Cancellazione, sospensione, taglio di qualche mese, altri tagli fra un anno. Sul Reddito di cittadinanza il Governo da settimane gioca con la vita delle persone: un atteggiamento disumano sulla pelle di famiglie che a stento pagano la bolletta e fanno la spesa. L'ultima novità che arriva dalla maggioranza della Meloni parla di un taglio di mensilità del Reddito di cittadinanza per gli "occupabili": persone in grande difficoltà, fra cui molti over 50 e 60 per cui trovare lavoro oggi è durissimo e 200 mila cittadini che già lavorano e che chiedono il Rdc per integrare stipendi da fame. Siamo disposti a tutto per arginare questo piano folle, anche a scendere in piazza". Così su Facebook il leader del M5S Giuseppe Conte.
"Noi non getteremo mai la spugna su queste battaglie – assicura l'ex premier – vediamo se saremo i soli o se altre forze politiche risponderanno 'presente'”.
Inizia il periodo transitorio verso l’abolizione del reddito di cittadinanza. Dal 1 gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) - spiega il Mef - è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. E’ inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua. Il reddito sarà abrogato il 1 gennaio 2024 e sarà sostituito da una nuova riforma. Previsto un risparmio di 734 milioni per il 2023. I risparmi di spesa finanzieranno un apposito fondo che finanzierà la riforma complessiva per il sostegno alla povertà e all’inclusione.
LA NOTA DI PALAZZO CHIGI - Dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7/8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili, si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi al termine della riunione di governo. E’ inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua.
Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte è intervenuto nel corso dell’evento ‘Cantiere delle idee. Costruire una società più giusta‘, tenutosi a Palazzo Giustiniani. L’ex presidente del Consiglio dei ministri è tornato sul tema più caro al suo partito, quello del reddito di cittadinanza, e ha fatto riferimento alla manovra del governo Meloni.
Reddito di cittadinanza, Conte si esprime sulle possibili modifiche
Il numero uno del M5s ed ex premier Giuseppe Conte è tornato a parlare del reddito di cittadinanza e delle possibili modifiche che lo coinvolgeranno nella manovra del governo Meloni: “Noi, e lo dico con la massima fermezza, siamo disposti a tutto per difendere il reddito di cittadinanza, un sistema di protezione sociale che doveva essere introdotto da decenni. Siamo disposti a dare battaglia in tutte le sedi, istituzionali e nelle piazze, se il governo andrà avanti con questo indegno proposito di smantellare il reddito di cittadinanza.”
M5s, Conte commenta la manovra del governo Meloni: “Hanno perso il contatto con la realtà”
Conte, poi, passa all’attacco e si rivolege direttamente a Giorgia Meloni e al neonato governo: “Un governo che ha come obiettivo quello di smantellare il reddito di cittadinanza è un governo che ha completamente perso il contatto con la realtà delle difficoltà economiche e sociali che attraversano il Paese. E’ un governo in preda a una furia ideologica. Non è conservatore, è reazionario.” Il leader del Movimento 5 Stelle, successivamente, fa un passo indietro e ricorda il periodo in cui era premier: “I fatti ci dicono che forse la prospettiva più rivoluzionaria è stata realizzata nel Conte I. Con la Lega per la prima volta abbiamo introdotto una legge anticorruzione. Ancora, abbiamo realizzato il reddito di cittadinanza, che è la misura più di sinistra che sia stata varata negli ultimi 30 anni.”
"Noi non getteremo mai la spugna su queste battaglie – assicura l'ex premier – vediamo se saremo i soli o se altre forze politiche risponderanno 'presente'”.
Inizia il periodo transitorio verso l’abolizione del reddito di cittadinanza. Dal 1 gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) - spiega il Mef - è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. E’ inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua. Il reddito sarà abrogato il 1 gennaio 2024 e sarà sostituito da una nuova riforma. Previsto un risparmio di 734 milioni per il 2023. I risparmi di spesa finanzieranno un apposito fondo che finanzierà la riforma complessiva per il sostegno alla povertà e all’inclusione.
LA NOTA DI PALAZZO CHIGI - Dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7/8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili, si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi al termine della riunione di governo. E’ inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua.
Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte è intervenuto nel corso dell’evento ‘Cantiere delle idee. Costruire una società più giusta‘, tenutosi a Palazzo Giustiniani. L’ex presidente del Consiglio dei ministri è tornato sul tema più caro al suo partito, quello del reddito di cittadinanza, e ha fatto riferimento alla manovra del governo Meloni.
Reddito di cittadinanza, Conte si esprime sulle possibili modifiche
Il numero uno del M5s ed ex premier Giuseppe Conte è tornato a parlare del reddito di cittadinanza e delle possibili modifiche che lo coinvolgeranno nella manovra del governo Meloni: “Noi, e lo dico con la massima fermezza, siamo disposti a tutto per difendere il reddito di cittadinanza, un sistema di protezione sociale che doveva essere introdotto da decenni. Siamo disposti a dare battaglia in tutte le sedi, istituzionali e nelle piazze, se il governo andrà avanti con questo indegno proposito di smantellare il reddito di cittadinanza.”
M5s, Conte commenta la manovra del governo Meloni: “Hanno perso il contatto con la realtà”
Conte, poi, passa all’attacco e si rivolege direttamente a Giorgia Meloni e al neonato governo: “Un governo che ha come obiettivo quello di smantellare il reddito di cittadinanza è un governo che ha completamente perso il contatto con la realtà delle difficoltà economiche e sociali che attraversano il Paese. E’ un governo in preda a una furia ideologica. Non è conservatore, è reazionario.” Il leader del Movimento 5 Stelle, successivamente, fa un passo indietro e ricorda il periodo in cui era premier: “I fatti ci dicono che forse la prospettiva più rivoluzionaria è stata realizzata nel Conte I. Con la Lega per la prima volta abbiamo introdotto una legge anticorruzione. Ancora, abbiamo realizzato il reddito di cittadinanza, che è la misura più di sinistra che sia stata varata negli ultimi 30 anni.”
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