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Grecia, trovato l'accordo dopo oltre 16 ore di eurosummit.

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    #1

    Grecia, trovato l'accordo dopo oltre 16 ore di eurosummit.

    Juncker esulta: ?Grexit non ci sar??

    L'accordo sulla Grecia ? arrivato. Il premier belga Charles Michel ha scritto su Twitter un secco ?Agreement?, per segnalare il raggiungimento dello scopo dopo un eurosummit fiume nella notte.

    La conferma ? arrivata poi dal presidente della Ue, Donald Tusk: ?Accordo unanime?, ha twittato, ?Tutto ? pronto per il programma Esm per la Grecia con riforme serie e sostegno finanziario?.

    ?Dopo 17 ore abbiamo raggiunto l'intesa ed ora la Grecia sar? in grado di condurre negoziati nell'ambito dell'Esm?, il fondo salva-stati, ha detto il presidente Ue Donald Tusk al termine del vertice. ?Gli aiuti Esm saranno con rigide condizioni?, ha detto ancora Tusk, precisando che ora i ministri delle finanze dovranno decidere ?con urgenza come aiutare la Grecia con un finanziamento ponte?.

    Tusk ha detto che l'Eurogruppo di oggi pomeriggio si occuper? gi? da subito del prestito ponte: ?I ministri delle Finanze discuteranno oggi per via d'urgenza del fabbisogno finanziario della Grecia nel breve termine?, ha spiegato il presidente Ue.

    ?Non avremmo potuto accettare la Grexit e la Grexit non ci sar?. Era l'obiettivo per cui ci siamo sempre battuti?, ha esultato, in conferenza stampa, il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, che ha poi affermato: ?Non credo sia un accordo umiliante per i greci, e non credo che altri europei perderanno la faccia, ? un tipico accordo europeo?.

    Il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ha detto che l'accordo sulla Grecia prevede la creazione di un fondo che ?privatizzer? asset di Stato per realizzare profitti, e servir? ad abbattere il debito e alla ricapitalizzazione delle banche?. Dijessebloem ha poi sottolineato che ora il parlamento greco deve legiferare molto rapidamente: ?C'? ancora molto da fare?. L'accordo, ha detto il presidente dell'Eurogruppo, permetter? di ricapitalizzare le banche greche con 25 miliardi di euro subito.

    La cancelliera tedesca Angela Merkel ha affermato che l'accordo raggiunto all'unanimit? sulla Grecia ha pi? vantaggi che svantaggi: ?Questo ? un piano A?, ha detto, ?un piano B non ? necessario?.

    Merkel ha poi spiegato che il terzo intervento finanziario a favore della Grecia sar? di 82-86 miliardi, di cui 24 miliardi per il sistema bancario.

    Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha invitato a non lasciarsi andare a trionfalismi o a giudizi riduttivi su un accordo che ?non era scontato?. ?? stata una nottata di grande impegno e anche di qualche tensione?, ha detto Renzi, in cui ? stato raggiunto ?un accordo importante che in molti momenti della nottata non ? apparso scontato?. Renzi ha sottolineato che ?Una chiusura sarebbe stata insensata dopo tutto il percorso fatto?.

    Poi Renzi ha sottolineato che ?L'Italia deve riprendere un ruolo centrale in Europa?.

    Il direttore del Fmi Christine Lagarde ha detto: ?? stato laborioso, ma ? un buon passo per ricostruire la fiducia, ora dobbiamo continuare a mettere in atto gli impegni?.

    Lo spread. Lo spread tra Btp e Bund, con l'accordo sulla Grecia, precipita a 117,4 punti, dai 135 dell'apertura. Il rendimento del titolo italiano ? sceso al 2,11%. In flessione anche lo spread tra Bonos e bund, a 116, con il rendimento sul titolo spagnolo al 2,09%.

    Le Borse. La Borsa di Milano apre la seduta in rialzo: il Ftse Mib guadagna lo 0,83% a 23.131 punti.

    Avvio in deciso rialzo per la Borsa di Parigi con l'indice Cac-40 che sale dell'1,4% a 4.989 punti.

    Bene anche Francoforte, che apre a +1,5% con il Dax a quota 11.479 punti.

    La riunione fiume della notte. Trenta ore, quindici dei ministri finanziari e quindici dei capi di Stato e di governo. Ecco i numeri dell'eurosummit di stanotte per cercare l'accordo. I governi dell'Eurozona erano profondamente divisi e nell'ultima riunione plenaria dopo una serie di riunioni ristrette, si ? discusso su una bozza di compromesso.

    Un progetto di conclusioni ? stato predisposto da Merkel, Hollande, Tsipras e Tusk. Ma restano aperte varie questioni a partire dal ruolo del Fondo monetario internazionale nel terzo salvataggio e nella supervisione della politica economica greca e dalla creazione di un fondo in cui i greci dovrebbero trasferire attivi per 50 miliardi (ma i greci prevedono privatizzazioni solo per 7 miliardi) per garantire le privatizzazioni promesse. Dal testo di questo compromesso ? saltato il riferimento a Grexit, a favore del quale si sono battuti per tutta la giornata di ieri Germania, Olanda, Finlandia, Slovacchia, i paesi baltici. Nel durissimo negoziato questo fronte si ? scontrato con Francia, Italia, Portogallo e in parte Spagna. Il momento politico ? altamente drammatico. Per il prestito ponte necessario a fronteggiare i pagamenti alla Bce (3,5 miliardi il 20 luglio) e altri successivi si dovrebbe ricorrere Efsm, cio? il meccanismo europeo di stabilit? finanziaria istituito nel 2010 per fronteggiare la crisi ed ? servito a finanziare i programmi di Irlanda e Portogallo.

    Oltre all'impatto sui mercati finanziari, la Bce deve prendere la decisione sulla fornitura di liquidit? alle banche elleniche ed ? proprio dagli istituti che pu? avviarsi il meccanismo di bancarotta. Non ? un caso che Mario Draghi, presidente della Bce, abbia pi? volte sollecitato i capi di stato e di governo a riflettere sul rischio per a stabilit? finanziaria della zona euro dell'uscita della Grecia dall'unione economica e monetaria. ?Ho bisogno di una prospettiva credibile di accordo? per mantenere o anche aumentare la fornitura emergenziale di liquidit?. Una delle condizioni per avere l'aiuto, che ora viene calcolato fra 82 e 86 miliardi di euro, ? che il parlamento greco entro mercoled? approvi le leggi sulle misure economiche fondamentali a partire dalla riforma delle pensioni e dall'aumento dell'Iva.

    Ci? aprir? per Tsipras un problema politico perch? ci si aspetta che non riesca ad avere la sua maggioranza e dovr? ricorrere a un allargamento del sostegno al governo. La bozza di compromesso sul tavolo dei capi di stato e di governo ? durissima. Di fatto Atene torner? ai tempi della Troika con un controllo invasivo e generalizzato sulle scelte pubbliche. Si tratta di un commissariamento al quale peraltro la Grecia era abituata fino al cambio di governo cinque mesi fa. Le misure economiche sono sostanzialmente le stesse di cui si parla da settimane e che in buona parte erano state bocciate dal referendum greco.

    Fonti greche hanno indicato che il governo sar? in grado di presentare entro oggi o domani in Parlamento le misure. Il negoziato ha messo in luce lo scontro tra due visioni della convivenza degli Stati nella zona euro, evidenziato dallo scontro diretto fra Hollande e Merkel sulla gestione del dossier greco nelle ultime ore, due diversi sensibilit? e posizioni sul rischio di Grexit sia per i suoi aspetti economico-finanziari che per i suoi aspetti geopolitici.


    Fonte economia.ilmessaggero.it

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    #2
    Per l'ennesima volta ? la semplicissima dimostrazione che la democrazia in europa non esiste

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      #3
      E chi paga ?

      A pagare per la crisi greca, oltre al popolo greco, saremo anche noi italiani. Bruxelles ci impone di prestare ad Atene 15,4 miliardi di euro, ovvero una stangata da 385? a contribuente, come spiega Cinzia Meoni su Il Giornale:

      "Ai circa 40 milioni di contribuenti italiani attivi la nuova tassa greca coster? 385 euro a testa.

      E porter? il totale oltre i duemila euro. In base agli accordi raggiunti nella notte di domenica dopo una maratona di oltre trenta ore di trattative, se entro domani arriveranno da Atene le delibere per le riforme previste dai patti (e sempre che i Parlamenti europei diano il via libera), nelle casse greche pioveranno prestiti per 86 miliardi che si andranno aggiungere agli interventi di salvataggio varati in precedenza.

      I fondi saranno versati dal MES (meccanismo europeo di stabilit?) meglio conosciuto come ?Fondo salva Stati?, a cui l'Italia partecipa, e quindi concorre a finanziare, per il 17,9%. A conti fatti quindi Roma dovr? nuovamente aprire il portafoglio e prestare ad Atene 15,4 miliardi di euro (pari a 385 euro per cittadino). Si tratta di una cifra consistente, a maggior raigone visto che Roma vanta gi? mastodontica esposizione verso Atene pari a 65 miliardi in tutto (o 1.625 euro per italiano), almeno secondo una recente ricostruzione di stampa che comprende i 10 miliardi di prestiti bilaterali, i 37,5 miliardi provenienti dai fondi salv stati (Efsf/Esm) e agli aiuti concessi attraverso la Bce. L'accordo raggiunto domenica notte ? quindi un accordo salato anche per gli italiani e non solo per i greci che si troveranno a dover fare i conti con pesanti tagli, privatizzazioni e tasse in aumento".

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        #4
        e la cosa "divertente", e' che nel momento esatto in cui quei fondi verranno erogati, diventeranno crediti inesigibili.

        forse per il nostro bilancio contribuiscono ad abbassare il debito... ma praticamente una intera finanziaria va a finire nel cesso, come se qui andasse tutto bene.

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          #5
          Figlidiputtanamaledetti.

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            #6
            Originally posted by arabykola View Post
            E chi paga ?

            A pagare per la crisi greca, oltre al popolo greco, saremo anche noi italiani. Bruxelles ci impone di prestare ad Atene 15,4 miliardi di euro, ovvero una stangata da 385? a contribuente, come spiega Cinzia Meoni su Il Giornale:

            "Ai circa 40 milioni di contribuenti italiani attivi la nuova tassa greca coster? 385 euro a testa.

            E porter? il totale oltre i duemila euro. In base agli accordi raggiunti nella notte di domenica dopo una maratona di oltre trenta ore di trattative, se entro domani arriveranno da Atene le delibere per le riforme previste dai patti (e sempre che i Parlamenti europei diano il via libera), nelle casse greche pioveranno prestiti per 86 miliardi che si andranno aggiungere agli interventi di salvataggio varati in precedenza.

            I fondi saranno versati dal MES (meccanismo europeo di stabilit?) meglio conosciuto come ?Fondo salva Stati?, a cui l'Italia partecipa, e quindi concorre a finanziare, per il 17,9%. A conti fatti quindi Roma dovr? nuovamente aprire il portafoglio e prestare ad Atene 15,4 miliardi di euro (pari a 385 euro per cittadino). Si tratta di una cifra consistente, a maggior raigone visto che Roma vanta gi? mastodontica esposizione verso Atene pari a 65 miliardi in tutto (o 1.625 euro per italiano), almeno secondo una recente ricostruzione di stampa che comprende i 10 miliardi di prestiti bilaterali, i 37,5 miliardi provenienti dai fondi salv stati (Efsf/Esm) e agli aiuti concessi attraverso la Bce. L'accordo raggiunto domenica notte ? quindi un accordo salato anche per gli italiani e non solo per i greci che si troveranno a dover fare i conti con pesanti tagli, privatizzazioni e tasse in aumento".
            Ricordiamolo sempre.
            L'EUROPA E' LA NOSTRA SALVEZZA ....

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              #7
              Finora ne parlano solo su tzetze, spero si sbaglino

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                #8
                che pretendi? che renzino abbia fatto la farsa di dare 80€ a non si sa bene chi, e ne voglia indietro 300 e passa da ogni italiano?

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                  #9
                  Originally posted by arabykola View Post
                  Finora ne parlano solo su tzetze, spero si sbaglino
                  L'unico dubbio che ho ? che in realt? quei fondi sono gi? considerati nei bilanci, non ci dovrebbero essere aumenti per "trovarli".
                  In realt? ce lo metteranno al sedere come sempre, tanto stiamo zitti ogni volta e prendiamo su

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                    #10
                    Originally posted by Larsen_EE View Post
                    che pretendi? che renzino abbia fatto la farsa di dare 80? a non si sa bene chi, e ne voglia indietro 300 e passa da ogni italiano?
                    A me lo dici ?

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                      #11
                      In una intervista rilasciata ad Harry Lambert del New Statesman, l'ex ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis rivela quali sono state le sue intenzioni in merito ai rapporti con l'Eurogruppo, la Germania della Merkel ed i suoi progetti in merito al Grexit. Varoufakis ha anche parlato di cosa pensa in merito alle presunte dimissioni di Tsipras. Riportiamo di seguito alcuni stralci importanti dell'intervista:

                      "Durante le trattative la BCE stava schiacciando la nostro liquidit? per esercitare pressione su di noi per farci soccombere, la mia proposta alla troika era molto semplice: mettiamoci d'accordo su tre o quattro riforme importanti come l'IVA , ed applichiamole subito. Voi in cambio rilassate le restrizioni della BCE. "

                      In riferimento all'eurogruppo:

                      "abbiamo un gruppo che non esiste e che ha il maggior potere di determinare le vite degli europei. Non risponde a nessuno, dato che non esiste legalmente: non si tengono minute, ed ? riservato. I cittadini non sapranno mai cosa vi si dice, Sono quasi decisioni di vita e di morte, ed i membri non rispondono a nessuno."

                      H.L: E questo gruppo ? controllato dagli atteggiamenti tedeschi?

                      YV: Si completamente e profondamente. Non dagli atteggiamenti: proprio dal ministro delle finanze Tedesco. Ed ? come una orchestra ben affiatata di cui lui ? il direttore. Tutto avviene in modo accordato. Se ci sono casi in cui non si lavora in accordo, allora lui interviene e rimette tutti in linea "Io ho avvertito il governo di quello che stava per accadere (che la BCE avrebbe chiuso le nostre banche) per un mese, per portarci ad un accordo umiliate. Quando questo ? successo, e molti miei colleghi non pensavano sarebbe successo, la mia raccomandazione, di rispondere "Energicamente", ? stata respinta ai voti."

                      Infine in merito alle presunte dimissioni di Tsipras:

                      HL: sarebbe scioccato se Tsipras si dimettesse ?

                      YV Nulla mi pu? scioccare in questi giorni, la nostra Eurozona ? un posto molto inospitale per la gente decente. Non mi scioccherebbe neanche se restasse ed accettasse anche un pessimo accordo. Perch? posso capire che si senta obbligato verso le persone che lo hanno supportato, che ci hanno supportato, per non far si che il nostro diventi uno stato fallito. Ma io non tradir? il mio punto di vista, che supporto dal 2010, che questo nazione deve smetterla di fingere e dilazionare, che dobbiamo smettere di chiedere nuovi prestiti fingendo che abbiamo risolto i problemi, quando non lo abbiamo fatto, quando abbiamo reso i nostri debiti meno sostenibili a causa di una ulteriore austerit? che distrugge la nostra economia e sposta il peso sui poveri, creando una crisi umanitaria. E' qualcosa che non accetter? e di cui non sar? parte.

                      (scenarieconomici.it)

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                        #12
                        Io comincio a credere che vaffankulis si sia dimesso xk? aveva capito che tzpras voleva accordarsi con questi qui

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                          #13
                          Originally posted by arabykola View Post
                          Io comincio a credere che vaffankulis si sia dimesso xk? aveva capito che tzpras voleva accordarsi con questi qui

                          Io penso che sapeva che la germania tanto non avrebbe ceduto e li avrebbe fatto fallire ed ha abbandonato la barca prima che affandasse!!:gaen:

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                            #14
                            Varoufakis ? solo un paraculo, o esci e fallisci o accetti un accordo imposto, il margine di contrattazione ? e sar? sempre esiguo finch? la Germania dominer? col suo punto di vista nazista finanziario.

                            Stessa cosa vale per Tsipras ovviamente.

                            Han cercato di farsi belli con l'ideona del referendum e la gente gli ha pure creduto.

                            Kmq m? i Greci i sordi ce li hanno, vediamo se li buttano, la riforma pensione ? sacrosanta e quella IVA ? indispensabile, le altre misure sono minori, il grosso non lo decide l'Europa ma i singoli stati, o riformi o sei morto.

                            Dentro o fuori dall'euro.

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                              #15
                              mik, non hanno i soldi, hanno nuovi debiti...
                              l'economia, salvo quella turistica, e' completamente devastata... puoi anche mettere nuove tasse alle aziende, ma se non ci sono aziende?
                              tra l'altro, tagli delle pensioni, ok, anche noi abbiamo problemi simili, tipo gente che a 40 anni andava in pensione piena con assegni superiori a qualsiasi stipendio... ma ad oggi sono gli unici che mettono denaro in circolazione.
                              i "giovani", fino a 40 anni, ammesso di avere un lavoro, guadagnano meno di qualsiasi pensionato, e di certo non fanno girare l'economia locale, con consumi legati al minimo indispensabile.

                              poi, per l'ennesima volta, e' un salvataggio delle banche, che non si sa come non hanno soldi in cassa... ma molti correntisti.
                              non vuoi far fallire le banche, e lo stato accetta in ogni caso di farsi carico del problema? nazionalizza le banche in difficolta'.
                              almeno i soldi servono a qualcosa, una banca non e' solo un'insieme di conti correnti, ma titoli, immobili. ecc. che diventano patrimonio dello stato.

                              non ha senso continuare a buttare soldi in un'economia allo sbando, tutelando i puo' forti "che non possono fallire".
                              cosi' come non ha senso attivare politiche assistenzialiste.

                              vuoi risollevare un paese? attira investimenti esteri, attiva la fiducia locale (ci sono molti ricchi in grecia, come da noi).
                              perche' io dovrei fare impresa in grecia o italia con la troika?
                              per essere tartassato, e finire presto fuori mercato?

                              non e' cosi' che risolvono le cose, ma loro sono abituati a fare cosi' (intendo bce), perche' in questo modo, di fatto, hanno il controllo del paese, fottendosene bellamente dei popoli coinvolti.
                              se insegni a qualcuno a pescare, quello poi viaggia per conto suo... se gli dai un pesce al giorno, sara' sempre tuo "debitore" e a tua disposizione.

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