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DaideSALUTE thread diete, viver sani e meglio
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Smanettonazzo
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Originally posted by arabykola View PostAridaiie
INVECE gli animali da carne degli allevamenti, che poi finiscono sul mercato sotto forma bistecche salsicce ecc, mangiano solo roba di prima scelta, non trattata non ogm ecc ecc vero ?
Ohh ma Ci cascano proprio tutti
Non sai mai un cazz0 tu...:gaen:
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Ricevo e condivido
I VEGANI DEVONO STARE ATTENTI
Franco Libero Manco
Alcuni nutrizionisti che solo pochi anni fa si strappavano i capelli a sentir parlare di alimentazione vegan ora affermano che tale dieta pu? essere adottata ma a condizione che vengano prese le precauzioni necessarie ad integrare gli alimenti per evitare carenze nutrizionali, come di vitamina B12, Ferro, Calcio o vitamina D. Quindi se da una parte finalmente si aggiornano e fanno un passo avanti verso la vera scienza alimentare, dall?altra continuano a considerare la scelta vegan pericolosa, da seguire ma con le dovute precauzioni. In sostanza noi vegani, noi fuoriusciti dalla norma nutrizionale degli onnivori che causa patologie mai registrate prima nella storia della specie umana e che sta falcidiando la popolazione, che uccide una persona su due di infarto e una su tre di tumore, noi che ci alimentiamo nel modo conforme alla nostra vera natura di frugivori, noi che godiamo di una salute eccellente contrariamente a quella degli onnivori, noi dobbiamo stare attenti a non incorrere a carenze nutrizionali. Roba da morire dalle risate.
Il noto nutrizionista prof. Giorgio Calabrese, in termini ancora ottocenteschi, in questi giorni ribadiva la necessit? di integrare la dieta con le proteine nobili, considerate ad alto valore biologico (io direi ad alto potenziale distruttivo) per assicurarsi gli aminoacidi essenziali: che ? come raccomandare di consumare le cicuta perch? ricca di potassio. Il trucco ? sempre lo stesso: non parlare mai degli effetti negativi di un determinato prodotto, o al limite il suggerimento ? di non abusarne. Ma se ? necessario consumare un prodotto con moderazione ? lapalissiano che sia dannoso: chi stabilisce il limite entro il quale quel prodotto non sar? nocivo?
Quando consigliano di consumare carne per i famigerati aminoacidi essenziali, onestamente avrebbero il dovere di informare che questi sono presenti anche nel mondo vegetale e senza incorrere alle proteine criminali della carne, ai grassi saturi, al colesterolo, ai residui chimici dovuti ai farmaci somministrati agli animali, alle eventuali malattie dell?animale abbattuto ecc.. Allo stesso modo quando consigliano di consumare pesce per assicurasi l?Omega 3, dimenticano di dire che il mondo vegetale ? pi? ricco di tali acidi grassi ? che sarebbe pi? opportuno assumerli dal mondo vegetale senza incorrere agli effetti dannosi che il pesce pu? portare a causa dei metalli pesanti, dell?inquinamento del mare e, se sono da allevamento, ai farmaci somministrati come agli animali terricoli. Cos? pure quando invitano a consumare i formaggi per il loro alto contenuto di calcio dimenticano di dire che il calcio dei latticini, essendo altamente acidificante, sottrae calcio all?organismo per bilanciare il pH extracellulare causando osteoporosi; che il troppo calcio in circolo ? ci? che ostacola l?assorbimento del ferro, che il mondo vegetale ? ricchissimo di calcio senza gli effetti nocivi dei formaggi che possono contenere anch?essi residui di farmaci ed ormoni che servono ad immunizzare gli animali dalle malattie e a farli produrre un quantitativo di latte tre volte maggiore di quanto produrrebbe una mucca alla stato naturale. La vitamina D poi ? l?ultimo dei problemi in quanto ? sufficiente l?esposizione alla luce solare per favorirne l?assimilazione.
I nutrizionisti televisivi parlano di dieta vegan senza mai un riscontro con la realt? dei vegani la cui ottima salute li metterebbe in imbarazzo; essi profferiscono ci? che la gente vuol sentirsi dire non ci? di cui ha realmente bisogno: ma per i canali televisivi ? pi? importante l?audience della salute della popolazione. Senza rendersi conto del danno che producono diventano strumenti degli immensi interessi economici delle multinazionali il cui scopo non ? certo la salute delle persone. L?ordine imperativo ? non turbare il sonno ipnotico della popolazione e soprattutto non causare la perdita di qualche posto di lavoro, con la riduzione dell?acquisto dei loro prodotti, a costo di un ecatombe planetaria.
io non sono normale: IO AMO ? MALEDETTI VEGANI!!!
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L’ELENCO DEI CAMPIONI VEGANI E VEGETARIANI PARLA CHIARO
L’unica persona al mondo ad aver vinto per 6 volte l’Ironman Triathlon ? stato Dave Scott, vegetariano. Vegetariano come Miles, campione del mondo di tennis per 10 anni di seguito. Come Marianna Navratilova che a 47 anni ha vinto il suo 167? titolo in Australia, lasciando a secco formidabili tenniste ventenni, che potevano essere sue figlie. Come Billie Jean King, 6 titoli a Wimbledon, e migliore atleta donna del mondo nel 1967 e nel 1973. Come Walter Killer Kowalski, 6000 incontri vincenti di lotta libera e pluri-campione mondiale. Come Zbysko, pure lui pluri-campione mondiale di lotta libera. Come Emil Deriaz, record mondiale di tiro alla fune. Come Scott Jurek, vincitore 6 volte della Maratona Western States 100 mile endurance, con un record imbattuto di 15 ore, 36 minuti e 27 secondi.
LE SCALATE PI? ALTE E LE IMMERSIONI PI? PROFONDE
Come Edwin Moses nei 400 corsa ad ostacoli, campione mondiale imbattuto per 10 anni. Come Desmond Oward, uno dei ? pi? forti giocatori di tutti i tempi del football americano. Come Paavo Nurmi, 9 medaglie d’oro nei 5000 e nei 10000 metri. Come Pierre V?rot, record di resistenza sci alpino, con 83 ore e 2 minuti nel 1982 (record imbattuto). Come Al Oerter, 4 volte campione mondiale di lancio del disco. Come Maurizio Zanella, scalatore di montane senza attrezzi. Come Enzo Maiorca, campione mondiale di immersione. Come semplicemente la Hellen Crooks che a 90 anni scalava il Monte Witney, 4000 metri, per la 26? volta. Non sono sicuro se nella velocit? Livio Berruti e Pietro Mennea fossero totalmente vegetariani o no, ma so per certo che Carl Lewis e i campioni odierni della velocit? e del salto, stanno preferibilmente sul veganismo e non certo sulle bistecche. Ancor meno sul brodo di pollo o sulle delizie marcate McDonald’s.
DAL TENNIS, ALLA MARATONA, AL TIRO ALLA FUNE E ALLA LOTTA LIBERA
Miles, tennista vegano, ? stato campione mondiale di tennis per 10 anni di seguito. Il mitico Emil Zatopek, vegano, vinceva tutte le maratone mondiali con irrisoria facilit? per anni e anni. Emil Deriaz ? vegano, e vanta un record mondiale nel tiro alla fune. Zbysko, ? vegano, ed ? campione mondiale di lotta libera. Piero Venturato, 2 volte campione del mondo di tutte le categorie di culturismo, ? vegetariano.
ANCHE NEI RECORD DI LONGEVIT? I VEGANI NON SCHERZANO
Thomas Parr, il giardiniere vegano di Casa Reale inglese, morendo a 152 anni, solo perch? avvelenato dal re Carlo I d’Inghilterra che lo volle trasformare da vegano in mangia-bue, rimane nella storia campione mondiale di sopravvivenza documentata dai timbri dell’anagrafe del Regno Unito.
QUALI ALTRE REFERENZE PRETENDONO?
Non so quali altre referenze pretendano gli stolti denigratori della scienza alimentare vegana-tendenziale crudista, di quella scienza controfirmata da Talete e Pitagora, da Platone e Socrate, da Aristotele e Sofocle, da Diogene ed Epicuro, da Porfirio e Plutarco, da Ippocrate e Galeno, da Giovenale e Cicerone, da Euripide e Lucrezio, da Orazio e Ovidio, da Seneca e Marco Aurelio, da Virgilio e Dante, da Gerolamo Savonarola e da Giordano Bruno, da Leonardo e Voltaire, da Newton ed Einstein, da Freud e Jung, da Spinoza e Shopenhauer, da Kafka e Nietzsche, da Wagner e Paganini, da Tolstoj e G.B. Shaw. Tutti scemi? Tutti derelitti?
I GRANDI ARTISTI DANNO PURE IL BUON ESEMPIO
Non so quali altri buoni esempi cerchino i disorientati e i confusionati. Artisti come Giorgio Gaber, Adriano Celentano, Gianni Morandi, Pat Boone, Sting, Paul McCarney, George Harrison, Brigitte Bardot, Greta Garbo, Sydney Poitier, Dustin Hoffmann, Bob Dylan, Kim Basinger, Romina Power, Richard Gere, Leonardo Di Caprio, George Clooney, Jovanotti, Pino Caruso, Claudio Ferrarini, sono forse da considerarsi gente sbandata?
I TEMPI DI ATENE, DI SPARTA E POI DI ROMA IMPERIALE
Esistono incredibili pregiudizi e clamorosi errori di valutazione sul discorso del rapporto tra alimentazione vegana e resa atletica. A beneficio di chi ama le statistiche, ricordo che i maratoneti e i lottatori di Olympia erano rigorosamente vegani, e che il loro doping si chiamava fichi secchi. D’altra parte i soldati spartani, come i legionari romani, avevano notoriamente ranci di tipo essenzialmente vegano.
I VEGANI STANNO A LUNGO SULLA CRESTA DELL’ONDA
Tutti i vegani campioni e perfetti? Assolutamente no. Vogliamo dire per? che essere vegani, ed essere in particolare crudisti, non impedisce affatto di raggiungere il top, e soprattutto non impedisce di mantenersi a lungo in forma ottimale, e di stare per decenni sulla cresta dell’onda, a differenza dei campioni onnivori che toccano i vertici ma poi declinano e naufragano molto velocemente. Vale anche la mia testimonianza. Non ho certo il palmares sportivo per essere incluso tra i campioni sopra citati, ma pure nel mio caso personale, e le prove non mancano, andavo ripetutamente a rete tra i 40 e i 50 anni, in partite di campionato e in partite internazionali in Asia, per cui dovevo correre e saltare pi? dei miei avversari che avevano 18-25 anni. Anche in bicicletta ho messo spesso la mia ruota davanti a quella di diversa gente preparata e valida.
CI SONO ANCHE LE ECCEZIONI NEGATIVE
Non ci mettiamo in ogni caso a fare gli sbruffoni. Ci sono anche tanti vegetariani male impostati, troppo magri o comunque non all’altezza dei migliori atleti, ma questo dipende da diversi altri fattori, non ultimo un numero notevole di errori nutrizionali e comportamentali non imputabili di certo al veganismo e al crudismo, ma al mancato rispetto di alcune norme basilari.
VINCONO PURE GLI ONNIVORI, MA NON DURANO A LUNGO
E, per essere equi nei giudizi, esistono pure molti atleti e molti campioni che consumano carni, latticini, e le varie porcherie di contorno, e che magari pure fumano e bevono caff?.
Ma ? gente che non resiste a lungo, e che tende inevitabilmente a tramontare prima del tempo, perch? ha raggiunto le sue performance non genuinamente ma in stato di drogatura leucocitosica, in regime di innaturale accelerazione cardiaca, in condizioni di artifizioso simpaticotonismo e di indotto ipertiroidismo, di ipertensione, ipercolesterolemia ed iperglicemia.
SE UNO VUOLE UN CONFRONTO OGGETTIVO DAL VIVO, SI FACCIA UN GIRO TRA I PIMAS DELL’ARIZONA E QUELLI DELLA VAL PIMEIRA
Non lontano dalla California, ci sono i Pimas malandati dell’Arizona (popolazione ormai pi? obesa e diabetica del globo), alimentati a Coca-Cola e McDonald’s, e i Pimas della Sierra Pimeira messicana (vegani e vegetariani come da tradizione indo-americana, atletici, muscolosi e ultra-sani). Fatto il confronto, non serve altro.
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