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Perch? si diventa vegetariani?

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    #316
    Originally posted by biondob View Post
    Se sono vere tutte queste ca..te, mi domando:

    Ma come diavolo a fatto l'uomo della preistoria ad arrivare ai giorni nostri?
    Forse Nella preistoria non c era inquinamento?
    non c eran antibiotici
    e morivano a 30 anni?

    forse eh ... ma in effetti qualcuno fortunato ? sopravvissuto, fino a 40

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      #317
      https://m.youtube.com/watch?v=STO2ubGL7wA

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        #318



        La congiura dei vegani : conquisteranno il mondo? S?, e saranno dolori

        Post Views: 1.021
        18OTT

        Ma cosa ? tutto questo rispetto per l?animale?
        Anche le piante provano sentimenti!
        Perch? questa spasmodica attenzione a cosa si mangia?
        Come se poi non schiacciassero le formiche camminando!
        Chi si credono di essere per imporre la loro visione del mondo?
        Abbiamo sempre mangiato carne, abbasso gli estremismi!
        E le proteine? E la B12?
        La dieta vegana fa male, lo dicono i medici. Servono le proteine nobili!
        Come possono mettere una mucca davanti ad una persona?
        Pensassero ai bambini che muoiono in Africa!
        I vegani? Una setta religiosa sono!
        Poi quanto costa essere vegani?
        Come potete imporre una cosa del genere a dei BAMBINI?





        Come premesse, partiamo proprio alla grande.

        Chi sar? stato il primo essere umano ad aver osato paragonare la sua stessa vita a quella di un animale? Ad aver deciso volontariamente di non cibarsi della sua carcassa?
        Il grande complotto vegano ha radici profonde, forse quanto l?uomo stesso.

        E? davvero difficile, come diceva Catone, parlare al ventre che non ha orecchie. Si ? bevuta la pozione dell?abitudine. Non ? semplice estrarre l?amo del mangiar carne conficcato com?? nella brama del piacere
        Il veganismo non ? una moda, parte da una idea millenaria. Greci, romani, indiani, orientali : in tutte le culture ? sempre stato presente un atteggiamento di non violenza verso animali non umani. Insomma, basta fare leva sul fatto che sia una moda.

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        Nella storia dell?uomo le etichette hanno una funzione, quella di catalogare il diverso. Ed ? stato cos? dai pitagorici in poi. Ancora oggi, difficilmente in giro sento la parola ?carnista?, e ringrazio Melanie Joy per aver esposto chiaramente il suo pensiero. Se qualcosa non ha un nome, non ? inquadrabile.

        E se da oggi cambiassimo questo paradigma?
        Basta sottolineare ?ristorante vegano-bar vegano- cornetto vegano?! Perch? non introdurre invece il concetto di ?ristorante carnista-cornetto carnista? ed il ristorante vegano diventasse semplicemente.. un ristorante?
        Prendetela pure come provocazione.

        Se adesso questo viene visto come una moda, possiamo dare un tocco di responsabilit? al modello economico del nostro tempo? Lo sfruttamento, di qualsiasi tipo, ? indissolubilmente legato al neoliberismo-chiamatelocomevepare.
        Voglio dire, ci saranno sicuramente persone che seguono questo stile di vita perch? va di moda, ma non credo sia giusto fare di tutta l?erba un fascio.
        Anche grazie a questa convinzione, il mercato globale sta virando in questa direzione.
        Un bene o no? Diciamo n?.
        Sicuramente positivo che sia oggi possibile entrare al supermercato e fare la spesa in maniera tranquilla, compri la tua insalata e due burger di carciofi e puoi andare a casa con la coscienza pulita.
        Negativo per? ? il fatto che bisognerebbe fare attenzione anche agli imballaggi. Bisognerebbe acquistare da aziende che non utilizzano il fatturato per finanziare il mondo carnista. Ma cedere alle etichette ? anche rilassante, e ci permette di entrare in connessione con un gruppo di persone con cui condividi un certo modo di vedere il mondo. Non te la prendere, ? un discorso generale.
        Concetto sottile , comprare insalata in plastica o il burger in 100 grammi di packaging non ? che ti squalifica, non ci sono arbitri e non c?? coerenza possibile al 100% in questa societ?, ma implicitamente puoi andare a forare le gomme del vegano che va a fare la spesa al mercato e si porta le buste per la spesa riutilizzabili, perch? lui non ? meglio di nessuno.

        Cio?, sinceramente. Chi si crede di essere quello che va in giro in bicicletta, fa la spesa al mercato con le sue buste e beve magari l?acqua dal rubinetto?
        CHIARAMENTE sta minando la tua esistenza e ti sta insultando dalla testa ai piedi. Forse ti spunta a casa sabotandoti l?arrosto pasquale. Vuoi vedere che poi ti si avvicina snocciolando dati su allevamenti e salute?
        Lo sai bene, in realt? quando ti racconta dei territori andati in rovina per poter allevare bovini, o delle sofferenze che passano gli animali, o del cibo e dell?acqua che consumano, in realt? sta dicendo ? Sei un emerito coglione.?

        Se un vegano ti fa ? Lo sai che la maggior parte di soia e mais viene utilizzato per gli allevamenti intensivi? Che la maggior parte degli antibiotici fa la stessa fine? Che il consumo di acqua e terre ? infinitamente superiore per allevare animali piuttosto che coltivare? Che una dieta vegetale ? valida in tutte le et? e previene insorgenza di tante patologie??
        In realt? ti sta dicendo ? Sei uno stronzo, la tua vita fa schifo, la tua ragazza non ti ha mai amato.?

        2+2 fa 4, e la scienza non ? democratica.

        Insomma, chi si lamenta della paventata superiorit? dei vegani ? una pussy. Forse anche analfabeta.

        Disclaimer : ricordiamolo, ci sono gli eterni immaturi che si inorgogliscono e te la fanno anche pesare, ma potrebbe valere per qualsiasi cosa.

        Pensate che questi vegani con i loro complotti ed i loro estratti di verdurestanno corrompendo tutte le pi? alte autorit?. L?opuscolo del ministero della salute durante EXPO, i diversi paper di societ? scientifiche internazionali, le raccomandazioni OMS. Dopo anni, sono riusciti ad influenzare anche i vertici del WWF, che avvertono ?Il consumo di carne* minaccia la Terra, appetito per la distruzione?
        *e la quinoa?

        Anzi, scusate, si sono infiltrate anche nella mente del pi? importante nutrizionista del mondo, spesso ospite al programma italiano Porta a Porta.
        ?Prediligere cibi anti infiammatori come frutta e verdure, carne e formaggi sono pro infiammazione?



        Quelle associazioni, quei medici che raccomandano una dieta a base vegetale, saranno sempre di pi?. Ci sar? qualcosa dietro? Non posso escludere che alcuni gruppi cavalchino l?onda per propri interessi, ma se ci fermassimo a questo punto di riflessione, potremmo poi dare credito a qualsiasi cambiamento sociale? Credo di no.
        Poi se vogliamo essere smaliziati, facciamolo pure. Anche dall?altro lato per?, che la vegafobia (termine che non avevo mai sentito prima di qualche settimana fa) ? pi? reale di quanto si pensi. Avete letto del bambino preso a colpi di carne in faccia che si ? suicidato?
        Sar? una deformazione mia, ma non vedo bambini che seguono questo stile di vita lanciare cavolfiori e carote contro chi mangia animali morti.
        A proposito di bambini, ho deciso che al mio dar? un pizzico di cocaina nel lattuccio, poi quando sar? grande decider? lui se continuare o meno.
        Scusatemi, questa cosa ? talmente paradossale che non sono riuscito ad evitare di scrivere una fesseria simile.
        Questo vuol dire ?scendere a quel livello?

        Amici carnisti, preparatevi al mal di testa. Tranquilli, nessuno mai verr? a togliervi la bistecca dal piatto.
        Basta che non mi diciate , libert? di scegliere cosa mangiare : fossimo stati nel 2017 a.C avrei anche potuto capirvi.
        Basta giustificazioni (e poi chi le vuole?) 1. mi piace la carne 2. non mi interessa degli animali quindi non li amo -> queste le ritengo le pi? valide.

        Ma la rivoluzione ? gi? partita dal piatto, dalle scelte che facciamo ogni giorno.
        Non abbiate paura di scegliere, non ? cos? difficile.

        Che l?uomo non sia carnivoro di natura ? provato, in primo luogo dalla sua struttura fisica. Il corpo umano non ha nessuna affinit? con alcuna creatura formata per mangiar carne. Se per? sei convinto di essere naturalmente predisposto a mangiare carne, prova ad uccidere tu stesso un animale che vuoi mangiare. Plutarco

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          #319
          E , aggiungo io a plutarco ,se riesci a catturare qualcosa di pi? di un lombrico ,mangialo crudo con penne squame pelo unghi ecc ecc come fanno i carnivori, quelli veri per? ... forza, carnivori di stokazzo... tutti carnivori al banco del supermercato

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            #320
            Originally posted by arabykola View Post
            E , aggiungo io a plutarco ,se riesci a catturare qualcosa di pi? di un lombrico ,mangialo crudo con penne squame pelo unghi ecc ecc come fanno i carnivori, quelli veri per? ... forza, carnivori di stokazzo... tutti carnivori al banco del supermercato
            Cris, la differenza ? che quelli che tu definisci "carnivori" sono, in realt?, onnivori...e come non siamo pi? in grado di mangiare la carne staccandola a morsi dalla carcassa, non siamo nemmeno in grado di digerire la maggior parte dei vegetali allo stato crudo. Non escludiamo nemmeno che moltissimi vegetali sono velenosi se non cucinati, mentre la carne (o pesce) pu? al limite portare dei mal di pancia se eccessivamente batterica. Ci siamo evoluti e abbiamo perso, in parte, le nostre capacit? animali. Ti ricordo che i vegetali sono entrati nella dieta dell'uomo solo con la scperta del fuoco e della coltivazione mirata. Girando la tua stessa frase, vai in giro e prova a brucare...tutti vegetariani al banco del supermercato!

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              #321
              Maddech?: i primi uomini, come le scimmie, mangiavano i frutti che trovavano sugli alberi
              senza cuocerli chiaramente




              Carne vegetale e sostenibile, la sfida per nutrire il pianeta

              Jody Puglisi racconta Beyond Meat, alternativa a basso costo ? l'obiettivo

              ?

              Beyond Meat, tacos a base di piante con gusto simile alla carne ? AnsaGuarda le foto...
              Come avere cibo salutare e nutriente in modo sostenibile per un mondo che crescer? fino a 9,8 miliardi entro il 2050? Questa ? la sfida che deve raccogliere il sistema agricolo e alimentare nei prossimi decenni, in un contesto di cambiamenti climatici e guasti da agricoltura intensiva e deforestazione. Un cibo sano e un'educazione alimentare adeguata, entrambi deterrenti per obesit? e malattie croniche legate all'alimentazione che sono una vera e propria epidemia negli Stati Uniti e in tutta quella parte di mondo con un tenore di vita in aumento.
              La carne fornisce una fonte di nutrimento ricca di proteine ??e centrale per molte diete. La sua produzione ? aumentata di 6 volte negli ultimi 60 anni per far fronte al crescente consumo in tutto il mondo. Tuttavia, la produzione di carne ? uno spreco di risorse ed ? una grande fonte di emissioni di gas serra, forse fino al 25%, oltre ad essere legata all'insorgere di malattie cardiovascolari.

              Jody Puglisi , professore nel Dipartimento di Biologia Strutturale di Stanford, ha raccontato a Bologna Award 2018 il progetto di Beyond Meat, la carne vegetale sostenibile, arrivata anche nella grande distribuzione in America (? presente nella catena healthy food Whole Food Markets, oltre che nelle mense universitarie come ad Harvard, hotel, restaurant, burgerie). "L'attrattiva e la sfida intellettuale di Beyond Meat era quella di convincere le piante a fornire la stessa consistenza, colore e sapore della carne. Ci siamo impegnati a creare un prodotto delizioso e nutriente, a basso costo, sostituto della carne a base vegetale. Il primo prodotto nato da questo lavoro fu Beyond Burger, il primo hamburger a base vegetale nella sezione carne dei supermercati. ? stato un grande successo, ed ? ora venduto in oltre 22.000 localit? in tutto il mondo. Da allora abbiamo lanciato una salsiccia a base vegetale (Beyond Sausage) e abbiamo in serbo molti nuovi prodotti a base di piante". Quanto siamo vicini ai sostituti di origine vegetale che sono veramente buoni? "Questa ? la domanda chiave. La carne ? un tessuto complesso fatto di cellule muscolari, depositi di grasso, con un'architettura e una composizione globali che gli conferiscono consistenza e sapore, che ovviamente cambia e si evolve con la cottura. A Beyond Meat, ci siamo concentrati sulla ricerca sulla carne macinata e, sinceramente, ? un punto di partenza migliore di una bistecca con l'osso. Inoltre, la carne di manzo macinata deve prestarsi a tante variet? di preparati: hamburger, polpettone, rag?, polpette, tacos per citarne alcuni. I nostri risultati mostrano che possiamo creare una carne macinata che pu? rendere un hamburger succoso con il gusto e la consistenza della carne reale. Texture, colore, masticabilit? e sensazione di bocca sono la carne pi? semplice che possiamo ottenere, avere anche sapore e aroma ? pi? impegnativo. Questi prodotti sono un salto di qualit? per l'"hamburger vegetariano" di oggi. I nostri risultati negli ultimi anni hanno dimostrato che possiamo utilizzare una vasta gamma di proteine ??vegetali e creare una paletta di trame e sapori, ad esempio textures di salumi, salumi, salsicce e maiale.

              La vera sfida sar? quella di trasformare parti pi? complesse dell'industria della carne. Credo che le bistecche, il lombo di maiale e il pollo 'veritieri' e buoni da gustare siano solo una questione di tempo".

              Un hamburger plant-based confrontato ad un hamburger di carne, secondo uno studio condotto dall'Universit? del Michigan significa 99% di acqua in meno, 93% in meno di sfruttamento del suolo, 46% in meno di energia, 90% in meno di emissioni di gas.

              Che dire dei costi? "Una grande preoccupazione per noi ? il costo. Io personalmente voglio dei sostituti della carne a base vegetale che siano vere alternative a basso costo per la carne, non un prodotto di lusso per l'alta borghesia. Il basso costo fornisce anche la flessibilit? per fornire carne nutriente a base di piante ad alto contenuto proteico sostituti della carne a base di proteine ??nelle nazioni pi? povere. La nostra comprensione delle propriet? delle proteine ??vegetali che forniscono gusto e consistenza appropriati ci consentir? di adattare il nostro attuale approccio alle fonti locali di proteine ??(pensare al sorgo o fagiolo dall'occhio in Africa). Questo, per me, ? uno degli aspetti pi? interessanti ed emozionanti di ci? che viene fatto nei sostituti della carne a base di piante. l costo di questi prodotti ha sia un impatto immediato che a pi? lungo termine. In questo momento, il nostro costo ? all'incirca uguale a 80% di carne macinata di buona qualit?. Ovviamente le fonti di proteine, il processo e il dimensionamento della produzione, e ulteriori miglioramenti tecnologici stanno facendo scendere ulteriormente i costi. Credo che alla fine potremo raggiungere l'obiettivo di essere significativamente pi? economici della carne.

              L'industria alimentare ? matura per un tale afflusso di innovazione tecnologica, attraendo nuovi e creativi talenti provenienti da contesti diversi, che vedono i problemi attraverso obiettivi distinti. I problemi che affliggono la nostra societ? - malattie cardiovascolari da diete ad alto contenuto di grassi saturi e colesterolo, un pianeta che riscalda dalla produzione di CO2 (molto da produzione di bestiame e deforestazione) e una popolazione globale in crescita che necessita di risorse proteiche economiche e abbondanti per le loro diete azione. Mentre questi nobili obiettivi ci spingono in avanti, il primo e pi? importante passo in questo viaggio ? quello di rendere salutari e convenienti prodotti a base di carne che abbiano un buon sapore. Alla fine, sar? la grande esperienza sensoriale di mangiare questi prodotti che conquister? i consumatori e forse cambier? il mondo".


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                #322
                Sono capace anche io a fare copia/incolla...e ho trovato uno scritto molto carino e un p? ironico scritto da un Dottore:

                Dr. Nicol? Bozzola
                riporto a tal riguardo un interessante scritto, dove ? presente un chiarimento,che condivido, sui denti.. buona lettura!

                L'uomo erbivoro: ecco la facilit? con cui si pu? manipolare un vegeignorante.

                Girano da tempo numerosi articoli (provenienti dai soliti siti filovegetariani) che, nascondendosi dietro ad una ridicola e labile maschera di scientificit?, cercano di abbindolare i vari veg-sprovveduti, apparentemente non dotati di licenza media, che girovagano per il web sottraendo ore ed ore all?espansione della loro modestissima cultura scientifica e all?esercizio della loro mente.

                Vorrei mostrarvi come (e con che facilit?!) una qualunque persona cerebralmente e culturalmente normodotata, costruendo testi assurdi ma tuttavia dotati di un ben preciso filo logico, possa prendersi gioco di questi sfortunati individui sottosviluppati, traendoli cos? in inganno.

                Riporter? i concetti pi? ridicoli e pi? diffusi trovati sui siti animalisti a sostegno della non-onnivorit? dell'uomo, mostrandovi come questi, pur essendo un ammasso di concetti ascientifici e ridicoli, palesi ai pi?, possano apparire inoppugnabili agli occhi di chi non ha avuto la fortuna di studiare e di costruirsi una cultura pari almeno a quella ottenibile frequentando le scuole elementari.





                Punto 1: spesso gli scienziologi dei siti vegetariani sostengono che l?uomo non possa essere un animale onnivoro perch?, secondo loro, un animale onnivoro o carnivoro dovrebbe essere in grado di metabolizzare* tutti i vari patogeni come Salmonella, Toxoplasma gondii, Listeria, Escherichia coli, Anisakis, Taenia solium (per ricordare solo gli esempi pi? frequentemente citati).
                Lo so, molti di voi stanno gi? ridendo, eppure c?? gente che crede a queste cose. Ora, io potrei limitarmi a far notare a queste ingenue persone che Salmonella spp. pu? infettare mammiferi, sia erbivori che carnivori, uccelli, sia granivori che frugivori che carnivori, eccetera. Potrei far notare che Toxoplasma gondii effettua una prima fase di riproduzione sessuale unicamente nei felidi (ospite definitivo) mentre la seconda fase di riproduzione asessuale (quella che causa la toxoplasmosi nell?uomo) pu? effettuarla in un qualunque animale a sangue caldo. Potrei fare questo per tutti i patogeni che hanno citato. Invece no, dato che oggi mi sento particolarmente buono cercher? di farli ragionare un attimo, prendendo come esempio Taenia solium.
                Questi articoli tentano di far nascere nel lettore il seguente quesito: perch? un animale carnivoro od onnivoro pu? essere infettato da un patogeno trasmesso tramite la carne? Cercando di far balenare nella mente di questi polli (senza offesa per Gallus gallus) l?idea che un animale che si nutre di carne debba essere immune a tutti i patogeni in essa contenuti. Ora quelle persone che durate gli anni della scuola media si sono ricordate di studiare quel poco di evoluzione che si fa staranno gi? sogghignando, ma sorvoliamo. In realt?, qual ? la domanda giusta da porsi? La domanda giusta da porsi ?: un patogeno che per poter passare da un ospite ad un altro deve venir ingerito assieme alla carne, come fa ad infettare un animale erbivoro? E? evidente che un patogeno del genere non potr? che infettare proprio i carnivori (o gli onnivori) in quanto se cos? non fosse, non esisterebbe.
                Ritorniamo al nostro esempio: Taenia solium ? un cestode che ha come ospite intermedio il maiale (generalmente) e come ospite definitivo l?uomo. Per poter passare dall?ospite intermedio all?ospite definitivo in modo tale da poter effettuare la riproduzione sessuata ? necessario che l?ospite definitivo ingerisca la carne infetta dell?ospite intermedio. Detto questo supponiamo che, come vogliono farci credere i vegani, tutti gli animali carnivori ed onnivori, per essere veramente tali, debbano essere in grado di ?metabolizzare?** tutti i parassiti che vengono trasmessi tramite la carne, analogo ragionamento quindi dovrebbe essere valido per gli erbivori. Qualunque persona con licenza media od elementare a questo punto pu? ben capire che se quanto detto dai vegani fosse vero, nessun parassita potrebbe esistere sul pianeta.
                Questo, come gi? detto, ? dovuto a degli stranissimi fenomeni che ai vegani evidentemente non piacciono: la selezione naturale e l?annessa evoluzione. In base a questo sconosciuto principio, un parassita che non ? in grado di raggiungere l?animale di cui necessita per riprodursi ? destinato a sopperire, ? destinato a non essere selezionato e quindi a non esistere.
                Mi pare quindi evidente che un parassita fatto per passare da un organismo all?altro attraverso la carne non possa che infestare animali carnivori od onnivori. Di conseguenza, la presenza di parassiti specie-specifici per l'uomo (cio? che possono infestare solo l'uomo) e che possono essere trasmessi solo attraverso la carne, ?, al contrario di quello che sostengono i vegani, una delle infinite prove che l'uomo ? onnivoro.

                * ovviamente utilizzano questo termine non sapendone il significato, potrebbero parlare di sistema immunitario ma non sono ancora a conoscenza della sua esistenza;
                ** utilizzo anch?io impropriamente questa parola nel caso ci sia qualche vegecazzaro all'ascolto.



                Punto 2: le questioni metaboliche.
                a) Molti articoli intendono dimostrare che l?uomo sia frugivoro, citando, pi? o meno direttamente, la mancanza dell?enzima urato ossidasi (o uricasi): la mancanza di questo enzima nei primati (in tutti i primati), tuttavia, non ha alcuna rilevanza, ?, infatti, una caratteristica peculiare di questo ordine (infatti, manca in tutti i primati: sia frugivori che onnivori). Questo enzima serve a degradare l'acido urico prodotto dal catabolismo delle purine e, tolti i primati e qualche altra eccezione*, lo hanno tutti i mammiferi: i carnivori, gli onnivori e gli erbivori (lo ha il gatto, lo ha il maiale, lo ha il bovino).
                Nei primati il gene che codifica per l'urato ossidasi ? stato disattivato da due mutazioni (risalenti all'incirca al miocene) favorite poi dalla selezione, molto probabilmente, per il vantaggio di poter sfruttare il potere riducente dell'acido urico, proteggendosi cos? dall'azione dei radicali liberi, diminuendo, tra le altre cose, l'incidenza dei tumori.
                b) Ci sono articoli che sostengono che l?uomo sia frugivoro per l?incapacit? di catabolizzare le purine: leggere la risposta alla questione dell?urato ossidasi (punto a) per capire le dimensioni di questa cavolata.
                c) Un altro cavallo di battaglia del vegemovimento che vorrebbe farci apparire erbivori, ? l'incapacit? dell'uomo di metabolizzare le ptomaine. L?uomo non pu?, infatti, metabolizzare: cadaverina, putrescina, indolo, scatolo, pippolo, plutolo, paperopolo, berlusconolo, brontolo, mammolo, supercazzolo, Rosy Bindi, eccetera.
                La cadaverina, presente ad esempio in urine e sperma umani, ? prodotta normalmente in ognuna delle nostre cellule (vive) per diversi motivi**, deriva dalla decarbossilazione dell?amminoacido lisina, contenuto in grandi quantit? nella carne, nel latte, nelle uova e, parimenti, come tanto decantato dagli stessi vegetariani, nei legumi. Quindi se volete evitare la bassissima tossicit? della cadaverina (2 g/kg per os nei ratti) non mangiate i legumi, niente fagioli, niente tofu, in sostanza: niente proteine! La putrescina, analogamente alla cadaverina, ? una sostanza normalmente prodotta dal nostro organismo, sintetizzata a partire dall?ornitina ed utilizzata per produrre spermina, normalmente presente nel nucleo e nei ribosomi di qualsiasi cellula eucariotica. La putrescina viene altres? prodotta, ad esempio, nel tessuto nervoso dopo una crisi epilettica, per poi essere convertita in GABA (un neurotrasmettitore) per proteggere il cervello da crisi successive, contrastandone un?immediata insorgenza. La putrescina deriva dalla degradazione delle proteine, precisamente dalla decarbossilazione di ornitina e arginina, che si trovano in tutte le proteine animali e vegetali e anche in forma libera (anche nelle piante), se volete evitare anche la tossicit? della putrescina (anch?essa molto bassa: 600 mg/kg per os nei ratti) non mangiate proteine, n? animali, n? vegetali.
                Come vedete, n? la putrescina, n? la cadaverina, sono questi terribili veleni. Sono state scelte a tavolino dei vegedisinformatori ed utilizzate nella loro propaganda, esclusivamente, per i nomi estremamente suggestivi che hanno tratto, traggono e trarranno in inganno numerosi vegepirla creduloni.

                * per la cronaca: nel cane Dalmata l'urato ossidasi ha un'attivit? estremamente ridotta rispetto agli altri animali (il Dalmata ? frugivoro?);
                ** ad esempio ? un importantissimo fattore che media diverse tappe della divisione cellulare e della sintesi proteica (come moltissime altre poliammine, compresa la putrescina).



                Punto 3: alcuni pseudogiornalisti vegani sostengono che l?uomo possa consumare la carne solo dopo il dissanguamento, la frollatura, la conservazione, la lavorazione e la cottura.
                Troppo difficile, per loro, ? fare una distinzione tra le modifiche che si fanno ad un alimento per poterlo rendere commestibile (come si fa ad esempio per la soia, per molti cereali e alcune verdure) e le modifiche che si fanno ad un alimento gi? commestibile per renderlo pi? appetibile ai gusti dei nostri tempi e per aumentarne la sicurezza dal punto di vista sanitario (come si fa ad esempio con la carne).
                Questa differenza, scontata agli occhi dei pi?, a quanto pare non ? comprensibile dalle menti plagiate dei vegefanatici.



                Punto 4: molto spesso mi sono visto copia-incollare questa bellissima e inconfutabile tesi: "Siccome la caccia esiste da 300.000 anni e l'uomo da 5.000.000 e pi?, per 4.700.000 anni circa l'uomo si aliment? esclusivamente come la natura per lui prescrisse, cio? da animale fruttariano".
                Questa tesi, apparentemente, non fa una piega... Ma iniziamo a mettere i puntini sulle i: i primi reperti provanti l?attivit? di caccia attiva da parte degli ominidi risalgono a circa 1,8 milioni di anni fa, circa 1 milione e 500.000 anni prima di quanto sostenuto da questa tesi; invece, l?Homo sapiens compare circa 200.000 anni fa, circa 4 milioni e 800.000 anni dopo di quello che sostengono questi vegeantropologi rivoluzionari. Quindi, automaticamente, il periodo in cui l?uomo si sarebbe alimentato da ?fruttariano? passerebbe da + 4.700.000 anni a - 1.600.000 anni (cio? MAI).
                Nonostante questa tesi risulti gi? ampiamente confutata da quanto gi? detto, per dover d'informazione, mi sento in obbligo di specificare che i primi ominidi a nutrirsi di carne (o meglio: i primi di cui abbiamo prove certe) furono alcune specie di australopitechi (es: A. garhi) circa 2,5 milioni di anni fa; sono stati, infatti, ritrovati utensili e animali macellati da questa specie, probabilmente non cacciati attivamente ma sottratti ad altri predatori. Il primo ominide di cui si ha la certezza che si nutrisse abitualmente e regolarmente di carne, cacciando anche attivamente le proprie prede, ? Homo erectus sensu lato*, vissuto circa tra 1,7 milioni e 300.000 anni fa. L?Homo sapiens ? comparso circa 200.000 anni fa, pi? di due milioni di anni dopo al giorno in cui i sui progenitori ?decisero? di iniziare a mangiare la carne e 1,5 milioni di anni dopo al momento in cui questa divenne un alimento ordinario della dieta degli ominidi.

                * nel termine "Homo erectus sensu lato" sono raggruppate tutte le popolazioni di H. erectus, sia asiatiche (H. erectus sensu stricto) che africane (H. ergaster), la specie di ominidi pi? moderne, tra le quali la nostra (H. sapiens), originano dalle popolazioni di Homo erectus africane (H. ergaster).



                Punto 5: spesso, i nostri cari vegefricchettoni, sostengono che l?uomo sia frugivoro in quanto simile ai primati, che sono frugivori.
                Si sono per? dimenticati di sottolineare che non tutti i primati sono strettamente frugivori ma molti di essi, anzi, la maggior parte, sono onnivori, compresi Scimpanz? e Bonobo, cio? le specie pi? vicine ad Homo Sapiens. Queste due specie, non solo si nutrono di carne, ma se la procurano cacciando attivamente altri primati e piccoli mammiferi pi? in generale, oltre a nutrirsi abitualmente di insetti e a saccheggiare i nidi degli uccelli, dai quali prendono sia uova che neonati.



                Punto 6: caratteristiche anatomiche.
                Numerosi articoli tentano di provare la ?frugivorit?? dell?uomo sostenendo che determinate caratteristiche anatomiche stiano ad indicare la dieta frugivora. Queste caratteristiche si possono suddividere in 3 gruppi:
                a) Caratteristiche ininfluenti, cio? che non propendono n? a favore di una dieta onnivora, n? a favore di una dieta erbivora: niente coda; pori sudoripari; placenta discoidale (come gi altri primati: in maggioranza onnivori e come i roditori: in maggioranza onnivori); placenta deciduata (per dare un?idea della validit? di questo dato: tutti i primati e tutti carnivori hanno placenta deciduata, al contrario di equidi e ruminanti, per fare degli esempi); stomaco con duodeno (da quand?? che il duodeno fa parte dello stomaco? E da quand?? che esistono mammiferi senza duodeno?); intestino crasso con austra* (tipici, oltre che di alcuni erbivori, di tutti quegli onnivori che si sono evoluti in tali da erbivori come uomo e suini, al contrario di volpe rossa e orso, per fare un esempio, che si sono evoluti da carnivori in onnivori), se sapessero di cosa parlano, saprebbero che gli austra del grosso intestino dell?uomo (ma anche del maiale, un altro onnivoro) sono ben ridotti rispetto a quelli degli animali erbivori a ?digestione posteriore? (come ad esempio il cavallo); presenza dell?enzima ptialina nella saliva (come nella maggior parte degli onnivori: ad esempio la saliva del maiale ne ? ricchissima); lingua liscia; presenza di 4 zampe negli animali onnivori (e grazie al cazzo!).
                b) Caratteristiche presentate come prova della dieta frugivora che in realt? sono a favore della dieta onnivora: pollice opponibile, adatto ad afferrare le prede e a costruire armi per sopperire alla mancanza di artigli; occhi disposti frontalmente (ampio raggio di visione binoculare) caratteristica tipica dei predatori, al contrario delle prede che hanno generalmente gli occhi disposti lateralmente per ampliare il pi? possibile il campo visivo ed avvistare i predatori (questa caratteristica nei primati, in realt?, ? nata prima che questi diventassero cacciatori ed ? stata selezionata perch? utile nell?arrampicarsi e nel saltare da un albero all?altro, quindi ? ininfluente, ma se la dovessimo considerare sarebbe dalla parte degli onnivori).
                c) Caratteristiche non vere: ad esempio, alcuni vegecazzariani sostengono che l'uomo sia erbivoro perch? avrebbe lo smalto dei denti notevolmente spesso.
                d) Un discorso a s? merita la tanto bistrattata dentatura umana: i vegedisinformatori sostengono che la nostra dentatura sia simile a quella degli erbivori, addirittura, alcuni articoli sono arrivati a paragonarla a quella di un cavallo o di un bovino. In realt?, la nostra dentatura, non solo, ? molto diversa da quella degli erbivori, ma presenta anche molte caratteristiche che confermano che l'uomo ? un animale onnivoro: non abbiamo denti a crescita continua, non abbiamo molari atti a triturare i vegetali, ad esempio gli erbivori hanno molari con superficie masticatoria ampia, piana, con invaginazioni dello smalto che grazie a movimenti latero-laterali della mandibola, triturano i vegetali. Nel nostro caso, nonostante la mandibola ci consenta di effettuare questi movimenti, i molari pluricuspidati ce li impediscono, nessuno "mastica" sfregando i denti i denti tra loro ma utilizziamo i movimenti laterali della mandibola solo per aggiustare la posizione del cibo tra i denti e non per la masticazione vera e propria, che avviene con movimenti verticali. I nostri incisivi, oltre ad essere a crescita determinata (non crescono all'infinito), non si sovrappongono superiori con inferiori durante l'occlusione, sfido qualunque vegetariano ad afferrare e a tagliare dell'erba con gli incisivi e ad ingoiare alimenti fibrosi e grossolani.
                Inoltre, se un veg(etari)ano provasse a mordersi la lingua a livello del canino e del primo premolare, si accorgerebbe che questa zona della nostra dentatura ? molto adatta a tranciare un pezzo di carne, svolge, infatti, un?azione simile a quella dei denti ferini dei carnivori, ai quali difatti assomigliano.
                Se invece intendiamo erbivoro nel senso di frugivoro, allora la nostra dentatura ? molto utile nel mangiare frutta, esattamente come lo ? nel mangiare insetti e carne. Ma se non servisse per la carne perch? sarebbe cos? appuntita? E soprattutto, in quanto animali onnivori, perch? il fatto che sia adatta all?assunzione della frutta dovrebbe escludere l?assunzione della carne? Seguendo questo ragionamento, non solo non saremmo onnivori noi ma non esisterebbe nessun onnivoro sulla Terra.
                Volendo essere puntigliosi, si pu? aggiungere che i nostri molari sono pluricuspidati e sono decisamente pi? simili a quelli dei carnivori e degli onnivori che a quelli di qualsiasi erbivoro. Primati esclusi, tra gli animali domestici, quello con la dentatura pi? simile alla nostra ? il maiale, guarda caso un onnivoro.
                In ogni caso solo l'onnivorit? pu? giustificare una dentatura completa e soprattutto cos? polifunzionale come quella dell'uomo.

                Generalmente, discorrendo di queste cavolate, l'uomo viene sempre paragonato ad un modello astratto di animale onnivoro, realizzato mettendo assieme tutte le caratteristiche contrarie a quelle dell?uomo, quando tutti sanno che ? impossibile creare uno schema unico di mammifero onnivoro, per le enormi diversit? che esistono tra loro, dovute alla loro diversa filogenesi, caratteristiche che si ripercuotono poi anche sulla dieta, infatti, anche questa ? estremamente diversa da un onnivoro all?altro, basti pensare all?orso e al maiale.

                * gli austra sono sporgenze sacciformi della parete dell'intestino crasso.


                Punto 7: fisiologia.
                Molti vegecazzariani sostengono che l'uomo sia frugivoro perch? ha il pH del sangue leggermente basico (intorno a 7,4), mentre carnivori ed onnivori, secondo loro, lo avrebbero acido. In realt?, gatto e gatto (carnivori), bovino (erbivoro) e maiale (onnivoro) hanno tutti un valore di pH sanguigno attorno a 7,4, ovvero leggermente basico (nonch? uguale a quello dell'uomo).
                Alcuni credono, e cercano di convincerci, che il pH dello stomaco umano sia molto pi? alto di quello dei carnivori. Anche questo, ovviamente, ? falso, infatti, il pH dello stomaco umano ? circa 2, come nei carnivori.
                Altri ancora, fanatici della dieta fruttariana, sostengono che il nostro unico alimento possibile sia la frutta, tentando poi di dimostrare questa loro teoria facendoci notare come il latte materno abbia la stessa concentrazione proteica della frutta (affermazione ovviamente falsa). Ora, trovatemi un motivo per cui dovremmo alimentarci solo con alimenti con lo stesso tenore proteico del latte materno e trovatemi un altro animale che lo fa.

                p.s. ci tengo a precisare, che questo articolato, parla solamente delle NATURA umana! chi sceglie di essere vegetariano o vegano, per il fatto che ha piet? degli animali etc etc ha assolutamente tutto il diritto a farlo! ci? non giustifica tuttavia a metter in giro strampalate ragioni pseudo scientifiche a supporto delle proprie scelte; condivisibili o meno.

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                  #323
                  Si ma non cambia la sostanza: 10 miliardi di imbecilli che vogliono la bistecca non li puoi sfamare nel 2050... serve una terra solo per gli allevamenti

                  questo il tuo dottore non lo dice per?

                  in effetti non serve dirlo, ci si arriver?, se ci si arriver? cio? salvo cataclismi prima , per forza a ridurre drasticamente la produzione e consumo spropositato di carne e derivati

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                    #324
                    Beh, ma non tutti mangiano carne, ad esempio gli eschimesi si cibano prevalentemente di pesce, in oriente sono per la maggior parte vegetariani per motivi religiosi e non, in Africa non mangiano la carne come la intendiamo noi, ma si cibano di animali "allevati", se cos? possiamo dire, allo stato brado, tutta la parte non urbana dell'estremo nord (Canada, Groenlandia, Siberia, ecc.) caccia in natura quindi senza allevamenti, intensivi o non. Come vedi lo spauracchio del "prima o poi ci arriveremo perch? non ce n'? per tutti" ?, per l'appunto, uno spauracchio...e questo non lo dice il dottore ne tantomeno i vegani/vegetariani.
                    La differenza grossa ? sempre la stessa, a noi "onnivori" fotte sega se ci sono persone che vogliono mangiare solo verdure, solo frutta o quel che gli pare...gli atri invece si sentono in diritto di "salvare il pianeta" (sempre secondo le loro convinzioni) e di giudicare chi non la pensa come loro.
                    Quelli come me non disdegnano i vegetali o la frutta, tanto meno una bella bistecca o un brasato o un pescione al sale.

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                      #325
                      Originally posted by arabykola View Post
                      Si ma non cambia la sostanza: 10 miliardi di imbecilli che vogliono la bistecca non li puoi sfamare nel 2050... serve una terra solo per gli allevamenti

                      questo il tuo dottore non lo dice per?

                      in effetti non serve dirlo, ci si arriver?, se ci si arriver? cio? salvo cataclismi prima , per forza a ridurre drasticamente la produzione e consumo spropositato di carne e derivati
                      quindi siamo arrivati a dire che chi mangia la bistecca ? un imbecille????
                      vedo che abbiamo fatto passi avanti....

                      pensa tu, per me ? molto pi? imbecille chi ha mangiato per anni il tofu di merda e si ritrova in questo mondo proiettato problematico per colpa di quelli che hanno mangiato bistecca...
                      da ora in poi la manger? con ancora pi? godimento sapendo di metterlo in culo ad un vegano...

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                        #326
                        Ah beh, il pesce non ? carne

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                          #327
                          Al solito...prendi solo quello che vuoi a sostegno delle tue teorie.
                          Il probema sono gli allevamenti intensivi, presenti praticamente solo in Europa, USA e qualche paese dell'America Latina per soddisfare l'abuso di consumo di carni degli stessi paesi.
                          Oltre il 20% della popolazione mondiale ? gi? vegetariana/vegana/ovo/frutta e tolti i paesi di cui sopra moltissimi altri, tra cui la "trascurabile Africa", non si alimentano di carne del supermercato ma di quello che cacciano o allevano (inteso come "metto da mangiare tutti i giorni e l'animale rimane qui").
                          Quindi, se ? vero che gli allevamenti intensivi sono un male per il pianeta e per la salute, oltre ad essere immorali, lo ? altrettanto nutrirsi di alimenti quali soia, quinoa, anacardi, mandorle che stanno producendo una deforestazione ancora pi? importante delle emissioni di CO2 (ricordiamoci che sono le piante a convertire la CO2 in O2) oltre ad un consumo di acqua massivo che, a sua volta, ? inquinamento.

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                            #328
                            Niente, non gli entra proprio... pi? facile mettetglielo in culo che intesta

                            2/3 dei terreni coltivati DEL MONDO servono solo a dar da mangiare agli allevamenti animali che sfamano nemmeno il 10% di popolazione


                            e inutile che ripeti la stessa stronzata, sono numeri incontrivertibili, non acqua a mulini

                            dal 2050 in poi ci saranno per forza pi? vegetariani e vegani perch? sar? inevitabile

                            per fare un kg di carne serve terreno, acqua, energia co2 ecc con cui mangerebbero da 5 a 10 tra vegani e vegetariani

                            e se smetti di buttar terreni per dar da mangiare alle tue mucche del kazzo, con quel terreno ci mangia le persone e ne resta pure da riforestare ... fa te che differenza

                            e sono numeri certi, non teorie

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                              #329
                              Ci sentiamo bene mentre sbocconcelliamo i nostri toast di avocado con maionese di anacardi, bevendoci su latte di mandorle a bicchierate: nessun animale ? stato soppresso per il nostro spuntino, non lo abbiamo sfruttato depredandolo di carne, latte uova.

                              Che soddisfazione, siamo davvero etici quando mangiamo vegano.




                              Pensiamoci un momento: ? cos? semplice? Basta cibarsi di polpette di soia e spezzatino di tofu per lavarsi la coscienza?

                              Davvero l?etica, il moto dell?animo che dovrebbe farci tendere verso il bene comune, pu? essere spiegata con le parole di Giulia Innocenzi che nel suo libro ?Tritacarne? afferma che etica significa ?non uccidere gli animali??

                              Il fatto che insieme a lei lo pensino milioni di vegani nel mondo, significa che dobbiamo rassegnarci alla risposta della giornalista del Fatto Quotidiano alla domanda sul significato di etica?
                              Cosa succede a me e al mondo se divento vegetariano?

                              Vegetariani e vegani: bocciati in sostenibilit?



                              Certo, anche noi ci siamo abbeverati alla fonte di Matteo Leonardon, che sul sito The Vision ? arrivato a una conclusione diversa: vegano non ? etico, per niente. N? per la maggior parte della popolazione e nemmeno per l?ambiente.

                              Vediamo perch?. ? etica la quinoa?

                              Per buona parte dei vegani la quinoa ? un alimento da cui non si prescinde, un serbatoio di proteine che non prevede abbattimenti di mucche e vitelli.

                              Nutrimento principale, un tempo unico, delle popolazioni di Bolivia, Per? e in generale del Sud America, la quinoa, a causa delle esportazioni nei ricchi paesi occidentali o degli scambi commerciali con i prodotti industriali delle economie avanzate, ? oggi troppo costosa per i residenti.



                              Il prezzo della quinoa in Per? ? di 10 soles, cio? 2,70 euro, quattro volte pi? caro del riso e superiore persino a quello del pollo. Allo stesso tempo, privati del loro alimento principale, troppo costoso rispetto a snack, hamburger precotti e merendine, i bambini peruviani sono secondo l?Unicef tra i pi? colpiti dalla malnutrizione infantile, con una percentuale del 19,5%.

                              Anche in Bolivia il prezzo della quinoa ? triplicato, oggi raggiunge i 3000 euro a tonnellata, che lievitano a 4 o 8000 per le specie pi? pregiate. Prezzi che la popolazione locale non pu? permettersi.

                              Aumenta anche la criminalit?, che si appropria dei terreni da coltivare a quinoa con rapimenti e intimidazioni, spesso distruggendo la biodiversit? delle specie vegetali, tutte abbandonate a favore della monocoltura di quinoa. Sono etici gli anacardi?

                              La maionese di anacardi nelle ricette vegane sostituisce latte o formaggi.

                              Il 40 % degli anacardi arriva dal Vietnam, molto spesso da campi di recupero dove i tossicodipendenti sono sottoposti al lavoro forzato e obbligati a tenere un ritmo di estrazione di un anacardo ogni 6 secondi.

                              Per chi non riesce a mantenere il ritmo sono previste percosse con bastoni chiodati, isolamento, digiuno e privazione dell?acqua. Sono stati provati casi di torture con elettroshock, non per nulla li chiamano ?anacardi insanguinati?.



                              Il 60% degli anacardi viene lavorato nell?India meridionale, dove le donne, sedute nella stessa posizione per 10 ore al giorno, sono incaricate di rompere il guscio esterno. Operazione che provoca spesso la rimozione dei due gusci interni, in questo modo gli anacardi rilasciano un olio caustico, l?acido anacardico, che brucia in modo permanente le pelle delle donne che non possono permettersi dei guanti protettivi.

                              Tutto per 2,20 euro al giorno. ? etico il latte di mandorle?

                              Negli ultimi 5 anni, a causa del successo ottenuto del latte di mandorle ?un vero boom? il prezzo ? triplicato. ? molto apprezzato dai vegani perch? non di origine animale ma pure per il contenuto di calcio.

                              La richiesta ha costretto l?Italia a importare il quantitativo necessario di mandorle dall?estero, in particolare dalla California, che produce l?82% di tutte le mandorle del mondo.



                              Una coltivazione intensiva che ha prosciugato le riserve idriche della California, visto che per produrre una singola mandorla servono oltre 4 litri di acqua e che la California ne produce ogni anno 950.000 tonnellate. La conseguenza ? stata una siccit? diffusa, con effetti devastanti su flora e fauna, che ha portato alla moria di 4 mila cervi in un anno, oltre a linci, volpi e orsi. ? etico l?avocado?

                              Il re delle nostre tavole, ormai nessuno ne vuole pi? fare a meno. Ma pochi sanno che per produrre un chilo di avocado sono necessari 540 litri di acqua, col risultato che tra mandorle e avocado la California negli ultimi 4 anni ha attraversato lunghi periodi di siccit?, i peggiori di sempre.

                              Non va meglio per il Messico, che negli ultimi 10 anni ha decuplicato le esportazioni di avocado. La grande richiesta, a cui il paese non riesce a far fronte, ha portato a una deforestazione di circa 700 ettari all?anno per far posto alle piantagioni di avocado.



                              L?enorme quantit? di concimi di sintesi, pesticidi e fertilizzanti richiesti dalla coltivazione degli avocado, ha inquinato le falde acquifere, con danni e disagi per la popolazione e gli animali. Senza contare le ingerenze delle organizzazioni criminali che taglieggiano i produttori con appendice di omicidi, rapimenti e stupri per chi non segue le regole ? etica la soia?

                              Ma il maggior danno ambientale ? causato dalla soia, responsabile di buona parte della distruzione internazionale delle foreste. Per la coltivazione ogni anno viene distrutto il 3% della foresta pluviale argentina: otto milioni di ettari, l?estensione del Portogallo.



                              In Brasile ? sparito dal ?78 a oggi l?equivalente di Italia e Germania. Considerando che la foresta pluviale produce quasi il 30% dell?ossigeno terrestre e regola il riscaldamento globale, ci si pu? fare un?idea dell?enorme danno ambientale causato dalle coltivazioni di soia.

                              Tutto ci? considerato, possiamo affermare oltre ogni ragionevole dubbio che vegano significa etico?

                              O non sarebbe il caso di scomodare l?etica, come fa notare The Vision, solo ed esclusivamente per il digiuno?

                              [Crediti: thevision.com]

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                              • Tornando IT, ho trovato una piacevole lettura in merito al topic:


                                Ho iniziato a cambiare la mia alimentazione circa nove anni fa, quando sono diventata vegetariana prima e poi, gradatamente, vegana. L'ho fatto per tanti motivi

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