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Fabrizio Meoni

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    #1

    Fabrizio Meoni

    La sua ultima Dakar. Cos? aveva annunciato Fabrizio Meoni al via della superclassica del deserto. Una scelta soppesata perch? le clessidre per correre quella gara fisicamente, psicologicamente faticosissima sembravano ormai esaurite. La volont? di esserci una volta ancora prima del ritiro ? stata pi? forte.
    Nonostante i 47 anni, nonostante i suoi pi? valenti avversari di un tempo avessero accettato il trascorrere degli anni sposando il compromesso, votandosi alle quattro ruote.
    "La Dakar, rispondeva Meoni, non si fa chiusi in un abitacolo, la moto ? la vera avventura"



    1972 E' nel moto club di Castiglion Fiorentino, che Fabrizio Meoni, seguendo le orme di un folto gruppo di appassionati motociclisti di enduro tra cui Aldo Cappelletti, Tito Cacioli, Giona Pilucchini e tanti altri, inizia la carriera con un fuoristrada Fantic Motor Caballero 50cc.

    1974 Acquista la sua prima moto: un fuoristrada Ancilotti 50cc. Enduro





    1975 Con tanta passione ed impegno inizia le prime gare di enduro regionali con l'Ancillotti 50cc. anche se poche sono le risorse economiche e nonostante il padre considerasse il mondo delle corse "...pericolose e troppo costose..."
    Tuttavia i risultati sono pi? che incoraggianti.
    Riesce a vincere qualche gara seppur il tempo a sua disposizione per l'attivit? agonistica sia poco.




    1976 Cambia la sua moto Ancilotti 50cc. dapprima con una Beta 125 GS e, successivamente, visti i problemi meccanici, con una SWM 125





    1977 Il Sig. Valdambrini, proprietario di una concessionaria di moto di Arezzo (Casa della moto), gli affida un Fantic Motor 125cc..
    Aumenta l'impegno di Fabrizio e con esso anche i risultati.
    Infatti, riesce a cos? a vincere il 1? CAMPIONATO TOSCANO ENDURO 125 cc. cat. Junior.

    1978 Prosegue la sua attivit? motociclistica con Fantic Motor e il sig Valdambrini, credendo sempre su di lui, gli consegna un furgone Fiat 238 per le sue trasferte.
    Fabrizio si dedica completamente alla sua moto, lasciando anche gli studi di ingegneria con grande delusione del padre.
    In quell'anno riesce a vincere:
    1? CAMPIONATO TOSCANO 125cc.
    2? CAMPIONATO ITALIANO 125 cc. Junior

    1979/1980 Dalla categoria Junior Fabrizio passa, con grande soddisfazione, alla categoria Senior. Ed ? con l'Ancilotti 250cc. ufficiale che entra nella squadra nazionale di enduro. Partecipa al campionato europeo ? due volte 3? alle Valli Bergamasche e due volte 3? in Spagna. Tuttavia quello ? l'anno del servizio militare e nonostante la poca continuit? risulta essere 6? e 7? in campionato.




    1981 Inizia l'anno con la SWM ufficiale sia 175cc. che 350cc. per proseguire le sue gare. Ma nello stesso tempo insieme, al suo socio Paolo Acciai, apre una rivendita di moto da fuoristrada con annessa officina riparazioni e preparazioni: La Steels.
    Assorbito dagli impegni di lavoro lascia la SWM e continua a correre saltuariamente in forma privata con una KTM 250cc.
    Anche qui riesce ad ottenere ottimi risultati alternando all'Enduro qualche gara di MotoCross.
    E' proprio nel Cross che conquista i primi posti anche senza lo specifico allenamento: insieme ai professionisti partecipa a gare nazionali e vince nella categoria Junior.




    1982 Interrompe la sua attivit? agonistica: stop agli allenameni, stop alle gare fino all'87. Si dedica cos? anima e corpo al lavoro.
    "... Elena, la mia ragazza, non ? d'accordo e si oppone alla mia scelta. Conoscendomi capisce quanto sia importante per me l'attivit? motociclistica..... Ma i problemi legati al lavoro hanno su di me preso il sopravvento e resto della mia decisione!!!..."



    1987 La passione per Meoni sembra non finire.
    Le sue gare iniziano con KTM 250 cc. gare saltuarie e non preparate.
    Pur senza allenamento ? 1? CAMPIONE ASSOLUTO nell'enduro in Toscana.

    1988 Continua a salire in moto quasi per divertimento solo in occasioni di gare e soprattutto senza allenamento.
    Ma i risultati non cambiano:
    1? ASSOLUTO CAMPIONE TOSCANO
    1? CAMPIONE ITALIANO JUNIOR 250cc.
    Nello stesso anno un sogno si realizza: si sposa con Elena che non hai mai smesso di credere in lui.




    1989 Fabrizio ? nella classe Senior ma in quest'anno cessa di correre nell'enduro.
    Concentra, cos?, il suo poco tempo a disposizione e le sue piccole finanze per 'L'Incas Rally', in Per?.
    Il pilota noleggia una moto KTM 350 per il suo primo Rally in assoluto.
    L'avventura inizia....
    Le doti di grande campione emergono anche in questa occasione: Fabrizio rischia di vincere ma, a causa di un infortunio ad un polso risulta alla fine essere solo 4?.
    Tuttavia "...E' qui che scopro la mia predisposizione e mi appassiono completamente...".

    Continua...

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    #2
    1990 E' in quest'anno che scopre l'Africa.
    Allestisce un KTM 500cc. 2 tempi per i rally per partecipare al Rally di Tunisia pur non avendo nessuna esperienza di deserto e di navigazione.
    Si inizia: Fabrizio ? da sempre nelle prime posizioni fino all'ultima tappa. Ma la sfortuna si abbatte ancora su di lui: cade e si infortuna (lussazione dell'anca).
    Un sogno sfuma!
    Ma la vendetta contro la sfortuna si consuma 3 mesi dopo:
    ? 1? nell'Incas Rally Lima-Rio dopo 20 giorni di gara.





    1992 I tempi sono maturi:
    Fabrizio partecipa alla sua prima Dakar "...Il mio Sogno!..."
    Dopo 30 giorni di gara con una Yamaha XTZ660 messi a disposizione dalla Belgarda ma completamente di serie ottiene il 12? posto assoluto 1? dei privati (Paris - LeCap) e 3? assoluto nel Rally dei Faraoni con Yamaha 490WR 2 tempi.

    1994 Con l'aiuto dell'importatore Dallara di Bergamo e con l'assistenza tecnica di Romeo Feliciani, meccanico in gara, cambia la sua moto con un Honda XR600.
    Partecipa alla Paris - Dakar - Paris ottenendo: il 3? posto assoluto, il 1? monocilindrico e tra i privati il 1? posto. E' nel Rally successivo, in Tunisia, che un incidente di gara lo priva del suo amico Angelo Cavandoli, con il quale lottava per i primi posti.
    Il dispiacere ? tanto e una crisi lo accompagna fino all'anno successivo quando, anche per la mancanza di uno sponsor, rischia di non partecipare alla Granada - Dakar.

    1995 Nonostante il 3? posto alla precedente Dakar rischia di non essere alla partenza, per la Granada-Dakar, per mancanza di uno sponsor.
    Tuttavia Vito Consoloni, titolare della UFO, gli viene incontro pagandogli l'iscrizione e cos? riesce a partire.
    Privo di meccanico e senza assistenza per assenza di budget si appresta a partire. A tutto questo si aggiungono delle coliche renali che lo accompagnano per tutta la gara. Anche i medici cercano di convincerlo a fermarsi.
    Ma Fabrizio non si ferma: risulter? 4? assoluto con la sua Honda XR600 Dallara.
    "...questa ? stata per me la gara p? difficile? ma anche la pi? bella..."





    1996 Meoni passa alla KTM 660 e corona il suo sogno vincendo 3 tappe alla Dakar. Tuttavia il risultato finale viene compromesso da un problema meccanico effetto di una caduta.
    Da questa gara "...prendo coscienza della mia forza. Mi sento pi? sicuro e determinato e soprattutto in grado di aprire la pista..."
    Decide di aumentare gli allenamenti, sempre seguito dal suo meccanico fidato Romeo Feliciani; ma solo dopo il lavoro e durante il fine settimana considerato che il lavoro ancora lo occupa per molto tempo.



    1997 Fabrizio viene inserito nella squadra ufficiale della KTM per la Dakar. Purtroppo il secondo giorno cade, si infortuna ad un polso e la sua gara finisce l?.
    Ma la KTM gli d? ancora fiducia e lo inserisce in squadra anche in Tunisia:
    "... io contraccambio la fiducia vincendo?sar? secondo in Dubai..."

    1998 Partecipa alla Dakar e nonostante il GPS condizioni negativamente tutta la sua gara, perch? non funziona quasi mai, giunge secondo dietro Petherhansel, ma davanti a tutti gli altri suoi compagni di squadra.
    Comunque questo ? un anno pi? che positivo considerato che ? 1? in Egitto, 2? in Tunisia, 2? in Dubai e 2? Master Rally - Parigi - Venezia - Samarcanda - Mosca.





    1999 E' un anno cruciale "...mi sento pi? forte e pi? preparato, ma..." nonostante ripetuti problemi ai serbatoi e conseguenti stop sulla pista senza benzina ? terzo a 15 minuti dal primo prima dell'ultima tappa. Ma sulla spiaggia vicino Dakar si rompe il motore e, invano, aspetta assistenza che arriver? solo dopo molte ore.
    Quando la gara riprende ? decimo.
    Cominciano ad incrinarsi i rapporti con la KTM, il budget viene diminuito e lui viene lasciato libero. Sta finendo la passione? No.
    Credendo sulle sue forze e grazie all'aiuto di terzi, ancora una volta Vito Consoloni della UFO e Aldo Wincler della NIKON ITALIA, parte per l'Egitto e in Dubai vince due rally.
    "...prima pensavo ad un ritiro...", ora questa vittoria lo rilancia.
    La KTM lo richiama e comincia a riservargli delle attenzioni che non c'erano mai state fino a quel momento. Forse la KTM si sta davvero rendendo conto di chi ? davvero Fabrizio Meoni!!!

    2000 La KTM vuole l'esclusiva ma Meoni lega anche con Assomotor, il cui manager ? Alfredo Bevilacqua. Parte per la Dakar ma si ritira solo dopo quattro tappe per un infortunio e per problemi meccanici alla moto.
    Tutto ci? perch? la KTM gli ha preparato una moto performante ma troppo nuova che lui considerava poco competitiva; lui infatti avrebbe preferito partecipare con la vecchia che riteneva pi? affidabile. Da questo momento Meoni viene scelto come collaudatore dalla KTM.
    I risultati non tardano ad arrivare visto che vince tutti e tre i rally.
    Comunque a differenza dei suoi avversari, tutti professionisti, Fabrizio si allena solo dopo il lavoro: gestisce infatti una rivendita di fuori strada.
    Ma la crescita e l'affidabilit? della KTM unite all'esperienza di guida di Meoni determineranno un cocktail di determinazione, potenza che porteranno la marca e il pilota ad essere protagonisti di l? a breve.

    2001 Il sogno diventa realt?.
    Finalmente la sfortuna decide - ma solo per poco tempo - di guardare altrove e vince la sua prima Parigi Dakar. Un italiano sul tetto del mondo.Un italiano che mentre ? sul palco ad esultare confida di aver pianto. Non un pianto di gioia o commozione ma quello dovuto ad una consapevolezza, quella dei propri limiti e della esistenza dell?ingiustizia. Furono quei bimbi sporchi e malnutriti ai piedi di quel palco a far piangere quell'uomo imponente rinominato tra gli altri il Gigante Buono, quell'emozione che lo spinse ad impegnarsi per aprire una scuola vicino alla meta finale della Dakar, il famoso lago Rosa. Quel luogo oggetto della famosa frase di Sabine, l'ideatore della Dakar ?all'arrivo sulla spiaggia del lago ROSA sar? un altro uomo colui che lancer? in aria il suo casco?.

    "...mi trovo di fronte ad un bivio o lasciare il lavoro per dedicarmi completamente alla professione di pilota o lasciare le corse. Consigliato anche da mia moglie Elena decido di lasciare il lavoro e diventare professionista della moto al 100%. Magari la mia ? stata una carriera al contrario: forse avrei dovuto correre a vent'anni e attaccare il casco al chiodo a quaranta.
    Ma ormai non torno indietro. I fatti mi danno ragione sono primo assoluto alla Dakar...".





    2002 Subito dopo il successo, la KTM gli chiede di sviluppare la nuova moto bicilindrica: una sfida rischiosa ma nello stesso tempo emozionante.
    Meoni accetta l'incarico consapevole, tuttavia, dei rischi che si possono correre nel lasciare una moto affidabile ed estremamente competitiva per una moto che non d? nessuna certezza.
    A ci? si aggiunge che le caratteristiche tecniche della nuova moto non danno garanzia di risultato, in quanto la moto risulter? s? potente ma anche molto pesante e molto maneggevole.
    Seguendo le sue indicazioni, i meccanici costruiscono una moto che sar? subito vincente all'esordio in Egitto e alla Dakar; quest'ultima una gara che, nel suo percorso, risultava poco favorevole alla nuova moto bicilindrica.
    "...? mio dovere, impegno e soddisfazione ricordare coloro che sono stati protagonisti forse pi? di me e mi hanno messo a disposizione una moto vincente. Eccoli i veri campioni:
    Felber Wolfgang Holweg Claus Bruno Ferrari Romeo Feliciani..."
    Arnaldo Nicoli e tutti quanti hanno collaborato al progetto LC8.
    A 44 cos? anni bissa il successo; celebre sar? la tappa in cui non era previsto l?uso del GPS e da terzo sopravanza tutti e si porta al comando, l?ennesima impresa di questo incredibile professionista.











    2003
    Anche il 2003 ? un anno fortunato per Fabrizio in sella alla sua KTM.
    Fabrizio ? vincente al Rally di Tunisia.
    Poco dopo il suo 45? compleanno partecipa alla Dakar e guadagna un meritatissimo terzo posto dietro ai francesi Richard Sainct e Cyril Despres, entrambi su Ktm.
    Il 2003 si preannunciava come l?ipotetico terzo sigillo ma in una delle prime tappe un guasto al motore gli fa perdere oltre quaranta minuti. Nel corso di tutta la Dakar sar? una rimonta continua fino a quando a sole 4 tappe dalla fine ? a ridosso del capolista con quasi tutto il ritardo annullato.
    La KTM 950 Rally che lo aveva portato alla vittoria nel 2002 ? stata meno affidabile delle monocilindriche che infatti si sono aggiudicate i primissimi posti, poi la maledetta caduta alla quattordicesima tappa, quando cercava disperatamente di accorciare il distacco da Sainct, ? stata fatale. Per? la vittoria della tappa successiva, quando ferito e dolorante ? giunto primo ad Abu Rish, ha confermato la sua razza di campione. "Ho dato tutto il mio cuore in questa Dakar - ha dichiarato Meoni -. Ho avuto problemi meccanici e fisici, spesso entrambi insieme. Ma credo che questa sia la Dakar nella quale ho mostrato pi? coraggio. Ed ? una grande soddisfazione".
    Se non ha vinto ha comunque regalato le emozioni pi? forti ed intense di tutta quell'edizione.




    2004 Sembra destinato a calare un ?Tris? sulla Dakar.
    Solo perch? tradito e penalizzato dalla rottura della mousse, si classifica al 6? posto. ? 4? al Rally Orpi Maroc.
    Quell?anno gli riserva un evento premonitore che lo segner? profondamente: il tre volte vincitore della Dakar, Richard Sainct, compagno di squadra e rivale storico, muore durante il Rally dei Faraoni. "La cosa che faccio fatica ad accettare", dichiara Meoni, "non ? tanto la sua morte, quanto che la sua famiglia sia rimasta sola. Ho 47 anni, ho avuto tanto, e ora vorrei stare a casa ad annoiarmi".
    Di fronte alle domande che inevitabilmente nacquero in momento lui e l?altro compagno di squadra Despres risposero in un modo unicovoco: in onore di Saincts una KTM doveva essere la vincitrice della Dakar 2005.


    2005 11 gennaio 2005, Mauritania, undicesima tappa At? ?Kiffa della ventisettesima edizione della Dakar. Fabrizio spinge la sua KTM 660 Rallye oltre ogni limite, nel tentativo di non concedere altro tempo al suo rivale, il compagno di squadra Cyril Despres che lo precede in testa alla classifica generale con 9? di vantaggio.
    Il giorno prima la Dakar aveva mietuto un?altra vittima, lo spagnolo Jose Manuel Perez. Meoni, addolorato, dichiara: "Queste notizie rappresentano il lato brutto della gara. La Dakar ha fascino, fa parte della nostra passione, ma certe cose si vorrebbe che non succedessero mai".
    Sono le 10 passate, Fabrizio ha appena superato il secondo punto di controllo e ha gi? percorso 180 km planando ad alta velocit? sullo sterrato africano. Sotto il casco bollente sente tutto il peso dell?esperienza, la fatica degli ultimi anni, la pressione dei media e degli sponsor. Ripensa a Richard, a Jose e al dolore che gli hanno lasciato dentro. Ma si fa coraggio, sostenuto dall?affetto dei fan e soprattutto dall?amore di Elena, Gioele e Chiara, della sua famiglia, dei bimbi senegalesi, degli amici di sempre. Ha gi? deciso che questo sar? il suo ultimo raid, ma spinge. Continua a spingere forte sul gas. Puro istinto.


    Sono le 10.15. Al km 184 qualcosa va storto, Meoni cade improvvisamente dalla sua KTM. La botta gli causa la rottura di due vertebre cervicali. Forse muore sul colpo o forse ? un arresto cardiaco a portargli via la vita per sempre.




    Appena caduto, Fabrizio viene raggiunto dai compagni che viaggiavano alle sue spalle: Esteve, Coma e Fretign?. Il pilota francese accende la radio, chiama i soccorsi, gli stringe la mano e rimane al suo fianco. Il primo elicottero non arriva prima di 20 minuti. I medici tentano di rianimare Meoni con un massaggio cardiaco di ben 45 minuti. Invano.
    Tagliato il traguardo di tappa e appresa la notizia della morte di Meoni, il pilota Cyril Despres crolla in ginocchio, in lacrime, senza neanche sfilarsi il casco. Marc Coma e Esteve Pujol si rannicchiano in terra, affranti, con la testa tra le braccia. Alain Duclos, siede attonito sulla sabbia mauritana, si dispera, anche lui con il casco ancora in testa. Smarrito per la notizia tragica anche Stephane Peterhansel, il veterano delle due ruote passato alle auto.
    Valdimiro Brezzi e Piero Picchi, grossetani, amici di Fabrizio, in gara nelle auto con una Toyota 100 Land Cruiser, decidono di lasciare la Dakar in segno di lutto. Lo avevano incontrato al bivacco la mattina dell' incidente. Ora non hanno pi? la forza di continuare.
    Tra le lacrime, il pilota francese Jean Brucy racconta che qualche sera prima Fabrizio gli confid? che contava i giorni che mancavano all' arrivo: ?Negli ultimi dieci anni sono stato un egoista. Ora devo rimediare e pensare alla mia famiglia?.
    Un alto compagno di squadra di Meoni, il cileno Carlo de Gavardo, ritirato dalla competizione per una brutta caduta durante la sesta tappa, racconta: "La morte di Fabrizio mi ha colpito tantissimo. Fisicamente era l'immagine della salute, era un pilota completo. Tutta la mia famiglia lo conosceva e lo rispettava".


    L?undicesima tappa della Dakar 2005, categoria moto, viene annullata. Su tutti i mezzi, auto e camion che proseguono per Bamako un foulard nero ricorder? la tragica scomparsa del campione toscano.
    All?indomani della scomparsa di Fabrizio Meoni, tutti i giornali lo ricordano con titoli a caratteri cubitali: Vittima della sua passione, La scomparsa di un mito, La Dakar di troppo di Fabrizio Meoni, Il rallye-raid perde un'altra icona, La Dakar perde un gigante. Il quotidiano francese L?Equipe scrive: per Fabrizio la Dakar 2005 doveva essere l?ultima avventura al pi? prestigioso rally al mondo, ma il destino ha deciso di portare con se ?il gigante e lo spirito della Dakar?.
    Il presidente della Federazione Motociclistica Italiana, Paolo Sesti, dichiara: "Pur non vedendo quasi mai la polvere degli avversari, Meoni li rispettava sempre ed aveva un grande senso della giustizia. Sar? ricordato per le sue imprese sportive, ma soprattutto per la sua umanit? e per quello che ha fatto per i ragazzi d'Africa".




    Da sempre Fabrizio Meoni ? stato seguito da Romeo Feliciani meccanico di fiducia




    I progetti e le attivit? solidali del pilota toscano hanno resistito alla scomparsa del suo ispiratore. Nel 2006 ? nata la Fondazione Fabrizio Meoni Onlus che, presieduta proprio dal compagno e amico Cyril Despres, continua l?impegno a favore dei paesi poveri.
    Fondazione Fabrizio Meoni





    Altre notizie nel giorno della sua scomparsa...


    Martedi' 11 Gennaio 2005 (da fabriziomeoni.it)
    "Non avremmo mai voluto scrivere questa notizia ma purtroppo Fabrizio ? deceduto nel corso della 11.a tappa della Dakar.
    Secondo l'organizzazione la causa ufficiale della morte ? un'arresto cardiaco subentrato in seguito ad una caduta dopo il secondo punto di passaggio della prova speciale, alle 10.15 ora locale.

    E' superfluo dire che la notizia ci ha gettati nel pi? profondo sconforto.
    Ricorderemo per sempre Fabrizio come un grande pilota e un grande uomo.
    Il suo ricordo rimarr? per sempre indelebile dentro di noi.

    Ci uniamo al dolore della famiglia, degli amici e dei tanti tifosi"


    Meoni, il dolore della Dakar fabriziomeoni.it


    Grande tristezza nella carovana per la morte del 47enne toscano. Fretign?: "Era un grande". Lutto cittadino nella natia Castiglion Fiorentino.

    KIFFA (Mauritania), 11 gennaio 2005 - Tanto dolore e incredulit?. Sono queste le sensazioni pi? forti della carovana della Dakar alla notizia della morte di Fabrizio Meoni. Che per tutti non era un rivale, ma un amico. All'arrivo dell'11a tappa tutti sono rimasti sbigottiti. A cominciare da David Fretign?, uno dei protagonisti di questa edizione: "Eravamo pazzi di lui - ha detto il francese - ha lasciato un segno profondo nella Dakar. Era un grande: ci faceva morire dal ridere; questa notizia ci ha colpito in modo terribile". Un dolore che ha colpito ancora pi? forte perch? arrivato dopo un solo giorno dalla notizia della morte di un altro concorrente, lo spagnolo Jose Manuel Perez.

    Carlo De Gavardo, compagno di squadra alla KTM, non riesce a spiegarsi l'accaduto: "Meoni fisicamente e psicologicamente era l'immagine di chi sta bene, un pilota completo - ha assicurato oggi il pilota cileno - sono costernato e afflitto e lo ? anche mia moglie, amica di sua moglie. Sono addolorato per la morte di un caro amico come Perez e per quella di Fabrizio: quanto ? accaduto a Fabrizio ? peggio che mai, perch? inspiegabile". Tra i pi? colpiti dalla notizia della scomparsa di Meoni i compagni di squadra Cyril Despres e Jean Brucy, gi? provati dalla morte di Richard Sainct, tre mesi e mezzo fa, durante il Rally dei Faraoni. I primi 20 motociclisti della classifica hanno chiesto agli organizzatori di potersi raccogliere in una sala appartata a Kiffa.

    E lutto cittadino ? stato subito proclamato a Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, il giorno in cui si svolger? il funerale di Fabrizio. Nel paese natale Meoni viveva con la moglie Elena e i due figli, Gioele di 13 anni e Chiara di due anni e mezzo. "Voglio rivedere Fabrizio, riportatemelo quanto prima" le prime parole della moglie. Non appena la notizia della tragedia ? arrivata in Italia, moltissimi abitanti di Castiglion Fiorentino sono andati a casa sua per esprimere il cordoglio alla famiglia. Perch? Meoni era un uomo buono, innamorato dell'Africa e sensibile ai suoi problemi. Da tempo ormai il campione era impegnato in varie iniziative di solidariet?, aveva creato un'associazione, "In buone mani", ed era riuscito anche a far costruire una scuola a Dakar dove, terminato il rally, lo avrebbe dovuto raggiungere padre Arturo Buresti, il suo parroco da bambino.

    Padre Buresti, 84 anni, ex missionario in Sud America e in Africa, cui Meoni bambino aveva fatto da chierichetto quando il sacerdote era parroco a Rivaio, aveva gi? il biglietto aereo in tasca per andare a Dakar. Avrebbe atteso il suo Fabrizio vicino alla scuola "Amici di Italia" che proprio Meoni aveva fatto costruire, gi? frequentata da ragazzi africani e per la quale sono in corso lavori di ampliamento. Sotto casa Meoni ? arrivato anche Mario Ardenti, dell'associazione "In buone mani". "Padre Buresti - racconta Ardenti, anche lui in lacrime - avrebbe portato con s? questi depliant in Africa. E ora tutto ? finito. Ma in memoria di questo grande amico, sportivo e con un cuore enorme, Castiglion Fiorentino proseguir? nella sua azione".

    (Fonti: agenziainformatica.com, motoemozione.it/index.php/personaggi1/piega/261-meoni, conlamoto.it: La Dakar e Fabrizio Meoni)
    Last edited by davi86; 06-12-08, 15:10.

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      #3
      Non sono mai stato appassionato di enduro, cross o corse simili in moto ma Fabrizio Meoni per me ? stato un mito immortale, ha fatto emozionare e appassionare tanta gente con le sue bellissime avventure...
      Il fatto pi? importante per? ? che ? stato un grande uomo prima di essere un grande dei rally raid.
      Massimo Rispetto per Fabrizio...

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        #4
        Qualche video

        [YOUTUBE]oxECV-Yf8cU[/YOUTUBE]


        La puntata di SFIDE dedicata a Lui...

        Parte 1

        [YOUTUBE]ULLEQ_Kb34Q[/YOUTUBE]

        Parte 2
        [YOUTUBE]M2mu2vlI31A[/YOUTUBE]

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        • Font Size
          #5
          GRANDISSIMO HAI FATTO BENE A FARE QUESTO RICORDO , ABBIAMO GIA' UN POST,MA PURTROPPO MOLTE FOTO SONO CROLLATE

          http://www.daidegasforum.com/forum/s...FABRIZIO+MEONI

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            #6
            ++ Campione Come Nessun Altro ++

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              #7
              Amo la Dakar, e ho sempre tifato per Meoni, perché era toscano, e perché aveva un cuore e un coraggio infiniti. Il giorno che Fabrizio è morto, mi sono rimaste impresse le lacrime degli altri piloti. Mi ricordo un episodio significativo, forse della Dakar del 1996, quando Meoni cadde a poche tappe dall'arrivo sul Lago Rosa. Nonostante il dolore voleva continuare, e ai medici disse che se loro avessero preso la decisione di fermarlo lui sarebbe ripartito ugualmente. E infatti ripartì, e concluse la Dakar.
              Mi piace pensare che se Fabrizio avesse dovuto scegliere di morire in qualche modo, avrebbe scelto di morire correndo la Dakar.

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                #8
                Originally posted by Pilosio View Post
                Amo la Dakar, e ho sempre tifato per Meoni, perch? era toscano, e perch? aveva un cuore e un coraggio infiniti. Il giorno che Fabrizio ? morto, mi sono rimaste impresse le lacrime degli altri piloti. Mi ricordo un episodio significativo, forse della Dakar del 1996, quando Meoni cadde a poche tappe dall'arrivo sul Lago Rosa. Nonostante il dolore voleva continuare, e ai medici disse che se loro avessero preso la decisione di fermarlo lui sarebbe ripartito ugualmente. E infatti ripart?, e concluse la Dakar.
                Mi piace pensare che se Fabrizio avesse dovuto scegliere di morire in qualche modo, avrebbe scelto di morire correndo la Dakar.
                la storia di Meoni ? bellissima , la storia di un uomo altruista come pochi, valori forti come la famiglia, il Lavoro, il sacrificio per correre, la beneficenza agli africani, ed il mal d Africa che contagia solo chi ha il cuore grande. Penso proprio che se avesse potuto scegliere come morire..forse non proprio cosi ma sicuro averebbe dato tutta la sua vita per l Africa

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                  #9
                  Mi ricordo il giorno in cui appresi la notizia che morì Meoni.

                  Ero appena tornato da scuola, giusto in tempo per Studio Sport e per i 5 minuti riservati alla Dakar......rimasi gelato.
                  Poco prima avrei mangiato il tavolo dalla fame.....mi si chiuse completamente lo stomaco, un groppo salì verso la gola, mi sentivo in affanno come avessi fatto le scale di corsa......orrenda giornata.

                  Mi ricordo che ebbe i suoi problemi i primi giorni di gara, ma una volta eliminati cominciò a rosicchiare minuti interi al primo (non ricordo chi fosse), stava andando forte.
                  Troppo a quanto pare.

                  Straziante l'immagine di Coma in ginocchio sulle rive del lago, all'arrivo....

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                    #10
                    Originally posted by VicToR 1000 View Post
                    Mi ricordo il giorno in cui appresi la notizia che mor? Meoni.

                    Ero appena tornato da scuola, giusto in tempo per Studio Sport e per i 5 minuti riservati alla Dakar......rimasi gelato.
                    Poco prima avrei mangiato il tavolo dalla fame.....mi si chiuse completamente lo stomaco, un groppo sal? verso la gola, mi sentivo in affanno come avessi fatto le scale di corsa......orrenda giornata.

                    Mi ricordo che ebbe i suoi problemi i primi giorni di gara, ma una volta eliminati cominci? a rosicchiare minuti interi al primo (non ricordo chi fosse), stava andando forte.
                    Troppo a quanto pare.

                    Straziante l'immagine di Coma in ginocchio sulle rive del lago, all'arrivo....
                    studio sport lo presentava guido meda e ricordo come ieri quel giorno

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                      #11
                      un grandissimo..

                      ciao, Fabrizio..

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                        #12
                        grande "il cinghiale"...
                        che forza e che tenacia che aveva Meoni...
                        davvero un gran Pilota!

                        due anni fa in un bivacco a novembre nel sud del marocco eravam rimasti svegli io e Jean Brucy davanti al fuoco a parlare e a guardare la splendida stellata...
                        di colpo jeannot mi indica due stelle, molto luminose e nitide e mi fa: " vedi quelle son Richard e Fabrizio, son sempre con noi..."
                        che emozione in quel momento....

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                          #13
                          la sua morte è stata una bruttissima notizia, ma lui ci ha regalato bellissime emozioni. E' stato un grande!

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                            #14
                            gia' non se lo ricorda piu' nessuno

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                            • Font Size
                              #15
                              Grande kaciaro che hai rispolverato il topic...che mito Meoni..ogni anno al 1? di Gennaio quando riparte la Dakar il mio pensiero va sempre a Lui...
                              Peccato per i video...ne ? rimasto solo uno

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