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Skype chiude per sempre dopo 22 anni

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    Skype chiude per sempre dopo 22 anni

    Il 6 maggio 2025 segna la fine ufficiale di un’epoca. Dopo 22 anni di onorata carriera, Skype è stato definitivamente chiuso da Microsoft, sancendo la conclusione di uno dei servizi più emblematici dell’era digitale per la comunicazione VoIP.​



    Skype non è stato solo un software: è stato un fenomeno culturale, il primo vero strumento con cui milioni di utenti in tutto il mondo hanno scoperto il piacere di parlare gratuitamente con qualcuno dall’altro capo del pianeta. Un concetto rivoluzionario, soprattutto per chi era abituato alle tariffe esorbitanti delle chiamate internazionali delle compagnie telefoniche.

    Lanciato nel 2003 e acquistato da Microsoft nel 2011 per 8,5 miliardi di dollari (all’epoca la sua acquisizione più grande), Skype ha raggiunto il suo apice con oltre 300 milioni di utenti mensili attivi. Per anni è stato il sinonimo di videochiamata. Ma con l’avanzata di piattaforme più moderne come Zoom, WhatsApp e persino Microsoft Teams, Skype ha iniziato un lento ma costante declino.



    Già nel 2023, gli utenti attivi erano scesi a circa 36 milioni, mentre Teams aveva già raggiunto i 320 milioni. A quel punto, l’uscita di scena era solo questione di tempo. Microsoft ha deciso di concentrare le proprie risorse su Teams e sulle nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, riassegnando i dipendenti del team Skype ad altri progetti interni.

    Skype ha avuto momenti di grande innovazione. È stato tra i primi a sperimentare la traduzione in tempo reale delle conversazioni, presentata con grande enfasi nel 2014. Ma queste novità non sono bastate a compensare una serie di scelte infelici che ne hanno minato la popolarità.


    L’interfaccia utente è stata più volte stravolta in modi poco chiari, la stabilità del servizio non è mai stata impeccabile, e l’introduzione di funzionalità in stile social network ha solo confuso gli utenti, allontanandoli da un prodotto che aveva già perso smalto. Durante la pandemia, quando Zoom è esploso, Skype ha clamorosamente mancato il suo momento di riscatto.

    Microsoft ha dato tempo agli utenti fino al 5 maggio 2025 per migrare i propri dati e contatti su Teams, la piattaforma su cui ora si concentrano tutti gli sforzi dell’azienda per l’ambiente di lavoro digitale. Teams non solo è diventato lo strumento principe per la collaborazione aziendale, ma sta integrando funzionalità AI sempre più avanzate.

    notizia da: iphoneitalia.com

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    #2
    Originally posted by Semiramide View Post
    Il 6 maggio 2025 segna la fine ufficiale di un’epoca. Dopo 22 anni di onorata carriera, Skype è stato definitivamente chiuso da Microsoft, sancendo la conclusione di uno dei servizi più emblematici dell’era digitale per la comunicazione VoIP.​



    Skype non è stato solo un software: è stato un fenomeno culturale, il primo vero strumento con cui milioni di utenti in tutto il mondo hanno scoperto il piacere di parlare gratuitamente con qualcuno dall’altro capo del pianeta. Un concetto rivoluzionario, soprattutto per chi era abituato alle tariffe esorbitanti delle chiamate internazionali delle compagnie telefoniche.

    Lanciato nel 2003 e acquistato da Microsoft nel 2011 per 8,5 miliardi di dollari (all’epoca la sua acquisizione più grande), Skype ha raggiunto il suo apice con oltre 300 milioni di utenti mensili attivi. Per anni è stato il sinonimo di videochiamata. Ma con l’avanzata di piattaforme più moderne come Zoom, WhatsApp e persino Microsoft Teams, Skype ha iniziato un lento ma costante declino.



    Già nel 2023, gli utenti attivi erano scesi a circa 36 milioni, mentre Teams aveva già raggiunto i 320 milioni. A quel punto, l’uscita di scena era solo questione di tempo. Microsoft ha deciso di concentrare le proprie risorse su Teams e sulle nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, riassegnando i dipendenti del team Skype ad altri progetti interni.

    Skype ha avuto momenti di grande innovazione. È stato tra i primi a sperimentare la traduzione in tempo reale delle conversazioni, presentata con grande enfasi nel 2014. Ma queste novità non sono bastate a compensare una serie di scelte infelici che ne hanno minato la popolarità.


    L’interfaccia utente è stata più volte stravolta in modi poco chiari, la stabilità del servizio non è mai stata impeccabile, e l’introduzione di funzionalità in stile social network ha solo confuso gli utenti, allontanandoli da un prodotto che aveva già perso smalto. Durante la pandemia, quando Zoom è esploso, Skype ha clamorosamente mancato il suo momento di riscatto.

    Microsoft ha dato tempo agli utenti fino al 5 maggio 2025 per migrare i propri dati e contatti su Teams, la piattaforma su cui ora si concentrano tutti gli sforzi dell’azienda per l’ambiente di lavoro digitale. Teams non solo è diventato lo strumento principe per la collaborazione aziendale, ma sta integrando funzionalità AI sempre più avanzate.

    notizia da: iphoneitalia.com
    Roba vissuta dalla nascita... lo avevo anche sul biglietto da visita.. anni fa...

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