Quando hai iniziato in MotoGP, l'impressione ? stata che hai imposto una reazione a tutti. Pensi che Marquez stia facendo lo stesso?
"Penso di s?, ma allo stesso tempo ? difficile da dire. Tutti dicono da anni che il livello continua a salire, ma per me, essere capace di tornare quattro anni dopo il ritiro e fare dei tempi simili ai migliori...Significa che non io non vedo tutta questa crescita. Penso che siano i trend a cambiare: quando focalizzarsi sulle linee, quando sulla guida e quando sul personaggio. Io correvo contro Dovizioso, Lorenzo e Pedrosa e sono ancora l? a vincere delle gare e a lottare per il titolo. E' sempre una questione di adattarsi: stile di guida, molto, elettronica...".
E riguardo ai rischi che i rivali devono affrontare se vogliono lottare con Marquez?
"Io sono ancora in grado di fare gli stessi tempi con meno rischi, quindi penso che ci sia il modo di essere veloci senza rischiare troppo. Come ho detto, ci sono piloti in grado di vincere senza spingere come Marquez. Marc ha il suo stile ed ? incredibile. Il modo in cui riesce a sentire quando sta per perdere l'anteriore e a riprenderlo ? qualcosa che non ho mai visto in questo campionato. Senza dubbio, questa ? la sua forza. Tutti hanno punti di forza, o le moto le hanno. Ci sono pro e contro per tutto. Rischiare ? una cosa molto buona, ma se riesci a trovare il modo di fare le stesse cose con meno rischi ? molto meglio".
Ti senti a tuo agio con la tua vita attuale? Quanto pensi di continuare a farla?
"Continuer? a farlo fino a quando smetter? di divertirmi a guidare, quindi dovr? vedere in futuro quando succeder?. Ma finch? riesci a goderti il piacere della guida, poi da parte mia mi piace lavorare pi? a stretto contatto con gli ingegneri. A volte ? difficile ottenere i risultati che vorresti, ma io cerco sempre di spingere anche in questo ruolo: Jorge e Dovi sono i miei piloti, quindi devo fare di tutto per aiutarli ad essere pi? competitivi. Pi? hanno successo e pi? mi sento orgoglioso per averli aiutati a riuscirci. Quando correvo, ho sempre apprezzato il nostro collaudatore e ora so quanto lavorava duramente".
Com'? lavorare per gli altri quando sei stato due volte campione del mondo?
"Non ha pi? niente a che fare con prima. Parliamo dell'assetto, per esempio. Facciamo la prima uscita, cerchiamo un bilanciamento e se ? giusto, teniamo lo stesso per l'intero test. Forse possiamo cambiare l'altezza della moto, ma solo per capire che differenze ci sono. Ma in realt?, non cambiamo il setting. Da quando mi sono ritirato, non ho mai cambiato un set-up per essere pi? veloce sulla moto. Una volta trovata una buona base, la utilizziamo per fare delle comparazioni".
Ti sei ritirato quando avevi 27 anni e ora ne hai 32. Sei sorpreso dal fatto che Rossi stia ancora correndo a 38 anni?
"Non proprio. Ognuno ? fatto a modo suo. Mick Doohan, per esempio, ha iniziato a vincere dei titoli molto tardi ed ha continuato a farlo anche nella met? dei trenta. Le persone che fanno le gare di Iron Man, che sono tra le pi? in forma al mondo, solitamente danno il meglio tra i 35 ed i 40 anni. Dire che c'? una fascia d'et? per fare certe cose ? stupido. Se Valentino ama ancora correre ed ? competitivo, non c'? motivo per cui debba ritirarsi. E' ancora una delle opzioni migliori per un team factory e porta un grande valore al campionato".
"Penso di s?, ma allo stesso tempo ? difficile da dire. Tutti dicono da anni che il livello continua a salire, ma per me, essere capace di tornare quattro anni dopo il ritiro e fare dei tempi simili ai migliori...Significa che non io non vedo tutta questa crescita. Penso che siano i trend a cambiare: quando focalizzarsi sulle linee, quando sulla guida e quando sul personaggio. Io correvo contro Dovizioso, Lorenzo e Pedrosa e sono ancora l? a vincere delle gare e a lottare per il titolo. E' sempre una questione di adattarsi: stile di guida, molto, elettronica...".
E riguardo ai rischi che i rivali devono affrontare se vogliono lottare con Marquez?
"Io sono ancora in grado di fare gli stessi tempi con meno rischi, quindi penso che ci sia il modo di essere veloci senza rischiare troppo. Come ho detto, ci sono piloti in grado di vincere senza spingere come Marquez. Marc ha il suo stile ed ? incredibile. Il modo in cui riesce a sentire quando sta per perdere l'anteriore e a riprenderlo ? qualcosa che non ho mai visto in questo campionato. Senza dubbio, questa ? la sua forza. Tutti hanno punti di forza, o le moto le hanno. Ci sono pro e contro per tutto. Rischiare ? una cosa molto buona, ma se riesci a trovare il modo di fare le stesse cose con meno rischi ? molto meglio".
Ti senti a tuo agio con la tua vita attuale? Quanto pensi di continuare a farla?
"Continuer? a farlo fino a quando smetter? di divertirmi a guidare, quindi dovr? vedere in futuro quando succeder?. Ma finch? riesci a goderti il piacere della guida, poi da parte mia mi piace lavorare pi? a stretto contatto con gli ingegneri. A volte ? difficile ottenere i risultati che vorresti, ma io cerco sempre di spingere anche in questo ruolo: Jorge e Dovi sono i miei piloti, quindi devo fare di tutto per aiutarli ad essere pi? competitivi. Pi? hanno successo e pi? mi sento orgoglioso per averli aiutati a riuscirci. Quando correvo, ho sempre apprezzato il nostro collaudatore e ora so quanto lavorava duramente".
Com'? lavorare per gli altri quando sei stato due volte campione del mondo?
"Non ha pi? niente a che fare con prima. Parliamo dell'assetto, per esempio. Facciamo la prima uscita, cerchiamo un bilanciamento e se ? giusto, teniamo lo stesso per l'intero test. Forse possiamo cambiare l'altezza della moto, ma solo per capire che differenze ci sono. Ma in realt?, non cambiamo il setting. Da quando mi sono ritirato, non ho mai cambiato un set-up per essere pi? veloce sulla moto. Una volta trovata una buona base, la utilizziamo per fare delle comparazioni".
Ti sei ritirato quando avevi 27 anni e ora ne hai 32. Sei sorpreso dal fatto che Rossi stia ancora correndo a 38 anni?
"Non proprio. Ognuno ? fatto a modo suo. Mick Doohan, per esempio, ha iniziato a vincere dei titoli molto tardi ed ha continuato a farlo anche nella met? dei trenta. Le persone che fanno le gare di Iron Man, che sono tra le pi? in forma al mondo, solitamente danno il meglio tra i 35 ed i 40 anni. Dire che c'? una fascia d'et? per fare certe cose ? stupido. Se Valentino ama ancora correre ed ? competitivo, non c'? motivo per cui debba ritirarsi. E' ancora una delle opzioni migliori per un team factory e porta un grande valore al campionato".
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