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L’ascesa delle auto cinesi in Europa è reale? Il caso MG

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    #1

    L’ascesa delle auto cinesi in Europa è reale? Il caso MG

    L'ascesa delle auto cinesi in Europa è reale? I numeri sono ancora bassi ma in grande crescita. A cominciare da MG che sfrutta la storia europea del marchio

    Negli ultimi mesi si è discusso ampiamente del potenziale delle auto cinesi nel mercato occidentale. Con prezzi competitivi e una crescente attenzione alla qualità, queste vetture stanno progressivamente conquistando uno spazio nelle preferenze dei consumatori, ponendo una potenziale minaccia ai costruttori tradizionali in Europa e negli Stati Uniti. Ma quanto è effettivamente in corso questa massiccia ondata di auto cinesi? In questo articolo, analizzeremo l’attuale panorama automobilistico e ci focalizzeremo sul caso di MG, un marchio cinese che sta ottenendo successo in Europa grazie a una strategia di marketing intelligente.

    LA DEFINIZIONE DI “AUTO CINESE”

    Prima di addentrarci nel dibattito, è fondamentale definire cosa si intenda per “auto cinese“. Mentre la Cina è diventata un gigante dell’esportazione automobilistica grazie alla sua capacità produttiva e alla sua collaborazione con i produttori occidentali, gran parte delle auto esportate sono in realtà prodotte da case automobilistiche occidentali presenti in Cina. Tesla, BMW, Volvo, Smart, Polestar e molti altri marchi costruiscono auto in Cina e le esportano in Europa e negli Stati Uniti. Pertanto, queste auto, pur essendo “made in China“, non possono essere considerate auto cinesi a tutti gli effetti. Per quanto producano ricchezza in quel Paese visto che la produzione avviene sul territorio cinese.

    LA SFIDA DEI MARCHI AUTO CINESI IN EUROPA

    D’altra parte, ci sono marchi automobilistici cinesi che progettano, sviluppano e producono auto interamente in Cina. Queste vetture sono destinate principalmente al mercato interno cinese, che conta annualmente tra i 25 e i 28 milioni di unità. Alcune di queste auto sono esportate come prodotti cinesi “puri”, dall’ideazione al design, dalla produzione allo sviluppo finale. Marchi come Changan, BYD, MG, Chery, Haval, NIO, Xpeng, JAC, Hongqi, Dongfeng, Wuling e molti altri stanno cercando di conquistare i mercati esteri con la propria identità cinese.

    IL CASO MG CHE SFRUTTA LA STORIA EUROPEA DEL MARCHIO

    Nel panorama europeo, fa eccezione il marchio MG. Questo marchio cinese si sta facendo strada in Europa e sta ottenendo un successo significativo nel segmento dei veicoli elettrici. MG è riuscita a conquistare i consumatori europei grazie a prodotti competitivi come l’ultima MG 4, che ha recentemente guadagnato un posto nellatop 10 europea dei veicoli elettrici. La chiave del successo di MG risiede nella sua strategia di branding: pur essendo un marchio cinese, MG gioca la carta dell’Occidente presentandosi come un’auto “made in UK“. Nonostante la produzione avvenga in Cina, l’immagine britannica del marchio ha contribuito a guadagnare la fiducia dei consumatori europei.

    +102% DI AUTO CINESI IN UN ANNO, MA QUOTA ANCORA PICCOLA

    La realtà odierna mostra che il gruppo dei marchi cinesi “puri” è ancora lontano dall’essere un grande attore nei mercati europei, e il mercato statunitense rimane un’incognita. Secondo gli ultimi dati di Filipe Munoz di JATO , i brand cinesi rappresentano solo il 2% delle immatricolazioni di autovetture nuove in Europa nei primi quattro mesi del 2023. Questo si traduce in appena 85.900 unità immatricolate, sebbene si sia registrato un aumento del 102% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando queste vetture rappresentavano solo l’1,2% delle immatricolazioni totali. Quindi un dato oggi relativamente piccolo, ma che cresce (e crescerà) inesorabilmente nei prossimi anni. Quanto velocemente e verso quale quota di mercato? E’ ancora presto per dirlo, ma l’avanzata cinese è già partita.

    notizia da:sicurauto.it
    Last edited by Semiramide; 04-06-23, 11:02.

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    #2
    Per qualche motivo l'europa ha deciso di autoflagellarsi e distruggere il proprio mercato di automobili .
    Con l'elettrico forzato cosi l'europa ha voluto questo scenario ed è ovvio che una nazione come la Cina ci si butta a capofitto .

    A me pare sicuro ceh l'elettrico non sarà il futuro della locomozione, ma probabilmente serviva distruggere le case automobilistiche europee e tutto l'enorme indotto che gravita attorno .

    Del resto non potevano stare in piedi nazioni come la Germania cosi ricca di attenzione ai lavoratori : tutte cose bellissime ma che oggi non stanno in piedi .
    Oggi o si lavora davvero o si va a marengo perchè ci sono altri che lavorano davvero .

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      #3
      Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
      Per qualche motivo l'europa ha deciso di autoflagellarsi e distruggere il proprio mercato di automobili .
      Con l'elettrico forzato cosi l'europa ha voluto questo scenario ed è ovvio che una nazione come la Cina ci si butta a capofitto .

      A me pare sicuro ceh l'elettrico non sarà il futuro della locomozione, ma probabilmente serviva distruggere le case automobilistiche europee e tutto l'enorme indotto che gravita attorno .

      Del resto non potevano stare in piedi nazioni come la Germania cosi ricca di attenzione ai lavoratori : tutte cose bellissime ma che oggi non stanno in piedi .
      Oggi o si lavora davvero o si va a marengo perchè ci sono altri che lavorano davvero .

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        #4
        Non ho audio quindi non so cosa mi hai postato

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          #5
          Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
          Non ho audio quindi non so cosa mi hai postato
          I tuoi stessi pensieri di oggi, esposti 3 anni fa.

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