



Dal punto di vista ciclistico troviamo un telaio a doppia culla in tubi quadri, una forcella tradizionale Marzocchi con steli da 32 mm, ed al posteriore un monoammortizzatore della stessa casa con leveraggi Pro-Link. L'impianto frenante ? composto all'anteriore da un disco da 240 mm, sulla F e la R, e da due dischi da 240 mm sulla R2, con pinze, in entrambi i casi, flottanti e a doppio pistoncino, in abbinamento ad un tamburo posteriore. I cerchi sono da 16" l'anteriore e da 18" il posteriore, montano rispettivamente pneumatici 90/90-16 e 110/80-18.
Motore:
Il motore per quei tempi era decisamente all'avanguardia, ? un monocilindrico due tempi, raffreddato a liquido, con ammissione lamellare nel cilindro, valvola parzializzatrice allo scarico, ed albero controrotante di equilibratura. Con i suoi 20 CV a 9250 giri/min permette alla moto di sviluppare la velocit? max di 140 Km/h; ha una vigorosa entrata in coppia a 6500 giri/min, in corrispondenza della totale apertura della valvola allo scarico, con un valore max che poi si attesta a 1,6 Kgm a 8000 giri/min. I consumi sono decisamente buoni, nell'ordine dei 22 Km/l sia in urbano che extraurbano, anche il consumo dell'olio per la miscela ? abbastanza ridotto, circa 1 litro ogni 1200 Km
Prova dinamica:
In movimento la moto evidenzia un buon comportamento generale, richiede una guida "pennellata", senza brusche variazioni di direzione, risponde in alternativa con vistose oscillazione del retrotreno, a causa di un non perfetto accoppiamento tra la forcella e il mono posteriore. La versione R2, mostra un'ottima resa frenante, in particolare se dotata all'anteriore di pastiglie tenere, questo in parte compensa l'inefficienza del tamburo posteriore, che perde facilmente tono dopo poche frenate, a causa di un eccessivo e prematuro surriscaldamento. Le versioni F ed R, con un solo disco all'avantreno, denunciano un'inefficienza frenante generale sotto sforzo. La moto offre un buon riparo aerodinamico, sia nella versione con cupolino che in quella carenata; sulle lunghe percorrenze gli elementi di maggior disturbo sono le elevate vibrazioni e la durezza della sella. Quest'ultima ? sufficientemente accogliente sia per il guidatore che per il passeggero che pu? contare inoltre su due sicure maniglie.
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