La mossa promozionale dello Zar: Fuoriprogramma al vertice di Anchorage. Il presidente Vladimir Putin ha regalato una moto russa nuova di zecca a un cittadino dell’Alaska, il quale lamentava il fatto che il modello in suo possesso fosse ormai impossibile da riparare a causa delle sanzioni statunitensi nei confronti di Mosca a seguito dell’invasione dell’Ucraina.
La delegazione
A Mark Warren sono state consegnate le chiavi della sua nuova moto Ural nel parcheggio di un hotel di Anchorage, dove alloggiava la delegazione russa durante l’incontro della scorsa settimana tra Putin e Donald Trump. Tutto è cominciato quando una troupe della televisione di Stato russa si aggirava per le strade della capitale e si è fermata ad ammirare la motocicletta di epoca sovietica di Warren.
I giornalisti scambiano qualche parola con il proprietario, amareggiato per il fatto che le riparazioni al suo mezzo stavano diventando sempre più costose e che era quasi impossibile reperire nuovi pezzi di ricambio a causa delle sanzioni contro Mosca. La sua moto è prodotta dalla Ural, fondata nel 1941 in quella che allora era la Russia sovietica. «Quindi, per lei, se Putin e Trump risolvessero il conflitto qui in Alaska sarebbe un bene?», chiede l’inviato della tv Valentin Bogdanov. «Sì, sarebbe un bene», la risposta convinta di Warren.
Pochi giorni dopo gli sono state consegnate le chiavi di un nuovo sidecar Ural. «Questo è un regalo personale del presidente della Federazione Russa», ha informato il destinatario Andrei Ledenev, funzionario dell’ambasciata russa a Washington, consegnando il dono.
Di fronte alle telecamere della televisione di Stato russa, Mark Warren è apparso sbalordito quando ha sentito pronunciare il nome di Vladimir Putin. «Molto bene», ha annuito accettando il regalo.
notizia da: msn.com
La delegazione
A Mark Warren sono state consegnate le chiavi della sua nuova moto Ural nel parcheggio di un hotel di Anchorage, dove alloggiava la delegazione russa durante l’incontro della scorsa settimana tra Putin e Donald Trump. Tutto è cominciato quando una troupe della televisione di Stato russa si aggirava per le strade della capitale e si è fermata ad ammirare la motocicletta di epoca sovietica di Warren.
I giornalisti scambiano qualche parola con il proprietario, amareggiato per il fatto che le riparazioni al suo mezzo stavano diventando sempre più costose e che era quasi impossibile reperire nuovi pezzi di ricambio a causa delle sanzioni contro Mosca. La sua moto è prodotta dalla Ural, fondata nel 1941 in quella che allora era la Russia sovietica. «Quindi, per lei, se Putin e Trump risolvessero il conflitto qui in Alaska sarebbe un bene?», chiede l’inviato della tv Valentin Bogdanov. «Sì, sarebbe un bene», la risposta convinta di Warren.
Pochi giorni dopo gli sono state consegnate le chiavi di un nuovo sidecar Ural. «Questo è un regalo personale del presidente della Federazione Russa», ha informato il destinatario Andrei Ledenev, funzionario dell’ambasciata russa a Washington, consegnando il dono.
Di fronte alle telecamere della televisione di Stato russa, Mark Warren è apparso sbalordito quando ha sentito pronunciare il nome di Vladimir Putin. «Molto bene», ha annuito accettando il regalo.
notizia da: msn.com
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