Ieri i primi ministri di 25 paesi europei hanno sottoscritto un trattato che impone nuove limitazioni sui bilanci degli stati che lo ratificheranno.
In breve, ogni stato dovr? raggiungere il pareggio od il surplus di bilancio (dal 2013 se ho ben capito), e comunque il debito pubblico eventualmente creato annualmente non dovr? eccedere lo 0,5% del PIL a meno di essere in circostanze eccezionali (non meglio specificate), caso in cui gli stati possono fare debiti fino all'1% del PIL.
Gli stati si impegnano a raggiungere un debito pubblico inferiore al 60% del PIL, convergendo verso tale valore, sembra al ritmo del 3% annuo.
Agli stati che non rispetteranno questi vincoli saranno inflitte delle sanzione economiche dalla Corte di Giustizia Europea.
Dulcis in fundo, questo trattato prevede che il vincolo del pareggio di bilancio venga inserito nelle costituzioni dei paesi aderenti.
A me sembra che questo nuovo trattato sia l'epitaffio dell'Unione Europea, visto che di fatto condanner? la grande parte dei 25 paesi di cui sopra, ad una lenta ed inesorabile agonia economico sociale.
Con quelle regole, la crescita economica, di cui si parla tanto senza che si sia fatto e si faccia nulla per favorirla e sostenerla, verr? di fatto soffocata dal peso delle manovre e dei tagli che i nuovi vincoli sul bilancio imporranno.
In soldoni ogni anno l'Italia, oltre alle spese correnti, alle spese per gli interessi sul debito pregresso, dovr? rimborsare il 3% del debito pubblico (il primo anno saranno circa 60 miliardi di euro, allo stato attuale), e mantenere allo stesso tempo il bilancio pubblico in pareggio od in surplus.
Come questi geni pensino di favorire la crescita in un tale tripudio di stupide rigidit? e contrazioni della spesa pubblica, non ? dato saperlo.
Sfortunatamente credo non lo sappiano neanche loro, succubi come sono dei dogmi calati da un governo tedesco miope, pavido ed egoista.
Pensare e firmare, un trattato del genere in un periodo di crisi profonda, che sembra estendersi ad altri paesi (a nord delle Alpi), ed in un contesto finanziario pericolosamente traballante, ? francamente una follia.
A me sembra proprio che l'unione europea (volutamente in minuscolo) non abbia capito gli errori madornali che ha commesso nella gestione della crisi greca e continua imperterrita a volerli ripetere su scala continentale, causando altrettanto nefaste conseguenze.
In Italia quel trattato deve essere ratificato dal Parlamento perch? diventi vincolante.
Spero che i media, i cittadini e finanche quei pochi parlamentari decenti attualmente in carica, si attivino per bocciare questa ratifica e darci la possibilit? di ripensare in un contesto europeo, libero dal giogo tedesco, un'Europa diversa che guardi al futuro lontano dei propri cittadini.
Per quanto mi riguarda, firmando 'sto tratto il nostro attuale Presidente del Consiglio ha commesso un colossale errore strategico, che vale le sue dimissioni qualora, come spero, il Parlamento ne bocci la ratifica.
In breve, ogni stato dovr? raggiungere il pareggio od il surplus di bilancio (dal 2013 se ho ben capito), e comunque il debito pubblico eventualmente creato annualmente non dovr? eccedere lo 0,5% del PIL a meno di essere in circostanze eccezionali (non meglio specificate), caso in cui gli stati possono fare debiti fino all'1% del PIL.
Gli stati si impegnano a raggiungere un debito pubblico inferiore al 60% del PIL, convergendo verso tale valore, sembra al ritmo del 3% annuo.
Agli stati che non rispetteranno questi vincoli saranno inflitte delle sanzione economiche dalla Corte di Giustizia Europea.
Dulcis in fundo, questo trattato prevede che il vincolo del pareggio di bilancio venga inserito nelle costituzioni dei paesi aderenti.
A me sembra che questo nuovo trattato sia l'epitaffio dell'Unione Europea, visto che di fatto condanner? la grande parte dei 25 paesi di cui sopra, ad una lenta ed inesorabile agonia economico sociale.
Con quelle regole, la crescita economica, di cui si parla tanto senza che si sia fatto e si faccia nulla per favorirla e sostenerla, verr? di fatto soffocata dal peso delle manovre e dei tagli che i nuovi vincoli sul bilancio imporranno.
In soldoni ogni anno l'Italia, oltre alle spese correnti, alle spese per gli interessi sul debito pregresso, dovr? rimborsare il 3% del debito pubblico (il primo anno saranno circa 60 miliardi di euro, allo stato attuale), e mantenere allo stesso tempo il bilancio pubblico in pareggio od in surplus.
Come questi geni pensino di favorire la crescita in un tale tripudio di stupide rigidit? e contrazioni della spesa pubblica, non ? dato saperlo.
Sfortunatamente credo non lo sappiano neanche loro, succubi come sono dei dogmi calati da un governo tedesco miope, pavido ed egoista.
Pensare e firmare, un trattato del genere in un periodo di crisi profonda, che sembra estendersi ad altri paesi (a nord delle Alpi), ed in un contesto finanziario pericolosamente traballante, ? francamente una follia.
A me sembra proprio che l'unione europea (volutamente in minuscolo) non abbia capito gli errori madornali che ha commesso nella gestione della crisi greca e continua imperterrita a volerli ripetere su scala continentale, causando altrettanto nefaste conseguenze.
In Italia quel trattato deve essere ratificato dal Parlamento perch? diventi vincolante.
Spero che i media, i cittadini e finanche quei pochi parlamentari decenti attualmente in carica, si attivino per bocciare questa ratifica e darci la possibilit? di ripensare in un contesto europeo, libero dal giogo tedesco, un'Europa diversa che guardi al futuro lontano dei propri cittadini.
Per quanto mi riguarda, firmando 'sto tratto il nostro attuale Presidente del Consiglio ha commesso un colossale errore strategico, che vale le sue dimissioni qualora, come spero, il Parlamento ne bocci la ratifica.
Comment