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Bene...ora si ragiona un p?...

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    #1

    Bene...ora si ragiona un p?...

    non ? molto ma ? un passettino e bisogna riconoscerlo...se ? vero e verrano veramente applicati...

    Equa Italia, professor Monti dimezza lo stipendio a Befera - attilio befera, mario monti, agenzia delle entrate, vegas, calabr?, franco bechis - liberoquotidiano.it

    Chi ce l?aveva con Equitalia e il suo gran capo, avr? la sua non piccola soddisfazione. Ad Attilio Befera sta per essere dimezzato lo stipendio. Il supermanager del fisco deve prepararsi a dire addio a circa 300 mila euro lordi sugli oltre 600 mila che oggi prende cumulando l?incarico da direttore della Agenzia delle Entrate con la presidenza di Equitalia. Il governo di Mario Monti ha deciso infatti di non concedere n? a Befera n? ai direttori e segretari generali della pubblica amministrazione alcuna deroga rispetto alla regola stabilita dal decreto legge salva-Italia del 6 dicembre scorso sul tetto massimo omnicomprensivo agli stipendi pubblici pari a quello del primo presidente della Corte di Cassazione. La cifra limite ? stata stabilita in un dpcm appena inviato alle Camere ed ? di 304.951,95 euro lordi.

    Befera ci perde mezzo stipendio, ma il taglio non sar? indolore anche per altre decine di grandi papaveri di Stato. Secondo il dpcm infatti dovranno sottoporsi alla riduzione dello stipendio non solo i dirigenti di ministeri ed enti pubblici nazionali, ma anche quelli della Consob e di tutte le autorit? amministrative indipendenti. La tagliola scatter? anche sull?emolumento pi? chiacchierato che ci sia, quello rigorosamente tenuto segreto dell?intramontabile capo di gabinetto del ministero dell?Economia, Vincenzo Fortunato. Si ? favoleggiato di uno stipendio assai vicino al milione di euro, ma nulla ? mai stato reso noto. Di sicuro Fortunato ? incappato come tutti gli italiani nella decisione del 2008 presa da Vincenzo Visco di mettere on line i redditi di tutti gli italiani.

    Allora il suo reddito era di 788.855 euro. Dovrebbe quindi rinunciare a 483.904 euro, e forse ancora di pi?. I soldi risparmiati con i tagli andranno a finire nel fondo ammortamento titoli di Stato per ritirare Bot e Btp e ridurre il debito pubblico. Il regolamento per quell?operazione dovr? essere scritto dal Ragioniere generale dello Stato, Mario Canzio, che sar? costretto a dire addio a 216.967 euro del suo stipendio. Taglio consistente anche per Raffaele Ferrara, che guida i Monopoli dello Stato e dovr? rinunciare a 176.262 euro del suo attuale stipendio, e a qualsiasi gettone per incarichi pubblici extra. Perdono 170.691 euro i presidenti di tre Autorit? di garanzia: Corrado Calabr? (Agcom), Giovanni Pitruzzella (Antitrust) e Guido Pierpaolo Bertoni (Energia). I loro commissari, fra cui ci sono molti ex politici, dovranno dire addio a 91.417 euro lordi all?anno.

    Dovr? rinunciare a poco meno di 100 mila euro all?anno anche il presidente del Coni, Gianni Petrucci. Pochi altri saranno toccati nei grandi ministeri e nelle altre agenzie pubbliche: perder? circa 84.075 euro il segretario generale della Farnesina, Giuseppe Massolo, e circa mille euro la sorella del sindaco di Roma, Gabriella Alemanno, che guida l?agenzia del Territorio. Ci rimetter? 82.048 euro all?anno il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, ma il taglio sar? pi? consistente per il suo direttore generale, Antonio Rosati: 90.048 euro. Le vere incognite sono sull?estensione della regola anche a settori di confine con la pubblica amministrazione. Se fra gli enti pubblici sar? annoverato anche superInps, la vittima numero uno del decreto Monti potrebbe essere Antonio Mastropasqua (che ? anche vicepresidente di Equitalia), che vedrebbe calare una mannaia da circa 900 mila euro. Stesso discorso per Pietro Ciucci, che guida l?Anas e che potrebbe essere costretto a rinunciare a circa 485 mila euro.

    ed ancora...

    Supermario non si ferma pi?: "Anche la Chiesa pagher? l'Ici" - ici, chiesa, monti, imposta, immobili - liberoquotidiano.it

    Il premier Mario Monti rompe gli indugi sul caso Ici-Chiesa, argomento che negli ultimi mesi ha suscitato vibranti polemiche. Il presidente del consiglio ha spiegato al vicepresidente della commissione europea Joaquin Almunia l'intenzione di mettere definitivamente ordine nella disciplina della materia, specificando i criteri che verranno seguiti. L'esenzione dal pagamento dell'imposta sugli immobili rester? solo per gli edifici di propriet? della chiesa nei quali si svolgono attivit? esclusivamente non commerciali, mentre sar? rivista per quegli edifici in cui si svolgono anche (seppur non prevalentemente) funzioni commerciali. In questi casi, l'esenzione dall'Ici rester? solo per quelle frazioni dell'immobile nelle quali non si svolgono funzioni commerciali. Le modifiche saranno apportate con un emendamento presentato in Parlamento. Nell'ottobre 2010 la commissione europea aveva avviato una procedura di indagine sui privilegi fiscali della Chiesa italiana.

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    #2
    Altra buona notizia: il Governo chiude le sedi distaccate dei ministeri per la Semplificazione e per le Riforme nella Villa Reale di Monza.

    Le sedi distaccate dei ministeri per la Semplificazione e per le Riforme nella Villa Reale di Monza sono state chiuse con la nascita del governo Monti. Lo ha riferito mercoled? pomeriggio alla Camera il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda. Il ministro ha ricordato che la presidenza del Consiglio era stata condannata il 9 novembre per comportamento antisindacale per l'apertura di queste sedi, e ha annunciato che lo scorso 9 febbraio, Palazzo Chigi ha rinunciato ad opporsi a questo decreto del Tribunale di Roma, perch? nel frattempo era cessata l'operativit? delle sedi.

    MAI PRESO SERVIZIO - Giarda ha aggiunto che sono state dismesse le utenze, sono stati ritirati i beni immobili che erano stati messi a disposizione e l'immobile (Villa Reale) ? rientrato nella ?piena disponibilit?? del proprietario. Il ministro ha anche osservato che ?nessuna unit? di ruolo di comando o comandata ha mai preso servizio presso le sedi distaccate dei dicasteri?. Quindi Palazzo Chigi ha dato esecuzione alla sentenza del Tribunale dopo aver sentito le organizzazioni sindacali, anche perch? la sentenza non aveva disposto la chiusura delle sedi ma aveva solo rilevato il comportamento non corretto rispetto alle rappresentanze dei lavoratori da parte della presidenza del Consiglio.

    A proposito, Coso* - si, si proprio te che non capisci - invece di continuare a dire fregnacce, ascolta un p? questa, sia mai che ne facessi una giusta...

    [YOUTUBE]t5K6Kemip8U&feature=fvsr[/YOUTUBE]

    * E' riferito a quel politico verde di rabbia.

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      #3
      Posso dire che la cosa mi soddisfa, spero vivamente che nel lungo periodo si possa godere anche noi di questi tagli, vedendo magari riviste le tassazioni, o magari chiss? l'IVA...
      Ma forse sto proprio sognando.

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        #4
        ma quanto caxxo prendono di stipendio questi!!!!!!!

        600mila euro???ora 300mila??? poverini faranno fatica ad arrivare a fine mese.
        Non fraintendetemi...bene sti tagli, ma anche tagliati sti stipendi fan paura

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          #5
          Spero anche di non illudermi per poi scoprire che come al solito li fanno uscire dalla porta per rientrare dalla finestra...

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            #6
            Buono...

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              #7
              Oh ... Monti guadagna altri punti !

              (sono forse un p? prevenuto , ma siamo sicuri che non ci sia una magagna come per i parlamentari che li han tolti da una parte per aggiungerli all'altra ?)

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                #8
                Originally posted by lucavor View Post
                ma quanto caxxo prendono di stipendio questi!!!!!!!

                600mila euro???ora 300mila??? poverini faranno fatica ad arrivare a fine mese.
                Non fraintendetemi...bene sti tagli, ma anche tagliati sti stipendi fan paura
                Eh va beh Lucavor ... chi ? in gamba i soldi ? giusto che li prenda . Chi ha una marcia in pi? non sarebbe nemmeno giusto che prendesse come il figlio dei fiori che alvora 8 ore al d? dai ...

                Che poi Befera sia in gamba o meno non sono in grado di dirlo .

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                  #9
                  Io vorrei sapere chi sta sotto a lui cosa guadagna....
                  Perch? se il suo sottoposto guadagna poco meno (e come lui tutti i sottoposti a quelli a cui hanno tagliato) si innesca il "lassismo"....
                  Sul fatto poi di quanto piglino.... Direi che chi in cima alla piramide DEVE guadagnare viste le responsabilit? che si prende.... Il problema ? se le responsabilit? non le prende mai (come i politicanti...)

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                    #10
                    Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
                    Eh va beh Lucavor ... chi ? in gamba i soldi ? giusto che li prenda . Chi ha una marcia in pi? non sarebbe nemmeno giusto che prendesse come il figlio dei fiori che alvora 8 ore al d? dai ...

                    Che poi Befera sia in gamba o meno non sono in grado di dirlo .
                    diciamo che la posizione che ricopre ? consona ad un RAL di 300k ?\anno

                    poi, si sar? venduto bene

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                      #11
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                      In questo caso, a spanne, hanno piallato 20mila euro che andranno in risparmio...
                      Si facesse allo stesso modo ovunque ridisribuendo in basso il risparmio qualche soldino in saccoccia arriverebbe....

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                        #12
                        perch? a rigor di logica nel privato non paga il contribuente?

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                          #13
                          io trovo giusto che chi lavori venga premiato....pero' crodopio non puoi prende 20milaeuri al mese quando altre decine di milioni di persone si fanno il culo quadro e lavorano quanto te per 15mila euri all'anno!!!!
                          ci deve essere un limite a tutto caxxo!

                          chi invece investe del suo per una propria attivita'....ben venga che guadagni

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                            #14
                            se sei nel pubblico ok - nel privato ? una scelta sacrosanta di ogni azienda che deve fare le sue valutazioni basandosi anche sul mercato.

                            questo per?, giustamente, non vale ultimamente nel caso di alcune banche....che hanno avuto soldi pubblici per salvarsi il deretano...ma se non sono stati messi i paletti seri su come andavano utlizzati (e non) quei fondi...beh..

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                              #15
                              la Svolta dell'Ici sulla Chiesa esentasse solo i Luoghi di Culto
                              L'annuncio del governo alla Ue. La Cei: attenzione al no profit Esenzione Per l'Anci l'esenzione dal pagamento dell'Ici varrebbe 500-700 milioni. Per l'Ares 2,2 miliardi

                              ROMA - Niente pi? esenzioni Ici (Imu) per le attivit? ?non esclusivamente commerciali? della Chiesa (cliniche, pensioni, scuole). Per l'esenzione non baster? pi? avere all'interno dell'immobile una struttura religiosa (che rimarr? esente), il fisco guarder? alla destinazione prevalente, individuando un rapporto percentuale tra le due attivit?, e su tutto il resto si pagher? il dovuto. La nuova disciplina riguarder? anche tutti gli altri soggetti (partiti, sindacati, associazioni, circoli) che oggi non pagano l'imposta comunale sugli immobili. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha comunicato ieri ufficialmente al vicepresidente della Commissione europea, Joaquin Almunia, la sua intenzione di presentare al Parlamento ?un emendamento che chiarisca ulteriormente e in modo definitivo la questione?, che ha generato molte polemiche e sulla quale la Commissione europea ha aperto, dopo un esposto del Partito radicale, nell'ottobre 2010, una procedura di infrazione per violazione della concorrenza ed illegittimo aiuto di Stato.
                              La lettera ad Almunia
                              E' stata resa nota alla vigilia del tradizionale ricevimento all'Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede per l'anniversario dei Patti Lateranensi, cui parteciperanno il vertici vaticani, il vertice della Cei, e praticamente tutto il governo Monti. A conferma che, non essendo la questione dell'Ici di natura pattizia (cio? bilaterale), essa ? stata presa di iniziativa del governo italiano. Essa del resto era gi? stata comunicata, esattamente un mese fa, da Monti a Bertone nel corso del colloquio che ? seguito alla visita ufficiale del premier in Vaticano del 14 gennaio. In quell'occasione la Santa Sede aveva concordato con l'esigenza che, per l'Imu, non ci possano essere deroghe alle normative europee.
                              Quanto vale l'esenzione
                              Sul reale valore dell'Ici della Chiesa da anni va avanti un vero e proprio balletto di cifre. L'esenzione dell'Ici alla Chiesa non vale ?miliardi? di euro, ma forse anche meno di 100 milioni: ? questa la posizione espressa a inizio 2012 dal giornale della Cei Avvenire , visto che il rapporto finale del Gruppo di lavoro Ceriani sull'erosione fiscale ha individuato quella cifra per quanto riguarda gli immobili di tutti gli enti non profit, non solo quelli ecclesiali. La complessit? della definizione del valore di un eventuale gettito aggiuntivo dipende inoltre dal fatto che le propriet? fanno capo a una galassia di soggetti giuridici diversi tra loro, che vanno dalle diocesi alle congregazioni, dagli ordini religiosi alle propriet? italiane del Vaticano vero e proprio. In tempi recenti si ? parlato di cifre che vanno dai 500-700 milioni stimati dall'Anci ai 2,2 miliardi stimati dall'Ares, l'Associazione ricerca e sviluppo sociale. Mentre il presidente dell'Anci, Graziano Del Rio, ha proposto innanzitutto un censimento degli immobili, visto che molti non sarebbero neppure denunciati al catasto, in particolare per individuare quelli adibiti a uso commerciale. Secondo stime realizzate sul web si parla di un totale di 100 mila immobili, di cui 9 mila sono scuole, 26 mila strutture ecclesiastiche e quasi 5 mila strutture sanitarie. Secondo stime non ufficiali dell'Agenzia delle entrate, si tratterebbe di un potenziale introito di due miliardi di euro all'anno.
                              Gli arretrati
                              La disponibilit? del Vaticano ha agevolato il lavoro del governo in vista di un'interpretazione autentica della norma. Nel dossier che ? stato preparato dai tecnici del Tesoro per il ?ministro? dell'Economia Monti, si parlava di una posizione ?dura? della Commissione europea (la sentenza ? attesa entro maggio), che lascia prevedere una bocciatura del regime agevolativo. Con una conseguenza di non poco conto: l'obbligo di recuperare l'imposta non pagata dalla Chiesa a partire dal 2005, da parte dei Comuni (che ieri hanno protestato per non essere stati consultati dal governo). Se invece la norma verr? riscritta prima, come ha annunciato ieri Palazzo Chigi, la procedura di infrazione dovrebbe fermarsi (ed ? questo che il Presidente Monti auspica nella comunicazione ad Almunia) e gli arretrati non saranno pi? dovuti. Se si fa un'ipotesi prudenziale di circa 200 milioni l'anno, ci? vuol dire un risparmio (in sei anni) di circa un miliardo e duecento milioni.
                              I criteri
                              Il comunicato di palazzo Chigi esplicita i criteri che verranno seguiti nell'emendamento alla legge attuale. Innanzitutto l'esenzione far? riferimento solo ed esclusivamente agli immobili nei quali si svolge in modo esclusivo un'attivit? non commerciale (come ad esempio gli edifici di culto, gli oratori, eccetera...). Verranno invece abrogate le norme che prevedono l'esenzione per immobili dove l'attivit? non commerciale non sia esclusiva, ma solo prevalente. Inoltre l'esenzione sar? limitata alla sola frazione di unit? immobiliare nella quale si svolga l'attivit? di natura non commerciale. Sar? infine introdotto un meccanismo di dichiarazione vincolata a direttive rigorose stabilite dal ministro dell'Economia circa l'individuazione del rapporto proporzionale tra attivit? commerciali e non commerciali esercitate all'interno di uno stesso immobile.
                              La reazione della Cei
                              Appresa la decisione di Monti, non si ? fatta attendere la reazione della Conferenza episcopale italiana che attraverso il suo portavoce, monsignor Domenico Pompili, ha commentato: ?Attendiamo di conoscere l'esatta formulazione del testo cos? da poter esprimere un giudizio circostanziato?. Aggiungendo che come dichiarato pi? volte, anche di recente, dal cardinale Bagnasco, ?ogni intervento volto a introdurre chiarimenti alle formule vigenti sar? accolto con la massima attenzione e senso di responsabilit??. Ma la Cei mette anche in guardia dalla necessit? di tutelare il no profit e si augura ?che sia riconosciuto e tenuto nel debito conto? il suo valore sociale.
                              twitter@maria_mcalabro

                              M.Antonietta Calabr?

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