Un recente sondaggio YouGov, condotto su oltre 2.000 persone, come riporta YahooLife, ha evidenziato come una persona su due tra i giovani adulti trovi difficile leggere l’ora su un orologio analogico. Più di uno su cinque dichiara di avere spesso difficoltà, mentre tra i Millennials (23-38 anni), uno su cinque ammette di dipendere da un display digitale per orientarsi nel tempo.
Al contrario, tra gli ultracinquantacinquenni, solo il 4% riferisce di avere difficoltà con gli orologi a lancette, segnalando un chiaro divario generazionale nella capacità di leggere il tempo senza supporti digitali.
L’orologio tradizionale sta scomparendo?
Il sondaggio, commissionato dalla Marloe Watch Company, ha messo in luce un cambiamento nelle abitudini di lettura dell’ora. Oliver Goffe, co-fondatore dell’azienda, ha sottolineato come questa difficoltà possa avere implicazioni pratiche: “Se la Generazione Z non può leggere l’ora senza un telefono, potrebbe essere un problema.”
Il calo dell’uso degli orologi tradizionali è confermato da dati di mercato. Una ricerca del 2017 condotta dal gruppo NPD ha rilevato che solo il 32% dei consumatori statunitensi indossa un orologio ogni giorno. Un’indagine britannica del 2010, realizzata da Mintel su 1.500 persone, ha evidenziato che il 14% degli intervistati non sentiva il bisogno di un orologio, percentuale che raddoppiava tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Il digitale riduce l’ansia durante gli esami
Molte scuole del Regno Unito hanno deciso di sostituire gli orologi analogici nelle aule d’esame con quelli digitali. Il motivo principale di questa scelta è proprio la difficoltà sempre più diffusa tra gli studenti nel leggere l’ora dai tradizionali quadranti con le lancette.
L’obiettivo è semplificare la gestione del tempo durante le prove, riducendo ansia e confusione. La possibilità di consultare rapidamente l’ora senza doverla interpretare potrebbe infatti migliorare le performance degli studenti, eliminando un potenziale elemento di distrazione.
L’uso degli orologi digitali, con cui i ragazzi sono già abituati a interagire attraverso i dispositivi tecnologici, consente un controllo più immediato del tempo a disposizione, facilitando la gestione dello stress. Un’abilità destinata a scomparire?
Tuttavia, non tutti concordano con questa scelta. Alcuni ritengono che la progressiva eliminazione degli orologi analogici possa accelerare la perdita di un’abilità considerata fondamentale. Piuttosto che rimuovere il problema, si dovrebbe dedicare del tempo all’insegnamento della lettura dell’orologio, per preservare questa competenza.
notizia da: orizzontescuola.it
Al contrario, tra gli ultracinquantacinquenni, solo il 4% riferisce di avere difficoltà con gli orologi a lancette, segnalando un chiaro divario generazionale nella capacità di leggere il tempo senza supporti digitali.
L’orologio tradizionale sta scomparendo?
Il sondaggio, commissionato dalla Marloe Watch Company, ha messo in luce un cambiamento nelle abitudini di lettura dell’ora. Oliver Goffe, co-fondatore dell’azienda, ha sottolineato come questa difficoltà possa avere implicazioni pratiche: “Se la Generazione Z non può leggere l’ora senza un telefono, potrebbe essere un problema.”
Il calo dell’uso degli orologi tradizionali è confermato da dati di mercato. Una ricerca del 2017 condotta dal gruppo NPD ha rilevato che solo il 32% dei consumatori statunitensi indossa un orologio ogni giorno. Un’indagine britannica del 2010, realizzata da Mintel su 1.500 persone, ha evidenziato che il 14% degli intervistati non sentiva il bisogno di un orologio, percentuale che raddoppiava tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Il digitale riduce l’ansia durante gli esami
Molte scuole del Regno Unito hanno deciso di sostituire gli orologi analogici nelle aule d’esame con quelli digitali. Il motivo principale di questa scelta è proprio la difficoltà sempre più diffusa tra gli studenti nel leggere l’ora dai tradizionali quadranti con le lancette.
L’obiettivo è semplificare la gestione del tempo durante le prove, riducendo ansia e confusione. La possibilità di consultare rapidamente l’ora senza doverla interpretare potrebbe infatti migliorare le performance degli studenti, eliminando un potenziale elemento di distrazione.
L’uso degli orologi digitali, con cui i ragazzi sono già abituati a interagire attraverso i dispositivi tecnologici, consente un controllo più immediato del tempo a disposizione, facilitando la gestione dello stress. Un’abilità destinata a scomparire?
Tuttavia, non tutti concordano con questa scelta. Alcuni ritengono che la progressiva eliminazione degli orologi analogici possa accelerare la perdita di un’abilità considerata fondamentale. Piuttosto che rimuovere il problema, si dovrebbe dedicare del tempo all’insegnamento della lettura dell’orologio, per preservare questa competenza.
notizia da: orizzontescuola.it
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