C?? la bozza di calendario: inizio il 19 luglio, due gare a Misano. Inviati ai team i protocolli medico e logistico
Si prova a ripartire, cercando di immaginare ogni possibile scenario. Probabilmente gi? la prossima settimana la Dorna potrebbe ufficializzare il calendario 2020, quello che, al di l? nuove emergenze sanitarie o, seppur per il momento improbabili, miglioramenti, ci accompagner? in questa stagione balorda.
Le Mans tratta
Un calendario che per? ? sostanzialmente gi? pronto e per la cui diffusione si aspetta solo di capire se tra fine settembre e inizio ottobre possa esserci la possibilit? di correre anche in Francia. Con il pubblico. Forte anche del calo dei contagi nel Paese, Claude Michy, organizzatore del GP di Le Mans, in queste settimane ha intavolato trattative con il governo e le autorit? sanitarie per cercare di salvare la gara, aprendo le porte a una parte di pubblico che dovrebbe attestarsi intorno al 30%: lo scorso anno le presenze erano state 104.020, appena meno del record (105.203) stabilito nel 2018. Insomma, se ci sar? il via libera delle autorit? per aprire i cancelli a circa 30 mila spettatori, la Francia rientrer? in gioco. Pr una stagione che nella sola Europa vedr? coinvolte 5 nazioni. Per uscire dai confini dell?Unione e volare in ottobre in Thailandia e Malesia, anche qui la condizione imprescindibile, soprattutto per una questione di costi, ? quella delle porte aperte. In quel caso si arriverebbe a una stagione di 14 gare, altrimenti si rester? a quota 12.
Doppia Romagna
Il via il 19 e 26 luglio a Jerez, in Spagna, per un doppio appuntamento aperto mercoled? 15 con una giornata di test collettivi. Stop di una settimana prima della tripletta tra Repubblica Ceca (9 agosto) e Austria (16 e 23), quindi altro break e tutti a Misano (6 e 13 settembre), prima di tornare in Spagna. Due le gare per ora previste ad Aragon (27/9 e 4/10), anche se una potrebbe saltare in favore di Le Mans. Senza Francia, invece, la settimana successiva (11/10) si correrebbe a Barcellona, che altrimenti verrebbe spostata al 18 ottobre per la seconda e conclusiva tripletta, con la fine del Mondiale a Valencia (25/10 e 1/11). Ma la possibilit? di volare a met? ottobre in Asia, a Buriram e Sepang, potrebbe spingere in avanti l?appuntamento di Valencia.
Le procedure
In questi giorni si susseguono intanto le riunioni virtuali che coinvolgono organizzatori, governi e team per capire in quali condizioni di sicurezza sar? possibile ripartire. Marted? Carmelo Ezpeleta, numero uno della Dorna, ha presieduto una nuova riunione della Msma, l?associazione delle Case, nella quale si sono discusse le modalit? in cui organizzare in sicurezza i GP. Due i protocolli che sono stati studiati in queste settimane, uno medico e uno che attiene proprio alla logistica e allo svolgimento del weekend di gara: dai mezzi di trasporto impiegati dai team (s? ai camion officina, eccezioni solo per quelli che contengono uffici e spogliatoi), al servizio di catering (non potranno essere utilizzate le normali hospitality, ma solo tendoni o al massimo i container utilizzati per le gare extraeuropee) e all?utilizzo o meno da parte dei piloti dei motorhome per restare a dormire in circuito.
Test obbligatori
I team ufficiali potranno portare 40 persone, 25 i team satellite, 12 quelli di Moto2 e Moto3, ma la base dirimente per poter entrare in circuito sar? la negativit? al Covid-19: la procedura prevede che al massimo 4 giorni prima di partire ciascun membro si sottoponga a tampone (con prescrizione medica da parte della MotoGP Medical Direction), il cui esito apparir? poi su una app creata dalla MotoGP. La bozza parla anche di test sierologico IgG-IgM da effettuare sul luogo dell?evento che dovr? dare esito negativo, anche se questo punto sembra destinato a cambiare con la situazione in miglioramento. Le squadre poi potranno frequentare solo circuito e hotel (no a ristoranti o bar anche se aperti) e nel caso di positivit? di un membro del team, tutti dovranno essere sottoposti nuovamente ai test.
Non toccare il pilota
Il personale di gara (commissari, steward, medici) dovr? sempre indossare le protezioni e in caso di caduta il pilota potr? essere toccato solo se necessario. Quest?ultimo, se trasportato in ambulanza o se dovesse recarsi al centro medico o Clinica Mobile, dovr? indossare mascherina e guanti.
La Gazzetta dello Sport 28 May 2020 Di Paolo Ianieri
Si prova a ripartire, cercando di immaginare ogni possibile scenario. Probabilmente gi? la prossima settimana la Dorna potrebbe ufficializzare il calendario 2020, quello che, al di l? nuove emergenze sanitarie o, seppur per il momento improbabili, miglioramenti, ci accompagner? in questa stagione balorda.
Le Mans tratta
Un calendario che per? ? sostanzialmente gi? pronto e per la cui diffusione si aspetta solo di capire se tra fine settembre e inizio ottobre possa esserci la possibilit? di correre anche in Francia. Con il pubblico. Forte anche del calo dei contagi nel Paese, Claude Michy, organizzatore del GP di Le Mans, in queste settimane ha intavolato trattative con il governo e le autorit? sanitarie per cercare di salvare la gara, aprendo le porte a una parte di pubblico che dovrebbe attestarsi intorno al 30%: lo scorso anno le presenze erano state 104.020, appena meno del record (105.203) stabilito nel 2018. Insomma, se ci sar? il via libera delle autorit? per aprire i cancelli a circa 30 mila spettatori, la Francia rientrer? in gioco. Pr una stagione che nella sola Europa vedr? coinvolte 5 nazioni. Per uscire dai confini dell?Unione e volare in ottobre in Thailandia e Malesia, anche qui la condizione imprescindibile, soprattutto per una questione di costi, ? quella delle porte aperte. In quel caso si arriverebbe a una stagione di 14 gare, altrimenti si rester? a quota 12.
Doppia Romagna
Il via il 19 e 26 luglio a Jerez, in Spagna, per un doppio appuntamento aperto mercoled? 15 con una giornata di test collettivi. Stop di una settimana prima della tripletta tra Repubblica Ceca (9 agosto) e Austria (16 e 23), quindi altro break e tutti a Misano (6 e 13 settembre), prima di tornare in Spagna. Due le gare per ora previste ad Aragon (27/9 e 4/10), anche se una potrebbe saltare in favore di Le Mans. Senza Francia, invece, la settimana successiva (11/10) si correrebbe a Barcellona, che altrimenti verrebbe spostata al 18 ottobre per la seconda e conclusiva tripletta, con la fine del Mondiale a Valencia (25/10 e 1/11). Ma la possibilit? di volare a met? ottobre in Asia, a Buriram e Sepang, potrebbe spingere in avanti l?appuntamento di Valencia.
Le procedure
In questi giorni si susseguono intanto le riunioni virtuali che coinvolgono organizzatori, governi e team per capire in quali condizioni di sicurezza sar? possibile ripartire. Marted? Carmelo Ezpeleta, numero uno della Dorna, ha presieduto una nuova riunione della Msma, l?associazione delle Case, nella quale si sono discusse le modalit? in cui organizzare in sicurezza i GP. Due i protocolli che sono stati studiati in queste settimane, uno medico e uno che attiene proprio alla logistica e allo svolgimento del weekend di gara: dai mezzi di trasporto impiegati dai team (s? ai camion officina, eccezioni solo per quelli che contengono uffici e spogliatoi), al servizio di catering (non potranno essere utilizzate le normali hospitality, ma solo tendoni o al massimo i container utilizzati per le gare extraeuropee) e all?utilizzo o meno da parte dei piloti dei motorhome per restare a dormire in circuito.
Test obbligatori
I team ufficiali potranno portare 40 persone, 25 i team satellite, 12 quelli di Moto2 e Moto3, ma la base dirimente per poter entrare in circuito sar? la negativit? al Covid-19: la procedura prevede che al massimo 4 giorni prima di partire ciascun membro si sottoponga a tampone (con prescrizione medica da parte della MotoGP Medical Direction), il cui esito apparir? poi su una app creata dalla MotoGP. La bozza parla anche di test sierologico IgG-IgM da effettuare sul luogo dell?evento che dovr? dare esito negativo, anche se questo punto sembra destinato a cambiare con la situazione in miglioramento. Le squadre poi potranno frequentare solo circuito e hotel (no a ristoranti o bar anche se aperti) e nel caso di positivit? di un membro del team, tutti dovranno essere sottoposti nuovamente ai test.
Non toccare il pilota
Il personale di gara (commissari, steward, medici) dovr? sempre indossare le protezioni e in caso di caduta il pilota potr? essere toccato solo se necessario. Quest?ultimo, se trasportato in ambulanza o se dovesse recarsi al centro medico o Clinica Mobile, dovr? indossare mascherina e guanti.
La Gazzetta dello Sport 28 May 2020 Di Paolo Ianieri
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