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Yamaha XT 550

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    #1

    Yamaha XT 550

    Presentata nell'autunno del 1981,la XT 550 ? la prima enduro giapponese ad avere la distribuzione a 4 valvole e la sospensione posteriore con monoammortizzatore.
    Precede di pochissimo la rivale Honda XL550R sui mercati e apre nuovi scenari in questo settore in piena espansione.
    Resta per? in produzione appena due anni,sacrificata in favore della XT 600 t?n?r?.



    La 550 arriva sul mercato nel 1982 ed ? dotata di un monocilindrico 4 tempi raffreddato ad aria che ha nella testa a quattro valvole e nell'alimentazione con sistema YDIS le novit? tecniche pi? eclatanti,ma che dispone anche di una ciclistica decisamente pi? moderna che rende la nuova arrivata pi? adatta all'uso in fuoristrada.
    Il telaio monoculla sdoppiato in tubi d'acciaio conserva il serbatoio dell'olio ricavato nella scatolatura posta dietro al canotto di sterzo e nella trave discendente anteriore,per migliorare la maneggevolezza e la guida nel misto e a bassa velocit?,l'inclinazione del canotto di sterzo ? di 28?,contro i precedenti 30? della XT 500,per un'avancorsa di 115mm.
    Nuove le sospensioni con la forcella a perno avanzato che ha steli da 38 mm ed escursione di 205 mm e di monoammortizzatore posteriore di tipo Cantiliver che assicura alla ruota una escursione di 190 mm.
    Immutate invece le dimensioni dei cerchi,con l'anteriore da 21'' e il posteriore da 18''.
    Il motore con testa a 4 valvole deriva dall'unit? che equipaggiava la XT 500,ma dispone dispone di questa novit?,applicata per la prima volta su una monocilindrica da enduro di grossa cilindrata,che ha come prerogativa quella di aumentare le prestazioni del motore assicurando un riempimento volumetrico superiore del 25% nella camera di scoppio rispetto ad una testa tradizionale.
    Con la XT 550 i tecnici Yamaha,cercano di addolcire il comportamento di una moto da enduro nel tentativo-riuscito completamente in seguito e con altri modelli-quando finalmente sar? disponibile l'avviamento elettrico,di avvicinare al settore anche i motociclisti meno esperti.
    Quelli che hanno scarsa dimestichezza con il Kick-starter e con i motori dal funzionamento scorbutico o irregolare.
    Per facilitare l'avviamento,la XT 550 ? dotata quindi di decompressore automatico azionato direttamente dalla leva del kick-starter e di un dispositivo che ritarda l'anticipo dell'accensione,facendolo aumentare al crescere dei giri.
    Per avere invece una erogazione pi? regolare,il motore ? dotato del sistema YDSI (Yamaha Dual Intake System),una sigla altisonante che nasconde un sistema di doppia ammissione brevettato dalla Casa di Iwata.
    In pratica ci sono due condotti di aspirazione separati e due carburatori di tipo differente che lavorano sincronizzati,uno tradizionale con vaschetta costante e l'altro a depressione.
    Il primo funziona ai bassi e ai medi regimi di rotazione,mentre il secondo a depressione interviene a regimi pi? elevati,con il risultato di avere sempre un riempimento ottimale della camera di scoppio.
    Una soluzione che far? scuola e verr? adottata in seguito anche dalla Yamaha XT 660 Z T?n?r? e dalla concorrenza.
    La gestazione della nuova Yamaha ? velocissima,cos? come rapida sar? anche la sua carriera commerciale.I prototipi,ormai nella versione definitiva,terminano il loro ciclo di sviluppo prima dell'estate del 1981 e nell'autunno seguente la XT 550 debutta nel Saloni europei.
    All?esposizione del Ciclo e Motociclo di Milano,si confronta immediatamente con le altre moto da enduro di 500 cc provenienti dal Sol Levante,la Honda XL500R e la Suzuki DR 500 S,assieme alle quali raggiunger? quasi contemporaneamente il mercato italiano nei primi mesi del 1982.
    Fin dalle sue prime apparizione in pubblico la nuova XT 550 prova giudizi contrastanti.
    Non piace troppo la forma del serbatoio,come non piace l?assenza di una mascherina anteriore di protezione.
    Il motore ottiene unanimi consensi:ha quasi 37 cavalli effettivi alla ruota,ben distribuiti lungo tutto l?arco di utilizzo.
    Infaticabile non mostra incertezze fatta eccezione per qualche piccola indecisione del comando del gas ai regimi intermedi,nonostante la presenza del sistema YDSI.
    In compenso riesce a tirate tutti i rapporti anche in fuoristrada,compresa la quinta che ? volutamente lunga per privilegiare le prestazione velocistiche di cui ? capace su strada.
    La ciclistica pende pi? a favore dell?utilizzo su strada che in fuoristrada,anche se la forcella morbida,progressiva e ben frenata ? a suo agio in tutte le condizioni.
    Non altrettanto si pu? dire della sospensione posteriore,troppo rigida su sterrato.Al limite della sufficienza l?impianto frenante,composto da una coppia di modesti freni a tamburo,dello stesso diametro su entrambe le ruote.
    Gi? alla fine del 1982 appare evidente per la Yamaha che il passo in avanti rispetto ai rivali non c?? stato.
    Semmai si pu? parlare di un mezzo passo,dato che la Honda XL500R si rivela una concorrente durissima su tutti i mercati.
    Il modello della Casa dell?ala dorata ha una linea pi? aggressiva e riuscita decisamente meglio della XT,ma si difende ottimamente anche su asfalto.
    Inoltre ha dei freni decisamente migliori e consuma anche meno. Quando a Iwata vengono a sapere che la Honda ha in progetto un modello di maggior cilindrata -la XL600R- preparano immediatamente il progetto della XT 660 T?n?r? che della 550 ? l?evoluzione e per quest?ultima il destino ? segnato.
    A questo punto dopo nemmeno due anni dall?arrivo nei concessionari,la XT 550 esce di scena,sacrificata in favore della nuova arrivata e per mantenere la leadearship,tecnica e commerciale,sul mercato.
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