E' andato via ieri, 10 febbraio 2007; fu il primo a vincere il mondiale 250.
Riporto qualche riga tratta da wikipedia; se qualcuno vuole aggiungere altro, far? cosa gradita a tutti.
Bruno Ruffo (nato il 9 Dicembre 1920 a Verona) pilota motociclista italiano. Vincitore di 3 titoli pilota.
Biografia
La sua carriera nel motomondialeinizia nel 1949, disputa e vince il suo primo gran premio e con altre 2 gare si aggiudica il titolo piloti 250 in sella alla Moto Guzzi.
L'anno successivo nel 1950 continua a cavalcare la motodel mondiale 250 ma anche la Mondial 125, ripetendosi, primo gran premio disputato Olanda prima vittoria nell'ottavo di litro e nuovo titolo piloti.
Nel 1951 partecipa al mondiale ancora con la 250 della casa di Mandello Lario e disputa per la stessa casa nella classe 500 un unico gran premio il GP Nazioni. Quell'anno aggiudica il terzo ed ultimo titolo piloti con la 250.
Chiude la carriera nel motomondiale l'anno seguente disputando 3 gran premi con la 250 Moto Guzzi. Muore a Verona il 10 febbraio 2007
Curiosit?
Nel 2003 il presidente Ciampi confer? l?onorificenza di Commendatore dell?Ordine al Merito della Repubblica Italiana a Bruno Ruffo e con lui altri campioni del mondiale come Agostini, Bianchi, Lazzarini e Ubbiali
Palmares
1949 1? 250(Moto Guzzi)
1950 1? 125(Mondial)-- 250(Moto Guzzi)
1951 1? 250(Moto Guzzi)-- 500(Moto Guzzi)
1952 -- 250(Moto Guzzi)
la solita vergogna italiana non si trova manco mezza foto on line del grande Bruno, non merita rispetto un campione del mondo???




una bella foto finalmente sul sito della motogp

di Luigi rivola
Si ? spento sabato a Verona, all?et? di 86 anni, Bruno Ruffo, tre volte campione del mondo di motociclismo nel 1949 con la Moto Guzzi 250, nel 1950 con la Mondial 125 e nel 1951 nuovamente con la Moto Guzzi 250.
Nato a Colognola, una ventina di chilometri a est di Verona, il 9 dicembre 1920, Ruffo esord? giovanissimo in sella a una Miller 250 con un secondo posto sulla vicina pista di Montagnana. La seconda guerra mondiale gli imped? di mettersi meglio in mostra fra i motociclisti e lo vide combattere in Russia nella maledetta spedizione dell?ARMIR. Tornato a casa, non ebbe esitazioni: gi? nel 1945 rimont? in sella e vinse fra i ?terza categoria? a Mantova e a Pesaro. L?anno dopo, passato in ?seconda?, si mise in luce di prepotenza con una Guzzi Albatros 250 trionfando in nove corse ed aggiudicandosi il suo primo titolo nazionale.
Nel 1947 finalmente approd? fra i piloti di prima categoria e si distinse immediatamente cogliendo alcune vittorie e numerosi piazzamenti, sempre nella classe 250 con la Guzzi, marca che lo volle in squadra anche nel 1948, ottenendo in cambio una clamorosa vittoria nel Gran Premio delle Nazioni, disputatosi sul circuito di Faenza.
Il 1949 fu l?anno del debutto del campionato mondiale di velocit? e Bruno Ruffo lo affront? con la Guzzi conquistando il titolo nella 250: primo a Berna, secondo all?Ulster, quarto a Monza. L?anno dopo fu ancora campione mondiale con la Mondial 125, mentre nella 250 scont? il ritiro provvisorio della Guzzi e, correndo privatamente con una Albatros, ottenne comunque il quarto posto di classe. Nel 1951 la Guzzi si alline? di nuovo ufficialmente al via del Mondiale e Ruffo fu protagonista, all?inizio della stagione, di duri duelli con Dario Ambrosini, campione in carica con la Benelli 250. Poi Ambrosini rimase vittima di una mortale caduta e Ruffo ebbe via libera verso il suo secondo titolo nella quarto di litro.
Tre titoli iridati in tre anni consecutivi fecero del veronese l?idolo degli appassionati italiani di corse in moto. La Guzzi non grad?. Temette ? raccontano alcuni ? che la sua fama offuscasse quella della motocicletta con cui correva e gli imposero duri ordini di scuderia. Al Tourist Trophy del 1952 gli venne intimato di lasciar vincere l?inglese Anderson, suo compagno di squadra. Ruffo non se ne cur?: si port? al comando, stacc? tutti, stabil? il nuovo record della 250, poi, ricevuto un nuovo secco ordine dal box, rallent? platealmente, percorse gli ultimi chilometri ad andatura turistica e si piazz? sesto. Il Tourist Trophy non gli fu favorevole nemmeno nel 1953, quando sul tremendo percorso del Mountain Circuit cadde rovinosamente in prova ferendosi gravemente alle gambe, gi? fratturate l?anno prima in un incidente con Lorenzetti durante il GP di Germania alla Solitude.
La caduta e la lunga degenza che ne segu?, convinse Ruffo al ritiro, ma prima di abbandonare completamente le corse prov? ad insistere con le auto, con le quali aveva gi? fatto qualche saltuaria ma positiva esperienza in gara: un terzo posto a Sal? con la Ferrari alle spalle di Ascari e Serafini e una secondo posto nella Mille Miglia con un?Alfa ufficiale. Rinunci? presto: rovesciatosi a forte velocit? con una Maserati 2000 durante le prove della corsa in salita Stallavena-Bosco Chiesanuova, ne usc? con molta fortuna e appese definitivamente il casco al chiodo.
fonte
Riporto qualche riga tratta da wikipedia; se qualcuno vuole aggiungere altro, far? cosa gradita a tutti.
Bruno Ruffo (nato il 9 Dicembre 1920 a Verona) pilota motociclista italiano. Vincitore di 3 titoli pilota.
Biografia
La sua carriera nel motomondialeinizia nel 1949, disputa e vince il suo primo gran premio e con altre 2 gare si aggiudica il titolo piloti 250 in sella alla Moto Guzzi.
L'anno successivo nel 1950 continua a cavalcare la motodel mondiale 250 ma anche la Mondial 125, ripetendosi, primo gran premio disputato Olanda prima vittoria nell'ottavo di litro e nuovo titolo piloti.
Nel 1951 partecipa al mondiale ancora con la 250 della casa di Mandello Lario e disputa per la stessa casa nella classe 500 un unico gran premio il GP Nazioni. Quell'anno aggiudica il terzo ed ultimo titolo piloti con la 250.
Chiude la carriera nel motomondiale l'anno seguente disputando 3 gran premi con la 250 Moto Guzzi. Muore a Verona il 10 febbraio 2007
Curiosit?
Nel 2003 il presidente Ciampi confer? l?onorificenza di Commendatore dell?Ordine al Merito della Repubblica Italiana a Bruno Ruffo e con lui altri campioni del mondiale come Agostini, Bianchi, Lazzarini e Ubbiali
Palmares
1949 1? 250(Moto Guzzi)
1950 1? 125(Mondial)-- 250(Moto Guzzi)
1951 1? 250(Moto Guzzi)-- 500(Moto Guzzi)
1952 -- 250(Moto Guzzi)
la solita vergogna italiana non si trova manco mezza foto on line del grande Bruno, non merita rispetto un campione del mondo???





una bella foto finalmente sul sito della motogp

di Luigi rivola
Si ? spento sabato a Verona, all?et? di 86 anni, Bruno Ruffo, tre volte campione del mondo di motociclismo nel 1949 con la Moto Guzzi 250, nel 1950 con la Mondial 125 e nel 1951 nuovamente con la Moto Guzzi 250.
Nato a Colognola, una ventina di chilometri a est di Verona, il 9 dicembre 1920, Ruffo esord? giovanissimo in sella a una Miller 250 con un secondo posto sulla vicina pista di Montagnana. La seconda guerra mondiale gli imped? di mettersi meglio in mostra fra i motociclisti e lo vide combattere in Russia nella maledetta spedizione dell?ARMIR. Tornato a casa, non ebbe esitazioni: gi? nel 1945 rimont? in sella e vinse fra i ?terza categoria? a Mantova e a Pesaro. L?anno dopo, passato in ?seconda?, si mise in luce di prepotenza con una Guzzi Albatros 250 trionfando in nove corse ed aggiudicandosi il suo primo titolo nazionale.
Nel 1947 finalmente approd? fra i piloti di prima categoria e si distinse immediatamente cogliendo alcune vittorie e numerosi piazzamenti, sempre nella classe 250 con la Guzzi, marca che lo volle in squadra anche nel 1948, ottenendo in cambio una clamorosa vittoria nel Gran Premio delle Nazioni, disputatosi sul circuito di Faenza.
Il 1949 fu l?anno del debutto del campionato mondiale di velocit? e Bruno Ruffo lo affront? con la Guzzi conquistando il titolo nella 250: primo a Berna, secondo all?Ulster, quarto a Monza. L?anno dopo fu ancora campione mondiale con la Mondial 125, mentre nella 250 scont? il ritiro provvisorio della Guzzi e, correndo privatamente con una Albatros, ottenne comunque il quarto posto di classe. Nel 1951 la Guzzi si alline? di nuovo ufficialmente al via del Mondiale e Ruffo fu protagonista, all?inizio della stagione, di duri duelli con Dario Ambrosini, campione in carica con la Benelli 250. Poi Ambrosini rimase vittima di una mortale caduta e Ruffo ebbe via libera verso il suo secondo titolo nella quarto di litro.
Tre titoli iridati in tre anni consecutivi fecero del veronese l?idolo degli appassionati italiani di corse in moto. La Guzzi non grad?. Temette ? raccontano alcuni ? che la sua fama offuscasse quella della motocicletta con cui correva e gli imposero duri ordini di scuderia. Al Tourist Trophy del 1952 gli venne intimato di lasciar vincere l?inglese Anderson, suo compagno di squadra. Ruffo non se ne cur?: si port? al comando, stacc? tutti, stabil? il nuovo record della 250, poi, ricevuto un nuovo secco ordine dal box, rallent? platealmente, percorse gli ultimi chilometri ad andatura turistica e si piazz? sesto. Il Tourist Trophy non gli fu favorevole nemmeno nel 1953, quando sul tremendo percorso del Mountain Circuit cadde rovinosamente in prova ferendosi gravemente alle gambe, gi? fratturate l?anno prima in un incidente con Lorenzetti durante il GP di Germania alla Solitude.
La caduta e la lunga degenza che ne segu?, convinse Ruffo al ritiro, ma prima di abbandonare completamente le corse prov? ad insistere con le auto, con le quali aveva gi? fatto qualche saltuaria ma positiva esperienza in gara: un terzo posto a Sal? con la Ferrari alle spalle di Ascari e Serafini e una secondo posto nella Mille Miglia con un?Alfa ufficiale. Rinunci? presto: rovesciatosi a forte velocit? con una Maserati 2000 durante le prove della corsa in salita Stallavena-Bosco Chiesanuova, ne usc? con molta fortuna e appese definitivamente il casco al chiodo.
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