
Samuel Hamilton Miller,nasce a Belfast,in Irlanda l?11 Novembre 1933.
Gareggia sia in circuito(dal 1954 al 1965) sia nel Trial dove ? assurto addirittura al trono del re,
grazie al primato irraggiungibile di 1.000 vittorie(dal 1951 al 1983).
Per poi continuare,a livelli meno elevati,ma pur sempre fruttuosi raggiungendo le 1.450 vittorie.
Non si ? diviso soltanto tra Velocit? e Trial,ma ha gareggiato anche nel Cross e nella Regolarit?.
Ha dato sfogo alle sue intuizioni tecniche,collaborando con varie case (anche italiane) alla realizzazione di pregevole materiale trialistico.
Nel 1983 Sammy apre un museo,che ad oggi conta 400 esemplari,con annessa officina da dove escono,ancora oggi,repliche delle moto che aveva usato un tempo,e componentistica speciale.
Sammy chiude con la scuola,e a 15 anni prende la patente per moto e riesci a farsi assumere come disegnatore di vetrate,unicamente allo scopo di racimolare i soldi (10 sterline) per acquistare la sua prima moto,che ? una Francis Barnett 200 due tempi del 1929,presto sostituita da una New Imperial 150 quattro tempi del 1938.
Ed ? con questa moto,da lui truccata,che ottiene la sua prima vittoria in una fangosa gara fuoristrada a Downpatrick al termine del 1952.
E? il primo storico passo,che Sammy compie con il miraggio della Sei gironi scozzese di trial da un lato e della velocit? in circuito dall?altro.
Intanto il suo parco macchine migliora,con una special di sua costruzione la SHS (Samuel Hamilton Special) dotata di motore Viliers 200 due tempi e soprattutto con l?acquisto(grazie al finanziamento del padre) di una Ajs 7R di seconda mano.
Nel 1955 potr? disporre di una Norton Manx 350 e con le monocilindriche inglesi coglier? non pochi successi,assicurandosi la popolarit? in patria.
Nel 1954 ha l?ardire di presentarsi,da sconosciuto qual?era (ricordiamoci che veniva dall?Irlanda),alla Sei Giorni Scozzese di Trial,la termine della durissima gara viene premiato come migliore debuttante,ricorda oggi: ?Andata e ritorno in moto,sempre con cattivo tempo,e gran soddisfazione per il risultato,anche se nel corso della premiazione mi sono visto presentare un conto di 30 sterline,per aver investito una pecora lungo una veloce discesa!?
Per partecipare a gare di Velocit? e Trial deve fare scelte e anche qualche acrobazia dati i tempi stretti tra un evento e l?altro cui non tende rinunciare. Per esempio tra la fine di maggio e i primi di giugno in calendario ci sono la Sei Giorni Scozzese e il Tourist Trophy.Distanti in tutti i sensi. Eppure per vari anni riesce a disputarli entrambi.
Dopo il promettente esordio con la sua special alla Sei Giorni Scozzese del 1954,Sammy continua con le piccole cilindrate,prima una Norman,poi una James,sempre motorizzate con il Viliers 200 due tempi.

Toccher? l?apice del successo quando nel 1956 si munir? di una Ariel 500,la monocilindrica quattro tempi che gli consentir? l?assoluto,dopo aver sorpreso gli esperti per il rapido adattamento alla guida e il perfezionismo della messa a punto.
Tanto che nel 1957 verra assunto honoris causa dalla vecchia fabbrica,dove continua l?opera di modifica e smagrimento,scendendo da 132 kg originali,ai 110,incredibile valore record per una mezzo litro inglese.
Nel 1959 l?Ariel chiude,ma lasciando un paio di moto a Sammy (intanto trasferitosi da Belfast a Birmingham) che fedele al suo slogan ?le gare si vincono in officina?,continua da privato fino al 1964,accumulando un albo d?oro di ben 199 vittorie,ottenute anche all?estero,dove viene pure chiamato come istruttore.
E tutto questo senza contare le medaglie d?oro ottenute alla Sei Giorni Internazionale.


La sequenze del volo di Sammy al TT 2008...fortunatamente senza gravi conseguenze







Toccher? l?apice del successo quando nel 1956 si munir? di un poderosa Ariel 500,la monocilindrica quattro tempi che gli consentir? ripetutamente ?l?assoluto?,dopo aver sorpreso gli esperti per essersi adattato in fretta alla guida e per il perfezionismo della sua messa a punto.
Cos? l?anno dopo viene assunto dall?anziana fabbrica,portando molte modifiche alla sua moto,nel 1959 l?Ariel chiude ma lascia due moto a Sammy che fedele al suo slogan ?le gare si vincono in officina?,continua da privato fino al 1964,accumulando un albo d?oro di 199 vittorie,senza contare le medaglie d?oro ottenute alla Sei Giorni Internazionale.
Prosegue intanto l?attivit? velocistica,prima con le monocilindriche inglesi,poi dal 1955 con una NSU sportmanx 250 messagli a disposizione da un concessionario di Belfast.
Con la quarto di litro tedesca,Sammy otterr? numerose vittorie in Irlanda e Inghilterra,la pi? bella nel 1958 alla North West 200 dell?Ulster dopo una lotta con Mike Hailwood,anche lui su sportmanx,e arrivo in volata-
Scender? in Italia a Monza per il Nazione piazzandosi terzo nel 1955 e sesto nel 1956,non male per un privato nel folto schieramento di ufficiali.
Nel 1955 e 1956 ? primo dei privati nel campionato mondiale classe 250,nessuna sorpresa quindi che sia richiesto dalla Mondial per il 1957,dove finir? quarto nel mondiale delle 125 e terzo in quello della 250.
Alla fine dell?anno la Mondial lascia,ma Sammy trover? ancora una sistemazione ufficiale per il 1958,nella 125 con la Ducati desmo e nella 250 con la cecoslovacca CZ.
Questa volta per? i mezzi non lo assisteranno e nel mondiale finir? soltanto undicesimo in 125,e diciottesimo in 250.
Gi? con la Mondial non era felice perch? ovviamente in subordine alle prime guida Provini e Sandford.Peggio ancora trover? in Ducati che ha tre fortissimo italiani,Gandossi,Ferri e Spaggiari pi? lo svizzero Taveri e l?inglese Chadwick.Suo miglio piazzamento il quarto posto al TT e mortificante l?esperienza con la CZ,scarsa di potenza e affidabilit?.
Ampiamente deluso,anche per il ritiro delle case italiane,e con i giapponesi ancora lontati,decide quindi di ridurre al minimo l?impegno con la velocit? e di consolarsi con i successi del trial.
Il capitolo dell?Ariel ? per? destinato a chiudersi dopo otto anni,perch? in occasione di una vacanza in Spagna,Sammy si incontra con il fondatore della Bultaco,Francisco Bult?,e gli gli chiede se pu? essere interessato alla sua collaborazione come pilota e come tecnico.
Detto fatto! E anche questa,sar? una dura fedelt? che durer? dieci anni,nel Regno Unito la cosa sollever? uno scandalo non inferiore a quello del passaggio di Agostani dalla MV alla Yamaha.
La Bultaco per? non aveva in produzione modelli sopra i 200cc,mentre per l?impiego trialistico,ne occorrevano almeno 250cc
Cos? in appena 12 giorni,con lo slancio creativo di Sammy e ben assecondato dagli spagnoli,nasce la Sherpa 244,che si dimostra subito vincente,infatti se gi? aveva vinto tanto con l?Ariel ,Miller vincer? ancora di pi? con la Sherpa.
Mentre vince con la Sherpa,riesce a fare (e vincere) anche gare di velocit?,e di durata con la Bultaco 250,in pi? si aggiudica medaglie d?oro alla Sei Giorni Internazionale.
Nel 1973 Sammy compie 70 anni e sente sempre pi? il peso dell?impegno agonistico,specialmente quello ad alto livello.
D?accordo con la Bultaco,decidi quindi di ridurre l?attivit? sportiva,conservando tuttavia il suo compito ?perfezionistico?.
A questo punto si fa avanti la Yamaha,che per? lo vorrebbe a servizio completo,quindi Sammy dice no,lasciando il ?posto? a Mick Andrews.
Il Re del trial,come ? ormai chiamato,chiude intanto con un gentleman agreement il rapporto con la Bultaco perch? raggiunto da una proposta Honda che non pu? rifiutare.
Dice s? alla Honda perch? il campionissimo aveva saputo che la pi? grande fabbrica del mondo lo voleva pi? per sfruttare le sue doti tecniche che quelle sportive,e un rapporto basato su questa preferenza gli stava bene,e lo stimolava.
Si mette quindi al lavoro con la consueta prontezza e nell?estate del 1974 porta alla sua 800? vittoria la TL 250 monoalbero quattro valvole.
E? chiamato come istruttore in Giappone e in USA.
Sviluppa continuamente il quattro tempi nipponico portandolo a 306cc e riducendo il peso della moto a soli 85kg.
Ma alla fine del 1977 quando ? tutto pronto per l?attacco al mondiale e la produzione,arriva come un fulmine a ciel sereno l?annuncio che la Honda non ha pi? interesse al Trial.
Sammy tuttavia non demorde e instaura un lungo rapporto con varie case italiane,prima SWM poi Hiro e Aprilia.
Ma per dir la verit?,nonostante qualche vivace episodio,le cose non vanno come previsto,il motore dell?aprilia non ? molto adatto al trial,mentre la hiro lamenta la consistenza troppo artigianale.
Ma non finisce cos?,utilizzando ancora l?Hiro 320,Miller d? vita ad una sua special,che verr? poi prodotta dalla CCM-Armstrong.
E con questa moto coglie la sua ultima vittoria nel Len Heath Memorial Trophy del 1985.
In seguito far? ancora qualche apparizione nei trial,ma solo quelli per moto pre-1965.
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