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Dalla fusione Fiat e Peugeot nasce il gruppo STELLANTIS

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    Dalla fusione Fiat e Peugeot nasce il gruppo STELLANTIS

    Stellantis, la dimensione industriale e finanziaria del nuovo gruppo. Le prime sfide da affrontare

    Si va a collocare al quarto posto fra i gruppi mondiali dell'automobile con 8,7 milioni di unità vendute, 400.000 addetti e oltre 180 miliardi di euro di fatturato.

    Risultato della fusione di Psa e Fca, Stellantis ha già fissato la sua sede operativa in Olanda, così come sono già note le due principali cariche, quella di John Elkann che è il presidente, mentre Carlos Tavares è l'amministratore delegato. All'ex ceo di Fca Mike Manley, invece, sono state affidate le attività in Nord America, uno dei due mercati cruciali insieme alla Cina che il Gruppo dovrà affrontare al più presto se vuole arrivare ai piani più alti nel mondo.

    La composizione iniziale dell'azionariato

    Primo azionista di Stellantis è Exor con il 14,4%, seguito dalla famiglia Peugeot che ha il 7,2%. quindi lo Stato francese che detiene il 6,2% e i cinesi di Dongfeng con il 5,6%. Tra le novità è previsto l'ingresso nel board di rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori. Dopo le assemblee dei due rispettivi Gruppi mancheranno soltanto le formalità per la quotazione di Stellantis alle Borse di Parigi, Milano e New York. È molto probabile che la chiusura dell'intera operazione di fusione sia operative entro la fine di gennaio.


    Fuori da podio mondiale, almeno per ora

    Stellantis nasce come detto come quarto produttore di auto al mondo in termini di vendite annuali, dietro soltanto Volkswagen, Toyota entrambe sui 10 milioni di unità e all'alleanza strategica tra Renault, Nissan e Mitsubishi ferma a poco più di 9 milioni. Fiat Chrysler in particolare col suo pacchetto di marchi famosi come Jeep, Dodge, Ram e Alfa Romeo, entra nella fusione come ottavo gruppo automobilistico più grande del mondo nel corso del 2019, sulla base di 4,42 milioni di immatricolazione registrare in totale a livello mondiale.


    Il sorpasso di quattro altri gruppi d'auto

    Aggiungendo con la fusione le vendite di Psa di 3,48 milioni di auto, Stellantis riesce dunque a mettersi alle spalle in un solo colpo sia General Motors che Ford, ma anche Hyundai-Kia e inoltre Honda per collocarsi a poca distanza dal podio, ma con l'obiettivo di avvicinare la testa della classifica in pochi anni. Del resto a Psa dopo l'acquisizione di Opel era riuscita l'impresa in breve tempo di riportala in attivo, segno che Tavares e la sua squadra proveranno ad arrivare al gradino più alto delle classifiche molto più presto di quanto si posso pensare.


    Stellantis affonda le sue radici in due continenti

    Si tratta di Europa e Usa due aeree che hanno fatto la storia della mobilità anche se oggi i conti vanno fatti sulla base della ascesa dei mercati asiatici, la Cina in particolare, ma anche dell'India nei prossimi anni, a cui si aggiunge anche il Giappone, l'obiettivo è di essere ancora protagonisti. Gli Usa in particolare perché si tratta di un mercato molto sui generis e incredibilmente più remunerativo di altre zone del globo. Un asset che ha fatto la forza del gigante italo-americano di Fca rendendogli quasi facile la vita una volta risistemati conti quando ha cercato di trovare un partner a cui associarsi.


    Ecco le due sfide territoriali da affrontare

    E poi vanno messi in conto per Fca gli investimenti fatti al momento giusto nel network industriale americano considerato uno dei più moderni ed efficienti a livello mondiale. All'orizzonte ci sono, però, due sfide oltre alla leadership che già hanno Fca in Sud America e Psa in Africa. La prima è l'Oriente, il più grande mercato del mondo destinato in futuro a dettare l'agenda dell'automotive, dove le due aziende insieme hanno una presenza per il momenti quasi marginale.


    Lo sbarco di nuovi marchi in Nord America

    Se in nell'area orientale saranno specialmente i francesi a gestire al meglio la crescita di Stellantis vista la tradizione essendo stati insieme a Volkswagen i primi a sbarcare in Cina, Fca con il core business concentrato in Nord America amplierà l'area di crescita per i marchi di Psa, Peugeot in particolare che da tempo aveva programmato il ritorno negli Usa e che ora potrà accelerare i tempi delle sbarco grazie alle possibili sinergie in tema di distribuzione.

    Leader nel settore dei veicoli commerciali

    L'altra grande sfida saranno i veicoli commerciali dove Fca e Psa sono finiti nel mirino dell'Antitrust europeo, preoccupato che la fusione avrebbe potuto mettere a rischio la concorrenza. Nei furgoni Stellantis reciterà un ruolo da leader anche perché è un settore rodato dove italiani e francesi lavorano insieme da quasi mezzo secolo. Un comparto dai margini elevati, in profonda trasformazione e come nelle auto destinato alla mutazione elettrificata nei prossimi anni, non a caso altri due giganti come Ford e Volkswagen hanno da tempo deciso di unire le loro pur notevoli forze nel Vecchio Continente.

    Tanti impianti produttivi in tutto il mondo


    Da subito Stellantis dovrà lavorare su due fronti: quello dell'inglobamento dei 14 marchi automobilistici derivanti dalla fusione a cui ne vanno aggiunti altri due per servizi, quelli della mobilità Free2Move e per il post vendita Mopar, per farne un vero gruppo globale per dimensioni e piattaforme, con location produttive in tutto il mondo: in Francia, Italia, Germania, Polonia, Serbia, Usa, Canada, Messico, Brasile, Argentina, Turchia, India e Cina.

    Le possibili risorse derivanti dalle sinergie

    L'altra sfida da vincere oltre che possibilmente in tempi stretti è quella tecnologica: con oltre 33mila addetti impiegati nella ricerca e nello sviluppo raggruppati nella nuova realtà, Stellantis potrà accelerare la trasformazione di modelli dei rispettivi brand, puntando soprattutto sull'elettrificazione in un piano che dovrà garantire 5 miliardi di euro di risparmi in 4 anni con la condivisioni delle spese di sviluppo e la razionalizzazione della rete di vendita.


    notizia da:Ilsole24ore.com
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