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Il filosofo Zizek: L'Arabia spara sui migranti. L'occidente non deve autoflagellarsi

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    #1

    Il filosofo Zizek: L'Arabia spara sui migranti. L'occidente non deve autoflagellarsi

    L’intervista a Slavoj Zizek inizia sventando il suo tentativo di sabotarla. «Sono davvero molto stanco» (…)

    Paradossi. Shock. Provocazioni. Scenari catastrofici. Possibili salvezze. Il flusso dell’intelligenza di Zizek – filosofo lacanian-marxista sloveno tra i più rilevanti al mondo – travolge ogni punto di riferimento e capovolge anche gli assunti più consolidati: è un’esperienza che esalta, ma può anche causare capogiri. «Non credo che esista un altro modo per risvegliare le persone se non provocandole, scuotendo le loro certezze, strappandole dal sonnolento quieto vivere».


    L’occasione del dialogo è l’uscita del suo libro, Libertà. Una malattia incurabile, pubblicato in anteprima mondiale in Italia da Ponte alle Grazie.

    È per questo che lei invita a una disciplina della libertà?

    «Sartre ha scritto che mai la Francia era stata così libera come sotto l’occupazione nazista. Avevano perso ogni diritto, anche quello di parlare. Eppure, la necessità di resistere, tra paura e angoscia, era per Sartre il culmine della libertà».

    Significa che in una situazione normale è impossibile essere liberi?

    «Significa che la libertà è inscritta sempre dentro un ordine sociale, in una serie di necessità. Io e lei ora parliamo liberamente perché rispettiamo delle regole. Ma se mancano le condizioni per esercitarla, la libertà è nulla. Potrai pure essere formalmente libero di professare le tue idee, ma quando ti ammali e non hai un sistema sanitario che ti cura, avrai di sicuro altro per la testa».

    Il disordine, invece, soffoca la libertà?

    «Quando infrangi l’ordine, inizi un gioco molto pericoloso. Prenda le rivolte francesi di quest’estate. Giovani immigrati musulmani che si sollevano violentemente. La maggior parte degli intellettuali di sinistra le ha considerate un momento di radicale libertà. Io, invece, no».

    Perché?

    «Perché la violenza cieca che gli insorti hanno usato, distruggendo tutto quello che trovavano sulla propria strada, ha ottenuto un risultato inverso alla libertà: ha sconvolto l’esistenza delle persone normali, che hanno visto sgretolate le condizioni minime per una vita pacifica, e ha suscitato una forte reazione contraria, che alla fine ha avuto la meglio».

    Capisce più la reazione che la rivolta?

    «Penso che la sinistra dovrebbe rispettare di più i sentimenti delle persone normali. La Francia non è sola. L’ordine sociale dei Paesi sviluppati si sta disfacendo, e questo crea una serie di cortocircuiti».

    Da quando la legge e l’ordine sono di sinistra?

    «Lei crede sia di destra avere rispetto per i timori delle persone normali? Io penso il contrario. Come penso non sia da fascisti riconoscere la legittimità dei confini. I liberal, invece, sono scandalizzati dall’idea che in Polonia il governo abbia convocato un referendum sul sì o no all’immigrazione illegale. Ma perché le persone non dovrebbero essere libere di scegliere?».

    Ma il punto non è essere liberi di scegliere, il punto è se si possa veramente scegliere con un sì o con un no su questo tema. In Italia, per esempio, Meloni ha vinto promettendo di fermare l’immigrazione, ma non ci riesce.

    «Io non sono per bloccare l’immigrazione. La mia tesi è che sia necessario regolarla. Chi entra deve farlo legalmente. Credo che se la discussione si concentrerà ancora a lungo sull’alternativa tra confini aperti e confini chiusi, si getteranno le basi per una grande ascesa della destra in Europa: dopo la Polonia e l’Italia, sarà il turno della Francia e poi ancora della Germania. E, a quel punto, cosa accadrà?».

    Davvero, per fermare la destra, la sinistra deve assomigliarle?

    «Non è di destra andare alla radice del fenomeno migratorio. Cercare una soluzione sistemica. I liberal pensano che aprire le porte ai poveri immigrati sia un grande gesto umanitario. E che tutto si risolva con il buon cuore. Ma il problema è che chi parte dall’Africa non è povero. Non sempre, almeno. Chi parte, anche clandestinamente, è colui che può permettersi il costo del viaggio. E ciò significa che i più poveri non vengono qui, ma rimangono in Africa. Non è difficile prevedere che, nel lungo periodo, questa situazione non allevierà la pressione sull’Europa, ma la accentuerà».

    Sa che c’è chi pensa che l’Europa sia già troppo chiusa?

    «Sarebbe ora di smetterla con l’auto umiliazione occidentale. Al confine con lo Yemen, l’Arabia Saudita spara sui migranti che vogliono entrare nel suo territorio; e tutti i Paesi arabi ricchi li respingono senza pietà. E l’Europa sarebbe la fortezza del mondo?».

    Non vorrà imitare l’Arabia Saudita.

    «Non sto dicendo questo. Sto mostrando un paradosso. È come per il razzismo. La tratta degli schiavi è esistita per secoli, anche all’interno dei Paesi africani. E la vera, unica novità introdotta nella storia umana dalla civiltà occidentale – a partire dal XIX secolo – è il movimento per l’abolizione della schiavitù. Nonostante ciò, oggi l’Occidente è considerato la quintessenza della discriminazione razziale. È assurdo».

    È diventato un cantore del modello occidentale?

    «No, anzi. Ho molte riserve. Ma di diverso genere. Per esempio: noi europei parliamo in continuazione di crisi, ma la verità è che viviamo in un relativo benessere. Abbiamo però di fronte delle catastrofi – il disastro ambientale, innanzitutto – di fronte alle quali il nostro sistema non può reggere. E il tardo-capitalismo non ha alcuna soluzione da offrire».(...)

    «Il mondo, checché ne dicano i bravi liberali, avrebbe bisogno di un comunismo di guerra: un sistema, cioè, che di fronte alle catastrofi che ci attendono crei un coordinamento internazionale, un po’ come è successo con il Covid, dove solo la cooperazione globale si è dimostrata efficace a contrastare la minaccia pandemica». (…)

    L’inclusione, secondo lei, è un falso problema?«No. Penso tuttavia che gli apostoli dell’inclusione vivano un paradosso. Dicono di lottare per non escludere nessuno, ma si dedicano notte e giorno a cacciare le persone, a metterle fuorilegge. Fanno fuori uno perché ha pronunciato una parola sessista, poi un altro perché ha fatto un’allusione omofoba. Per questo la cancel culture io la chiamo cancer culture: è un cancro, il cancro della sinistra».

    La destra non ha paradossi?

    «Ne ha uno enorme: è contro il relativismo post-moderno ma ha come eroe il campione della post-modernità, Donald Trump. Uno che si prende gioco di tutto, incluso se stesso, che minimizza la storia e ingigantisce le sue psicosi».

    Di Giorgia Meloni che pensa?

    «Glielo dico in italiano: è una “furbetta”. È abile a non spaventare l’Europa, ma porta comunque avanti la sua agenda. Ha successo perché risponde alle domande della gente normale, a cui la sinistra non parla più».

    Sull’Ucraina la pensa come lei.

    «Non mi sorprende. Quella di Putin non è una guerra come le altre. È uno stupro. È la metafora che i nazionalisti russi usano per descrivere quello che stanno facendo: negare il diritto all’esistenza di una nazione che lotta per esistere, ed essere libera».

    Non è curioso che gli ucraini desiderino così tanto quella che lei chiama una “malattia incurabile”?

    «Lo è».

    E allora perché vuole che si ammalino anche loro?

    «Perché c’è un solo farmaco che cura la libertà umana: è la tirannia, il totalitarismo. Ed è di gran lunga preferibile essere malati che schiavi».



    Estratto dell’articolo di Nicola Mirenzi per https://www.repubblica.it/





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    #2
    Concordo che la Francia è un esempio da seguire in ambito immigrazione.
    A seguito c'è la Germania.
    Anche Spagna non è male.
    altre nazioni che vedo fanno meno proclami, ma vedo comunque ordine : Austria e svizzera di clandestini o gente che appare tale, non ne vedo.
    Polonia, Cechia, Ungheria zero al quoto
    Portogallo nemmeno .

    In pratica è un flagello tutto nostro Italiano ... ed i nostri cittadini sinistri non san più come fare per volerli accogliere (ovviamente a spese degli altri e non a casa loro)

    All'atto pratico più che ai cittadini invasati di sinistra, io incolpo lo stato : nè prima quelli dei DPCM nè gli auto eletti PD ma pare nemmeno questo di fac-simile destra sono in stati in grado di imporre autorevolezza dello stato Italiano.
    Per come la vedo io uno stato ha il dovere di accoglierli tutti ma INCHIODARLI in una zona finchè non vengono pronti i documenti. In questa zona deve esserci poco spazio, niente di extra e tutto quel che serve per sopravvivere. Chi entra illegalmente non deve avere nessuna oppotunità di scappare dalla detenzione ma è giusto riceva assistenza medica e tutto quanto necessario per sopravvivere. Se poi non piacciono le condizioni di detenzione, dovrebbero avere l'opportunità di essere rimpatriati gratuitamente a spese degli italiani. Rimane comunque meglio che lasciarli vagabondare per la nazione spacciando, rubando ecc ecc

    Tra ROM e clandestini abbiamo uno schifo in Italia che sta dilaniando la nazione intera ...
    Last edited by Lele-R1-Crash; 05-10-23, 06:31.

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      #3
      Nessuno dice mai che sta gente fa comodo.
      A chi?
      A chi fa uso di droga.
      A chi serve manodopera a basso, anzi, bassissimo costo.
      A chi lucrare su tutto il discorso accoglienza/collocamento to.
      ​​​​​​...

      Probabilmente, hanno più potere di chi non li vuole.

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        #4
        Guarda la mia opinione è che ci sia davvero dietro un giro di soldi imponente.

        In quanto a droga non penso sia necessario importare manodopera perchè c'è sempre stata e c'è in ogni luogo del mondo con o senza "manodopera" importata.

        Manodopera a basso costo non ho dati tangibili per potermi fare una idea. Ho solo quanto riportato dai media che sono informazioni prive di valore in quanto ogni notizia riportata dai media tocco poi con mano che non è cosi .

        Concordo che a livello basso ovvero di cittadini ci guadagna molto chi fa "del bene" ad accoglierli. Parlavo con un albergatore di Noto (Sicilia) e me ne ha raccontate di ogni ... ma anche in città come Milano sono un business pazzesco sia come alimentazione che come alloggi .

        Purtroppo importando cosi tante persone, c'è uan percentuale alta di malavitosi che, ancora purtroppo, sono cosi più potenti della polizia che non si può fare altro che subire i loro danni e la loro violenza .
        Last edited by Lele-R1-Crash; 07-10-23, 06:47.

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          #5
          Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
          Guarda la mia opinione è che ci sia davvero dietro un giro di soldi imponente.

          In quanto a droga non penso sia necessario importare manodopera perchè c'è sempre stata e c'è in ogni luogo del mondo con o senza "manodopera" importata.

          Manodopera a basso costo non ho dati tangibili per potermi fare una idea. Ho solo quanto riportato dai media che sono informazioni prive di valore in quanto ogni notizia riportata dai media tocco poi con mano che non è cosi .

          Concordo che a livello basso ovvero di cittadini ci guadagna molto chi fa "del bene" ad accoglierli. Parlavo con un albergatore di Noto (Sicilia) e me ne ha raccontate di ogni ... ma anche in città come Milano sono un business pazzesco sia come alimentazione che come alloggi .

          Purtroppo importando cosi tante persone, c'è uan percentuale alta di malavitosi che, ancora purtroppo, sono cosi più potenti della polizia che non si può fare altro che subire i loro danni e la loro violenza .
          A Milano la situazione è fuori controllo ed inizia ad emergere anche attraverso le proteste via social, con buona pace del sindaco Sala che pensa alle piste ciclabili e a fare cassetta per sanare i debiti del Comune. Orde di giovani minorenni nordafricani mettono a ferro e fuoco la città, spaccio-scippi-violenze varie e stupri sono all'ordine del giorno nella ex "Milano da bere".

          Sono tutti sedicenti " minori stranieri non accompagnati" che vengono accolti in altrettante sedicenti case di comunità e poi lasciati a se stessi. Ho informazioni di prima mano perchè una mia amica lavora in questo settore. Queste comunità sono semplici appartamenti sparsi per la città dove vengono ospitati (con soldi dello Sato) senza attivare nessun tipo di percorso di inserimento. Le cooperative che gestiscono questi appartamenti ricevono fior di quattrini al giorno per ognuno di loro e poi li lasciano allo sbando.

          Personale educativo non qualificato ( perchè lo Stato permette che venga assunta gente non qualificata?) che non sa gestire questi minori sbandati. Pseudo educatori che pensano solo a ingropparsi fra di loro, a fregare le derrate alimentari che vengono fornite gratuitamente dalla Caritas o da altri Enti, e a chiudersi nella loro stanza durante il turno a giocare con il pc.

          Non sanno gestire questi giovani perchè non ne conoscono la cultura e in più non sanno nulla di gestione degli adolescenti in generale. I risultati di questa accoglienza all'acqua di rose inscenata solo per guadagnarci sopra sfruttando la situazione, la paghiamo sulla nostra pelle noi milanesi che oltre ad essere oberati dalle tasse e dal costo della vita, dobbiamo subire anche queste orde barbariche che non avendo nulla ed essendo repressi ed allo sbando, non faticano di certo a uscire dall'appartamento e ad andare in giro a procurarsi senza scrupoli ciò che desiderano.

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            #6
            La ventilata sostituzione etnica citata da Lollobrigida, uno dei cognati della lidèra maxima, è già in atto?
            Pare di sì, routine.
            Nel comune di Verdellino, Bergamo, 7500 anime, sono censite 87 diverse nazionalità.
            Ottantasette. Vai col melting pot.
            La maestra d'asilo, pia donna, mi confida:"Abbiamo solo 5 bambini italiani, sono loro i veri extracomunitari".
            Giusto per citare.

            Inoltre, magra consolazione, ci stiamo avviando verso una felice estinzione?

            https://www.google.com/amp/s/www.rep...413624573/amp/

            E, giusto per chiudere, una riflessione che postai in tempi non sospetti:
            "Verremo rimpiazzati da negri, cinesi e pakistani, che cacceranno persino i rumeni e distruggeranno i beni culturali per fare baraccopoli.
            L'Italia tra 50 anni sarà una landa divelta piena di bambini multicolored vestiti di stracci e pieni di pidocchi che corrono su strade dissestate senza più alberi (bruciati in bidoni per ripararsi dal freddo)." (cit. Faustino, Orinatoio Dadastronzo)

            Buona domenica.

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              #7
              Originally posted by Semiramide View Post

              A Milano la situazione è fuori controllo ed inizia ad emergere anche attraverso le proteste via social, con buona pace del sindaco Sala che pensa alle piste ciclabili e a fare cassetta per sanare i debiti del Comune. Orde di giovani minorenni nordafricani mettono a ferro e fuoco la città, spaccio-scippi-violenze varie e stupri sono all'ordine del giorno nella ex "Milano da bere".

              Sono tutti sedicenti " minori stranieri non accompagnati" che vengono accolti in altrettante sedicenti case di comunità e poi lasciati a se stessi. Ho informazioni di prima mano perchè una mia amica lavora in questo settore. Queste comunità sono semplici appartamenti sparsi per la città dove vengono ospitati (con soldi dello Sato) senza attivare nessun tipo di percorso di inserimento. Le cooperative che gestiscono questi appartamenti ricevono fior di quattrini al giorno per ognuno di loro e poi li lasciano allo sbando.

              Personale educativo non qualificato ( perchè lo Stato permette che venga assunta gente non qualificata?) che non sa gestire questi minori sbandati. Pseudo educatori che pensano solo a ingropparsi fra di loro, a fregare le derrate alimentari che vengono fornite gratuitamente dalla Caritas o da altri Enti, e a chiudersi nella loro stanza durante il turno a giocare con il pc.

              Non sanno gestire questi giovani perchè non ne conoscono la cultura e in più non sanno nulla di gestione degli adolescenti in generale. I risultati di questa accoglienza all'acqua di rose inscenata solo per guadagnarci sopra sfruttando la situazione, la paghiamo sulla nostra pelle noi milanesi che oltre ad essere oberati dalle tasse e dal costo della vita, dobbiamo subire anche queste orde barbariche che non avendo nulla ed essendo repressi ed allo sbando, non faticano di certo a uscire dall'appartamento e ad andare in giro a procurarsi senza scrupoli ciò che desiderano.
              Beh non posso che concordare con te. Il problema di questa gentaglia non è la gentagli in se, bensì lo stato che non interviene con forza e decisione.

              Occorrerebbe anzitutto ELIMINARE gratuità verso queste persone perchè agli italiani nin si offre lo stesso servizio. Io sono per l'eguaglianza. E semmai occorre dare una precedenza, la si dà agli italiani .
              Chi arriva clandestinamente in Italia dovrebbe essere trattato come verrebbe trattato in Francia, Germania, Austria, Polonia e Spagna ... se vogliamo essere ancor meglio potremmo imparare da Australia e USA .
              Lo stato deve dare maggior potere alle FFOO cosi che possano vigilare ed intervenire. Andrebbe raddoppiato il corpo di polizia dove ora non si vuole arruolare nessuno in quanto sono consapevoli di essere inermi di fronte ai potenti ROM e clandestini in generale. In attesa del personale polizia e carabinieri è doveroso schierare esercito finchè la situazione non migliora.

              Noi paghiamo le tasse ed abbiamo il lecito diritto di pretendere la sicurezza dalle FFOO. Se avessero la stessa efficienza chehanno coi velox, saremmo a posto.

              E' chiaro che prendere della gente non civilizzata, buttata in una civiltà come la nostra, continueranno a comportarsi come bestie selvagge e vivranno di espedienti come fanno già i ROM. Non ne faccio una colpa a loro ma al lassismo dello stato che abbiamo avuto nell'ultimo decennio.

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                #8
                Originally posted by Herr Homar View Post
                Nessuno dice mai che sta gente fa comodo.
                A chi?
                A chi fa uso di droga.
                A chi serve manodopera a basso, anzi, bassissimo costo.
                A chi lucrare su tutto il discorso accoglienza/collocamento to.
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                Probabilmente, hanno più potere di chi non li vuole.
                Mah da me fanno tutto tranne che lavorare, ma anche spacciare....
                Stanno tutto il giorno fuori dal centro a giocare col telefono, vanno al supermercato a comprare birra e rum con i buoni...
                La bella vita

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