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Riforma della Giustizia...

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    #1

    Riforma della Giustizia...

    Magistrati e norme anticorruzione
    Il governo presenta le sue proposte

    Ma il Pdl chiede un accordo quadro che comprenda
    la responsabilit? civile dei giudici e le intercettazioni


    ROMA - Ecco i testi definitivi delle proposte del Governo in materia di giustizia sulla responsabilit? civile dei magistrati e sulle nuove norme anti corruzione, che ci sono state richieste anche mercoled? dal rapporto GRECO del Consiglio d?Europa. Il ministro della Giustizia Paola Severino li ha inviati ai rappresentanti dei partiti della maggioranza. A breve verr? inviato anche il testo sulle intercettazioni. Il Guardasigilli ha ribadito in questi giorni l'intenzione di rispettare l'impegno a presentare marted? prossimo i suoi emendamenti al ddl anticorruzione, ma il Pdl ha ribadito la necessit? di un accordo quadro che comprenda la stretta sulle intercettazioni e la nuova norma sulla responsabilit? civile dei magistrati. Adombrando l'ipotesi di un rinvio, perch? per il Pdl solo una intesa complessiva pu? rendere digeribile il parziale inasprimento delle norme penali in materia di corruzione (che porta con s? un conseguente allungamento dei tempi di prescrizione per questi reati).
    SPINTE CONTRAPPOSTE - Ottimista l'Udc, che si ? recata in via Arenula gioved? mattina: nell'incontro con il Guardasigilli ?sono stati fatti - ha commentato Gianpiero D'Alia, capogruppo centrista al Senato - grandi passi avanti?. Per D'Alia ?? importante portare avanti insieme i temi della corruzione, delle intercettazioni e della responsabilit? civile dei magistrati, per superare le diffidenze reciproche anche se c'? ancora qualche punto da dirimere?. Per il Pd, che ha visto il ministro nella tarda serata di ieri, un rinvio come quello minacciato da qualche esponente del Pdl ? impensabile perch? la corruzione ?? una emergenza assoluta del Paese?.

    M.Antonietta Calabr?

    http://media2.corriere.it/corriere/c...f/resp_civ.pdf

    http://media2.corriere.it/corriere/c...Corruzione.pdf

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    #2
    Semplice ... se i magistrati vorranno queste riforme si faranno , altrimenti no .

    Sono loro a decidere e non il governo o tantomeno il popolo .

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      #3
      Due nuovi reati e pene pi? severe
      niente giro di vite sul falso in bilancio
      Ecco il piano Severino, inviato ieri ai partiti di maggioranza, sulla riforma della giustizia. Intercettazioni, stop alla pubblicazione dei nastri prima del processo. Per corrotti e corruttori si allunga la prescrizione. Nell'ordinamento la novit? del "traffico d'influenze"
      di LIANA MILELLA

      Giustizia, ecco perch? il piano Severino scontenta tutti
      DETTA con un colpo d'occhio: i reati di corruzione si arricchiscono di fattispecie, aumentano le pene e quindi, ma di poco, la prescrizione. Nascono due nuovi reati, corruzione privata e traffico di influenze. Si allarga il range dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici (ma non abbastanza per il Pd) e della confisca dei beni di chi corrompe. Non c'? la riforma del falso in bilancio, come chiedevano Di Pietro e i magistrati esperti di delitti economici da Davigo a Greco.

      Un salto d'argomento, ed eccoci alla responsabilit? civile dei giudici, la famosa norma del leghista Pini. Con il testo Severino cade un pericolo, non sar? pi? diretta, torna indiretta, ma la stretta sulle toghe rimane.

      Ancora un salto d'argomento, e siamo alle intercettazioni, il fantasma del bavaglio sulla stampa che ritorna. Qui siamo solo all'inizio, il Pdl spinge per imporre la famosa udienza filtro, prima della quale non si potr? pubblicare alcuna intercettazione, n? nel testo integrale, n? nel contenuto. Comunque le telefonate registrate, se passa la legge, non si potranno pi? mettere integralmente sui giornali prima del processo.

      La concussione
      Cresce la detenzione
      arriva l'"indebita induzione"

      Concussione, com'era e come sar?. ? diventato il fulcro pi? osservato della riforma Severino. Lei ha fatto la sua proposta. Questa. La concussione perde "l'induzione" che diventa un nuovo reato. L'articolo 317 del codice penale resta l? dov'? adesso. Continua a punire "il pubblico ufficiale che abusa della sua qualit? e dei suoi poteri e costringe taluno a dare o promettere denaro o altra utilit?". Pena rafforzata, dagli attuali quattro anni di minima pena si passa a sei, e si confermano i dodici di massima. Ma ecco il nuovo reato, quello destinato a dividere, il 319 quater, "indebita induzione a dare o promettere utilit?. "Figlia" da quel verbo, "induce", che prima stava nel 317. Con una pena minore, dai tre agli otto anni, sar? punito "il pubblico ufficiale che induce taluno a dare o promettere denaro o altra utilit?". Sar? punito fino a tre anni anche chi completa l'operazione e materialmente "d? o promette" denaro o altro. Sar? determinante capire quale sar? l'impatto di una simile modifica sui processi in corso. Di certo, ? una potente carta in mano agli avvocati per metterli in crisi.

      Pene da 1 a 3 anni
      Altol? agli specialisti
      dei favori tra privati

      Nuovi reati di corruzione, che l'Europa, con la convenzione di Strasburgo del '99 ancora da ratificare in Italia, ci ha chiesto per tempo. Adesso la corruzione tra privati fa assumere una veste del tutto nuova all'articolo 2635 del codice civile e il traffico di influenze illecite, articolo 346 del codice penale, reinventa il vecchio millantato credito. Rischiano il carcere da uno a tre anni (prima c'era un generico "fino a tre anni") amministratori, direttori generali, dirigenti, sindaci, liquidatori che, in cambio di dazione o della promessa di utilit?, compiono o omettono atti violandogli obblighi del loro ufficio e della fedelt? che ci? comporta. La dazione o la sua promessa vale "per s? e per altri". Punito anche fino a un anno e sei mesi chi ? "sottoposto alla direzione o alla vigilanza" e incorre negli stessi comportamenti. Le pene saranno raddoppiate se le societ? sono quotate in borsa in Italia o all'estero. Punito lo stesso fino a tre anni il faccendiere che si fa pagare per la sua mediazione con il pubblico ufficiale.

      Le intercettazioni
      L'intesa ? ancora lontana
      si riparte dal testo Alfano

      Intercettazioni, l'ossessione di un'intera legislatura che ritorna. Dagli uffici di via Arenula ? l'ultimo testo inviato ai partiti. Compare per e-mail solo alle 21 e trenta. Non si pu? assolutamente definire il disegno di legge Severino. ? il vecchio testo Alfano (giugno 2008) rivisitato progressivamente da Bongiorno nelle battaglie con Ghedini e Berlusconi. ? quello che, con la sigla 1415-A attende di essere discusso dall'aula della Camera dal settembre 2011. Le forze di maggioranza sono ben lontane da un'intesa sul nodo di fondo, la stretta sulla possibilit? di pubblicare intercettazioni. Tant'? che l'ipotesi di Bongiorno - non si pubblicano nella versione integrale, ma nel contenuto quando man mano c'? una discovery degli atti - viene per il momento congelata per tornare, come ha chiesto il pidiellino Enrico Costa, all'attuale articolo 114 del codice di procedura penale, nel quale ? scritto che "? sempre consentita la pubblicazione del contenuto di atti non coperti dal segreto". Saltano i tribunali collegiali per autorizzare il pm a mettere i telefoni sotto controllo, si torna al solo gip.

      Responsabilit? civile
      Lo Stato paga i danni al cittadino
      ma la toga rischia met? stipendio

      Responsabilit? civile dei giudici, si torna parzialmente indietro rispetto all'emendamento del leghista Gianluca Pini. Il quale, con il voto favorevole del Pdl, aveva inserito nella legge Comunitaria alla Camera, la responsabilit? diretta per le toghe, non solo "per dolo o colpa grave", ma anche per "manifesta violazione del diritto". Adesso il testo Severino, sul quale il Pd vuole che il governo imponga il voto di fiducia per evitare sorprese, torna alla responsabilit? indiretta, paga lo Stato per la toga che sbaglia, il quale poi si rivale sulla stessa toga. Rivalsa che cresce in quantit?, si passa da un terzo dello stipendio previsto oggi alla "met?". Il cittadino potr? "agire contro lo Stato" per aver subito "un danno ingiusto per diniego di giustizia o per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento compiuto per dolo o colpa grave", ma anche "per la violazione manifesta della legge e del diritto comunitario". Scansione ravvicinata per il tribunale che deve valutare l'ammissibilit? della citazione. Sar? misurato "il grado di precisione e chiarezza delle norme violate, la scusabilit? o inescusabilit? dell'errore in diritto".

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        #4
        Originally posted by Foglio View Post
        ma la toga rischia met? stipendio
        Niente , basta questa frase per capire che non passer? la cosa ... quante parole inutili .

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          #5
          Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
          Niente , basta questa frase per capire che non passer? la cosa ... quante parole inutili .
          Magari limeranno la cosa... Dopotutto ? ancora troppo presto per sapere cosa salter? fuori di definitivo...

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            #6
            Originally posted by Foglio View Post
            Magari limeranno la cosa... Dopotutto ? ancora troppo presto per sapere cosa salter? fuori di definitivo...
            Eggi? perch? fin'ora ci hanno davvero stupito con le altre leggi sulle "caste"

            Ahahahahahahahahahahahahahahahha

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