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Svanite olimpiadi? Tranquilli, facciamo un ponte

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    #16
    Il suo mandato sta per finire e probabilmente si metter? male per lui in politica perci? cerca di capitalizzare il pi? possibile

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      #17
      S? certo, fino a primavera 2018 lui se ne sta tranquillo...

      ... comunque:

      Fs, nel nuovo piano 94 miliardi di investimenti in 10 anni - Economia - ANSA.it

      Non ? che il paese ? fermo eh.

      Il ponte secondo me ? una buon modo di far girare l'economia anche laggi? e veicolare nuovi investimenti infrastrutturali.

      Certo si deve stare attenti alle infiltrazioni mafiose e agli sprechi ma tanto vince il M5S in Sicilia giusto?

      No more mafia...

      Last edited by MiKiFF; 28-09-16, 09:39.

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        #18
        Ponte sullo Stretto, "Renzi? O ha fatto una battuta o ci prende in giro. Qui le autostrade restano chiuse per frana"

        Intervista al sindaco di Messina Renato Accorinti: "Ho visto il premier poco tempo fa in Calabria e diceva che non era totalmente contrario al Ponte ma che prima ci volevano le infrastrutture. In ogni caso posso assicurare che non si far? mai. E' bastato un semplice No di Virginia Raggi e le Olimpiadi di Roma sono evaporate. La teoria dei posti di lavoro? Ha rotto"



        ?Io spero che quella di Matteo Renzi sia una battuta, anzi lo sar? sicuramente?. Altrimenti? ?Altrimenti ? un atteggiamento ingiusto oltre che offensivo?. ? furioso Renato Accorinti, il sindaco di Messina che si ? visto piovere dal nulla la riapertura da parte del premier alla costruzione del Ponte sullo Stretto. ?Renzi l?ho visto poco tempo fa in Calabria per l?inaugurazione dell?elettrodotto Terna: diceva che non era totalmente contrario al Ponte ma che prima ci volevano le infrastrutture. Quindi o quella di oggi ? una battuta o ci prende in giro?, dice il primo cittadino peloritano, raggiunto al telefono da ilfattoquotidiano.it.

        Eppure il senso delle parole del premier sembra chiaro: rilanciare il progetto del Ponte.
        ?Ma quale Ponte? Di che cosa sta parlando? Qui abbiamo un sistema ferroviario da seconda guerra mondiale, a binario unico, a gasolio. Sulla Messina ? Catania ? arrivata una frana e l?autostrada ? ancora interrotta. Messina e Catania: due citt? metropolitane che non sono pi? collegate tra loro. Che cosa avrebbero fatto se invece una cosa simile si fosse verificata tra Torino e Milano??

        Cosa avrebbero fatto?
        ?Avrebbero subito ripristinato la rete autostradale: subito! Qua noi non riusciamo a parlare al telefono perch? io sono in macchina e dato che non ci sono i ripetitori cade la linea (che infatti cade 4 volte in pochi minuti, ndr). Non ci sono le strade, i porti, i porti commerciali, le autostrade: non abbiamo le basi per poter vivere e ci parlano di Ponte?.

        Eppure secondo il premier proprio il Ponte sarebbe un?infrastruttura utile per il Sud.
        ?Le strade sono utili, le scuole sono utili, le opere culturali sono utili. Io non sono contro il cemento: il cemento quando viene utilizzato bene ? sinonimo di sviluppo. Ma il Ponte ? utile a che cosa? Non diciamo stupidaggini?.

        Utile a togliere la Calabria dall?isolamento e ad avvicinare la Sicilia, cos? almeno sostiene sempre il presidente del consiglio.
        ?Ma quale isolamento? Il Giappone ? isolato solo perch? ? un?isola? Noi abbiamo bisogno di infrastrutture che ci portino dal medioevo alla modernit?, da mezzo secolo siamo abbandonati a noi stessi. Abbiamo bisogno delle basi per avere sviluppo, per potere lanciare nel mondo le nostre bellezze naturali, artistiche e architettoniche?.

        Per? il premier sostiene che il Ponte potrebbe creare posti di lavoro: ha parlato di 100 mila nuovi occupati.
        ?Adesso basta, questa teoria dei posti di lavoro ha davvero rotto i coglioni. ? fastidiosa e populista oltre che falsa. Anche fare i buchi a terra per poi assumere gente che li copre crea lavoro: ? un?offesa alla nostra intelligenza. Non capiscono che se rilanciassero davvero il Sud sarebbe l?intero Paese a beneficiarne: il Mezzogiorno ? il gioiello d?Italia dimenticato da tutti. ? come avere una gamba che va in cancrena e fregarsene?.

        Lei parla di Sud dimenticato dallo Stato, di medioevo, per? forse qualche colpa la hanno anche i cittadini di quel Mezzogiorno cos? sottosviluppato: o ? tra quelli che scarica tutte le responsabilit? su Roma?
        ?Ovvio che abbiamo le nostre colpe. I politici, i nostri politici prima di tutto sono colpevoli: banditi che per decenni se ne sono fregati, svendendo il nostro futuro e la nostra sopravvivenza. ? quello che ho intenzione di dire all?Anci?.

        Cosa ha intenzione di dire all?Anci?
        ?Che l?Anci ? ? o meglio dovrebbe essere ? unica da Trento a Trapani. ? quindi ? arrivato il momento di creare una sezione dei comuni italiani del Sud che abbia una sede al Sud. Dove non ci sono solo decenni di politici banditi ma anche gente che ha tantissima voglia di lavorare. Sono i cittadini del Sud Italia che hanno costruito il resto del Paese: quelli che emigravano a Nord, all?estero, in Belgio?.

        Ecco adesso potrebbero lavorare costruendo il Ponte?

        Le posso assicurare che non avverr? mai. Renzi dica quello che vuole ma ? bastato un semplice No di Virginia Raggi e le Olimpiadi di Roma sono evaporate. Io sono il sindaco di Messina e per anni ho guidato gli attivisti che dicevano No al Ponte: abbiamo cominciato in 10, siamo arrivati ad essere 25mila per le strade della citt? pur avendo partiti e giornali contro. Ma poi cosa pensano di risolvere con un ponte di 3 chilometri se poi ad essere collegate sono due regioni dove non c?? assolutamente nulla??.

        Eppure da Bettino Craxi fino a Renzi, passando ovviamente da Silvio Berlusconi il Ponte sullo Stretto non ? praticamente mai uscito dall?agenda politica italiana: secondo lei come mai?
        ?Perch? ? facile populismo Nell?immaginario collettivo un nuovo ponte ? sempre un cosa positiva. Peccato che questa sia solo un?opera dai costi enormi, sorpassata dalla storia e anche dall?economia. Secondo lei come mai non ? arrivato nessun privato a metterci i soldi? Parlano di project financing, ma gestirlo non converrebbe mai a nessuno: solo a chi lo costruisce con fondi pubblici. Senza considerare il rischio terremoto?.

        Che ? poi un?altra delle grandi questioni sollevata dai contrari alla grande opera.
        ?Matteo Renzi sa cosa dovrebbe fare? Dovrebbe chiamare il geologo Mario Tozzi e farsi spiegare che l? dove loro vogliono piazzare i pilastri c?? la faglia sismica pi? pericolosa del Mediterraneo: se lo faccia spiegare e poi costruisca pure il suo Ponte?.

        Il premier aveva detto anche che prima del Ponte doveva arrivare l?acqua a Messina: ? mai arrivata?
        ?Ecco appunto. Sa cosa ? successo qua? Non hanno mai messo in sicurezza una montagna, che ? caduta danneggiando l?acquedotto. Noi abbiamo trovato una soluzione per ripristinare tutto con un bypass ma la montagna non ? ancora stata messa in sicurezza. Cosa fanno ai piani alti? Fanno capire che la colpa ? del sindaco: ma in quale Paese le infrastrutture sono a carico dei comuni? Questo ? un atteggiamento criminale: non possiamo andare avanti cos?. Altro che Ponte?.


        Fonte ilfattoquotidiano.it

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          #19
          Eh beh

          Evidentemente aggiustare quello che non va non ? n investimento sullei frastrutture :gaen:
          Last edited by arabykola; 28-09-16, 11:00.

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            #20

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              #21
              No la pi? bella ? un altra

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                #22
                Qualcuno mi spiega perch? lo stato dovrebbe far fare progetti su cui pagare penali in caso di mancato inizio lavori .....
                Con tutte le richieste di preventivo che arrivano in ufficio e che non vengono poi accettate , la ditta potrebbe campare solo di penali sui preventivi non accettati

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                  #23
                  Originally posted by schwarz View Post
                  Qualcuno mi spiega perch? lo stato dovrebbe far fare progetti su cui pagare penali in caso di mancato inizio lavori .....
                  Con tutte le richieste di preventivo che arrivano in ufficio e che non vengono poi accettate , la ditta potrebbe campare solo di penali sui preventivi non accettati
                  Eh, appunto

                  Tanto le penali non le paga mica renzi, le paghiamo noi... e chi le incassa?

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                    #24
                    Originally posted by schwarz View Post
                    Qualcuno mi spiega perch? lo stato dovrebbe far fare progetti su cui pagare penali in caso di mancato inizio lavori .....
                    Con tutte le richieste di preventivo che arrivano in ufficio e che non vengono poi accettate , la ditta potrebbe campare solo di penali sui preventivi non accettati
                    Penso perch? un progetto del genere implica un lavoro ed uno studio da parte di un team di ingegneri per diversi anni e di sicuro hanno dei costi (progettazione, rilievi, sondaggi, modelli, ecc..ecc..).
                    In ogni progetto del genere sono previste penali, si potrebbe discutere dell'importo e se sono congrue o esagerate, ma di solito si mettono penali alte per far in modo che le parti rispettino il contratto.
                    Purtroppo l'errore di partenza ? del 2006 anno in cui ? stato fatto l'accordo!!!

                    Adesso o lo fai o paghi 500 milioni di penali!!!

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                      #25
                      Originally posted by TommySan View Post
                      Penso perch? un progetto del genere implica un lavoro ed uno studio da parte di un team di ingegneri per diversi anni e di sicuro hanno dei costi (progettazione, rilievi, sondaggi, modelli, ecc..ecc..).
                      In ogni progetto del genere sono previste penali, si potrebbe discutere dell'importo e se sono congrue o esagerate, ma di solito si mettono penali alte per far in modo che le parti rispettino il contratto.
                      Purtroppo l'errore di partenza ? del 2006 anno in cui ? stato fatto l'accordo!!!

                      Adesso o lo fai o paghi 500 milioni di penali!!!
                      Ok per i costi e tutto quello che vuoi. Allora io stato vengo da te e ti chiedo devo fare questo progetto quanto mi costa la progettazione .... 10? ok ti pago 10? e progetti poi io decido se il progetto va bene e lo inizio
                      Che vor di che dopo anni mi vieni a chiedere soldi + penali perch? non ho fatto partire un progetto scusa?
                      Secondo me ? sempre il semplicissimo discorso che si magnano una mucchia di soldini tanto per cambiare tanto sono soldi nostri

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                        #26
                        Originally posted by schwarz View Post
                        Ok per i costi e tutto quello che vuoi. Allora io stato vengo da te e ti chiedo devo fare questo progetto quanto mi costa la progettazione .... 10? ok ti pago 10? e progetti poi io decido se il progetto va bene e lo inizio

                        Che vor di che dopo anni mi vieni a chiedere soldi + penali perch? non ho fatto partire un progetto scusa?

                        Secondo me ? sempre il semplicissimo discorso che si magnano una mucchia di soldini tanto per cambiare tanto sono soldi nostri


                        Negli appalti pubblici funziona cos?: se, dopo che il contratto ? stato firmato, annulli l'esecuzione dell'opera l'impresa teoricamente ha diritto ad avere il "mancato utile" che ? posto pari al 10%.

                        Per? non ? cos? semplice perch? occorre dimostrare di aver effettivamente perso quel l'utile tenendo impegnati maestranze e mezzi etc.

                        Il progetto , inteso come prodotto intellettuale, se commissionato ed approvato lo si paga...e ci mancherebbe altro!

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                          #27
                          Originally posted by paolo_c View Post
                          Negli appalti pubblici funziona cos?: se, dopo che il contratto ? stato firmato, annulli l'esecuzione dell'opera l'impresa teoricamente ha diritto ad avere il "mancato utile" che ? posto pari al 10%.

                          Per? non ? cos? semplice perch? occorre dimostrare di aver effettivamente perso quel l'utile tenendo impegnati maestranze e mezzi etc.

                          Il progetto , inteso come prodotto intellettuale, se commissionato ed approvato lo si paga...e ci mancherebbe altro!
                          Mica ho detto di no .... tu mi dici che costa x io valuto se mi va bene pagare x per il progetto e te lo pago. Bona li se non va in porto problemi tuoi si vede che non mi piaceva. Se invece hanno firmato un contratto di "esecuzione" allora sono una manica di rin.....ti perdonami. E torno sopra..... ci vogliono far lavorare fino a 90 anni e poi buttano miliardi nel cesso ..... e la cosa divertente ? che a noi sta pure bene con i soldi buttati nel ponte fin'ora si poteva andare in pensione tutti a 60 CA..O
                          Last edited by schwarz; 30-09-16, 06:24.

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                          • Font Size
                            #28
                            Ponte sullo Stretto? ?Il traffico sarebbe quasi inesistente. E mancano tutte le opere ordinarie, che creerebbero lavoro?

                            Lo utilizzeranno in pochissimi, coster? una cifra esorbitante e gestirlo non converr? a nessuno. Eppure Renzi ci prova. Ponti (Politecnico di Milano): "Meglio fare la manutenzione delle strade siciliane e calabresi, che sono in condizioni disastrose. Sono le piccole opere che creano lavoro". Marino (Universit? di Reggio Calabria: "Ci saranno costi altissimi, ai privati non interessa e lo Stato ci rimetter?". Signorino (Ateneo di Messina): "Perch? vogliono l'infrastruttura? Per motivi politici, affaristici, economici: sono diversi gli interessi in campo, nonostante la qualit? della proposta sia scadente"


                            Una cattedrale nel deserto. Peggio: una cattedrale che unisce due intere regioni prive d?infrastrutture decenti. Con costi altissimi sia di costruzione che di gestione, poca ricaduta occupazionale, e che alla fine sarebbe anche scarsamente trafficata. ? quello che rischia di essere il ponte sullo Stretto, l?eterno sogno promesso da trent?anni di governi, recentemente rilanciato anche da Matteo Renzi. ?Ma quale ponte? Da noi le autostrade chiudono per le frane?, si ? sfogato con ilfattoquotidiano.it il sindaco di Messina, Renato Accorinti. E infatti basta dare un?occhiata alle rete viaria di Sicilia e Calabria, le due regioni che il ponte dovrebbe collegare, per rendersi conto della situazione dei collegamenti nell?estremo Sud Italia. ?Ci sono decine di opere che hanno bisogno di manutenzione, strade che versano in condizioni disastrose?, dice Marco Ponti, professore ordinario di Economia dei Trasporti al Politecnico di Milano.

                            Sicilia e Calabria: il disastro delle infrastrutture ? ?Tra l?altro? continua il docente ? queste piccole opere di manutenzione creerebbero lavoro. Tanto lavoro. Per definizione le piccole opere creano maggior occupazione per ogni euro speso, al contrario del ponte: vorrei tanto parlare con chi ha stimato in centomila i posti di lavoro generati dalla sua costruzione?. Un rapido sguardo alle carte geografiche di Sicilia e Calabria certifica che nelle due Regioni persino le infrastrutture normali versano in condizioni disastrose: dalle carreggiate della Salerno-Reggio Calabria che si riempiono di fango ad ogni temporale, alla pericolosissima statale Jonica, dalle strade che crollano periodicamente sulle Madonie, isolando i comuni, fino all?autostrada Messina-Catania, franata all?altezza di Letojanni. C?? poi la statale per Sciacca, ridotta quasi ovunque e da anni a corsia unica, fino a quello che ? diventato il simbolo recente dello stato di salute della viabilit? al Sud: il viadotto Himera, sull?autostrada Palermo-Catania, crollato nell?aprile 2015, abbattuto e ancora mai ricostruito. ?Quella ? una vera follia ? commenta sempre Ponti ? Sa che il Genio militare potrebbe sistemare quella strada in una settimana con un ponte d?acciaio? Solo che per legge non lo possono fare. Non possono fare concorrenza al mercato, ai privati. E dunque investiamo sempre nel cemento, facendo finta di non sapere che in alcune zone il cemento ? appannaggio almeno in parte di una certa organizzazione criminale. Ma chiss? qualcuno verr? a dirci che creano lavoro anche loro?.

                            La manutenzione delle strade? ?Creerebbe pi? lavoro del ponte?
                            ? Al contrario secondo Ponti bisognerebbe investire in tecnologia. ?? la tecnologia che crea sviluppo e fa evolvere il Sud non isolandolo dal resto d?Europa ? spiega ? Sono le piccole opere che hanno maggior ricaduta occupazionale, le opere di manutenzione della rete viaria che ? in cattivissimo stato?. Perch? non si fanno? ?Perch? non si vedono, non fanno notizia, non sono buone per fare campagna elettorale. E dunque si parla di ponte e dei centomila posti di lavoro?.

                            Il traffico sul ponte? Quasi inesistente
                            ? Ma il problema non ? soltanto attuale, e cio? legato alla cattiva condizione delle infrastrutture di Sicilia e Calabria. Al contrario il ponte rischia di essere un enorme flop anche in futuro, in caso di costruzione, per almeno due motivi: l?effettivo utilizzo e il fattore economico. ?A nessuno interessa quanta gente passer? su quel ponte: a nessuno?, dice Ponti, autore in passato di uno studio che analizzava l?effettivo utilizzo del mega viadotto sullo Stretto. Quattro i fattori analizzati dal professore in relazione al possibile traffico sul ponte: i passeggeri e le merci rispettivamente di lunga e breve distanza. ?Nel primo caso ? spiega ? ? chiaro che chi deve andare a Roma o a Milano e persino a Napoli, prende l?aereo, pi? veloce ma ormai anche pi? economico. Le due conurbazioni maggiori interessate dal coprire una distanza breve sono invece Catania-Messina e Messina-Reggio Calabria: per loro per? il Ponte ? scomodo, perch? ? molto alto, bisogna fare le rampe, salire in quota, riscendere. Insomma alla fine anche in questo caso ? pi? comodo il traghetto?. Stessa storia anche quando a spostarsi devono essere le merci. ?? noto che per spostare merci a lunga distanza la nave sia l?alternativa migliore: costa poco e inquina pochissimo. Per quanto riguarda la breve distanza, bisogna invece considerare che Calabria e Sicilia hanno produzioni molto affini: per quale motivo dovrebbero scambiarsele??.

                            Un progetto a perdere ? C?? poi il capitolo dei costi di costruzione e di gestione. Il bando originario era stato aggiudicato a 4 miliardi di euro, fondi coperti al 40 percento dallo Stato e al 60 percento dai privati. ?A parte il fatto che oggi quel contratto ? in contrasto col nuovo codice degli appalti, bisogna considerare che quei numeri nel frattempo sono lievitati, toccando quota 8 miliardi e mezzo: cifra che oggi mi sembra anche troppo esigua?, dice il professor Domenico Marino, docente di politica economica dell?Universit? di Reggio Calabria, autore di un saggio che analizza i costi del ponte. ?Si parla di cinesi, arabi, americani: ma imprenditori interessati a mettere i soldi non ce ne sono. Sanno benissimo che si tratta di un?opera che produrr? utile dopo almeno 30 anni dalla sua inaugurazione, ma c?? chi parla anche di 40, e per allora non si sar? neanche ripagata: chi pu? essere interessato a un investimento simile??. E infatti per camuffare il project financing ecco l?escamotage: a ponte ultimato le Ferrovie dovranno pagare non un abbonamento sulla base del numero treni che lo attraversano, ma un contributo standard da 100 milioni di euro all?anno. ?Ma le Ferrovie di chi sono? Sempre dello Stato: ? un project financing truccato. Senza considerare che i treni su quel ponte non potranno neppure viaggiare, anche se doveva costare un miliardo in pi? proprio per renderlo attraversabile dai vagoni?, continua Marino che cita l?esempio del ponte di Akashi in Giappone, il viadotto sospeso pi? lungo del mondo. ?Ha una luce massima di 1.900 metri, cio? circa la met? di quello sullo Stretto: e su quel ponte i giapponesi non fanno andare i treni. Voglio dire: i giapponesi qualcosa di tecnologia sapranno, o siamo pi? bravi noi??, sorride amaro Marino.

                            Quando i soldi voleva metterceli la mafia canadese ? Lo utilizzeranno in pochissimi, coster? una cifra esorbitante e gestirlo non converr? a nessuno: ma allora perch? da 30 anni governi di ogni colore tornano alla carica per costruire questo benedetto ponte? ?Per motivi politici, affaristici, economici: sono diversi gli interessi in campo, nonostante la qualit? della proposta sia scadente?, dice Guido Signorino, professore d?economia all?Universit? di Messina e assessore della giunta Accorinti. ?In questo momento comunque la costruzione del ponte ? fuori da ogni orizzonte praticabile?, continua l?assessore, che poi cita l?unico imprenditore veramente vicino a finanziarne la costruzione in passato: Giuseppe ?Joseph? Zappia, ingegnere italo canadese pronto a mettere sul piatto quattro miliardi di dollari nei primi anni duemila. Solo che nel 2005 la procura di Roma lo fece arrestare per associazione a delinquere, accusandolo di essere il referente di Vito Rizzuto, potente boss mafioso di Montreal. Intercettato mentre parlava con un suo collaboratore, Zappia si fregava le mani: ?Se tutto va bene io far? il ponte di Messina e ti dico un?altra cosa: ? che c?? da un lato la mafia, la Sicilia. Da quell?altro posto c?? la ?ndrangheta?. In mezzo vorrebbero farci un ponte.


                            Fonte ilfattoquotidiano.it

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                              #29
                              E ancora:

                              Ponte sullo Stretto, il sismologo: ?Uno dei punti pi? cruciali. E ci potrebbero essere faglie che non conosciamo?

                              A parlare ? Gianluca Valensise. Geologo e sismologo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), conosce bene quella regione. Sia per ragioni professionali che personali. ?, infatti, calabrese originario di Polistena. Autore, insieme alla storica dei terremoti Emanuela Guidoboni, del volume L'Italia dei disastri


                              Tra Scilla e Cariddi. ? cos? che a scuola nei testi classici, come l?Odissea o le Metamorfosi, abbiamo imparato a conoscere quella lingua d?acqua tra la Calabria e la Sicilia. E non ? un caso che autori come Omero e Ovidio pongano a guardia dello Stretto di Messina due creature mostruose. Segno che non deve proprio trattarsi di una zona tranquilla. ?? uno dei punti geodinamicamente pi? cruciali di tutta la Penisola. Una sorta di snodo tra la Sicilia e l?arco calabro?.

                              A parlare ? Gianluca Valensise. Geologo e sismologo dell?Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), conosce bene quella regione. Sia per ragioni professionali che personali. ?, infatti, calabrese originario di Polistena. Autore, insieme alla storica dei terremoti Emanuela Guidoboni, del volume L?Italia dei disastri. Dati e riflessioni sull?impatto degli eventi naturali 1861-2013, ha spiegato a IlFattoquotidiano.it le caratteristiche sismologiche della regione. La stessa in cui da anni diversi presidenti del Consiglio, a un certo punto della loro vita politica, dichiarano di voler costruire un ponte. Come ha fatto, da ultimo, il premier Matteo Renzi, che ha rimesso al centro del dibattito politico la discussione relativa al ponte sullo Stretto di Messina.

                              Valensise, perch? lo Stretto di Messina ? una delle regioni pi? cruciali d?Italia?
                              Succede molto in questo triangolo: c?? l?Etna, il sistema delle Eolie, e la faglia dello Stretto, responsabile del terremoto di Messina del 1908. ? qui che ? possibile, infatti, riscontrare una subduzione della placca africana sotto quella indo-europea.

                              Con quali conseguenze?
                              Il confine tra Africa ed Europa si ? arcuato. Come due macchine che si sono scontrate, e contorte.

                              Non il posto migliore in cui costruire un ponte?
                              Uno dei rischi maggiori legati alla realizzazione del ponte ? che ci potrebbero essere altre sorgenti sismiche che non riusciamo a cogliere. Ad esempio, delle possibili faglie che ancora non conosciamo del tutto, perch? si potrebbero trovare a decine di chilometri di profondit?. I terremoti non sono tutti uguali.

                              Pu? spiegarci pi? in dettaglio?
                              I terremoti come quello di Messina, o quello ad Amatrice o a L?Aquila, sono tutti fratelli. Ma diversi, ad esempio, da quello del Friuli. Si tratta di terremoti estensionali. In pratica, si assiste a un?estensione est-ovest, e a un sollevamento di tutta la catena appenninica e dell?arco calabro. Un sollevamento che si estende in Sicilia, fino ai monti Peloritani, per arrestarsi sull?Etna e le Madonie. ? un sollevamento della crosta terrestre, lo stesso che ha creato le montagne. ? come se mettessimo una pagnotta in un forno: la conseguenza ? che si spacca, s?inarca, si deforma.

                              E nello Stretto sta avvenendo un fenomeno analogo?
                              Questo sollevamento toglie spazio al mare e lo d? alla terraferma. Infatti, circa un milione di anni fa l?Italia era un insieme di isole. Gli attuali siti di molte grandi citt?, ad esempio in Pianura Padana, erano sott?acqua. Senza questo sollevamento, oggi saremmo tutti aggrappati agli Appennini. Mi permetta di aggiungere una battuta.

                              Prego?
                              Se aspettiamo un po? di tempo, il ponte non servir? pi?. Tempo geologico, ovviamente. Il sollevamento sta, infatti, portando il fondo dello Stretto ad emergere. Tra 200-300 mila anni lo Stretto sar? terraferma. E si potr? camminare senza bisogno del ponte.

                              Si pu? quantificare questo sollevamento nell?arco di un anno?
                              La stima ? che il fondale dello Stretto si stia sollevando fino a 2 mm l?anno.

                              Nei progetti sul ponte si parla di un?infrastruttura capace di resistere a scosse di magnitudo fino a 7,1 gradi Richter
                              Il dato ? settato sul terremoto di Messina del 1908, che aveva quella magnitudo, ed ? ragionevole. La magnitudo di progetto 7,1 potrebbe, infatti, essere sufficiente a coprire anche l?eventualit? di un terremoto profondo inatteso. Ma il problema, come dicevo prima, ? proprio questo. Che, a differenza di altre zone d?Italia, ci potrebbero essere al di sotto dello Stretto altre sorgenti di terremoto che ancora non conosciamo bene. In fondo, anche i giapponesi nel 2011 hanno sbagliato le loro previsioni sui sistemi di subduzione.


                              Fonte ilfattoquotidiano.it

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                                Sono cose che sono gi? state dette e ripetute ogni volta che sta minchiazzata del ponte tornava fuori.
                                Ma ci sono 8 miliardi di motivi per fare sto ponte.
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                                - Nuovi amici coi soldini da farsi
                                Di sicuro non c'? nulla che riguardi far star meglio i cittadini ne tantomeno le zone in cui si far? il ponte
                                Con 8 miliardi ci riasfalti sicilia e calabria, raddoppi i traghetti e investi pure in ricerca (magari licenziando e/o ricollocando in maniera pi? utili migliaia di guardie forestali che servono a giocare a briscola)
                                Ma no il ponte fa figo .......

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