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--Su suggerimento di Kaciaro, riporto qui un breve scritto nato dopo l'incontro nell'ottobre 2001 con Silvano Bellapadrona, ideatore e costruttore delle sospensioni idropneumatiche Double System--
Visita presso la Double System, proprio quelli che fanno gli ammortizzatori che "attento non li comprare, te lo sconsiglio, sono difficili da regolare, me lo ha detto mio cugggino!"
Cosa mi ha spinto a far visita alla Double System? Leggete sopra, il titolo. Non ce la faccio piu'!
A far cosa, direte voi? Ebbene, nel mio cervello da un po' c'e' una battaglia tra neuroni che ripetono la frase del titolo (letta spesso quando qualcuno nei news group o mailing list varie nomina questi prodotti) e i neuroni che invece dicono: "ehi, ma se la Ducati ai tempi di Farne' e Virginio Ferrari li utilizzava nelle competizioni e Lucchinelli e Kocinski ci hanno corso e dei produttori di special tutt'ora li utilizzano, un motivo ci sara' ". Ho deciso quindi di crearmi un'opinione sulla base di cio' che avrei visto e non per sentito dire...
Si parte quindi, destinazione Monterotondo, vicino Roma.
"Con l'aria si fa tutto" questo credo sia la frase piu' rappresentativa pronunciata da Silvano Bellapadrona (alias Mister Double System) nel corso della mia visita presso la Double System.
Questa e' stata la risposta di Silvano (mi permetto di chiamarlo semplicemente cosi', non per mancanza di rispetto, ma perche' e' stata realmente ottima la disponibilita' di questa persona e mi ha chiesto esplicitamente di "dargli del tu" in quanto: "dai, con i motociclisti... tra motociclisti ci diamo del tu!") alla mia domanda sul motivo dell'utilizzo dell'aria per il funzionamento delle sospensioni da lui progettate e realizzate.
A: Come hai pensato alle sospensioni ad aria?
S: Non sono ovviamente una mia invenzione, ma 25 anni fa, quando correvo nel cross, c'erano le CZ che avevano le sospensioni ad aria, non funzionavano ed io mi sono messo a modificarle. Avevo separato l'olio dall'aria ed un po' funzionavano, ma non c'eravamo come grafico di indurimento, perche' c'era un serbatoio solo di aria, quindi ho deciso di buttare via tutto. Mi son messo quindi a fare i primi esperimenti, con un pistone e due camere d'aria
A: Poi?
S: Poi arrivo' la Ducati, con Farne', ancora non c'era la SBK (F1 suppongo n.d.r.) che ha corso con noi per diversi anni, abbiamo lavorato parecchio con Villa, Lucchinelli, V. Ferrari ed in ultimo Kocinski).
A: Quindi l'idea dell'aria e' stata presa dalla CZ?
S: No, c'erano gia' da molto tempo, ma il mio e' un sistema piu' evoluto, perfezionato.
A: Come mi accennavi, hai creato una seconda camera d'aria nella sospensione?
S: S?, esatto, perche' un volume solo di aria, porta ad un grafico di indurimento non idoneo per questo utilizzo, con indurimento basso all'inizio e alto alla fine, puo' andar bene per tante cose, non per una sospensione. Con due serbatoi posso creare il grafico di indurimento che voglio.
A: Altri vantaggi?
S: Essendo la pressione dell'aria rinnovabile, di certo non si ha l'inconveniente dello sfibramento o perdita di carico nel tempo della molla metallica; inoltre la progressivita' dell'indurimento dell'aria senza picchi ne' vuoti e' impossibile da realizzare con molle metalliche.
A: Avra' pero' dei difetti?
S: Ha un solo "difetto", che si scalda, ovvero varia la pressione con la temperatura, ma a fronte di questo difetto, ha mille pregi! E' comunque possibile ovviare a questo problema, sulle moto da corsa, dove e' richiesta costanza di funzionamento, scaldando l'aria del serbatoio attraverso una resistenza presente nel mono (in tutti i mono Double System racing) e partire quindi gia' con il mono in condizioni di funzionamento stabili.
A: Ritornando un momento al discorso della durezza della "molla" (o meglio, l'equivalente della molla)?
S: Un vantaggio notevole, con questi ammortizzatori ad aria e' la possibilita' di variare la durezza, ossia variare la durezza dell'equivalente della molla, aumentando la pressione nel serbatoio. Cosa davvero utile quando si viaggia in due sulla moto (o si vuol cercare la giusta "durezza" in base al proprio peso n.d.r) e non possibile con un mono tradizionale se non sostituendo la molla metallica. Tra l'altro l'operazione con questo prodotto non richiede alcuno smontaggio, ma semplicemente l'utilizzo di una pompa fornita in dotazione.
A: Con un tradizionale di solito si varia il precarico
S: In un mono a molla si puo' variare il precarico e un po' meglio e', ma non si risolve il problema, regolando invece la pressione dell'aria si risolve.
A: Sollevando questo mono se ne apprezza la leggerezza!
S:S?, c'e' anche il vantaggio del peso ridotto, che in moto sportive non e' un problema di poco conto, considerando che il peso e' circa la meta' per questo mono (1,2kg/1,4 Kg circa), contro i 3kg circa di un mono tradizionale. Sulla forcella il risparmio di peso e' ancora maggiore, ci sono circa 4 kg di risparmio di peso, considerando che la mia forcella pesa 4,5 kg contro i 9Kg circa delle altre.
A: Quale spessore utilizza per gli steli forcella?
S: Per la stradale 41mm (44mm per la forcella da cross n.d.r.), che mi permette di realizzare dei foderi con molto spessore, essendo la canna piccola; il problema della flessione qui non si presenta in quanto il punto di scorrimento e' basso ed i gambaletti sono corti; la canna inoltre scorre su bronzine femmine, non scorre all'interno della forcella; se si misura la flessione, la forcella flette sempre sotto i foderi, percio' e' preferibile una canna piu' piccola con fodero piu' spesso. La parte superiore (in corrispondenza delle piastre forcella n.d.r.) dei foderi e' non meno di 52mm, ma desidererei non andare sotto i 53mm con 54mm come misura ideale.
A: Se possibile, mi puo' indicare un intervallo per il cambio dell'olio all'interno della forcella/mono?" (ragazzi, lo so che e' una domanda del cavolo, ma dovevo farla, per avere un'idea a grandi..ssime linee! :-P)
S: Mah, che ti dico? Diciamo che ogni 10mila km se si va in pista e' meglio sostituirlo.
A: Il costo?
S: In genere mi portano i prodotti per cambiare anche paraolio, non solo olio, ma comunque con circa 100 mila lire si fa tutto; anche se c'e' da fare qualche aggiornamento (vantaggio non da poco, visto che si possono provare le ultime evoluzioni senza buttare tutto... n.d.r.), massimo che si spende sono 200 mila lire
A: La produzione verso quali moto e' indirizzata?
S: Moto sportive stradali, ma mio figlio fa il cross, ed il mono funziona bene anche li' (ce n'e' ovviamente uno apposito n.d.r.), la forcella per il cross la stiamo sistemando.
A: A richiesta fabbricate mono per altri tipi di moto?
S: Certamente, ma non doppi ammortizzatori, visto che i costi sarebbero elevati.
A: I tempi per la realizzazione di mono/forcella, nel caso non siano disponibili?
S: Il mono 3 giorni, la forcella 20, mediamente.
A: Le regolazioni per l'idraulica quali sono?
S: Due per l'estensione e due per la compressione, piu' l'interasse del mono
A: Quel mono sul banco cosa e' (e' piu' compatto degli altri ndr.)?
S: Questo sostituisce il gruppo rotativo del Suzuki TL1000R/S, mantenendo leveraggi originali, con rapidita' di installazione, risparmio economico e si tolgono circa 5kg di peso.
A: I materiali utilizzati nella vostra produzione?
S: Alluminio/Ergal, con riporto sugli steli (in ergal n.d.r.) di tipo ceramico
A: Perche' un riporto di tipo ceramico?
S: Per l'elevata durezza superficiale
A: Ed il riporto TiN utilizzato oggi in molte forcelle?
S: E' un sottile strato di nitruro di titanio applicato sulle cromature; ma per applicarlo bisogna portare le canne ad una certa temperatura, 250 gradi credo, che pero' si stemperano ed andrebbero ritemperate e bonificate. Poi io ho trovato migliore questo trattamento per la scorrevolezza, l'usura inoltre e' irrilevante. (mi mostra uno stelo usato nel cross che non presenta segni di alcun tipo dopo una stagione di gare!! n.d.r.).
A: Che tipo di guarnizioni usa su questi steli?
S: Delle guarnizioni in teflon che realizzo io stesso, perche' non sono in commercio; utilizzo questo materiale, perche' il riporto ceramico sulla gomma normalmente utilizzata risulta un po' abrasivo, viste le pressioni interne della forcella; la superficie di appoggio sulla canna e' minore di 3mm, a tutto vantaggio della scorrevolezza; in venti anni ho lavorato moltissimo sulle guarnizioni, sono quasi piu' esperto in guarnizioni che di sospensioni! (sorride n.d.r)
A: Che tipo di olio usi per i tuoi prodotti?
S: Un normale olio idraulico con gradazione 5, minerale, perche' mi ha dato migliori risultati per quanto riguarda la scorrevolezza.
A: Non vedo un PC, come progetti i tuoi prodotti?
S: (sorride n.d.r.) Vuoi vedere i disegni eh? Meglio che non te li faccio vedere! Non e' che debba fare disegni particolari, la carta millimetrata basta ed avanza, ci metto 10 minuti a fare un disegno a mano, col PC ci vuole piu' tempo.
A: Quale e' la tua formazione?
S: Sono un perito chimico, ho poi dato 15 esami all'Universita' facolta' di chimica industriale, poi per lavorare e correre in moto ho abbandonato gli studi.
A: La domanda che ti pongono piu' spesso? (vorrei portarlo a parlare delle voci che mi hanno spinto a fargli visita n.d.r.)
S: Mah, non saprei.
A: Chi le telefona non accenna ad eventuali difficolta' nella regolazione di queste sospensioni?
S: Sai, ormai la gente usa i celulari che sono molto piu' complicati e si spaventa per questo che e' molto semplice; ci sono i freni idraulici e la pressione dell'aria, pressione piu' alta=ammortizzatore piu' duro... insomma, non mi sembra difficile.
A: Una volta acquistato il mono, e' possibile adattarlo ad un'altra moto se si decide di cambiarla?
S: S?, si ritorna qui ed io eseguo il lavoro, l'ho fatto tante volte; c'e' gente che hai un mio mono da 20 anni e lo mette su moto nuove.
A: Gli ammortizzatori di sterzo come sono realizzati?
S: Stelo in ergal e trenta regolazioni di sensibilita'.
La chiacchierata si conclude qui, seguono un paio di foto e ci si congeda, io un'idea sulla qualita' del prodotto me la sono fatta, ho ritenuto utile fare un resoconto per chi non puo' o vuole andare di persona a vedere
riferimento web: http://www.italchimica.com/doublesystem.htm
--Aggiungo a quanto scritto sopra, che dopo un po' di tempo acquistai un mono per la mia moto e l'ho utilizzato per piu' di 60.000km (e solo 2 revisioni con olio trovato sempre in ottime condizioni) senza inconvenienti-- :-)
AndreaC
Visita presso la Double System, proprio quelli che fanno gli ammortizzatori che "attento non li comprare, te lo sconsiglio, sono difficili da regolare, me lo ha detto mio cugggino!"
Cosa mi ha spinto a far visita alla Double System? Leggete sopra, il titolo. Non ce la faccio piu'!
A far cosa, direte voi? Ebbene, nel mio cervello da un po' c'e' una battaglia tra neuroni che ripetono la frase del titolo (letta spesso quando qualcuno nei news group o mailing list varie nomina questi prodotti) e i neuroni che invece dicono: "ehi, ma se la Ducati ai tempi di Farne' e Virginio Ferrari li utilizzava nelle competizioni e Lucchinelli e Kocinski ci hanno corso e dei produttori di special tutt'ora li utilizzano, un motivo ci sara' ". Ho deciso quindi di crearmi un'opinione sulla base di cio' che avrei visto e non per sentito dire...
Si parte quindi, destinazione Monterotondo, vicino Roma.
"Con l'aria si fa tutto" questo credo sia la frase piu' rappresentativa pronunciata da Silvano Bellapadrona (alias Mister Double System) nel corso della mia visita presso la Double System.
Questa e' stata la risposta di Silvano (mi permetto di chiamarlo semplicemente cosi', non per mancanza di rispetto, ma perche' e' stata realmente ottima la disponibilita' di questa persona e mi ha chiesto esplicitamente di "dargli del tu" in quanto: "dai, con i motociclisti... tra motociclisti ci diamo del tu!") alla mia domanda sul motivo dell'utilizzo dell'aria per il funzionamento delle sospensioni da lui progettate e realizzate.
A: Come hai pensato alle sospensioni ad aria?
S: Non sono ovviamente una mia invenzione, ma 25 anni fa, quando correvo nel cross, c'erano le CZ che avevano le sospensioni ad aria, non funzionavano ed io mi sono messo a modificarle. Avevo separato l'olio dall'aria ed un po' funzionavano, ma non c'eravamo come grafico di indurimento, perche' c'era un serbatoio solo di aria, quindi ho deciso di buttare via tutto. Mi son messo quindi a fare i primi esperimenti, con un pistone e due camere d'aria
A: Poi?
S: Poi arrivo' la Ducati, con Farne', ancora non c'era la SBK (F1 suppongo n.d.r.) che ha corso con noi per diversi anni, abbiamo lavorato parecchio con Villa, Lucchinelli, V. Ferrari ed in ultimo Kocinski).
A: Quindi l'idea dell'aria e' stata presa dalla CZ?
S: No, c'erano gia' da molto tempo, ma il mio e' un sistema piu' evoluto, perfezionato.
A: Come mi accennavi, hai creato una seconda camera d'aria nella sospensione?
S: S?, esatto, perche' un volume solo di aria, porta ad un grafico di indurimento non idoneo per questo utilizzo, con indurimento basso all'inizio e alto alla fine, puo' andar bene per tante cose, non per una sospensione. Con due serbatoi posso creare il grafico di indurimento che voglio.
A: Altri vantaggi?
S: Essendo la pressione dell'aria rinnovabile, di certo non si ha l'inconveniente dello sfibramento o perdita di carico nel tempo della molla metallica; inoltre la progressivita' dell'indurimento dell'aria senza picchi ne' vuoti e' impossibile da realizzare con molle metalliche.
A: Avra' pero' dei difetti?
S: Ha un solo "difetto", che si scalda, ovvero varia la pressione con la temperatura, ma a fronte di questo difetto, ha mille pregi! E' comunque possibile ovviare a questo problema, sulle moto da corsa, dove e' richiesta costanza di funzionamento, scaldando l'aria del serbatoio attraverso una resistenza presente nel mono (in tutti i mono Double System racing) e partire quindi gia' con il mono in condizioni di funzionamento stabili.
A: Ritornando un momento al discorso della durezza della "molla" (o meglio, l'equivalente della molla)?
S: Un vantaggio notevole, con questi ammortizzatori ad aria e' la possibilita' di variare la durezza, ossia variare la durezza dell'equivalente della molla, aumentando la pressione nel serbatoio. Cosa davvero utile quando si viaggia in due sulla moto (o si vuol cercare la giusta "durezza" in base al proprio peso n.d.r) e non possibile con un mono tradizionale se non sostituendo la molla metallica. Tra l'altro l'operazione con questo prodotto non richiede alcuno smontaggio, ma semplicemente l'utilizzo di una pompa fornita in dotazione.
A: Con un tradizionale di solito si varia il precarico
S: In un mono a molla si puo' variare il precarico e un po' meglio e', ma non si risolve il problema, regolando invece la pressione dell'aria si risolve.
A: Sollevando questo mono se ne apprezza la leggerezza!
S:S?, c'e' anche il vantaggio del peso ridotto, che in moto sportive non e' un problema di poco conto, considerando che il peso e' circa la meta' per questo mono (1,2kg/1,4 Kg circa), contro i 3kg circa di un mono tradizionale. Sulla forcella il risparmio di peso e' ancora maggiore, ci sono circa 4 kg di risparmio di peso, considerando che la mia forcella pesa 4,5 kg contro i 9Kg circa delle altre.
A: Quale spessore utilizza per gli steli forcella?
S: Per la stradale 41mm (44mm per la forcella da cross n.d.r.), che mi permette di realizzare dei foderi con molto spessore, essendo la canna piccola; il problema della flessione qui non si presenta in quanto il punto di scorrimento e' basso ed i gambaletti sono corti; la canna inoltre scorre su bronzine femmine, non scorre all'interno della forcella; se si misura la flessione, la forcella flette sempre sotto i foderi, percio' e' preferibile una canna piu' piccola con fodero piu' spesso. La parte superiore (in corrispondenza delle piastre forcella n.d.r.) dei foderi e' non meno di 52mm, ma desidererei non andare sotto i 53mm con 54mm come misura ideale.
A: Se possibile, mi puo' indicare un intervallo per il cambio dell'olio all'interno della forcella/mono?" (ragazzi, lo so che e' una domanda del cavolo, ma dovevo farla, per avere un'idea a grandi..ssime linee! :-P)
S: Mah, che ti dico? Diciamo che ogni 10mila km se si va in pista e' meglio sostituirlo.
A: Il costo?
S: In genere mi portano i prodotti per cambiare anche paraolio, non solo olio, ma comunque con circa 100 mila lire si fa tutto; anche se c'e' da fare qualche aggiornamento (vantaggio non da poco, visto che si possono provare le ultime evoluzioni senza buttare tutto... n.d.r.), massimo che si spende sono 200 mila lire
A: La produzione verso quali moto e' indirizzata?
S: Moto sportive stradali, ma mio figlio fa il cross, ed il mono funziona bene anche li' (ce n'e' ovviamente uno apposito n.d.r.), la forcella per il cross la stiamo sistemando.
A: A richiesta fabbricate mono per altri tipi di moto?
S: Certamente, ma non doppi ammortizzatori, visto che i costi sarebbero elevati.
A: I tempi per la realizzazione di mono/forcella, nel caso non siano disponibili?
S: Il mono 3 giorni, la forcella 20, mediamente.
A: Le regolazioni per l'idraulica quali sono?
S: Due per l'estensione e due per la compressione, piu' l'interasse del mono
A: Quel mono sul banco cosa e' (e' piu' compatto degli altri ndr.)?
S: Questo sostituisce il gruppo rotativo del Suzuki TL1000R/S, mantenendo leveraggi originali, con rapidita' di installazione, risparmio economico e si tolgono circa 5kg di peso.
A: I materiali utilizzati nella vostra produzione?
S: Alluminio/Ergal, con riporto sugli steli (in ergal n.d.r.) di tipo ceramico
A: Perche' un riporto di tipo ceramico?
S: Per l'elevata durezza superficiale
A: Ed il riporto TiN utilizzato oggi in molte forcelle?
S: E' un sottile strato di nitruro di titanio applicato sulle cromature; ma per applicarlo bisogna portare le canne ad una certa temperatura, 250 gradi credo, che pero' si stemperano ed andrebbero ritemperate e bonificate. Poi io ho trovato migliore questo trattamento per la scorrevolezza, l'usura inoltre e' irrilevante. (mi mostra uno stelo usato nel cross che non presenta segni di alcun tipo dopo una stagione di gare!! n.d.r.).
A: Che tipo di guarnizioni usa su questi steli?
S: Delle guarnizioni in teflon che realizzo io stesso, perche' non sono in commercio; utilizzo questo materiale, perche' il riporto ceramico sulla gomma normalmente utilizzata risulta un po' abrasivo, viste le pressioni interne della forcella; la superficie di appoggio sulla canna e' minore di 3mm, a tutto vantaggio della scorrevolezza; in venti anni ho lavorato moltissimo sulle guarnizioni, sono quasi piu' esperto in guarnizioni che di sospensioni! (sorride n.d.r)
A: Che tipo di olio usi per i tuoi prodotti?
S: Un normale olio idraulico con gradazione 5, minerale, perche' mi ha dato migliori risultati per quanto riguarda la scorrevolezza.
A: Non vedo un PC, come progetti i tuoi prodotti?
S: (sorride n.d.r.) Vuoi vedere i disegni eh? Meglio che non te li faccio vedere! Non e' che debba fare disegni particolari, la carta millimetrata basta ed avanza, ci metto 10 minuti a fare un disegno a mano, col PC ci vuole piu' tempo.
A: Quale e' la tua formazione?
S: Sono un perito chimico, ho poi dato 15 esami all'Universita' facolta' di chimica industriale, poi per lavorare e correre in moto ho abbandonato gli studi.
A: La domanda che ti pongono piu' spesso? (vorrei portarlo a parlare delle voci che mi hanno spinto a fargli visita n.d.r.)
S: Mah, non saprei.
A: Chi le telefona non accenna ad eventuali difficolta' nella regolazione di queste sospensioni?
S: Sai, ormai la gente usa i celulari che sono molto piu' complicati e si spaventa per questo che e' molto semplice; ci sono i freni idraulici e la pressione dell'aria, pressione piu' alta=ammortizzatore piu' duro... insomma, non mi sembra difficile.
A: Una volta acquistato il mono, e' possibile adattarlo ad un'altra moto se si decide di cambiarla?
S: S?, si ritorna qui ed io eseguo il lavoro, l'ho fatto tante volte; c'e' gente che hai un mio mono da 20 anni e lo mette su moto nuove.
A: Gli ammortizzatori di sterzo come sono realizzati?
S: Stelo in ergal e trenta regolazioni di sensibilita'.
La chiacchierata si conclude qui, seguono un paio di foto e ci si congeda, io un'idea sulla qualita' del prodotto me la sono fatta, ho ritenuto utile fare un resoconto per chi non puo' o vuole andare di persona a vedere
riferimento web: http://www.italchimica.com/doublesystem.htm
--Aggiungo a quanto scritto sopra, che dopo un po' di tempo acquistai un mono per la mia moto e l'ho utilizzato per piu' di 60.000km (e solo 2 revisioni con olio trovato sempre in ottime condizioni) senza inconvenienti-- :-)
AndreaC
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