partito singolarmente avrebbe portato questi risultati”.

    Soddisfatto anche il leader Pd Nicola Zingaretti: “L’Italia che si unisce sulle cose da fare in questa drammatica emergenza è una buona notizia. Abbiamo combattuto per questo obiettivo ora raggiunto. Adesso sconfiggiamo il Covid: ridiamo fiducia e speranza alle persone”. Il ministro Dario Franceschini lasciando il Parlamento ha commentato: “Una scelta di responsabilità di Berlusconi che ha politicamente costretto le altre forze di centrodestra a cambiare linea e ad adeguarsi. Chapeau”. Mentre il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha ribadito: “Mi sembra positivo che si realizzi la convergenza più ampia anche con quelle forze di opposizione che intenderanno sostenere questo scostamento e quindi questo rinvio largo delle scadenze fiscali”. Per il capogruppo dem Andrea Marcucci è stato un “miracolo del Cav”: “‘Lo segnalo come un fatto positivo, una sorta di ‘miracolò, visto il livello di interlocuzioni avute finora. Le opposizioni, grazie alla spinta di Berlusconi, hanno votato sì Alla Camera, e voteranno sì al Senato, allo scostamento di bilancio. 8 miliardi in più per le imprese in difficoltà. Ripartiamo da qui”.

    Per i 5 stelle ha invece parlato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Grande segnale di unità e di lealtà istituzionale nei confronti del Paese”, ha commentato. “Più volte questo governo ha ribadito la necessità di una collaborazione istituzionale, chiesta anche dal presidente Mattarella, per dare una risposta concreta agli italiani in un momento davvero difficile”.

    Il dibattito alla Camera – I primi segnali di intesa erano cominciati in Aula a Montecitorio, durante la discussione generale. “Ci troviamo in quest’Aula per la quinta volta in otto mesi a votare un nuovo scostamento di bilancio”, ha detto Renato Brunetta, deputato di Forza Italia e responsabile economico del movimento azzurro. “L’equivalente di cinque leggi di bilancio in otto mesi. Misure che ci danno il senso del momento che stiamo vivendo. Forza Italia e tutto il centrodestra votarono a favore del primo scostamento di bilancio, dicendo che quelle risorse non sarebbero state sufficienti, ma servivano comunque a coprire le prime misure, le misure del ‘Cura Italia’. Nessuno ci consultò, ma noi votammo comunque a favore. Fine aprile, altro scostamento di bilancio, altro voto a favore di tutto il centrodestra, con grande senso di responsabilità: 55 miliardi per l’Italia. Ma anche in quella occasione nessun coinvolgimento da parte della maggioranza. Seguirono altri due scostamenti, nei quali il centrodestra decise per il voto di astensione. Fui il primo a dare quella linea”. “In questi mesi sono stati bruciati quasi 100 miliardi, spesso in inutili bonus e sussidi, i monopattini sono un esempio per tutti. È andato tutto bene? Assolutamente no. Ma noi come Forza Italia e come centrodestra non abbiamo cavalcato queste difficoltà, non abbiamo scelto il ‘tanto peggio tanto meglio’. Siamo stati un’opposizione responsabile”, ha aggiunto.

    Anche Fratelli d’Italia aveva lasciato intendere di non volersi opporre al provvedimento: “Noi”, ha detto in Aula il vicecapogruppo Fdi Tommaso Foti in Aula, “abbiamo valutato attentamente quale apertura di credito dare non alla maggioranza ma all’ipotesi per la quale è nel confronto che si può far uscire dalle secche l’Italia. Il nostro voto non è ispirato a secondi fini, e siamo fieramente all’opposizione. Non abbiamo desiderio di confusione o commistione di ruoli. Questo voto non è per voi, è per l’Italia”. Infine la Lega aveva subordinato il via libera alle risposte da parte del governo, ma già i toni erano apparsi più distesi: “La Lega se ci saranno delle aperture sulle richieste che fa da tempo sulla detassazione voterà a favore dello scostamento, ma i provvedimenti che abbiamo visto non sono stati ben fatti. Serve un riequilibrio tra garantiti e non. Le tasse e i contributi non vanno spostate ma vanno cancellate. E’ una esigenza del Paese, risorse aggiuntive da subito nella legge di bilancio, per far sapere ai cittadini da subito che lo Stato c’è. La Lega c’è: abbiamo diritto però ad avere dal governo rispetto e trasparenza dei dati”.

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    #2
    Maledetti komunisti

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      #3
      Originally posted by arabykola View Post
      Maledetti komunisti
      Carapintadas non sopravviverà a questo

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        #4
        Quante bandiere che gli tokka mettere via sto mese

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          #5
          rimangono dei komunisti di kakka...ma ora è il momento di ragionare..poi pagheranno caro pagheranno tutto

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